Un paese in ginocchio, mutilato, raso al suolo dalla crisi
inasprita dall’euro e dal regime di austerity imposto da Bruxelles per
mantenere in vita la moneta unica. L’Italia sta letteralmente andando a
pezzi: tutti se ne accorgono ogni giorno, mentre la disoccupazione
dilaga, i consumi crollano, i negozi chiudono e le aziende licenziano.
Ma il panorama si fa ancora più impressionante se si osservano, tutti
insieme, i numeri della catastrofe. E’ quello che ha fatto il blog “Sollevazione”, pescando tutte le cifre ufficiali degli indicatori-chiave. Un bollettino di guerra,
voce per voce. Produzione e ricchezza, industria e redditi, debito e
risparmi. L’Italia in rosso, che sta precipando lontano dalla sua
storia, senza neppure capire perché. Ognuno combatte, da solo, contro
continui rovesci: non ci sono spiragli, non c’è alcuna “ripresa” nemmeno
all’orizzonte. Ma nessuno racconta davvero l’assedio del panico, la
paura sciorinata dai “crudi numeri”, che forse non fotografano «le
dimensioni effettive del disastro economico e sociale che vive
l’Italia», però «ci aiutano a comprenderlo».
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