I killer di Foley coprivano i ruoli più “occidentali” della società
Un rapper; o un medico; o uno spacciatore: nei tre possibili assassini
britannici di James Foley, nel loro contegno di belva, c’è per noi,
europei, occidentali, come un sociologico soffio di ghiaccio. In quei
minuscoli fili delle trame che la vita continuamente ordisce, sperde e
ricompone intorno a ogni persona umana c’è, forse, la complessità e il
pericolo della nascita di una infezione nascosta, il jihadismo europeo,
composta cioè da ragazzi che hanno vissuto tra noi e come noi.
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