venerdì 16 gennaio 2015
Parigi e Berlino, blitz e arresti nella notte. Due presunti jihadisti erano in fuga verso l'Italia
Maxi operazione anti-terrorismo. Catturato il principale complice di Amedy Coulibaly, il cosiddetto "quarto uomo". Numerosi siti di media francesi fuori uso per quello che sembra un attacco informatico. Pakistan, folla assalta il consolato francese: ferito fotografo della AFP. Le Pen: "Stop immediato a Schengen, è paradiso jihadista. Necessaria la pena di morte"
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La ghostwriter di Renzi se ne va e racconta: "Mai stata pagata"
La giovane Andrea Marcolongo ha lasciato il premier con una email: dal 2013 ha ricevuto una sola mensilità
Andrea Marcolongo, la giovane ghostwriter di Renzi
fin dal 2013, quella che gli ha scritto - tra l'altro - il discorso
d'apertura del Semestre di presidenza italiana in Ue con la citazione
della generazione Telemaco, ha lasciato il suo incarico, delusa e non pagata, con una email scritta al premier.
Nata a Milano nel 1987, grecista e allieva della Scuola Holden di
Alessandro Baricco, dopo avergli regalato titoli di libri, citazioni,
immagini, metafore da usare nei suoi discorsi, Andrea ha mollato il colpo, come riporta Panorama: "Non sono mai stata pagata, a parte una mensilità", ha detto la donna, anche se precisa che non è per i soldi che se n'è andata. "Eravamo tutti così. Viaggi a Roma e lavori mai pagati, so di persone che si sono indebitate e sono andate dallo psicologo perché distrutti dalle promesse".
Le promesse, racconta Marcolongo a Panorama, erano: "La prossima
settimana si risolve tutto, dai che è fatta, manca solo un foglio". Ma
quei soldi non sono mai arrivati. Di certo c'è il grande impegno che le
veniva chiesto e che lei metteva in quel che faceva. Alla fine però ha
lasciato tutto. "Mi era impossibile continuare. Non è facile per
una donna, e non aggiungo altro, ma sono fiera di quello che ho fatto,
perché il ghostwriter è una professione riconosciuta e molto stimata in
tutto il mondo".
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Avvocatessa muore a 36 anni per influenza. Aveva scritto: "Ne uscirò viva"
La donna è morta in ambulanza. Aveva la febbre alta ed era completamente disidratata
Giovanna Pierro, 36 anni, è morta in ambulanza mentre veniva trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale "Ruggi d’Aragona", a Salerno. I familiari e gli amici puntano il dito contro l’influenza che aveva da giorni debilitato la donna, ma sarà solo l’autopsia a chiarire l’effettiva causa del decesso.
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Follia in autostrada, contromano sulla Milano-Varese.
Una donna anziana, 77 anni, al volante della
sua Fiat 600 ha percorso oltre dieci chilometri contromano
sull'autostrada dei Laghi, la Milano-Varese, provocando due incidenti e
quattro feriti.
Fotosequenza
Fotosequenza
"Hanno una spranga, ho paura". Le ultime parole prima di essere uccisa
L'ultima drammatica telefonata di Eleonora Cantamessa travolta e uccisa un anno fa mentre aiutava un indiano ferito in una rissa
"Sono la dottoressa Cantamessa, c'è una macchina con delle persone che
picchiano un ragazzo con una sbarra di ferro: sono un medico, mi fermo a
vedere, ho paura che diano la sbarra in testa anche a me". E' l'audio dell'ultima drammatica telefonata al 118 della dottoressa Eleonora Cantamessa, la ginecologa di Trescore Balneario uccisa a 43 anni l'8 settembre 2013, a Chiuduno.
L'audio è stato fatto ascoltare nel corso del processo a Bergamo, che vede imputato per duplice omicidio l'indiano Vicky Vicky, 27 anni: ha travolto e ucciso Eleonora e il fratello Kumar Baldev, l'uomo ferito che la dottoressa stava cercando di aiutare. Per l'accusa, Vicky ha puntato volutamente contro di loro
pensando di investire i rivali della rissa che era in corso. Per la
difesa, rappresentata dall'avvocato Benedetto Maria Bonomo, ha perso il
controllo della vettura.
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Tre, tutti insieme e identici: ecco i gemellini dei record.
Lo hanno definito un caso su un milione: si tratta della nascita di tre gemellini identici venuti alla luce in Montana a dicembre
Tre bebè vestiti d'azzurro assolutamente identici, un evento rarissimo senza l'aiuto della fecondazione assistita, che sta facendo il giro del mondo. Cad, Ian e Milo - i tre figli di Jase e Jody Kinsey di Miles City, nel Montana -, sono tre gemellini omozigoti, praticamente identici in tutto e per tutto. La loro nascita è stata festeggiata nella città americana come un vero e proprio evento perché la possibilità di partorire tre bimbi omozigoti senza ricorrere alle cure per la fertilità è di una su un milione.
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Allarme auto: mancano targhe, rischio blocco imatricolazioni Mancano targhe: le auto nuove potrebbero essere non consegnate
E' preoccupazione tra gli automobilisti per un fenomeno che inizia a ripetersi con una certa frequenza e che rischia di avere pesanti sviluppi sul mercato.
Alla base di tutto c'è una situazione che sembra incredibile: negli ultimi tempi diverse concessionarie non possono consegnare auto acquistate normalmente per carenza di targhe con cui immatricolare gli autoveicoli.
A lanciare l'allarme è l'Unasca, l'Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica
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Alla base di tutto c'è una situazione che sembra incredibile: negli ultimi tempi diverse concessionarie non possono consegnare auto acquistate normalmente per carenza di targhe con cui immatricolare gli autoveicoli.
A lanciare l'allarme è l'Unasca, l'Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica
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giovedì 15 gennaio 2015
Blitz antiterrorismo in Belgio: 2 morti e un ferito “Stavano preparando attentati a Bruxelles”
L’operazione della polizia a Verviers, vicino Liegi. I terroristi erano
appena rientrati dalla Siria. Un testimone: «Ho visto due magrebini
vestiti di nero»
Un blitz antiterrorismo per sventare imminenti attacchi a Bruxelles. Nell’operazione della polizia a Verviers, vicino a Liegi, ci sarebbero due morti e un ferito, ritenuti jihadisti. Secondo i media i tre erano appena rientrati dalla Siria. Al momento non risultano vittime tra le forze di polizia.
L’operazione è stata condotta al 16 di rue de la Colline, in un’ex panetteria, nel quartiere della stazione di Verviers.
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Un blitz antiterrorismo per sventare imminenti attacchi a Bruxelles. Nell’operazione della polizia a Verviers, vicino a Liegi, ci sarebbero due morti e un ferito, ritenuti jihadisti. Secondo i media i tre erano appena rientrati dalla Siria. Al momento non risultano vittime tra le forze di polizia.
L’operazione è stata condotta al 16 di rue de la Colline, in un’ex panetteria, nel quartiere della stazione di Verviers.
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A tre mesi dalla bomba d’acqua che investì la provincia di Alessandria, ancora interrotte 15 strade
A Gavi si lavora al contenimento delle due frane maggiori che minacciano il paese
ALESSANDRIA A tre mesi esatti dal 13 ottobre, quando una «bomba d’acqua» investì Novese, Ovadese e Tortonese, in tutta la provincia sono ancora una quindicina le strade provinciali chiuse. Le ferite della triplice alluvione che ha colpito il territorio in un mese tra ottobre e novembre in molti casi sono ancora aperte. La Provincia e i Comuni finora hanno utilizzato loro risorse per gli interventi di somma urgenza assegnati con ordinanza per fermare le frane che incombevano sui centri abitati e riaprire, dove possibile, le strade più importanti, ma attendono ancora i soldi da Regione e governo per gli altri interventi.
Le strade interrotte
Risultano ancora vietate al traffico le provinciali 18 e 38, a Rosignano Monferrato e Castelletto Merli; la 70 e la 72 a Lu e Vignale Monferrato; la 104 a Volpedo e la 139 a Sant’Agata Fossili; la 123 e la 137 a Garbagna e la 135 a Borghetto Borbera; la 158 della Lomellina tra Gavi e Novi Ligure; la 160 della Bocchetta a Voltaggio; la 227 a Melazzo e la 220 a Montechiaro d’Acqui; infine, la 176 a Castelletto d’Orba e la 199 a Rocca Grimalda. Rispetto a quest’ultima, dalla Provincia spiegano: «Ripristinare in toto la strada, con le palificazioni, costerebbe 300 mila euro. Stiamo lavorando per riaprire una sola corsia».
Il sindaco di Rocca Grimalda, Giancarlo Subbrero, aggiunge: «Abbiamo contatti con i proprietari dei terreni, speriamo di chiudere l’emergenza quanto prima. Come Comune, abbiamo segnalato tutte le criticità, specie per la strada delle Fontane, all’imbocco del paese». Sulla 227 del Rocchino, i tecnici provinciali fanno sapere: «Sono in corso i rilievi per valutare con precisione l’entità dello smottamento e la migliore soluzione. Servirà ancora del tempo». Dal canto suo, il sindaco di Borghetto Borbera, Enrico Bussalino, sottolinea che «sono in vigore ancora 16-18 ordinanze di sgombero nelle frazioni di Sorli e San Martino» .
Sono state riaperte intorno a Natale la 160 tra Gavi e Francavilla Bisio e l’ex statale 456 del Turchino a Ovada. Risolto definitivamente a Lerma l’isolamento della frazione Cirimilla con la posa del ponte Bailey. A Ovada, invece, resta chiusa la circonvallazione (comunale) di frazione La Guardia.
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Le frane sul monte Moro ed il Forte che sovrasta l’abitato |
ALESSANDRIA A tre mesi esatti dal 13 ottobre, quando una «bomba d’acqua» investì Novese, Ovadese e Tortonese, in tutta la provincia sono ancora una quindicina le strade provinciali chiuse. Le ferite della triplice alluvione che ha colpito il territorio in un mese tra ottobre e novembre in molti casi sono ancora aperte. La Provincia e i Comuni finora hanno utilizzato loro risorse per gli interventi di somma urgenza assegnati con ordinanza per fermare le frane che incombevano sui centri abitati e riaprire, dove possibile, le strade più importanti, ma attendono ancora i soldi da Regione e governo per gli altri interventi.
Le strade interrotte
Risultano ancora vietate al traffico le provinciali 18 e 38, a Rosignano Monferrato e Castelletto Merli; la 70 e la 72 a Lu e Vignale Monferrato; la 104 a Volpedo e la 139 a Sant’Agata Fossili; la 123 e la 137 a Garbagna e la 135 a Borghetto Borbera; la 158 della Lomellina tra Gavi e Novi Ligure; la 160 della Bocchetta a Voltaggio; la 227 a Melazzo e la 220 a Montechiaro d’Acqui; infine, la 176 a Castelletto d’Orba e la 199 a Rocca Grimalda. Rispetto a quest’ultima, dalla Provincia spiegano: «Ripristinare in toto la strada, con le palificazioni, costerebbe 300 mila euro. Stiamo lavorando per riaprire una sola corsia».
Il sindaco di Rocca Grimalda, Giancarlo Subbrero, aggiunge: «Abbiamo contatti con i proprietari dei terreni, speriamo di chiudere l’emergenza quanto prima. Come Comune, abbiamo segnalato tutte le criticità, specie per la strada delle Fontane, all’imbocco del paese». Sulla 227 del Rocchino, i tecnici provinciali fanno sapere: «Sono in corso i rilievi per valutare con precisione l’entità dello smottamento e la migliore soluzione. Servirà ancora del tempo». Dal canto suo, il sindaco di Borghetto Borbera, Enrico Bussalino, sottolinea che «sono in vigore ancora 16-18 ordinanze di sgombero nelle frazioni di Sorli e San Martino» .
Sono state riaperte intorno a Natale la 160 tra Gavi e Francavilla Bisio e l’ex statale 456 del Turchino a Ovada. Risolto definitivamente a Lerma l’isolamento della frazione Cirimilla con la posa del ponte Bailey. A Ovada, invece, resta chiusa la circonvallazione (comunale) di frazione La Guardia.
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Siria, libere Vanessa Marzullo e Greta Ramelli. "Presto in Italia"
Le due cooperanti lombarde sono state liberate. Lanciata da fonti della
resistenza anti-Assad su Twitter, la notizia è stata confermata da un
tweet di Palazzo Chigi. Erano state sequestrate il 31 luglio scorso
ROMA - Sono state liberate Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane rapite il 31 luglio scorso in Siria, dove erano arrivate con la loro ong Horryaty per aiutare la popolazione della parte settentrionale del paese sconvolto dalla guerra. A togliere in condizionale dalla bellissima notizia, un tweet diramato da Palazzo Chigi.
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ROMA - Sono state liberate Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane rapite il 31 luglio scorso in Siria, dove erano arrivate con la loro ong Horryaty per aiutare la popolazione della parte settentrionale del paese sconvolto dalla guerra. A togliere in condizionale dalla bellissima notizia, un tweet diramato da Palazzo Chigi.
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LIBERE MA PROVATE STANOTTE IN ITALIA
PREVISIONI METEO: VENERDI arriva la NEVE sulle Alpi
Venerdì peggiora al nord con piogge in pianura e neve sulle Alpi, nubi al centro, bello al sud, non farà freddo. Venerdì instabile al centro-nord con quota neve in lieve abbassamento, ancora in attesa il meridione. Domenica abbastanza buono, ma più freddo al centro-nord, perturbato con piogge sparse al meridione.
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Il papà di Delnevo: «Mio figlio un eroe». Renzi: «Nessuno gli dedicherà un giardinetto»
Roma - «Non è un eroe chi uccide in nome di dio: è blasfemia,
una bestemmia uccidere in nome di Dio. Su questo non ci può essere
nessuna indulgenza». Così M
atteo Renzi su La7 commenta le parole del padre di Giuliano Delnevo, jihadista italiano morto in Siria dove era andato a combattere. «Con il massimo rispetto dico che lui non era un eroe».
Nel corso della trasmissione “Le invasioni barbariche” viene mostrata al premier un’intervista al padre del giovane italiano convertitosi all’Islam: «Chiedo di riavere i resti di mio figlio, mio figlio è un eroe», afferma Delnevo, che definisce gli autori della strage di Charlie Hebdo dei “disgraziati”.
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Nel corso della trasmissione “Le invasioni barbariche” viene mostrata al premier un’intervista al padre del giovane italiano convertitosi all’Islam: «Chiedo di riavere i resti di mio figlio, mio figlio è un eroe», afferma Delnevo, che definisce gli autori della strage di Charlie Hebdo dei “disgraziati”.
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Nuova anagrafe digitale, nazionale e con indirizzo di posta certificata. Al via il progetto
Un'unica anagrafe nazionale, digitale, al posto delle attuali
8048 presenti in ogni comune italiano. L'obiettivo è di creare una banca
dei dati anagrafici dei cittadini centralizzata, in grado di dialogare
con gli altri data base di rilevanza nazionale e regionale "in modo che
le informazioni di anagrafe, una volta rese dai cittadini, si intendano
acquisite dalle pubbliche amministrazioni", evitando duplicazioni.
L'Anagrafe unica della popolazione residente, infatti, consentirebbe infatti di eliminare gli adempimenti a carico dei cittadini in caso di variazione dei dati anagrafici e di stato civile, con riduzione dei tempi e dei costi per gli utenti e risparmi di risorse per le amministrazioni.
Non si parla solo dei classici riferimenti anagrafici come nome, cognome, codice fiscale, sesso, stato civile, data e luogo di nascita ma anche di posta elettronica certificata, che ogni cittadino potrà usare per comunicare con la Pubblica amministrazione.
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L'Anagrafe unica della popolazione residente, infatti, consentirebbe infatti di eliminare gli adempimenti a carico dei cittadini in caso di variazione dei dati anagrafici e di stato civile, con riduzione dei tempi e dei costi per gli utenti e risparmi di risorse per le amministrazioni.
Non si parla solo dei classici riferimenti anagrafici come nome, cognome, codice fiscale, sesso, stato civile, data e luogo di nascita ma anche di posta elettronica certificata, che ogni cittadino potrà usare per comunicare con la Pubblica amministrazione.
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mercoledì 14 gennaio 2015
«Je suis Charlie Coulibaly» Dieudonné in stato di fermo
Il controverso polemista, più volte condannato per antisemitismo,
accusato di «apologia del terrorismo». Lui: «Faccio solo ridere della morte»
L’umorista francese Dieudonné è in stato di fermo da mercoledì mattina nella sua casa nel centro della Francia. Lo riferisce la rete all news iTelé. Lunedì la procura di Parigi aveva aperto un’inchiesta per apologia di terrorismo a carico del controverso umorista, già finito nei guai con la giustizia per messaggi razzisti e antisemiti (sua è l’invenzione del gesto della «quenelle», considerato dalle autorità francesi, dagli ebrei e da gruppi anti-razzisti un saluto nazista invertito). Domenica sera, dopo la marcia di Parigi, cui aveva preso parte, Dieudonné aveva scritto su Facebook di sentirsi «Charlie Coulibaly», unendo il nome del giornale satirico colpito a Parigi dagli attentatori e quello di uno dei terroristi, Amedy Coulibaly, che invece ha colpito il supermercato ebraico.
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Charlie Hebdo, il nuovo numero esaurito in edicola e a ruba su eBay
Parigi, al Qaeda nello Yemen rivendica l'attacco e minaccia nuove tragedie. Usa: video autentico
La Val Borbera (AL) vista dai camminatori fotografi
La Val Borbera in tutta la sua maestosità e bellezza negli scatti di fotografi camminatori, turisti e residenti
Le altre foto |
Napolitano si è dimesso: gli onori e il commiato, finisce così la presidenza più lunga
Guardie d'onore schierate per gli omaggi, bandiera del Quirinale ammainata: il capo dello Stato rieletto per due volte al Colle lascia la residenza istituzionale e torna nel rione Monti da senatore a vita. Grasso 'reggente'. Renzi su Twitter: "Grazie presidente". Ora la partita sul successore si apre ufficialmente
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Pensioni: stangata nel 2015 su quelle dei lavoratori autonomi
Salasso in vista per le pensioni dei lavoratori autonomi. La riforma Fornero del giugno 2012 prevede infatti l'aumento delle aliquote Irpef per questa categoria di lavoratori, aumento che a differenza dello scorso anno il governo non è in grado di scongiurare.
COSA CAMBIA - I più penalizzati sono gli iscritti alla gestione separata Inps che non fanno parte di alcuna cassa. Per loro, infatti, si prevede un salasso importante, visto che l’aliquota di contribuzione è passata, dal 1 gennaio 2105, dal 27,32% al 30,72%. I soggetti esclusivi, invece, si vedono aumentare l’aliquota dal 28,72% al 30,72% (il rincaro in questo caso minore), mentre per quelli non esclusivi il passaggio è meno netto, di 1,5 punti percentuali, ovvero dal 22% al 23,5%.
COSA CAMBIERA' - Ma non è finita qui, perchè la riforma Fornero prevede un percorso di aumenti delle aliquote per i lavoratori autonomi esclusivi o in possesso di altra previdenza obbligatoria; per loro è previsto un aumento crescente fino al gennaio 2018 quando le aliquote raggiungeranno, rispettivamente, il 33,72% e il 24%, con aumenti percentuali annui dell’1%. Una stangata assurda e priva di ogni fondamento, che va anche contro le logiche economiche, perché di fatto taglia le gambe alla ripresa e alla crescita.
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COSA CAMBIA - I più penalizzati sono gli iscritti alla gestione separata Inps che non fanno parte di alcuna cassa. Per loro, infatti, si prevede un salasso importante, visto che l’aliquota di contribuzione è passata, dal 1 gennaio 2105, dal 27,32% al 30,72%. I soggetti esclusivi, invece, si vedono aumentare l’aliquota dal 28,72% al 30,72% (il rincaro in questo caso minore), mentre per quelli non esclusivi il passaggio è meno netto, di 1,5 punti percentuali, ovvero dal 22% al 23,5%.
COSA CAMBIERA' - Ma non è finita qui, perchè la riforma Fornero prevede un percorso di aumenti delle aliquote per i lavoratori autonomi esclusivi o in possesso di altra previdenza obbligatoria; per loro è previsto un aumento crescente fino al gennaio 2018 quando le aliquote raggiungeranno, rispettivamente, il 33,72% e il 24%, con aumenti percentuali annui dell’1%. Una stangata assurda e priva di ogni fondamento, che va anche contro le logiche economiche, perché di fatto taglia le gambe alla ripresa e alla crescita.
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Inps, conti in rosso. E lo Stato li ripiana con le tasse degli italiani
martedì 13 gennaio 2015
Crisi, in centro a Cremona 93 negozi chiusi. Un cittadino li mette su Facebook
Si chiama "Cremona affittasi" la pagina con le foto degli esercizi
costretti ad abbassare le saracinesche. Solo nell'ultimo anno una
quarantina di cessazioni: "Vederli in fila fa impressione". L'assessore:
"Agevolare le locazioni"
Scatti di negozi chiusi, a Cremona. Istantanee che raccontano la tristezza di un centro storico che ha visto nell’ultimo anno una quarantina di cessazioni di attività. Insegne spente, ben 93, che un cremonese – che preferisce non essere citato se non con le iniziali (N.B.) – ha immortalato, passeggiando per le vie del centro, creando ad hoc una pagina facebook intitolata “Cremona Affittasi”.
“Il senso del titolo dell’album – spiega – è quello di voler tirare le somme di un anno non facile anche per la ricca Cremona”. Si è letto e scritto tanto sulla crisi del commercio: sul negozio X che a fine anno chiuderà, l’attività Y che abbasserà le serrande. “Dai e dai – ha scritto ancora il giovane cremonese – mi è venuta la curiosità di sapere effettivamente quante sono ad oggi le vetrine spente in centro. Eccole qua, sono 93. Mera statistica quindi, lungi da me l’intento di sollevare questioni politiche. Ma il vederle tutte in fila, confesso, mi ha fatto un certo effetto”. E lo avrà fatto, sicuramente, a tutti i cremonesi che amano la propria città.
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Scatti di negozi chiusi, a Cremona. Istantanee che raccontano la tristezza di un centro storico che ha visto nell’ultimo anno una quarantina di cessazioni di attività. Insegne spente, ben 93, che un cremonese – che preferisce non essere citato se non con le iniziali (N.B.) – ha immortalato, passeggiando per le vie del centro, creando ad hoc una pagina facebook intitolata “Cremona Affittasi”.
“Il senso del titolo dell’album – spiega – è quello di voler tirare le somme di un anno non facile anche per la ricca Cremona”. Si è letto e scritto tanto sulla crisi del commercio: sul negozio X che a fine anno chiuderà, l’attività Y che abbasserà le serrande. “Dai e dai – ha scritto ancora il giovane cremonese – mi è venuta la curiosità di sapere effettivamente quante sono ad oggi le vetrine spente in centro. Eccole qua, sono 93. Mera statistica quindi, lungi da me l’intento di sollevare questioni politiche. Ma il vederle tutte in fila, confesso, mi ha fatto un certo effetto”. E lo avrà fatto, sicuramente, a tutti i cremonesi che amano la propria città.
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Chiuso per crisi: in tutta Italia scompaiono negozi e botteghe storiche
Crisi, a Mirandola ferie forzate per operai Smalteria Italia: ‘Senza certezze su futuro’
Nuovo video shock Is, bambino spara a due prigionieri
La direttrice del giornale Site posta un fermo immagine su Twitter
ROMA - Un video di sette minuti e mezzo che vede come protagonista un ragazzino sui 10 anni che spara a due prigionieri. E' l'ultimo filmato diffuso dai terroristi dell'Is. Un fermo immagine del filmato è stato pubblicato sul suo account Twitter da Rita Katz, la direttrice del giornale on line Site. "L'Is ha raggiunto un nuovo livello di depravazione morale", commenta Katz.
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ROMA - Un video di sette minuti e mezzo che vede come protagonista un ragazzino sui 10 anni che spara a due prigionieri. E' l'ultimo filmato diffuso dai terroristi dell'Is. Un fermo immagine del filmato è stato pubblicato sul suo account Twitter da Rita Katz, la direttrice del giornale on line Site. "L'Is ha raggiunto un nuovo livello di depravazione morale", commenta Katz.
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Attentati a Parigi, è il giorno dei funerali Hollande: agenti morti per nostra libertà
Commozione nella capitale e a Gerusalemme dove sono giunte le salme delle quattro vittime del supermercato kosher
Commemorazione a Parigi per i funerali degli agenti uccisi negli attacchi terroristici. L'evento più sentito è quello legato al rito funebre di Ahmed Merabet, il poliziotto musulmano assassinato sul marciapiede davanti alla sede di Charlie Hebdo. Il presidente Hollande ha presieduto un omaggio solenne nel cortile della prefettura. Intanto anche a Gerusalemme si sono tenuti i funerali delle 4 vittime del supermercato kosher.
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Charlie Hebdo, scandalo registrazione logo: già 50 richieste
Treviso, in fuga dai carabinieri dopo il colpo al bancomat: 2 morti
Inseguiti dai carabinieri dopo un colpo allo sportello Bancomat. L'auto finisce in una scarpata
Rapina finisce nel sangue. Due rapinatori sono morti e due sono rimasti feriti mentre tentavano di fuggire in auto, inseguiti dai carabinieri, dopo un colpo allo sportello Bancomat della filiale del Credito cooperativo di Monastier e Silea.L'incidente è avvenuto a San Cipriano di Roncade, nel Trevigiano. La vettura è uscita di strada ed è finita in una scarpata. I due feriti sono stati trasportati in ospedale. Facevano parte, come le due vittime, di una di una banda di "giostrai".
Fonte
Fatima, la jihadista italiana. La madre: lotta per una giusta causa
Gli investigatori seguono gli spostamenti della giovane da anni. Da Roma avrebbe preso un volo per Istanbul
Maria Giulia Sergio, Fatima, è la 27enne italiana sospettata di essere una dei quattro foreign fighters arruolati volontari dall'Isis in Siria. "Dietro al velo non si nasconde una terrorista. Mia figlia Fatima è buona, chi la conosca può confermarlo. E ha la forza di chi lotta per una causa giusta", afferma a Repubblica la mamma Assunta Bonfiglio.Anche Assunta porta il velo da quando si è convertita all'Islam assieme alle figlie. Oltre a Fatima c'è Marianna, trent'anni, la prima in famiglia ad avere scelto "la strada del Profeta". Una svolta arrivata dopo il matrimonio con un ragazzo egiziano. Anche Fatima ha sposato un ragazzo marocchino, pizzaiolo a Inzago. Ma stando a un'amica l'uomo non osservava in modo corretto i precetti della religione e per questo lo ha lasciato e ha sposato un giovane albanese.
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"Pino Daniele si poteva salvare. Dovevano vietargli il viaggio"
"Il suo cardiologo doveva impedirgli di viaggiare. Erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni"
"Pino Daniele si poteva salvare e vedo troppo sciacallaggio intorno alla sua morte". Parla il fratello Nello al settimanale Chi. "Il suo cardiologo doveva impedirgli di viaggiare – dice – Erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni". La sera del 4 gennaio Pino Daniele, che già soffriva di problemi cardiaci, si è sentito male nella sua casa di Orbetello in Toscana. Con lui c'era la compagna Amanda Bonini, che lo ha accompagnato – su volontà del musicista – fino a Roma per farlo visitare dal cardiologo di fiducia di Daniele, Achille Gaspardone.
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Morto “Suicida” il poliziotto che indagava su “Charlie Hebdo”…E’ SOLO UN CASO?!?
Il vice direttore dell’Ufficio federale di Limoges, un
poliziotto di 44 anni, si è tolto la vita nel suo ufficio sparandosi con
freddezza utilizzando la la sua arma di servizio.
Secondo il quotidiano ‘Le Populaire du Centre’, stava lavorando nella missione della Polizia Giudiziaria al caso ‘Charlie Hebdo’. Non sono ancora chiare le cause che abbiano spinto l’ uomo a compiere questo gesto!
La notizia è apparsa su varie testate… la fonte da cui abbiamo appreso tale fatto è ”L’ ANTIDIPLOMATICO“.
La notizia ha fatto in poco tempo il giro del web suscitando lo scalpore di molti…Tanti sono gli interrogativi in merito all’accaduto. Infatti si cerca di indagare e di trovare risposte ad un caso che appare già complicato. Una morte al quanto strana che lascia sorgere dubbi sull’ effettivo suicidio da parte dell’uomo o magari su un vero e proprio omicidio!
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Secondo il quotidiano ‘Le Populaire du Centre’, stava lavorando nella missione della Polizia Giudiziaria al caso ‘Charlie Hebdo’. Non sono ancora chiare le cause che abbiano spinto l’ uomo a compiere questo gesto!
La notizia è apparsa su varie testate… la fonte da cui abbiamo appreso tale fatto è ”L’ ANTIDIPLOMATICO“.
La notizia ha fatto in poco tempo il giro del web suscitando lo scalpore di molti…Tanti sono gli interrogativi in merito all’accaduto. Infatti si cerca di indagare e di trovare risposte ad un caso che appare già complicato. Una morte al quanto strana che lascia sorgere dubbi sull’ effettivo suicidio da parte dell’uomo o magari su un vero e proprio omicidio!
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"Terremoto" modelli: da venerdì tanto MALTEMPO con NEVE nelle Alpi e attenzione...
Il modello europeo ipotizza anche nevicate sino in pianura la prossima settimana al nord e sulla Toscana, a quote basse sul resto del centro.
RIVOLUZIONE: una vera rivoluzione barica è in atto da stamane nelle mappe modellistiche, che per la prima volta ridimensionano in maniera vistosa il ruolo dell'anticiclone delle Azzorre e la spinta della corrente a getto, proponendoci una seconda parte di gennaio tutta da vivere in compagnia del tempo spesso instabile, a tratti perturbato, di stampo tardo autunnale e forse anche con qualche momento invernale.
NEVICATE: giungeranno da venerdì sulle Alpi e potrebbero persistere anche nel fine settimana cancellando dal cahier de doleances tutte le lamentele per la mancanza di neve naturale. Gli apporti più significativi sono attesi sulle Alpi e le Prealpi centro-orientali a partire dai 1100-1200m, ma con limite che dipenderà molto dal microclima delle valli. Comunque sia sarà una bella boccata d'ossigeno per tutte le località alpine.
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