Pagine

domenica 22 marzo 2015

Attacco a Tunisi: il video che mostra i terroristi nel museo Bardo


Spunta video che mostra i due terroristi che entrano al museo del Bardo armati di kalashnikov pochi minuti prima di compiere la strage che ha causato la morte di 21 persone, tra cui quattro italiani. Le immagini sono contenute in un video delle telecamere di sicurezza pubblicato in esclusiva dal ministero dell'Interno tunisino sulla sua pagina Facebook.

Il video


La Francia aspetta il ciclone Le Pen

Oggi primo turno delle amministrative. Il Front National potrebbe diventare il primo partito
 
Parigi
L’ennesimo exploit del Front National, la vittoria finale dei neogollisti, e la débâcle della maggioranza socialista: la Francia è chiamata oggi alle urne per il primo turno delle elezioni provinciali in programma su tutto il territorio della République, fatta eccezione per Parigi, la metropoli di Lione e alcuni territori d’oltremare. Secondo l’ ultimo sondaggio realizzato dall’istituto Ifop, il partito anti-euro di Marine Le Pen raccoglie per le preferenze del primo turno oltre il 30% delle intenzioni di voto, confermando lo statuto di primo partito di Francia ottenuto nel voto europeo dello scorso anno.
Subito dietro, al 29%, ci sono, stando alle ultime rilevazioni, i neogollisti dell’Ump alleati con i centristi dell’Udi.

Continua qui

sabato 21 marzo 2015

Attesa a Mont Saint-Michel stasera la marea del secolo


Fonte


Mont Saint-Michel, marea ed eclissi: in migliaia per il fenomeno del secolo

 

Mont Saint-Michel: l'arrivo della "marea del secolo" (il video)



 

Cantine, ditte e consorzi. In sessanta dalla provincia di Alessandria al 49ª Vinitaly di Verona

Quest’anno si spera di battere tutti i record, consolidando così la collaborazione fra Regione, Unioncamere e Consorzio Piemonte Land of Perfection

Alessandria
Vini bianchi o rossi, con o senza bollicine; grappe. Sono i prodotti di 60 aziende vinicole della provincia (ditte, cantine e consorzi) al Vinitaly, a Verona da domenica a mercoledì. A questa 49ª edizione gli espositori piemontesi saranno seicento, su un totale di oltre 4 mila. Quest’anno si spera di battere tutti i record, consolidando così la collaborazione fra Regione, Unioncamere e Consorzio Piemonte Land of Perfection.

La «spedizione»
Dalla provincia di Alessandria, partecipano: La Caplana (Bosio), La Chiara (Gavi), Accornero Giulio & Figli (Vignale Monferrato), Fratelli Facchino (Rocca Grimalda), Alemat (Ponzano Monferrato), Angelini Paolo (Ozzano Monferrato), Antica Distilleria di Altavilla di Laura Raimondo Mazzetti (Altavilla Monferrato), Bergaglio Nicola (Rovereto di Gavi), Bollina Srl (Serravalle Scrivia), Botto Pier Luigi (Ricaldone), Boveri Luigi Michele (Costa Vescovato), Bricco dei Guazzi (Olivola Monferrato), Broglia Gian Piero (Gavi), Cantina Alice Bel Colle, Cantina del Monferrato (Rosignano), Cantina Iuli (Montaldo di Cerrina), Carlo Grosso & Figli (Montaldeo), Casa Wallace – Covibio (Cremolino), Cascina I Carpini (Pozzol Groppo), Cascina Montagnola (Viguzzolo), Castellari Bergaglio (Rovereto di Gavi).

Continua qui 


Vinitaly
 

Crisi: Coldiretti, triplicati gli orti urbani, a 3,3 mln mq

57 capoluoghi provincia li hanno messi a disposizione cittadini

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Gli orti urbani in Italia sono triplicati in due anni e hanno raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri. E' quanto emerge da un' analisi della Coldiretti in occasione della presentazione della prima rete di "tutor dell'orto" promossa dalla Fondazione Campagna Amica. "Le coltivazioni degli orti urbani - sottolinea Coldiretti - non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare. Oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficoltà, concorrono a preservare aree verdi residue tra le aree edificate destinate altrimenti all'abbandono e al degrado". A livello nazionale sono 57 le amministrazioni comunali capoluoghi di provincia che hanno messo a disposizione orti urbani per la cittadinanza.

Continua qui

Latina: aste truccate, arrestati un giudice e la moglie, indagata anche la suocera

In manette in tutto 8 persone: fra loro commercialisti, una cancelliera del tribunale e un imprenditore

LATINA - Un sistema di corruzione consolidato all’interno del tribunale fallimentare di Latina: è quanto scoperto dalle procure della Repubblica di Perugia e Latina, dopo mesi di indagini, anche di carattere patrimoniale, che hanno portato all’arresto - tra carcere e domiciliari - di otto persone: tra loro un giudice del tribunale e a moglie. Le ordinanze sono state eseguite dalla squadra mobile pontina guidata da Tommaso Niglio. 

Continua qui

Pensione sempre più lontana, l'età cambia ancora: sale a 66 anni e 7 mesi

ROMA - Si alza ancora l'età pensionabile: tra il 2016 e il 2018 gli uomini andranno in pensione a 66 anni e sette mesi. È quanto si legge in una circolare dell'Inps che chiarisce quanto disposto da un decreto del ministero dell'Economia che fissava in quattro mesi l'aumento dei requisiti per l'accesso alla pensione in relazione all'incremento della speranza di vita. Per il 2019 si fisserà un nuovo adeguamento alla speranza di vita.

DONNE Le donne del settore privato andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018).

Continua qui

Fallimento Delphis, al Retail chiude il ristorante. In 40 senza lavoro

All'inizio doveva essere uno stop di quattro settimane "per ferie". Poi però è intervenuto il tribunale di Genova che ha certificato il crac della società di ristorazione che gestisce, tra gli altri, anche l'insegna di Giò Mangia alla cittadella del commercio di Serravalle Scrivia

SERRAVALLE SCRIVIA – Un cartello dice “Siamo in ferie”. Sull’altro c’è scritto “Chiuso per inventario”. Ma le notizie che arrivano dal tribunale di Genova parlano di fallimento per la Delphis srl, la società che gestisce, tra gli altri, il ristorante Giò Mangia al Retail Park di Serravalle Scrivia. Sono 40 le persone rimaste senza lavoro, suddivise nei tre esercizi commerciali della Delphis: il ristorante del Retail, la birreria Bicu del Porto Antico a Genova, e un locale a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna.

I locali sono stati chiusi il 2 febbraio scorso, ufficialmente per un mese di ferie. La riapertura doveva avvenire il 2 marzo. Ma appena tre giorni dopo il tribunale del capoluogo ligure ha formalmente dichiarato il crac, nominando un curatore fallimentare. Da allora, quindi, serrande abbassate da Giò Mangia.

Continua qui

venerdì 20 marzo 2015

Boko Haram fa strage di 'spose schiave'

Militari scoprono cadaveri in pozzi villaggio riconquistato

Decine di donne massacrate da Boko Haram sono state scoperte dall'esercito nigeriano gettate nei pozzi insieme ad altri cadaveri, al momento della liberazione del villaggio di Bama: lo affermano diversi media nigeriani e internazionali, che ipotizzano si tratti di donne rapite e rese spose-schiave dai terroristi islamici.

Continua qui

Non riesce a salvare 19enne. La foto simbolo del medico


Fonte

Kamikaze nelle moschee, massacro di sciiti: adesso l’Isis apre il fronte di guerra in Yemen

Doppio attentato a Sanaa: almeno 137 morti, decine di feriti. Rivendica il Califfato
 
Oltre 135 morti e decine di feriti è il bilancio ancora parziale di un attacco a colpi di kamikaze contro due moschee houthi di Sanaa con cui lo Stato Islamico (Isis) apre il fronte di guerra in Yemen.

L’OFFENSIVA DEL CALIFFO
Le esplosioni sono avvenute oggi all’ora di massima affluenza nelle moschee di Badr e al-Hashoosh quando almeno tre kamikaze si sono fatti esplodere fra centinaia di fedeli houthi, il movimento ribelle che controlla la capitale dopo aver rovesciato il governo sunnita. Lo Stato Islamico di Abu Bakr al Baghdadi ha annunciato lo scorso novembre di aver creato proprie cellule in Yemen e con un’esplicita rivendicazione ha affermato di essere il mandante della strage odierna.

I KAMIKAZE TRA I FEDELI
Testimoni locali affermano che uno dei kamikaze è entrato dentro la moschea, mischiandosi ai fedeli houthi, prima di farsi saltare in aria e quando i sopravvissuti correvano in cerca di fuga verso l’uscita è stato il secondo a farsi esplodere, proprio davanti all’entrata. Fra le vittime c’è l’imam della moschea Badr, Al-Murtada bin Zayd al-Mahatwari. L’attacco alla seconda moschea è avvenuto quasi contemporaneamente.
Continua qui

MAPPANO - Addio al «Mercatone Uno»: 70 lavoratori a casa

Fine delle speranze: il supermercato «Mercatone Uno» di Mappano di Caselle chiude per sempre. In provincia di Torino chiuderà anche il supermercato gemello di Brandizzo. Settanta persone perdono il posto di lavoro. Un vero e proprio dramma occupazionale per una zona, quella del basso Canavese, già ampiamente provata dalla crisi economica. La proprietà del Mercatone Uno (che, in passato, è stato anche lo sponsor ufficiale del "pirata" Marco Pantani) con sede a Imola ha deciso di chiudere 39 dei 79 punti vendita sparsi in tutta Italia: compresi quelli di Mappano e Brandizzo.

Continua qui


Mercatone Uno verso la chiusura. Assemblea e sciopero, posti a rischio


Mercatone Uno, nubi nere sul punto vendita di Serravalle

 

MALTEMPO estremo tra mercoledi 25 e giovedi 26 sull'Italia? Previste piogge preoccupanti!

La depressione che si scaverà tra mercoledi 25 e giovedì 26 sul nostro Paese e che tenderà poi ad isolarsi sul meridione entro venerdì 27 potrebbe determinare accumuli di pioggia particolarmente abbondanti sull'alto Piemonte. 

 

Quando entra in gioco l'Africa in una situazione di maltempo, la situazione può farsi delicata. Quando scende aria fredda sulla Francia e sul nostro Paese si scava una depressione con richiamo di aria umida e mite in risalita dal nord del continente africano e a stretto contatto con quella fredda, i meteorologi si preoccupano, anche se siamo a marzo, anche se il mare generalmente non risponde in maniera cattiva come potrebbe fare tra fine estate ed inizio inverno.

C'è però da tener conto dei numerosi imbuti geografici del nostro Paese, dell'accumulo di umidità sulle Alpi Lepontine e Pennine, così come sulle Prealpi Orobie, poi tra Adamello e Presanella e le Dolomiti del Brenta, e infine le Prealpi Venete e Carniche.

C'è da sperare che gli accumuli precipitativi risultino almeno in parte di tipo nevoso, ma questo dipenderà essenzialmente dalla quota dello zero termico, che ancora ad oggi risulta ballerina, ma che comunque dovrebbe attestarsi fortunatamente al di sotto dei 1500m, impedendo alla massa d'acqua di precipitare a valle nei fiumi, colmandoli sino all'esondazione. Su questo poi ritorneremo poi con precisione nei prossimi giorni, quando capiremo quale sarà l'impatto esatto dell'aria fredda nel sud Europa.

Le zone in cui il modello prevede le precipitazioni più abbondanti risultano quelle del Biellese-Verbano-Cusio-Ossola, con accumuli sino a 204mm ma pioverà tantissimo anche a Milano, con rischio di esondazione per il Seveso e per il Lambro.

 

Continua qui

 

CONFERMATO il guasto del tempo tra martedì 24 e venerdì 27 marzo: ecco i dettagli.

METEO A 15 GIORNI: il bel tempo stabile non si vede ancora...

 

Tunisia, governo: Attentatori addestrati in Libia. Corteo nel cuore della città: "No al terrore"

TUNISI - Li hanno sottovalutati, i sospetti erano nel mirino della polizia ed erano indagati, ma non si pensava potessero portare a termine un attacco di questa portata. Oggi il segretario di Stato per gli affari della sicurezza tunisino, Rafik Chelly, ha spiegato che gli autori della strage di Tunisi avvenuta mercoledì si erano addestrati nelle fila dello Stato islamico in Libia per rientrare in Tunisia proprio attraverso il Paese vicino. Secondo Chelly gli attentatori si trovavano nel Paese già a dicembre. "Sappiamo - ha dichiarato citato dai media locali - che si sono addestrati in alcuni campi per tunisini takfiri (ramo ultra radicale dell'islam, ndr), in Libia, a Sabrata, Bengasi o Derna".

E oggi Tunisi torna di nuovo in piazza contro il terrore proprio nel giorno del 59esimo anniversario dell'indipendenza del Paese. Un centinaio di manifestanti ha dato vita stamane a un corteo contro il terrorismo nella centrale Avenue Bourghiba, nel cuore della città. Sullo striscione che apre la manifestazione si legge: "Il terrorismo non è musulmano né tunisino".


Continua qui

"So che Renzi vuole far fuori Delrio"

LE TELEFONATE

Gli indagati interessati agli equilibri di governo. Chiamata in causa pure la Lorenzin 

 

Conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri

Dall’intervento di un prelato per procacciare voti al ministro Lorenzin e all’europarlamentare Alfredo Antoniozzi fino ai presunti scontri di palazzo tra Matteo Renzi e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio passando per gli incontri tra un imprenditore arrestato e il marito di Alessandra Mussolini e per i tentativi dell’ex parlamentare Angelo Sanza di «procurare una collaborazione lavorativa» al figlio Manuele. Negli atti della maxi inchiesta fiorentina sui grandi appalti continuano a spuntare i nomi dei più importanti politici italiani. In molti casi sono solo citati dagli indagati durante alcune conversazioni intercettate ma in altre occasioni sono loro stessi a parlare al telefono.

LUCA LUPI Da questa inchiesta emerge che non è inusuale chiedere lavori e consulenze per i figli. Da lunedì scorso si parla dell’assunzione del figlio del ministro Maurizio Lupi su richiesta esplicita del capo del Dicastero. Circostanza sempre negata dall’esponente Ncd. Nelle carte degli inquirenti toscani c’è però un’intercettazione tra Lupi e Incalza nella quale parlano proprio di Luca Lupi. L’8 gennaio 2014 i Ros ascoltano: Incalza «Si?». Lupi: «Ma sei sempre a mangiare ca..o?». I: «No! Quale mangiare? Dimmi tutto». L: «Dove stai?». I: «Al Ministero sono». L: «Ma stai lavorando?». I: «Certo! ... adesso alle 4 abbiamo la riunione». L: «Ascolta ... se fra un quarto d’ora ti mando questo che è venuto da Milano a Roma a far due chiacchiere?». I: «Chi? ... dimmi tutto ... dimmi». L: «Nel senso di avere consulenze e suggerimenti eccetera». I: «Dimmi chi viene... dimmi!». L: «Viene mio figlio Luca». I: «Quando vuoi... ma figurati! Nessun problema!». L :«Quando vuoi... Dimmi a che ora te lo faccio venire in modo che». I: «O adesso o alle cinque quando finisce il Tesoro». L: «No allora conviene che venga adesso così». I: «Io sto qua». L: «Okay ... ciao». I: «Ciao». La situazione però crea diversi malumori tanto che l’ex dg della metropolitana di Milano, Giuseppe Cozza, si sfoga al telefono con Burchi: «Poveretto... ha poi diritto di lavorare anche questo ragazzo adesso... però è lo schifo di vedere questo... questo veramente monopolio di tutti i lavori di Perotti che poi se li ruba alla MM». Cozza risponde spiegando le presunte «pressioni» subite dal ministro per fare lavorare gli imprenditori adesso indagati. Sempre a proposito di Lupi junior ci sarebbero alcune telefonate tra il ministro Lupi e l’imprenditore Claudio De Eccher – sotto interdittiva antimafia della Prefettura di Udine – per far lavorare il figlio Luca. Dopo una telefonata tra il Ministro e De Eccher, il 9 gennaio Cavallo richiama l’imprenditore «e gli prospetta l’esigenza di fissare quanto prima un incontro in quanto gli deve presentare "il figlio", alludendo a Luca Lupi, riservandosi le ragioni». L’accordo, però, salta.

REGALO ALLA MOGLIE DI LUPI I contatti del Ministro con gli imprenditori erano frequenti tanto che nel gennaio 2014, in occasione del compleanno della moglie di Lupi, Cavallo e Perotti si recano a cena a casa del capo del Dicastero portando un «bel regalo». Quella sera parlano dell’esigenza di incontrare il figlio Luca «per definire le sue cose». Anche l’imprenditore De Eccher pensa al Ministro. Il 19 febbraio, prima che si celebrasse l’«evento Infrastrutture e Trasporti» Cavallo avvisa De Eccher che bisogna versare un contributo di partecipazione di 5.000 euro.

DELRIO Anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio viene più volte citato nelle intercettazioni. Non per favori da elargire ma viene preso di mira da chi è poi finito sul registro degli indagati. Il 26 marzo Giulio Burchi, indagato, parla con Cinzia Gelati, responsabile dei rapporti con la stampa della società Metropolitana Milanese Spa che chiede all’imprenditore chi sia Raffaele Tiscar: «Era uno che era in Compagnia delle Opere... fiorentino... assessore a Firenze... - risponde l’indagato - Adesso è vicesegretario generale a Palazzo Chigi... l’hanno messo a fare il vice di Bonaretti perché Renzi vuol far fuori Delrio e Bonaretti». Gelati: «È quello lì di Reggio Emilia... Bonaretti». B: «Sì...un cretino». G: «Va bè». B: «Un cretino assoluto».

PAURA INTERCETTAZIONI È dalla stessa telefonata che si evincono i sospetti di alcuni interlocutori sulla possibilità di essere ascoltati dagli inquirenti al cellulare. Lo stesso Burchi infatti raccomanda a Cinzia Gelati «di non chiamare telefonicamente Franco Cavallo – scrivono i militari del Ros - facendole capire di aver saputo che questi potrebbe essere interessato ad attività d’intercettazione».

LORENZIN E ANTONIOZZI Anche il ministro Beatrice Lorenzin e l’europarlamentare Alfredo Antoniozzi vengono chiamati in causa in alcune intercettazioni. Proprio come nel caso di Maurizio Lupi, altri indagati si sarebbe mobilitati per raccogliere voti in favore dei due politici. Nel maggio 2014, a ridosso delle elezioni europee «Franco Cavallo chiede a tale Nicolò di procurargli del materiale elettorale che deve consegnare a un po’ di preti che gliel’hanno richiesto» scrivono gli inquirenti. «Nicolò – afferma Cavallo al telefono - solo per dirti io avrei bisogno di un po’ di materiale... perché mi han chiesto un po’ di preti... Scusami a me interessava solo il santino... Noi chi portiamo qui? Lui e la Lorenzin?». Nicolò risponde: «Sì .. diciamo lui, Lorenzin e Antoniozzi».

CHAMPAGNE E METRO Dopo vestiti, gioielli, biglietti aerei, borse e dolci mancava solo lo champagne. Tutti regali che avrebbero pagato gli indagati per «avere il favore» di personaggi in posti chiave della politica e dell’imprenditoria. Durante una telefonata tra Perotti e Pelucchi, i due parlano di alcuni funzionari pubblici cui dovrà essere fatta pervenire in regalo un bottiglia di champagne «sulla base di valutazioni utilitaristiche ben esplicitate nelle parole del Perotti: Adesso ho visto il nome di uno che non mi viene in mente proprio chi sia... io ho dei dubbi su quello di Metro C... perché sicuramente quello dopo... io non lo leverei... sinceramente non lo leverei... no... non è solo per quello... è che... è chiaro che non è una cosa di domani... si farà poi la seconda tratta... quindi... secondo me conviene tenerseli buoni... poi... che ca..o... una bottiglia di champagne mi sembra una cosa... no?»

COOP ROSSE E IMMIGRATI Gli affari dei 51 indagati passano dalla Russia al Medioriente fino all’Africa, dove, ormai da anni, partono migliaia di immigrati che arrivano sulle nostre coste. Nel 2014, si legge nelle carte della procura di Firenze, si parla di un appalto in Libia da 350 milioni di euro sul quale la cricca vorrebbe mettere le mani. La gara è per controllare i flussi di immigrati. Il 7 maggio dello scorso anno infatti Davide Vaggi, indicato dai carabinieri del Ros come consulente di Impregilo e delle cosiddette Coop Rosse, accenna a Perotti l’esistenza di un «grosso appalto in Libia dell’importo di 350 milioni di euro per la predisposizione da parte della Selex (gruppo Finmeccanica) di una rete di controllo per l’immigrazione». I due parlano al telefono: «Dovrebbe essere un sistema di controlli – spiega Vaggi - nel sud della Libia... tra il Niger la Libia ed il Ciad eccetera... che si chiama Southern Border Controlling Illegal Immigration System... dove metà di questi 350 milioni... dovrebbe essere opere civili... piste e tutto perché non c’è niente lì... Tu li conosci questi qua della Selenia? ... Ci sarà anche da fare una direzione lavori su questi lavori... Selex... soprattutto adesso che sta venendo fuori tutto questo casino... gli immigrati che arrivano... Lo so perché il mio amico, quello che ci fa da sponda in Libia... lui ha già presentato l’offerta pochi giorni fa... solo per imprese italiane». Stefano Perotti risponde: «Prendo un po’ di informazioni e ti faccio sapere».

ALLUVIONATI Il rapporto tra Incalza e Maurizio Lupi ha portato i due a discutere della questione degli alluvionati in Liguria. All’epoca del disastro un gruppo di parlamentari chiedeva che fossero stanziati soldi ulteriori per l’emergenza. In un’intercettazione, l’arrestato e il Ministro avrebbero affermato di opporsi alla proposta.

FLORIANI Anche il marito di Alessandra Mussolini, Mauro Floriani, sarebbe entrato in contatto con il principale indagato della maxi inchiesta, Ercole Incalza. I militari del Ros infatti hanno intercettato diverse telefonate appurando che i due si sarebbero incontrati più volte a Roma. Ettore Incalza, intercettato, «viene chiamato – scrivono i militari - da Floriani, risultato coinvolto recentemente, in un procedimento penale della Procura della Repubblica di Roma riferito ad un contesto di prostituzione minorile».
 

Orrore in Francia: corpi di 5 neonati trovati in un congelatore

Nella casa di una coppia. A scoprire i bimbi sarebbe stato l'uomo. La donna ricoverata in ospedale

I cadaveri congelati di cinque neonati sono stati trovati nell'abitazione di una coppia a Louchats, in Aquitania, nella Francia sud-occidentale. Lo riferisce l'emittente televisiva Bfm. E' stato l'uomo, 40 anni, a scoprire il primo cadavere, di un neonato, su cui sono in corso accertamenti per stabilire le cause della morte. La donna, 35 anni, è ricoverata in ospedale.

Fonte

giovedì 19 marzo 2015

Tunisia: 9 arresti. Trovati i corpi di due italiani dispersi. L'Isis minaccia nuovi attacchi: è stata solo la prima goccia

L'Isis festeggia il blitz jihadista al Bardo. Ministro Sanità: 25 morti

Trovati i corpi dei due italiani dispersi dopo l'attacco terroristico al museo del Bardo. Sale così a 4 il bilancio dei connazionali uccisi. La Farnesina comunica che ha "effettuato un primo riconoscimento fotografico dei due connazionali che finora risultavano irreperibili", attraverso personale dell'Ambasciata a Tunisi e dell'Unità di Crisi, appositamente inviato in loco, ha avuto accesso all'obitorio dell'ospedale Charles Nicolle.

Intanto i jihadisti hanno rivendicato, minacciando nuovi attacchi: "Quello che avete visto" a Tunisi "è solo la prima goccia di pioggia". Lo denuncia su Twitter Rita Katz, direttrice del Site, il sito che monitorizza il jihadismo sul web.

Continua qui

Lupi: "Domani al termine dell'informativa mi dimetto"

"Mio gesto rafforzerà il governo"

"Domani al termine dell'informativa" alla Camera, "rassegnerò le dimissioni". Lo ha detto il ministro Maurizio Lupi durante la registrazione di Porta a Porta. "Per me la politica non è un mestiere ma passione. E' poter servire il proprio Stato. Non ho perso né l'onore né la passione", ha aggiunto Lupi.

"Credo che forse un mio gesto - che non vuol dire ritirarmi alla politica, perché non c'è bisogno di una poltrona per fare politica - questa mia decisione rafforzerà l'azione del governo", ha spiegato il ministro Maurizio Lupi a "Porta a porta". "Renzi mi ha detto: "io non ti ho mai chiesto né chiederò le tue dimissioni perché non posso chiederle, dico che è una tua decisione". Lo ripeto: né il segretario del Pd, né il presidente del Consiglio mi hanno chiesto le dimissioni".

Continua qui

Il Parma è ufficialmente fallito. Ma domenica col Torino si gioca

I due curatori nominati dal Tribunale Angelo Anedda e Alberto Guiotto dovranno far sfociare l'esercizio provvisorio nella vendita della società. Il buco è di 218,44 milioni di euro

Il Parma è ufficialmente fallito. In seguito all' udienza di questa mattina è stato autorizzato l'esercizio provvisorio, affidato ai curatori fallimentari Angelo Anedda, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Parma e Alberto Guiotto, altro commercialista, membro della commissione di riforma del diritto fallimentare. Toccherà a loro la gestione e la ricerca di acquirenti per la vendita della società. Sul fronte campo, lo svolgimento di Parma-Torino, in programma domenica alle 20.45, dovrebbe essere regolarmente garantito. C'è ancora qualche dubbio, ma si va verso una soluzione positiva.

Continua qui

Grandi Opere, Maurizio Lupi verso le dimissioni. Renzi vuole che se ne vada

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture sta pensando di lasciare prima dell'informativa in Parlamento. Il presidente del Consiglio gli ha fatto sapere che deve fare un passo indietro

Maurizio Lupi dovrebbe dimettersi domani mattina. È quello che si aspettano tutti, a Palazzo Chigi e ai vertici del Pd. Ma il condizionale è d’obbligo, vista la resistenza dimostrata dal ministro in questi giorni. Lupi ieri finisce di rispondere al question time a Montecitorio. E se ne va. Quasi contemporaneamente, Matteo Renzi entra in Aula, di soppiatto, evitando i giornalisti e neanche lo incontra. “Ho l’appoggio del governo”, ha detto. Ma l’evidenza plastica dei rapporti tra i due dice tutt’altro. Renzi vuole che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti se ne vada. Lui non molla. Non ancora. Il premier non può chiedergli in maniera pubblica e diretta di dimettersi. Rischia la crisi di governo. Ma glielo dice e glielo fa dire: “Se vai avanti non ti copro”. Di più: “Guarda che se non te ne vai prima della mozione, ti faccio sfiduciare dal Parlamento”. L’altro mantiene la sua posizione. Pubblicamente: “Non ho fatto niente di male”. E soprattutto: “Riferirò in Parlamento”. Perché “è doveroso da parte mia”, come spiega anche ai colleghi di partito. Però, ora il punto non è più il “se” ma il “quando” Lupi cederà.

Continua qui

Sicilia, i viaggi in Spagna e Qatar dei deputati costano 40mila euro in 3 mesi

Trasferte a Rimini e Milano, missioni a Santiago di Compostela, “gite istituzionali” a Doha: da novembre sono online i rimborsi dei parlamentari siciliani. Ignote le cifre precedenti. Nel frattempo 83 dipendente dell'Ars rischiano il licenziamento

 Fine settimana a Roma, trasferte a Rimini e Milano, missioni spagnole a Santiago di Compostela e “gite istituzionali” a Doha, in Qatar. Sono i viaggi dei deputati regionali siciliani, le missioni compiute dai parlamentari dell’Isola in giro per il mondo per dovere istituzionale. Il costo? Trentasettemila euro per tre mesi. Sul sito dell’Assemblea regionale siciliana, infatti, sono stati pubblicati i dati relativi al rimborso spese delle missioni dei deputati, come previsto dal programma triennale per la trasparenza, fortemente sponsorizzato dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.

Continua qui

Che tempo fa? Salva quasi ovunque l'eclissi, peggiora nel week-end

Un po' di nubi sparse non dovrebbero rovinare lo spettacolo dell'eclissi di sole, previsto per domattina. Nel fine settimana depressione in nuovo sfondamento nel Mediterraneo con moderato maltempo, specie tra nord e centro. Lunedì miglioramento ma più freddo al nord e sul medio Adriatico, anche martedì tempo generalmente asciutto, da mercoledì possibile nuovo peggioramento.

 


 
SITUAZIONE: un cuneo anticiclonico protegge parzialmente l'Italia dalla doppia circolazione depressionaria presente ad est e ad ovest del Continente ma la sua presenza non impedisce la penetrazione di aria parzialmente umida, che genera annuvolamenti irregolari, in prevalenza senza conseguenze.

ECLISSE: nonostante la presenza di banchi nuvolosi sparsi, concentrati soprattutto a ridosso dei rilievi del nord, il tempo si manterrà discreto o buono, consentendo la visione dell'eclissi di sole parziale prevista per domattina.

EVOLUZIONE: nel fine settimana un afflusso di aria fredda sul centro Europa e sui Balcani determinerà il nuovo approfondimento della depressione sull'ovest del Continente che andra a posizionarsi all'altezza della Sardegna, determinando un moderato peggioramento, più importante sulle regioni centrali e poi sul settentrione. Domenica pomeriggio instabilità anche al sud, ma da domenica sera tendenza a miglioramento.

PROSSIMA SETTIMANA: comincerà con freddo moderato al nord e sul medio Adriatico, tempo buono o discreto ovunque sino a martedì. Da mercoledì l'affondo di una nuova saccatura genererà una nuova depressione ma con riflessi precipitativi ancora tutti da decifrare e dipendenti dal suo posizionamento, ancora poco chiaro.

Continua qui 


MODELLO EUROPEO: continuano i CAPRICCI di primavera...

 

 

Tunisi, orrore al museo: 22 morti, 4 sono italiani. Una delle vittime è di Torino, un’altra novarese

Terrore nel Bardo, in azione un commando di 5 persone. Uccisi due terroristi, uno è stato arrestato, gli altri sarebbero in fuga. I feriti sono 44. La Costa Fascinosa è ripartita senza 13 passeggeri. Si cercano ancora alcuni dispersi.


Strage al Museo del Bardo di Tunisi dove almeno 22 persone, 20 ostaggi e due terroristi, sono rimaste uccise. Le vittime italiane sono quattro: tra questi, Francesco Caldara, pensionato 64enne di Novara e Orazio Conte, un torinese. I feriti sono 44, di cui tredici italiani, ricoverati in tre diversi ospedali a Tunisi. Più di 200 visitatori erano presenti all’interno del museo quando è entrato un commando di quattro-cinque terroristi. Le forze speciali antiterrorismo hanno liberato gli ostaggi con un blitz: due terroristi e un agente sono rimasti uccisi. Un terzo è stato arrestato. I media locali hanno riportato i nomi dei due killer uccisi: si tratta di Jabeur Khachnaoui e Yassine Laabidi, entrambi tunisini. Altri due o tre coinvolti nell’attacco potrebbero essere in fuga.
Nella notte la nave Fascinosa ha lasciato il porto di Tunisi all’1,55. Al momento della partenza il comandante ha informato che sono 13 i passeggeri che non hanno fatto ritorno alla nave. 

Continua qui

mercoledì 18 marzo 2015

Duplice omicidio a Pordenone, coppia uccisa a colpi di arma da fuoco in auto

L'allarme è stato dato da un istruttore di judo che, uscendo dal Palazzetto dello sport, ha notato la vettura con i vetri in frantumi e i due corpi all'interno

Due persone sono state trovate morte all'interno di un'auto nel parcheggio del Palazzetto dello sport di Pordenone con ferite da arma da fuoco alla testa. Si tratta di un 29enne, Trifone Ragone, e di una 30enne, Teresa Costanza. Alcuni bossoli sarebbero stati trovati accanto alla vettura. "Siamo in presenza di un duplice omicidio", ha affermato il Procuratore della Repubblica di Pordenone, Marco Martani.

Continua qui

Meteo: tregua fino a venerdì, poi nel weekend torna la pioggia

L'eclissi di sole sarà visibile su gran parte d’Italia

 "Si apre una parentesi di tempo più stabile su gran parte d’Italia salvo ancora qualche nota instabile all’estremo Sud":. Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega: "La pressione è infatti in aumento e questo favorirà sole prevalente fino a venerdì, sebbene con cieli non sempre ovunque sereni; all’estremo Sud avremo infatti ancora la possibilità di qualche occasionale pioggia o rovescio ed in particolare su Salento, Calabria e Sicilia orientale. Le temperature saranno altresì in aumento, con punte di oltre 17-18°C in particolare su Valpadana, specie centrale, e sulle regioni tirreniche. Tra le città più miti Milano, Genova, Firenze, Perugia, Roma, Napoli; qualche grado in meno invece lungo le adriatiche ed in genere al Sud complice anche una residua ventilazione dai Balcani”.

Continua qui