Doppio attentato a Sanaa: almeno 137 morti, decine di feriti. Rivendica il Califfato
Oltre 135 morti e decine di feriti è il bilancio ancora parziale di
un attacco a colpi di kamikaze contro due moschee houthi di Sanaa con
cui lo Stato Islamico (Isis) apre il fronte di guerra in Yemen.
L’OFFENSIVA DEL CALIFFO
Le esplosioni sono avvenute oggi all’ora di massima affluenza nelle
moschee di Badr e al-Hashoosh quando almeno tre kamikaze si sono fatti
esplodere fra centinaia di fedeli houthi, il movimento ribelle che
controlla la capitale dopo aver rovesciato il governo sunnita. Lo Stato
Islamico di Abu Bakr al Baghdadi ha annunciato lo scorso novembre di
aver creato proprie cellule in Yemen e con un’esplicita rivendicazione
ha affermato di essere il mandante della strage odierna.
I KAMIKAZE TRA I FEDELI
Testimoni locali affermano che uno dei kamikaze è entrato dentro la
moschea, mischiandosi ai fedeli houthi, prima di farsi saltare in aria e
quando i sopravvissuti correvano in cerca di fuga verso l’uscita è
stato il secondo a farsi esplodere, proprio davanti all’entrata. Fra le
vittime c’è l’imam della moschea Badr, Al-Murtada bin Zayd al-Mahatwari.
L’attacco alla seconda moschea è avvenuto quasi contemporaneamente.
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