venerdì 10 aprile 2015
Padre rientra in casa, uccide la figlia di 33 anni e si toglie la vita
PADOVA - Un omicidio-suicidio è stato scoperto questa sera a San Giorgio delle Pertiche, nel Padovano, in via Magarise 57.
Una tragedia per ora inspiegabile ha sconvolto la comunità di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, dove un uomo di 63 anni, pensionato e vedovo, ha ucciso la figlia 33enne, cameriera, prima di suicidarsi.
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Una tragedia per ora inspiegabile ha sconvolto la comunità di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, dove un uomo di 63 anni, pensionato e vedovo, ha ucciso la figlia 33enne, cameriera, prima di suicidarsi.
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giovedì 9 aprile 2015
Milano, spara in aula e fugge: quattro morti e due feriti. Arrestato dopo un 'ora e mezza di fuga
Claudio Giardiello, era imputato in un processo per bancarotta. Ha
sparato in aula, poi è andato a cercare il giudice nel suo ufficio e lo
ha ucciso. Lo sparatore arrestato un'ora e mezza dopo a Vimercate.
Polemiche sulla sicurezza
Ha fatto una strage, ha ucciso tre persone e ne ha ferite due. Poi si è barricato dentro il tribunale di Milano ed è fuggito in moto per più di trenta minuti. Tutto è successo dentro il Palazzo di giustizia di Milano dove Claudio Giardiello - imputato per bancarotta fraudolenta - ha sparato nell'aula del terzo piano, dove era in corso il processo per il fallimento dell'immobiliare Magenta di cui Giardiello è socio di maggioranza. Al bilancio delle vittime va aggiunta anche una quarta persona che è stata trovata morta, ma senza segni di violenza: è probabile - questa è la prima ricostruzione - che sia morta per malore.
La dinamica. Secondo una prima ricostruzione, Giardiello era seduto tra i banchi del pubblico quando, mentre era in corso il controesame di un testimone da parte del pm è scoppiato un litigio in aula. A quel punto ha estratto la pistola e ha sparato uccidendo l'avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani con un colpo al cuore e ha ferito un'altra persona in maniera gravissima. Poi è sceso di un piano, ha raggiunto l'ufficio di Fernando Ciampi, giudice fallimentare e ha di nuovo sparato, uccidendo il magistrato sul colpo. Dopo essere rimasto nascosto nel tribunale per più di un'ora, Giardiello è fuggito in moto. Ed è stato arrestato a 30 chilometri dal luogo della strage. Oltre all'avvocato e al giudice, la terza vittima è Giorgio Erba, coimputato di Giardiello al processo, morto mentre lo stavano operando.
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Ha fatto una strage, ha ucciso tre persone e ne ha ferite due. Poi si è barricato dentro il tribunale di Milano ed è fuggito in moto per più di trenta minuti. Tutto è successo dentro il Palazzo di giustizia di Milano dove Claudio Giardiello - imputato per bancarotta fraudolenta - ha sparato nell'aula del terzo piano, dove era in corso il processo per il fallimento dell'immobiliare Magenta di cui Giardiello è socio di maggioranza. Al bilancio delle vittime va aggiunta anche una quarta persona che è stata trovata morta, ma senza segni di violenza: è probabile - questa è la prima ricostruzione - che sia morta per malore.
La dinamica. Secondo una prima ricostruzione, Giardiello era seduto tra i banchi del pubblico quando, mentre era in corso il controesame di un testimone da parte del pm è scoppiato un litigio in aula. A quel punto ha estratto la pistola e ha sparato uccidendo l'avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani con un colpo al cuore e ha ferito un'altra persona in maniera gravissima. Poi è sceso di un piano, ha raggiunto l'ufficio di Fernando Ciampi, giudice fallimentare e ha di nuovo sparato, uccidendo il magistrato sul colpo. Dopo essere rimasto nascosto nel tribunale per più di un'ora, Giardiello è fuggito in moto. Ed è stato arrestato a 30 chilometri dal luogo della strage. Oltre all'avvocato e al giudice, la terza vittima è Giorgio Erba, coimputato di Giardiello al processo, morto mentre lo stavano operando.
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South Carolina, agente arrestato per aver sparato e ucciso un afroamericano
In un video si vede il poliziotto sparare alle spalle otto colpi di pistola contro l'automobilista che aveva fermato per un fanalino rotto. L'ufficiale di polizia si difende: "Ero stato minacciato e stava tentando di prendermi il teaser". L'agente è stato licenziato
WASHINGTON - L'incubo di Ferguson pesa su un nuovo episodio che vede coinvolto un poliziotto bianco nell'uccisione di un uomo afroamericano. E' accaduto a North Charleston, in South Carolina, dove l'agente Michael Thomas Slager è stato incriminato per l'omicidio di Walter L. Scott, 50 anni, dopo un diverbio per una violazione stradale lo scorso sabato. L'agente è stato licenziato: lo ha reso noto il sindaco di North Charleston, Keith Summey, in conferenza stampa.
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Strage di Ustica, la Corte d'appello: aereo abbattuto da un missile
'Avvocatura dello Stato aveva presentato ricorso contro quattro sentenze
emesse nel 2011 dal Tribunale di Palermo: confermata la condanna dello
Stato al risarcimento
Per il senatore Carlo Giovanardi è una verità che "ci rende ridicoli nel mondo" ma la sentenza con la quale oggi la prima sezione civile della Corte d'appello di Palermo ha respinto il ricorso dei ministeri dei Trasporti e della Difesa contro il verdetto di primo grado che li condannava a risarcire i famiiliari delle vittime, conferma che il Dc-9 dell'Itavia abbattuto nel cielo di Ustica il 27 giugno del 1980 fu colpito da un missile lanciato da un altro aereo che intersecò la rotta del volo Itavia. E sono da escludersi le ipotesi alternativa della bomba collocata a bordo o del cedimento strutturale.
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Per il senatore Carlo Giovanardi è una verità che "ci rende ridicoli nel mondo" ma la sentenza con la quale oggi la prima sezione civile della Corte d'appello di Palermo ha respinto il ricorso dei ministeri dei Trasporti e della Difesa contro il verdetto di primo grado che li condannava a risarcire i famiiliari delle vittime, conferma che il Dc-9 dell'Itavia abbattuto nel cielo di Ustica il 27 giugno del 1980 fu colpito da un missile lanciato da un altro aereo che intersecò la rotta del volo Itavia. E sono da escludersi le ipotesi alternativa della bomba collocata a bordo o del cedimento strutturale.
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mercoledì 8 aprile 2015
Salvini shock: "I campi rom? Li raderei al suolo con la ruspa". Boldrini: "Parole inquietanti"
Il segretario della Lega Nord: "In Europa non esistono". E sulle persone
che ci vivono: "Sfratto di sei mesi poi si organizzano, o comprano casa
o l'affittano". I vergognosi commenti di appoggio su Facebook e la
replica del Pd
MILANO - "Cosa farei io al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi Rom". Così Matteo Salvini a 'Mattino 5'. "Dò un preavviso di sfratto di sei mesi - ha insistito il segretario federale della Lega Nord - e preannuncio la ruspa. Nel frattempo i Rom, come tutti gli altri cittadini, si organizzano: comprano o affittano casa". "Poi rado al suolo i campi Rom", ha proseguito, che "in Europa non esistono. I rom devono avere gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini italiani".
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MILANO - "Cosa farei io al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi Rom". Così Matteo Salvini a 'Mattino 5'. "Dò un preavviso di sfratto di sei mesi - ha insistito il segretario federale della Lega Nord - e preannuncio la ruspa. Nel frattempo i Rom, come tutti gli altri cittadini, si organizzano: comprano o affittano casa". "Poi rado al suolo i campi Rom", ha proseguito, che "in Europa non esistono. I rom devono avere gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini italiani".
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La 7, Salvini: "Io e Isoardi? Non dico quello che faccio in privato"
Matteo Salvini: “Sospeso da Facebook perché ho usato la parola ‘zingaro'”
G8 Genova, Corte Strasburgo condanna l'Italia: "Alla Diaz fu tortura, ma colpevoli impuniti"
La censura al nostro paese per non aver promulgato una legge sul reato
specifico, la cui assenza dall'ordinamento ha consentito ai responsabili
del pestaggio di evitare qualsiasi sanzione. Il sindacato Siap:
"Verdetto esagerato"
STRASBURGO - Quanto compiuto dalle forze dell'ordine italiane nell'irruzione alla Diaz il 21 luglio 2001 "deve essere qualificato come tortura". Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia non solo per il pestaggio subìto da uno dei manifestanti (l'autore del ricorso) durante il G8 di Genova , ma anche perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura; un vuoto legislativo che ha consentito ai colpevoli di restare impuniti. "Questo risultato - scrivono i giudici - non è imputabile agli indugi o alla negligenza della magistratura, ma alla legislazione penale italiana che non permette di sanzionare gli atti di tortura e di prevenirne altri".
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STRASBURGO - Quanto compiuto dalle forze dell'ordine italiane nell'irruzione alla Diaz il 21 luglio 2001 "deve essere qualificato come tortura". Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia non solo per il pestaggio subìto da uno dei manifestanti (l'autore del ricorso) durante il G8 di Genova , ma anche perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura; un vuoto legislativo che ha consentito ai colpevoli di restare impuniti. "Questo risultato - scrivono i giudici - non è imputabile agli indugi o alla negligenza della magistratura, ma alla legislazione penale italiana che non permette di sanzionare gli atti di tortura e di prevenirne altri".
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G8 Genova, Orfini: "De Gennaro a Finmeccanica è una vergogna". M5s e Sel: vada via
martedì 7 aprile 2015
Pilota Alitalia spara: Compagnia, subito sospeso
'Avviate verifiche, non era impegnato in servizi di volo'. La Procura di Spoleto ha avvertito la Compagnia
L'Alitalia ha sospeso immediatamente il pilota segnalato dalla procura di Spoleto per aver sparato nel corso di una lite. '"Non è al momento impegnato in servizi di comando e di volo - spiega un portavoce - Alitalia, informata dell'accaduto, ha avviato tutte le verifiche del caso e disposto l'immediata sospensione del pilota dall'attività di volo".Il pilota ha sparato alcuni colpi d'arma da fuoco la sera di Pasqua nella sua abitazione di Todi, probabilmente nel corso di una lite. La procura di Spoleto ha informato la compagnia sottolineando, in una nota, che non spettano alla magistratura le "valutazioni concernenti l'idoneità al servizio svolto per l'Alitalia".
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Spagna, il “padre” della legge contro la violenza di genere accusato di maltrattamenti sulla moglie
L’ex ministro della giustizia Juan Fernando Lopez Aguilar citato in giudizio per un pugno in un occhio alla consorte
Il padre della legge contro la violenza di genere, una delle più avanzate al mondo, dovrà rispondere proprio di questa infamante accusa. Succede in Spagna all’ex ministro della giustizia Juan Fernando Lopez Aguilar, ora deputato europeo del Partito Socialista. La sua ex moglie lo ha citato in giudizio per violenza domestica, verbale e fisica. I maltrattamenti in famiglia sarebbero confermati anche da familiari della donna e da alcuni vicini di casa.
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Il padre della legge contro la violenza di genere, una delle più avanzate al mondo, dovrà rispondere proprio di questa infamante accusa. Succede in Spagna all’ex ministro della giustizia Juan Fernando Lopez Aguilar, ora deputato europeo del Partito Socialista. La sua ex moglie lo ha citato in giudizio per violenza domestica, verbale e fisica. I maltrattamenti in famiglia sarebbero confermati anche da familiari della donna e da alcuni vicini di casa.
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Arrivati 21 milioni per i comuni travolti dal maltempo di ottobre e novembre. La somma, però, “non basta”
ALESSANDRIA - Ammontano a circa 21 milioni di euro i finanziamenti destinati ai 75 Comuni dell'alessandrino travolti dall'ondata di maltempo di ottobre e novembre. La somma, ha sottolineato la Presidente della Provincia Rita Rossa, è una "prima risposta" per un territorio duramente colpito dagli eventi alluvionali, ma “non basta”. Le risorse sono poche rispetto ai danni subiti che, senza considerare i privati, ha ricordato Rita Rossa, superano i 70 milioni di euro. I 21 milioni permetteranno però ai Comuni dell'alessandrino di coprire le spese sostenute per gli interventi di somma urgenza ed effettuare alcuni lavori sulla viabilità e sulle reti idriche e fognarie danneggiate.
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Tikrit, trovate fosse comuni: ci sarebbero 1700 soldati iracheni uccisi dall'Is
La notizia data da una inviata della Cnn che si trova sul posto e da Al
Jazeera. Per ora recuperati 20 corpi, ma ci sono altri 10 o 12 siti dove
vi sarebbero molti cadaveri. Otto sono all'interno del palazzo
presidenziale che apparteneva a Saddam Hussein
TIKRIT (Iraq) - Dieci o dodici fosse comuni sono state rivenute a Tikrit e sarebbero in grado di contenere fino a 1.700 corpi, ovvero i soldati iracheni che l'Is sostiene di aver ucciso lo scorso giugno. Al momento - secondo indiscrezioni riportate da Al Jazeera - i corpi rinvenuti sono 20 ma gli scavi sono solo all'inizio e il bilancio sarebbe destinato a salire.
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TIKRIT (Iraq) - Dieci o dodici fosse comuni sono state rivenute a Tikrit e sarebbero in grado di contenere fino a 1.700 corpi, ovvero i soldati iracheni che l'Is sostiene di aver ucciso lo scorso giugno. Al momento - secondo indiscrezioni riportate da Al Jazeera - i corpi rinvenuti sono 20 ma gli scavi sono solo all'inizio e il bilancio sarebbe destinato a salire.
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Milano, neonato chiuso in un sacchetto e abbandonato in un campo. Salvato
Il bimbo è stato trovato da una coppia di passaggio. Adesso è ricoverato
all'ospedale Niguarda e secondo i medici si troverebbe in buone
condizioni. Indagano i carabinieri
Un bimbo di circa una settimana è stato abbandonato in un campo a Cormano, comune a Nord di Milano. Il neonato, trovato con il corpo in un sacchetto di plastica, è stato salvato da una coppia, marito e moglie, che stava andando a curare il proprio orto in via Prealpi, intorno alle 14 e 30. Sono stati loro ad allertare il 118. I soccorritori hanno giudicato il bimbo in buone condizioni, e lo hanno portato all’ospedale Niguarda.
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Un bimbo di circa una settimana è stato abbandonato in un campo a Cormano, comune a Nord di Milano. Il neonato, trovato con il corpo in un sacchetto di plastica, è stato salvato da una coppia, marito e moglie, che stava andando a curare il proprio orto in via Prealpi, intorno alle 14 e 30. Sono stati loro ad allertare il 118. I soccorritori hanno giudicato il bimbo in buone condizioni, e lo hanno portato all’ospedale Niguarda.
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Jobs Act, l’occhio della Ue su microchip e braccialetti per controllare i lavoratori
Entro agosto il ministro del Lavoro Poletti conta di varare tutti i
decreti attuativi della delega. Compreso quello che modifica l'articolo 4
dello Statuto aprendo all'uso delle nuove tecnologie per monitorare
impianti e strumenti di lavoro. Ma nel frattempo il Consiglio d'Europa
ha fissato precisi paletti: "Vietato sorvegliare attività e
comportamenti dei dipendenti"
Microchip negli scarponi da lavoro o negli elmetti, gps integrato nelle cinture, braccialetti vibranti ai polsi “come ai carcerati” o videocamere: le nuove tecnologie stanno rendendo il lavoratore sempre più simile a un cyborg controllabile in stile Grande Fratello. Le giustificazioni delle aziende che applicano questi congegni (“aumentiamo la sicurezza e miglioriamo l’organizzazione del lavoro”, è il ritornello) non convincono però in pieno. Molti lamentano che si tratta solo di un modo per controllare in modo più stringente i ritmi di produzione e “spremere” il dipendente. E la Fiom punta i piedi: il segretario Maurizio Landini ha chiarito che il sindacato dei metalmeccanici anche su questo fronte punta a “mantenere le norme contrattuali e legislative preesistenti”.
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Microchip negli scarponi da lavoro o negli elmetti, gps integrato nelle cinture, braccialetti vibranti ai polsi “come ai carcerati” o videocamere: le nuove tecnologie stanno rendendo il lavoratore sempre più simile a un cyborg controllabile in stile Grande Fratello. Le giustificazioni delle aziende che applicano questi congegni (“aumentiamo la sicurezza e miglioriamo l’organizzazione del lavoro”, è il ritornello) non convincono però in pieno. Molti lamentano che si tratta solo di un modo per controllare in modo più stringente i ritmi di produzione e “spremere” il dipendente. E la Fiom punta i piedi: il segretario Maurizio Landini ha chiarito che il sindacato dei metalmeccanici anche su questo fronte punta a “mantenere le norme contrattuali e legislative preesistenti”.
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lunedì 6 aprile 2015
Colonnine devastate dai teppisti, bici impolverate in magazzino. Il bike sharing sommerso dai debiti
Il flop del servizio attivato nel 2009 ad Alessandria e affidato ad Atm
nel 2010. Era stata prevista una spesa di oltre 340 mila euro ma
l’azienda di trasporti ne deve ancora oltre 150 mila alle due società
Bicincittà e Comunica
Il bike sharing scordiamocelo, almeno per qualche anno. Non ci sono né «se» né «forse» nella risposta di Marcello Ferralasco all'interpellanza presentata da Roberto Sarti (Lega Nord): l'assessore alla Mobilità è stato chiaro sulle possibilità davvero minime che il servizio di condivisione bici venga riattivato a breve. E l'amministrazione sarebbe in difficoltà anche pensando a tempi più lunghi: «Non ci sono fondi», dice lapidario. Anche perché di soldi ne sono stati spesi troppi e i debiti accumulati saranno a quota zero solo nel 2017.
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Il bike sharing scordiamocelo, almeno per qualche anno. Non ci sono né «se» né «forse» nella risposta di Marcello Ferralasco all'interpellanza presentata da Roberto Sarti (Lega Nord): l'assessore alla Mobilità è stato chiaro sulle possibilità davvero minime che il servizio di condivisione bici venga riattivato a breve. E l'amministrazione sarebbe in difficoltà anche pensando a tempi più lunghi: «Non ci sono fondi», dice lapidario. Anche perché di soldi ne sono stati spesi troppi e i debiti accumulati saranno a quota zero solo nel 2017.
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Terremoto, all'Aquila è il giorno della memoria
Migliaia di fiaccole nel centro della città ancora spento. A sei anni dal sisma, che ha devastato il capoluogo abruzzese, la città ricorda le 309 vittime. In testa al corteo striscioni contro la sentenza del processo ai Grandi rischi
L'AQUILA - Sei anni, 2.190 giorni. Un tempo infinito che, però, nel cuore degli aquilani, che la notte del 6 aprile 2009 hanno visto le loro vite stravolte dal sisma, non pare essere mai passato. E oggi, quando tutta la cittadinanza si riunisce per ricordare le 309 persone morte sotto le macerie, quel dolore si sente più forte: si vede sui volti di quanti, sfidando la temperatura non ancora primaverile, hanno deciso di unirsi ai Comitati Familiari Vittime, per partecipare, come ogni anno da quella notte, alla fiaccolata del ricordo.
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Sisma L'Aquila, Protezione Civile: dietro i soldi
L'Aquila e i borghi 6 anni dopo il terremoto: una ricostruzione a due velocità
Libera, allarme mafie: Emilia come L'Aquila
domenica 5 aprile 2015
Rita Katz, l'analista che dà la caccia all'Isis sul web
Storia della fondatrice di Site, il sito di intelligence che aiuta l'Fbi nella lotta all'estremismo jihadista
Anche lei, come Simon Wiesenthal, insegue spietati assassini. Ma a differenza del 'cacciatore' di nazisti, nel mirino di Rita Katz ci sono i fondamentalisti islamici. E il suo terreno di caccia è il Web.Da un ufficio di Bethesda, nei sobborghi di Washington, con un piccolo team di esperti informatici la ricercatrice scandaglia la Rete 24 ore su 24 alla ricerca di post, immagini e documenti degli jihadisti. Scovando, spesso, video raccapriccianti come quello, ultimo in ordine di tempo, che testimonia la decapitazione di decine di egiziani copti su una spiaggia libica da parte dei miliziani dell'Isis.
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Valanga travolge due sciatori, uno è morto
E' accaduto nella Valle del Silenzio, sull'Appennino bolognese.
E' morto uno dei due sciatori toscani travolti da una valanga nel comprensorio del Corno alle Scale, sull'Appennino bolognese. Lo ha riferito il Soccorso alpino dell'Emilia-Romagna. La vittima è Cesare Poletti, 49 anni, fiorentino residente nel Pistoiese. L'alro sciatore, un cinquantenne di Prato ricoverato all'ospedale Maggiore di Bologna, ha riportato traumi agli arti inferiori e una severa ipotermia: non è in pericolo di vita ma i medici mantengono riservata la prognosi. Il Saer ha riferito che si sono concluse senza esito le ricerche di una persona dispersa, ipotesi fatta in un primo momento. L'allarme in quel caso è rientrato.
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Tutte le ultime novità sul tempo di PASQUETTA in Italia
Il tempo dovrebbe migliorare al nord-ovest e lungo il Tirreno, nubi al nord-est (specie nel pomeriggio) e ancora instabile in Abruzzo e al meridione.
Eccoci arrivati alla giornata solitamente dedicata alle gite fuori porta e alle escursioni: Pasquetta. La cartina che vedete inquadra la situazione attesa in Italia per le ore centrali della giornata in parola.
Al nord possiamo confermare un miglioramento, specie al nord-ovest, dove saranno possibili annuvolamenti a ridosso delle Alpi occidentali, senza precipitazioni.
Sul nord-est interverranno alcune nevicate sui settori di confine dell'Alto Adige, specie nell'area dolomitica, mentre dal pomeriggio un rientro di nubi da est interesserà Friuli, Veneto orientale e Romagna, ma senza la minaccia di pioggia.
Al centro tempo in netto miglioramento sulla Sardegna e lungo il versante tirrenico fino all'Umbria, dove si avrà prevalenza di sole, anche se con un clima abbastanza freddo. Tra Marche e Abruzzo tempo ancora instabile specie al mattino, con rischio di rovesci, nevosi sopra i 600-700 metri. Una certa attenuazione dei fenomeni interverrà su queste zone nel pomeriggio.
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Al nord possiamo confermare un miglioramento, specie al nord-ovest, dove saranno possibili annuvolamenti a ridosso delle Alpi occidentali, senza precipitazioni.
Sul nord-est interverranno alcune nevicate sui settori di confine dell'Alto Adige, specie nell'area dolomitica, mentre dal pomeriggio un rientro di nubi da est interesserà Friuli, Veneto orientale e Romagna, ma senza la minaccia di pioggia.
Al centro tempo in netto miglioramento sulla Sardegna e lungo il versante tirrenico fino all'Umbria, dove si avrà prevalenza di sole, anche se con un clima abbastanza freddo. Tra Marche e Abruzzo tempo ancora instabile specie al mattino, con rischio di rovesci, nevosi sopra i 600-700 metri. Una certa attenuazione dei fenomeni interverrà su queste zone nel pomeriggio.
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Turchia: spari contro il pullman del Fenerbahce, ferito il conducente
L'attacco è avvenuto dopo la partita della squadra di Istanbul a Riza,
non distante da Trabzon, sul Mar Nero. Nessun giocatore colpito. Ipotesi
di agguato di ultrà rivali. Il vicepresidente: "Volevano ucciderci
tutti"
ANKARA - Un assalto armato contro il Fenerbahce. Il pullman che trasportava la squadra di calcio turca è stato colpito da più colpi di arma da fuoco, ferito al volto l'autista, subito trasportato in ospedale. Nessun calciatore è stato colpito.
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ANKARA - Un assalto armato contro il Fenerbahce. Il pullman che trasportava la squadra di calcio turca è stato colpito da più colpi di arma da fuoco, ferito al volto l'autista, subito trasportato in ospedale. Nessun calciatore è stato colpito.
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sabato 4 aprile 2015
L'Aquila, l'ultima beffa: i terremotati devono restituire il risarcimento
Dopo l'assoluzione in secondo grado della Commissione Grandi Rischi, la
Protezione Civile chiede la restituzione delle somme a chi come Tonino,
ha perso due figlie, la casa e il lavoro e dopo sei anni ancora non è
riuscito a ricostruire la sua vita
La richiesta è arrivata a casa della madre. E’ un “atto di messa in mora” con un “intimazione di pagamento” dei soldi ricevuti, è stato inviato a tutti i parenti delle 309 vittime del terremoto del 6 aprile del 2009 a L’Aquila. Nel caso di Tonino l’ordine è di restituire 30mila euro più gli interessi, la somma che il tribunale aveva considerato giusta per ricompensarlo della perdita di due figlie. La compagna probabilmente non è stata calcolata nel risarcimento: non essendo sposati era come se non esistesse. La casa è stata esclusa perché Tonino aveva un reddito alto, poteva pensarci da solo a ricostruirsi un tetto. E nemmeno il lavoro è stato preso in considerazione, sei anni e mezzo fa era il titolare di una delle principali ditte di autotrasporto del capoluogo. Aveva 30 dipendenti, clienti e merci da tutt’Italia: poteva ricominciare come se nulla fosse successo, dovevano aver pensato i giudici del tribunale.
Dopo il terremoto, dopo aver riconosciuto quel che restava delle figlie, e dopo averle viste calare in una fossa a 12 e 15 anni, in effetti Tonino aveva ricominciato a fare qualcosa. “Il primo anno c’era tanta gente tra vigili del fuoco, volontari, tecnici. Si lavorava comunque. Dopo è arrivato il momento peggiore, quando i riflettori si sono spenti e noi siamo rimasti soli con le macerie”, racconta. Da quel momento in poi lavoro non ce n’era davvero più. I clienti di Tonino continuavano a ritirare la merce ma non pagavano più. Uno di loro è arrivato ad accumulare 200mila euro di debiti con lui.
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La richiesta è arrivata a casa della madre. E’ un “atto di messa in mora” con un “intimazione di pagamento” dei soldi ricevuti, è stato inviato a tutti i parenti delle 309 vittime del terremoto del 6 aprile del 2009 a L’Aquila. Nel caso di Tonino l’ordine è di restituire 30mila euro più gli interessi, la somma che il tribunale aveva considerato giusta per ricompensarlo della perdita di due figlie. La compagna probabilmente non è stata calcolata nel risarcimento: non essendo sposati era come se non esistesse. La casa è stata esclusa perché Tonino aveva un reddito alto, poteva pensarci da solo a ricostruirsi un tetto. E nemmeno il lavoro è stato preso in considerazione, sei anni e mezzo fa era il titolare di una delle principali ditte di autotrasporto del capoluogo. Aveva 30 dipendenti, clienti e merci da tutt’Italia: poteva ricominciare come se nulla fosse successo, dovevano aver pensato i giudici del tribunale.
Dopo il terremoto, dopo aver riconosciuto quel che restava delle figlie, e dopo averle viste calare in una fossa a 12 e 15 anni, in effetti Tonino aveva ricominciato a fare qualcosa. “Il primo anno c’era tanta gente tra vigili del fuoco, volontari, tecnici. Si lavorava comunque. Dopo è arrivato il momento peggiore, quando i riflettori si sono spenti e noi siamo rimasti soli con le macerie”, racconta. Da quel momento in poi lavoro non ce n’era davvero più. I clienti di Tonino continuavano a ritirare la merce ma non pagavano più. Uno di loro è arrivato ad accumulare 200mila euro di debiti con lui.
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Usa: ritrovato uomo disperso in mare da oltre due mesi
37enne americano salvato con la sua barca al largo del Nord Carolina
Un trentasettenne del Sud Carolina la cui famiglia ne aveva denunciato la scomparsa in mare più di due mesi fa è stato ritrovato al largo della costa del Nord Carolina. Ne dà notizia la Guardia costiera americana. Le autorità di Portsmouth spiegano di aver ricevuto la segnalazione da una nave battente bandiera tedesca dell'avvistamento di un uomo e la sua barca a vela a circa 200 km a est di Cape Hatteras. Louis Jordan è stato prelevato da un elicottero e portato in un ospedale della Virginia. Secondo la famiglia, l'uomo era uscito il 23 gennaio con la sua barca dal porto turistico di Conway e non era più rientrato.
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Tragedia a Casale: ragazza di 20 anni si getta dalla finestra
CASALE MONFERRATO (AL)- Aveva compiuto da poco 20 anni la ragazza di Casale Monferrato (R.Z.) che questo sabato mattina, alle 6.35, ha deciso di togliersi la vita gettandosi dal balcone della sua abitazione. Un volo dal sesto piano della palazzina in via Bellini che ha tolto ogni speranza di salvezza. Un gesto estremo dietro cui ci sarebbero ragioni sentimentali. La notizia del suicidio della giovane ha lasciato sgomenta la città di Casale.
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Pantani e il maratoneta, quel giorno a Carpi: "Ehi, stai andando a venti chilometri l'ora..."
Viene da pensare ad un fotomontaggio, ma non è così. Nel 1996 Fabian Roncero Dominguez stava correndo verso la vittoria quando fu affiancato dal Pirata, che in bici stava recuperando dal gravissimo infortunio alla gamba. Solo pochi istanti, ma intensi in quanto accomunati dal sacrificio e dalla sofferenza
Quando la vedi, pensi ad un fotomontaggio. Oggi si direbbe un photoshop, ma quelli erano ancora gli anni della pellicola, delle diapositive, della stampa. Una foto che emerge dall'oblio del tempo per approdare in qualche angolo dei social network. Mai vista, se non di sfuggita. Tempo neanche troppo lontano, che però sembra un'altra era geologica. Nell'istantanea due atleti affiancati: un podista evidentemente nella fase di massimo sforzo, con il pettorale della gara sulla maglia. E un ciclista in tenuta tecnica sponsorizzata, ma con lo sguardo più rilassato del runner, quasi fosse lì per una gita. Due campioni che le strane traiettorie della vita hanno fatto incontrare in quella strada, per pochi momenti. Due uomini estranei ma in qualche modo affini. Come le scie di due stelle cadenti che si incrociano nello splendore di una notte d'estate.
Ma estate non era: 13 ottobre 1996, l'obiettivo del fotografo inquadra Fabian Roncero Dominguez che è al trentacinquesimo chilometro della Maratona d'Italia. Di lì a poco il runner spagnolo taglierà il traguardo di Carpi da vincitore con un tempo di 2h 09:43, primo tassello di una bella carriera che lo porterà, un paio di anni dopo, a pochi secondi dal primato mondiale della distanza. Il clic della macchina fotografica lo fissa mentre viene affiancato da un uomo in bicicletta da corsa. E' lo stesso Fabian a raccontare l'incontro: "Mi sono ritrovato vicino un ciclista. Lo guardo e mi accorgo che è il grande Marco Pantani. Gli chiedo cosa stia facendo lì e lui mi dice solo poche parole, facendomi notare che sto andando a venti chilometri all'ora... poi se ne va"
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Pensioni, Inps: “Il 96% dei ferrovieri prende più di quello che ha versato”
Chi è stato liquidato tra il 2000 e il 2014 incassa importi superiori di almeno il 20% a quello che avrebbero avuto con il sistema contributivo
Pensioni maggiori rispetto ai contributi versati. Dopo l’operazione trasparenza fatta sui trattamenti dei dirigenti dell’industria e la cassa integrazione dei piloti, l’Inps passa al setaccio le pensioni dei ferrovieri e scopre che il 96% di quelle liquidate tra il 2000 e il 2014 e ancora in pagamento nel 2015 – secondo le tabelle pubblicate venerdì 3 aprile nella sezione “Porte aperte” del sito dell’Istituto – è superiore all’importo che si avrebbe avuto calcolando l’assegno con il metodo contributivo. Il 27% degli assegni inoltre – sottolinea l’Inps – è superiore all’assegno calcolato con il contributivo di oltre il 30 per cento.
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Manovra da 10 miliardi. Tagli alle agevolazioni fiscali e nuova spending review
Pronti il Def e il Piano nazionale delle riforme. Venerdì il varo
Municipalizzate nel mirino.“Revisione”degli incentivi alle imprese
ROMA - Dieci miliardi, tra spending review e riduzione delle agevolazioni fiscali. Ferve il lavoro tra Palazzo Chigi e Via venti Settembre per mettere a punto il Documento di economia e finanza, che sarà varato venerdì prossimo ed oggetto di un giro di tavolo nella riunione di governo di martedì, subito dopo Pasqua. L'obiettivo primario è quello di non aumentare le tasse, di scongiurare la clausola di salvaguardia che, al netto dei 6 miliardi già realizzati quest'anno, vale circa 10 miliardi di aumento dell'Iva e delle accise dal primo gennaio del prossimo anno (dunque 16 a regime).
Ma anche di non strozzare l'economia e di fare, come ha detto il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan in Parlamento, una manovra "il più espansiva possibile". Le intenzioni del governo, ancora oggetto di dibattito, già emergono dal corposo Piano nazionale di riforme che dovrà essere presentato a Bruxelles, insieme al Def, e che ne ricalca sostanzialmente i contenuti. La bozza del piano, che Palazzo Chigi avverte di non considerare definitiva, e che la Repubblica è in grado di anticipare, contiene la griglia degli interventi del governo e in pratica ci dice cosa ci aspetterà il prossimo anno.
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ROMA - Dieci miliardi, tra spending review e riduzione delle agevolazioni fiscali. Ferve il lavoro tra Palazzo Chigi e Via venti Settembre per mettere a punto il Documento di economia e finanza, che sarà varato venerdì prossimo ed oggetto di un giro di tavolo nella riunione di governo di martedì, subito dopo Pasqua. L'obiettivo primario è quello di non aumentare le tasse, di scongiurare la clausola di salvaguardia che, al netto dei 6 miliardi già realizzati quest'anno, vale circa 10 miliardi di aumento dell'Iva e delle accise dal primo gennaio del prossimo anno (dunque 16 a regime).
Ma anche di non strozzare l'economia e di fare, come ha detto il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan in Parlamento, una manovra "il più espansiva possibile". Le intenzioni del governo, ancora oggetto di dibattito, già emergono dal corposo Piano nazionale di riforme che dovrà essere presentato a Bruxelles, insieme al Def, e che ne ricalca sostanzialmente i contenuti. La bozza del piano, che Palazzo Chigi avverte di non considerare definitiva, e che la Repubblica è in grado di anticipare, contiene la griglia degli interventi del governo e in pratica ci dice cosa ci aspetterà il prossimo anno.
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Spending, aggregando acquisti di Stato ed enti locali risparmi fino a 3,2 miliardi
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