Un suicida avrebbe causato la morte del conducente di un tir che ha provato a evitare di passare sopra il corpo precipitato
sull’autostrada e che è rimasto coinvolto nel conseguente incidente tra
tre mezzi pesanti. Sarebbe questa la causa della morte di due persone
questa mattina sull’A1 nel Modenese: un uomo si sarebbe suicidato
lanciandosi da un cavalcavia tra l’uscita Modena Nord e Modena Sud, in direzione Bologna.
Il tentativo di evitare il corpo sull’asfalto avrebbe poi provocato lo
scontro tra i tre tir e la morte di uno degli autotrasportatori.
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sabato 5 marzo 2016
“Il nuovo direttore lavora troppo”, la protesta del sindacato alla Reggia di Caserta
“Il nuovo direttore lavora troppo”, la protesta del sindacato alla Reggia di Caserta
Francesco Zaffarano
L’accusa è stata messa nero su bianco e inviata direttamente al ministro dei beni culturali Franceschini, come riporta Il Mattino: «Il direttore - si legge - permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza». Un comportamento, continuano i sindacati, «che mette a rischio l’intera struttura».
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Gli amaReggiati
Expo 2015, Sala smentito dai suoi stessi numeri: il buco è di 237,2 milioni
Tutte le bugie del candidato sindaco di Milano che ha detto più volte
che il bilancio 2015 dell'evento e il patrimonio netto finale sarebbero
stati positivi. Invece sono in rosso. Profondo
Giuseppe Sala sui conti Expo ha mentito due volte. La prima quando ha dichiarato che il bilancio 2015 non sarebbe stato in rosso (il 23 dicembre 2015 in una videointervista al fattoquotidiano.it e poi il 20 gennaio 2016 al confronto con gli altri candidati delle primarie al teatro Dal Verme). La seconda quando ha dichiarato solennemente che l’operazione si concludeva con il patrimonio netto positivo (il 25 gennaio davanti alle commissioni Expo e Partecipate di Palazzo Marino). Ora i dati – non ancora definitivi, ma ufficiali – allegati al verbale dell’assemblea dei soci di Expo spa del 9 febbraio 2016 provano la doppia bugia del commissario Expo, candidato sindaco del centrosinistra. Il bilancio 2015 risulta infatti in rosso per 32,6 milioni. E il patrimonio netto risulterà, a fine attività, negativo per almeno 44,1 milioni.
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Giuseppe Sala sui conti Expo ha mentito due volte. La prima quando ha dichiarato che il bilancio 2015 non sarebbe stato in rosso (il 23 dicembre 2015 in una videointervista al fattoquotidiano.it e poi il 20 gennaio 2016 al confronto con gli altri candidati delle primarie al teatro Dal Verme). La seconda quando ha dichiarato solennemente che l’operazione si concludeva con il patrimonio netto positivo (il 25 gennaio davanti alle commissioni Expo e Partecipate di Palazzo Marino). Ora i dati – non ancora definitivi, ma ufficiali – allegati al verbale dell’assemblea dei soci di Expo spa del 9 febbraio 2016 provano la doppia bugia del commissario Expo, candidato sindaco del centrosinistra. Il bilancio 2015 risulta infatti in rosso per 32,6 milioni. E il patrimonio netto risulterà, a fine attività, negativo per almeno 44,1 milioni.
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La neve imbianca la provincia. Riaperta la Colla a Valenza.
Provincia di Alessandria
Stanno iniziando a migliorare le condizioni del tempo dopo il “temporale di neve” di questo sabato mattina. In questi minuti è stata riaperta la Colla tra Valenza e Alessandria, temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni per consentire ai mezzi di soccorso di rimettere in carreggiata un camion uscito fuori strada per la neve. La Polizia Municipale di Valenza ricorda comunque l'obbligo di circolare con catene o pneumatici invernali.
Qualche disagio per alcuni rami caduti anche a Novi Ligure dove questa mattina sono caduti circa 13 cm di neve.
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Stanno iniziando a migliorare le condizioni del tempo dopo il “temporale di neve” di questo sabato mattina. In questi minuti è stata riaperta la Colla tra Valenza e Alessandria, temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni per consentire ai mezzi di soccorso di rimettere in carreggiata un camion uscito fuori strada per la neve. La Polizia Municipale di Valenza ricorda comunque l'obbligo di circolare con catene o pneumatici invernali.
Qualche disagio per alcuni rami caduti anche a Novi Ligure dove questa mattina sono caduti circa 13 cm di neve.
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Il raro temporale di neve questa mattina in Piemonte
venerdì 4 marzo 2016
Meteo a 7 giorni: un'altra grande NEVICATA sulle Alpi, poi...
La perturbazione di sabato 5 marzo introdurrà condizioni instabili sul nostro Paese che si protrarranno fino alla giornata di mercoledì 9 marzo. A seguire l'alta pressione tenderà l'allungo verso le nostra Penisola facendo migliorare il tempo ad iniziare dai settori occidentali.
Ci
siamo! Le prime nevicate stanno già interessando l'arco alpino, mentre
il settentrione è alle prese con diffuse velature. Si tratta della parte
più avanzata dell'intensa perturbazione che sabato darà filo da torcere al nord e al centro a suon di rovesci, nevicate in montagna e vento forte.
La vediamo schematizzata con il suo ramo freddo nell'elaborazione attesa per domani alle 13. Davanti ad esso avremo una batteria di rovesci che saranno accompagnati da forti correnti meridionali e mareggiate.
Sulle Alpi tornerà la neve a quote superiori a 500-600 metri. Sull'Appennino settentrionale questo limite sarà invece più alto, tra i 1200 e i 1300 metri.
Si tratterà di una perturbazione intensa, ma veloce e già nel pomeriggio di sabato il tempo inizierà a migliorare sui settori più occidentali del nord.
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La vediamo schematizzata con il suo ramo freddo nell'elaborazione attesa per domani alle 13. Davanti ad esso avremo una batteria di rovesci che saranno accompagnati da forti correnti meridionali e mareggiate.
Sulle Alpi tornerà la neve a quote superiori a 500-600 metri. Sull'Appennino settentrionale questo limite sarà invece più alto, tra i 1200 e i 1300 metri.
Si tratterà di una perturbazione intensa, ma veloce e già nel pomeriggio di sabato il tempo inizierà a migliorare sui settori più occidentali del nord.
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La verità di Bossetti: “Non ho mai conosciuto Yara”
In Aula scontro sulle ricerche pedo-pornografiche trovate nel pc e su Hacking Team
Le bugie degli altri
«Presidente, non sto mentendo mi creda. Non sto mentendo come altri che si sono seduti su questa sedia. Hanno mentito tutti, tranne i miei consulenti». Così Bossetti parlando del suo abituale tragitto serale attraverso Brembate Sopra. E riferendosi soprattutto agli edicolanti che dicevano di non conoscerlo. «Tutte le sere mi fermavo in una delle tre edicole, a Barzana, Brembate o Locate, per prendere figurine o braccialetti per i miei figli. Ci litigavo con mia moglie, che diceva che li vizio».
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Paolo Colonnello e Stefano Rizzato
Bergamo
«Non ho mai visto né conosciuto Yara Gambirasio». Massimo
Bossetti racconta in aula la sua verità. Il muratore chiarisce di non
aver mai conosciuto nessun componente della famiglia Gambirasio, a parte
il padre, ma soltanto di vista. Bossetti ripete più volte di non
ricordare esattamente quel 26 novembre 2010, giorno in cui Yara sparì
dalla palestra di Brembate di Sopra: «Una giornata banale, come tante
altre. Non ricordo nulla di particolare».Le bugie degli altri
«Presidente, non sto mentendo mi creda. Non sto mentendo come altri che si sono seduti su questa sedia. Hanno mentito tutti, tranne i miei consulenti». Così Bossetti parlando del suo abituale tragitto serale attraverso Brembate Sopra. E riferendosi soprattutto agli edicolanti che dicevano di non conoscerlo. «Tutte le sere mi fermavo in una delle tre edicole, a Barzana, Brembate o Locate, per prendere figurine o braccialetti per i miei figli. Ci litigavo con mia moglie, che diceva che li vizio».
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Libia: liberati i due tecnici della Bonatti rapiti insieme a colleghi uccisi a Sabrata
"Stiamo bene ma siamo provati. Vogliamo tornare a casa", il messaggio di Gino Pollicardo e Filippo Calcagno
Sono liberi Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due tecnici della Bonatti rapiti con Fausto Piano e Salvatore Failla uccisi ieri a Sabrata. I due tecnici sarebbero in mano alla polizia locale e presto saranno trasferiti 'zona sicura' e presi in consegna da agenti italiani che li riporteranno in patria. La liberazione è uno sviluppo dei tragici fatti dell'altro ieri che hanno portato all'uccisione degli altri due sequestrati. (CHI SONO I QUATTRO RAPITI -LEGGI -)
Il video - "Sono Gino Pollicardo e sono qui con il mio collega Filippo Calcagno. Siamo in un posto sicuro, in un posto di polizia qui in Libia. Stiamo bene e speriamo di tornare urgentemente in Italia perché abbiamo bisogno di ritrovare la nostra famiglia": questo il testo del primo video diffuso dei due ostaggi italiani in Libia. Aggiunge Calcagno: ci stanno trattando bene".Continua qui
giovedì 3 marzo 2016
Libia: uccisi due italiani dei quattro rapiti. Testimone: "Usati come scudi umani dall'Is"
Vittime Fausto Piano e
Salvatore Failla, dipendenti dell'impresa Bonatti, sequestrati nel
luglio 2015. Vivi i colleghi Gino Pollicardo e Filippo Calcagno. Il
cordoglio della presidente della Camera
di PAOLO GALLORIROMA - Sono ore di attesa, di riscontri, di angosciosa attesa e, inevitabilmente, anche di polemiche e strumentalizzazioni, quelle che si inseguono a proposito dello scontro a fuoco a Sabrata, nell'ovest della Libia. Il bilancio è di due italiani uccisi: si tratta di Fausto Piano e Salvatore Failla, dipendenti della società di costruzioni Bonatti. Altri due sono vivi, ma ancora nelle mani dei sequestratori. I quattro tecnici italiani erano stati rapiti nel luglio 2015. Non sono ancora chiare le dinamiche di quanto accaduto, nè se i sequestratori fossero dell'Is. Le poche certezze di questa vicenda arrivano da quanto riferito da Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, presso cui s'è recato Marco Minniti, sottosegretario ai servizi segreti.
Due vittime. "I corpi dei due italiani uccisi in Libia ci auguriamo che siano presto in Italia. Pensiamo che possa accadere in tempo breve", ha detto Stucchi.
Gli altri due italiani vivi, ma prigionieri. Sono vivi Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, gli altri due italiani rapiti in Libia. È quanto ha riferito Minniti al Copasir. "È una situazione molto delicata - ha aggiunto - dobbiamo rispettare un rigoroso silenzio: ci sono altre due persone oggetto di sequestro, vogliamo poterle riportare a casa senza altri episodi drammatici". "La priorità è salvarli".
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Venezia, donna arrestata per omicidio, confessa di averne compiuto anche un altro
Susanna Lazzarini, in manette per lo strangolamento in dicembre di
un'anziana, ha detto di aver ucciso un'altra vittima nel 2012. Per
questo secondo delitto è finita in carcere un'innocente
VENEZIA - Aveva già ucciso Susanna Lazzarini, la donna che ha confessato, per un prestito in denaro da spendere per il Natale, lo strangolamento a Mestre a fine dicembre di un'anziana, Francesca Vianello. Aveva già ucciso 4 anni fa, facendo finire in carcere un'innocente. La Lazzarini, ha confessato - secondo quanto riferisce la squadra mobile di Venezia - di aver ucciso, nel 2012, un'altra persona, Lida Taffi Pamio, circostanza che aveva portato in carcere, con condanna in primo grado di 24 anni, una infermiera sua vicina di casa, Monica Busetto, che si è sempre proclamata innocente.
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VENEZIA - Aveva già ucciso Susanna Lazzarini, la donna che ha confessato, per un prestito in denaro da spendere per il Natale, lo strangolamento a Mestre a fine dicembre di un'anziana, Francesca Vianello. Aveva già ucciso 4 anni fa, facendo finire in carcere un'innocente. La Lazzarini, ha confessato - secondo quanto riferisce la squadra mobile di Venezia - di aver ucciso, nel 2012, un'altra persona, Lida Taffi Pamio, circostanza che aveva portato in carcere, con condanna in primo grado di 24 anni, una infermiera sua vicina di casa, Monica Busetto, che si è sempre proclamata innocente.
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mercoledì 2 marzo 2016
Omicidio stradale: ok del Senato, diventa legge. Renzi: 'E' stata dura, ora è realtà'
Fino a 18 anni di carcere per chi uccide guidando in stato di ebrezza
Arriva la legge sull'omicidio stradale. Il testo, ormai arrivato alla quinta lettura, è stato approvato dall'Aula di Palazzo Madama ed è quindi legge. L'Aula ha detto "sì" al voto di fiducia chiesto dal governo sul ddl per l'omicidio stradale. I voti a favore sono stati 149, 3 i contrari e 15 gli astenuti.
Renzi: è stata dura, ma finalmente è legge - "Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L'omicidio stradale è legge #finalmente". Così il premier Matteo Renzi su twitter dopo il via libera alla legge. "E' stata dura - dice il premier - ma questa legge è realtà".
Con le nuove misure dunque l'omicidio stradale diventa un reato a se', graduato su tre varianti. In particolare, resta la pena gia' prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell'ipotesi base, quando cioe' la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi. Con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischiera' da 8 a 12 anni di carcere. Sara' invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosita' (eccesso di velocita', guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena puo' pero' aumentare della meta' se a morire e' piu' di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere . Ecco le altre novita' del testo approvato.
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L’allarme degli 007: “Italia a rischio attentati”
La relazione annuale dei servizi di intelligence inviata al Parlamento:
«Si rischiano infiltrazioni di terroristi lungo l’asse della rotta
balcanica»
L’Italia «appare sempre più esposta» alla minaccia jihadista e si presenta sempre più concreto «il rischio di infiltrazioni terroristiche lungo l’asse della rotta balcanica». È quanto emerge dalla relazione 2015 al Parlamento sulle politiche dell’informazione per la sicurezza, che parla del nostro Paese come di un «target potenzialmente privilegiato sotto un profilo politico e simbolico religioso, anche in relazione alla congiuntura del Giubileo straordinario» e, al tempo stesso, «terreno di coltura di nuove generazioni di aspiranti mujaheddin». In crescita costante è il fenomeno dei foreign fighters, e «massima vigilanza informativa» viene riservata al pericolo derivante dal possibile arrivo di “returnees” o dai movimenti di “pendolari” già residenti sul nostro territorio o in altri Paesi europei».
«RISCHIO ATTACCHI ISIS IN EUROPA»
In generale, i nostri 007 giudicano «elevato» il rischio di nuove azioni dell’Isis in territorio europeo, e definiscono «concreta la possibilità che in Europa trovino spazio nuovi attacchi eclatanti sullo stile di quelli di Parigi», anche per mano di micro-cellule o lupi solitari.
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L’Italia «appare sempre più esposta» alla minaccia jihadista e si presenta sempre più concreto «il rischio di infiltrazioni terroristiche lungo l’asse della rotta balcanica». È quanto emerge dalla relazione 2015 al Parlamento sulle politiche dell’informazione per la sicurezza, che parla del nostro Paese come di un «target potenzialmente privilegiato sotto un profilo politico e simbolico religioso, anche in relazione alla congiuntura del Giubileo straordinario» e, al tempo stesso, «terreno di coltura di nuove generazioni di aspiranti mujaheddin». In crescita costante è il fenomeno dei foreign fighters, e «massima vigilanza informativa» viene riservata al pericolo derivante dal possibile arrivo di “returnees” o dai movimenti di “pendolari” già residenti sul nostro territorio o in altri Paesi europei».
«RISCHIO ATTACCHI ISIS IN EUROPA»
In generale, i nostri 007 giudicano «elevato» il rischio di nuove azioni dell’Isis in territorio europeo, e definiscono «concreta la possibilità che in Europa trovino spazio nuovi attacchi eclatanti sullo stile di quelli di Parigi», anche per mano di micro-cellule o lupi solitari.
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Marzo ha in serbo altro MALTEMPO
Tra stasera e la nottata passaggio perturbato al nord, specie sui settori orientali, giovedì rovesci e temporali in spostamento rapido verso il meridione, spruzzate di neve su Appennino romagnolo e centrale. Tra venerdì sera e sabato mattina nuovo passaggio perturbato tra nord e centrali tirreniche con neve a quote basse sulle Alpi. Da domenica tempo instabile sull'insieme del Paese, specie su centro-sud e nord-est.
COMMENTO: marzo si apre molto instabile, e presto con clima quasi invernale al nord, tardo autunnale al centro-sud. Tra questa sera e sabato sera transiteranno ben due perturbazioni e
da domenica l'Italia verrà inserita in un canale depressionario con
afflusso di aria fredda ed instabile ad alimentare anche dei vortici al
suolo in grado di dispensare fenomeni frequenti, almeno
sino alla metà della prossima settimana. Una situazione che cerca in
qualche modo di compensare l'abulia della stagione invernale.
SITUAZIONE: un fronte freddo valicherà le Alpi in serata determinando forti rovesci anche temporaleschi tra Lombardia e Triveneto, poi anche sull'Emilia-Romagna con calo del limite della neve sin sotto i 1000m. La formazione di un vortice ciclonico al suolo con perno sulla Romagna, rinnoverà i fenomeni anche giovedì mattina su Friuli Venezia Giulia e Romagna, con neve a quote collinari. Nel frattempo il fronte scivolerà verso il centro-sud, portando anche spruzzate di neve sull'Appennino centrale e temporali in rapido movimento verso il meridione.
EVOLUZIONE: venerdì subito pronta un'altra perturbazione per nord e Toscana, nella notte su sabato anche su Umbria ed alto Lazio; al nord attesa altra neve nelle Alpi anche a quote molto basse nelle vallate superiori. Domenica aria fredda raggiungerà il nord, al centro si realizzerà una linea di contrasto che genererà precipitazioni, che potranno in parte coinvolgere anche il sud. Al nord instabilità pomeridiana soprattutto sul nord-est con rovesci anche nevosi a quote basse in montagna.
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SITUAZIONE: un fronte freddo valicherà le Alpi in serata determinando forti rovesci anche temporaleschi tra Lombardia e Triveneto, poi anche sull'Emilia-Romagna con calo del limite della neve sin sotto i 1000m. La formazione di un vortice ciclonico al suolo con perno sulla Romagna, rinnoverà i fenomeni anche giovedì mattina su Friuli Venezia Giulia e Romagna, con neve a quote collinari. Nel frattempo il fronte scivolerà verso il centro-sud, portando anche spruzzate di neve sull'Appennino centrale e temporali in rapido movimento verso il meridione.
EVOLUZIONE: venerdì subito pronta un'altra perturbazione per nord e Toscana, nella notte su sabato anche su Umbria ed alto Lazio; al nord attesa altra neve nelle Alpi anche a quote molto basse nelle vallate superiori. Domenica aria fredda raggiungerà il nord, al centro si realizzerà una linea di contrasto che genererà precipitazioni, che potranno in parte coinvolgere anche il sud. Al nord instabilità pomeridiana soprattutto sul nord-est con rovesci anche nevosi a quote basse in montagna.
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Meteo a 7 giorni: SABATO attenzione al centro-nord, poi ancora instabilità sull'Italia
Case – Immobili sino a 100mila euro non servirà il notaio
Roma – Non sarà necessario l’intervento di un notaio per acquistare o
vendere un immobile di valore non superiore a 100mila euro. Con la firma
del decreto sulla Concorrenza sarà possibile acquistare cantine, box o
terreni – ma anche piccoli appartamenti – rivolgendosi ad un semplice
avvocato per la registrazione dell’atto e risparmiando le spese
notarili.
Una vera e propria rivoluzione quella che sta per essere introdotta dal disegno di legge sulla concorrenza messo a punto dal ministro per lo sviluppo economico, Federica Guidi.
Per la prima volta nella storia d’Italia finisce il monopolio dei notai nelle operazioni di compravendita di beni e immobili.
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Una vera e propria rivoluzione quella che sta per essere introdotta dal disegno di legge sulla concorrenza messo a punto dal ministro per lo sviluppo economico, Federica Guidi.
Per la prima volta nella storia d’Italia finisce il monopolio dei notai nelle operazioni di compravendita di beni e immobili.
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martedì 1 marzo 2016
LA VERGOGNA DEI DIPENDENTI DEL BELLAVITA ABBANDONATI A SE STESSI
Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Continua il
calvario dei 24 dipendenti del centro Bellavita Wellness Age Srl di
Spinetta Marengo, con piscina tropicale, Hotel Diamante, Uci Cinema e
pizzeria Rossopomodoro, il tutto sotto la cappella dei comunisti di
Coopsette di Reggio Emilia, per cui è stata inoltrata domanda di
fallimento proprio alla vigilia di Natale. Oggi i sindacati denunciato
il fatto che le trattative per accedere alla cassa integrazione non ci
sono state e la curatrice nominata dal tribunale di Reggio Emilia ha
confermato che si va nella direzione della cessazione del rapporto di
lavoro senza fare cenno agli ammortizzatori sociali. In una nota i
sindacti denunciano che “i tentavi fatti con l’amministrazione comunale
alessandrina alla ricerca di soluzioni possibili, pur con
l’apprezzabile impegno di tutti, non hanno condotto ad un risultato
positivo”. I lavoratori, grazie anche all'interessamento dei sindacati,
sono stati retribuiti fino al 19 gennaio, ultimo giorno dell’azienda in
bonis prima della dichiarazione di fallimento da parte del tribunale.
L’agonia del Villaggio Benessere Bellavita culminava nella crisi
dell’ottobre scorso quando sembrava che il Governo potesse intervenire
per salvarlo insieme alla controllante Coopsette, la cooperativa rossa
di Reggio Emilia, nonostante i debiti giganteschi. Già a luglio i
dipendenti non avevano riscosso la quattordicesima pagata poi a rate e
non per l’intero.
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NUOVA neve in ITALIA tra POCHE ORE, ecco dove CADRA' abbondante!
Neve più abbondante e a bassa quota su Alpi, più debole ma fino in collina anche in Appennino
Dopo il pieno di neve su Alpi a fine Febbraio e il maltempo diffuso al Centronord, anche Marzo sembra mostrare un piglio instabile o spesso perturbato. Lo stesso mese, come peraltro è solito fare, potrebbe mostrare aspetti anche di tipo invernale. Nei primi giorni del terzo mese dell'anno transiterà un nucleo artico che porterà aria più fredda sull'Italia e determinerà il ritorno della neve a bassa quota su Alpi, fino in collina sul Centro Appennino.
NUOVA NEVE IN ITALIA - Quando tutto questo? Tra Mercoledì 2 sera e giovedì 3.
Un nucleo di aria artica scavalcherà le Alpi nella serata di Mercoledì portando piogge al Nord e neve sulle Alpi fino in collina o a bassa quota. Prime piogge in Appennino e sul medio e basso Tirreno.
EVOLUZIONE - Nel corso della giornata di Giovedì il nucleo relativamente freddo si farà sentire di più al Nordest e sul medio-alto Adriatico, con più nubi e piogge, ma piogge frequenti anche sulle regioni tirreniche e appenniniche.
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Dopo il pieno di neve su Alpi a fine Febbraio e il maltempo diffuso al Centronord, anche Marzo sembra mostrare un piglio instabile o spesso perturbato. Lo stesso mese, come peraltro è solito fare, potrebbe mostrare aspetti anche di tipo invernale. Nei primi giorni del terzo mese dell'anno transiterà un nucleo artico che porterà aria più fredda sull'Italia e determinerà il ritorno della neve a bassa quota su Alpi, fino in collina sul Centro Appennino.
NUOVA NEVE IN ITALIA - Quando tutto questo? Tra Mercoledì 2 sera e giovedì 3.
Un nucleo di aria artica scavalcherà le Alpi nella serata di Mercoledì portando piogge al Nord e neve sulle Alpi fino in collina o a bassa quota. Prime piogge in Appennino e sul medio e basso Tirreno.
EVOLUZIONE - Nel corso della giornata di Giovedì il nucleo relativamente freddo si farà sentire di più al Nordest e sul medio-alto Adriatico, con più nubi e piogge, ma piogge frequenti anche sulle regioni tirreniche e appenniniche.
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lunedì 29 febbraio 2016
Terremoto nell'alessandrino, è l'ottavo in due anni
Un terremoto di magnitudo 2,1 è stato registrato nel casalese dagli
strumenti dell'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Il sisma, che si è verificato alle 16.03 di oggi, lunedì 29 febbraio, ha
avuto l'epicentro nel territorio del Comune di Valmacca.
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Migranti: Calais, alta tensione nella 'giungla'. La polizia usa lacrimogeni
Per rispondere a 'lancio sassi'. In fiamme tre baracche
Alta tensione nella 'Giungla' dei migranti a Calais. Secondo alcuni reporter presenti sul posto la polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di pietre da parte di "alcuni migranti" e "attivisti no-border". La situazione "è difficile", aggiungono. Inoltre, tre baracche di fortuna sono state incendiate sprigionando una densa coltre di fumo nel cielo azzurro di Calais.
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domenica 28 febbraio 2016
Terrorismo, macedone fermato a Mestre: arruolava aspiranti jihadisti per l’Isis
I carabinieri del Ros hanno intercettato l'uomo a Mestre, su
disposizione della procura di Venezia: avrebbe reclutato mujaheddin che
un imam bosniaco avrebbe successivo radicalizzato, messo in contatto con
lo Stato Islamico e avviato verso i teatri di guerra mediorientali
Arruolava aspiranti jihadisti per lo Stato Islamico. I carabinieri del Ros lo hanno fermato a Mestre, su disposizione della procura di Venezia. Un cittadino macedone è indagato per arruolamento con finalità di terrorismo, anche internazionale: l’uomo avrebbe reclutato aspiranti mujaheddin che un imam bosniaco avrebbe successivo radicalizzato, arruolato nell’Isis e avviato verso i teatri di guerra mediorientali. Il provvedimento di fermo e perquisizione del macedone scaturisce da elementi raccolti nell’ambito dell’attività investigativa svolta dal Ros per il contrasto del radicalismo di matrice islamista.
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Arruolava aspiranti jihadisti per lo Stato Islamico. I carabinieri del Ros lo hanno fermato a Mestre, su disposizione della procura di Venezia. Un cittadino macedone è indagato per arruolamento con finalità di terrorismo, anche internazionale: l’uomo avrebbe reclutato aspiranti mujaheddin che un imam bosniaco avrebbe successivo radicalizzato, arruolato nell’Isis e avviato verso i teatri di guerra mediorientali. Il provvedimento di fermo e perquisizione del macedone scaturisce da elementi raccolti nell’ambito dell’attività investigativa svolta dal Ros per il contrasto del radicalismo di matrice islamista.
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Ragazzina suicida dopo il sesso, caccia al cantante ultrasettantenne
Londra - Nello scandalo pedofilia che ha infangato la Bbc e ha avuto fra i tristi protagonisti il defunto disc-jockey Jimmy Savile
sarebbe coinvolto anche «un cantante conosciuto a livello mondiale», come ha rivelato il Sunday Mirror
senza fare il nome della famosa star internazionale, che sarebbe ancora vivente.
L’artista avrebbe sedotto e poi abusato sessualmente nel 1971 della 15enne Claire Alpine, che faceva la ballerina di “Top of the Pops” (celebre programma dell’emittente pubblica britannica, a lungo condotto da Savile), che dopo alcune settimane si uccise; a ricostruire i fatti è stata una amica della giovane, la 60enne Kelly Gold, che allora ballava vicino a Claire e ha raccontato di essere stata palpeggiata dal dj, definito «un pedofilo seriale: Claire è stata portata via dal palco», ha detto la Gold, aggiungendo che avrebbe poi passato la notte in un hotel con la star, di cui però non ha voluto rivelare il nome. Dopo poche settimane, la 15enne si tolse la vita.
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L’artista avrebbe sedotto e poi abusato sessualmente nel 1971 della 15enne Claire Alpine, che faceva la ballerina di “Top of the Pops” (celebre programma dell’emittente pubblica britannica, a lungo condotto da Savile), che dopo alcune settimane si uccise; a ricostruire i fatti è stata una amica della giovane, la 60enne Kelly Gold, che allora ballava vicino a Claire e ha raccontato di essere stata palpeggiata dal dj, definito «un pedofilo seriale: Claire è stata portata via dal palco», ha detto la Gold, aggiungendo che avrebbe poi passato la notte in un hotel con la star, di cui però non ha voluto rivelare il nome. Dopo poche settimane, la 15enne si tolse la vita.
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Maltempo, frana sui binari della ferrovia treno deraglia per le forti piogge
BIELLA - Il maltempo che si è abbattuto sul Nord in queste ore ha causato una frana sui binari della linea ferroviaria Biella - Novara e fatto deragliare il treno regionale 4835 che da Biella viaggiava verso Novara. Illesi i 13 passeggeri.
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Maltempo, mezza Italia sotto la pioggia. Due i morti, treno deraglia nel Biellese
La lunga notte di pioggia sulla Liguria Genova sott’acqua: è allerta arancione
Genova - Una lunga notte di pioggia, iniziata in realtà sin dalle prime ore del pomeriggi di sabato 28 febbraio. Genova è sotto un acquazzone perenne che tiene in tensione la cittadinanza ma che, per ora, non desta preoccupazione dal punto di vista idrogeologico.
Il servizio di protezione civile della Regione Liguria ha esteso a tutto il territorio regionale l’allerta Arancione per piogge e temporali e innalzato lo stato di allerta per neve da giallo a rosso nelle valli genovesi dello Stura e savonesi della Bormida. Si prevedono forti piogge dal pomeriggio fino alle 13, quando verrà emanato un nuovo bollettino. Anche il mare è in salita e da questa mattina si prevedono forti mareggiate su tutte le coste. Si conferma l’apertura della sala operativa della Protezione civile regionale fino alla mezzanotte di domenica 28 febbraio.
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Maltempo: neve sul nord, pioggia nel resto d'Italia
Fino a lunedì FORTE MALTEMPO sull'Italia con vento, piogge, temporali e neve sulle Alpi
Una profonda depressione visiterà il Paese sino a lunedì determinando venti tempestosi e precipitazioni abbondanti, che risulteranno nevose sulle Alpi a quote anche basse, specie sul settore piemontese e valdostano. Prevista un'acqua alta eccezionale sulla Laguna Veneta; solo all'estremo sud precipitazioni più scarse ma comunque gran vento. Nei giorni successivi spiccata variabilità con rovesci soprattutto mercoledì in Adriatico, poi maltempo confermato per il 5-6 marzo.
MALTEMPO SCATENATO: dopo essere stato imbrigliato dall'alta pressione e dalla sua stessa forza, il vortice polare finalmente sembra libero di esprimere il suo potenziale anche
in Europa. La depressione del fine settimana potrebbe essere solo la
prima di un marzo pazzo, spesso votato al maltempo. Una ricaduta
perturbata è attesa infatti dal prossimo fine settimana e altre non si
escludono sino a metà mese.
SITUAZIONE: una profonda depressione muove dalle Baleari verso il Mediterraneo centrale e raggiungerà la Corsica nel corso della mattinata di domenica, per poi puntare sul Golfo ligure e generare forte maltempo su gran parte del Paese con venti di Scirocco turbolenti, precipitazioni a tratti abbondanti tra nord, centro e Campania, nevicate copiose sul settore alpino, inizialmente anche a quote basse, molto basse sul settore piemontese e valdostano.
ATTENZIONE! Attesi venti di tempesta in Adriatico tra la notte su domenica e quella su lunedì con mare in burrasca, acqua alta sulla Laguna Veneta, copiose nevicate sulle Alpi oltre i 1300m, ad ovest anche sotto i 1000m. Su Cuneese, Astigiano, entroterra Savonese, parte dell'Imperiese, vallate del Torinese e bassa Valle d'Aosta fenomeni a quote collinari almeno sino a domenica mattina con disagi sulle strade.
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SITUAZIONE: una profonda depressione muove dalle Baleari verso il Mediterraneo centrale e raggiungerà la Corsica nel corso della mattinata di domenica, per poi puntare sul Golfo ligure e generare forte maltempo su gran parte del Paese con venti di Scirocco turbolenti, precipitazioni a tratti abbondanti tra nord, centro e Campania, nevicate copiose sul settore alpino, inizialmente anche a quote basse, molto basse sul settore piemontese e valdostano.
ATTENZIONE! Attesi venti di tempesta in Adriatico tra la notte su domenica e quella su lunedì con mare in burrasca, acqua alta sulla Laguna Veneta, copiose nevicate sulle Alpi oltre i 1300m, ad ovest anche sotto i 1000m. Su Cuneese, Astigiano, entroterra Savonese, parte dell'Imperiese, vallate del Torinese e bassa Valle d'Aosta fenomeni a quote collinari almeno sino a domenica mattina con disagi sulle strade.
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La prima decade di marzo instabile e PERTURBATA
sabato 27 febbraio 2016
Rovigo, uccide l'ex moglie e la suocera, poi si toglie la vita
Il compagno della donna più anziana in ospedale in gravi condizioni. La tragediia nell'abitazione dei custodi di un canile
ROVIGO - Ha ucciso l'ex moglie e la suocera e ha ferito il compagno di quest'ultima, quindi si è tolto la vita. La tragedia si è consumata nell'abitazione concessa alla donna più anziana per controllare un canile gestito da un'associazione di volontari a Fenil del Turco, appena fuori Rovigo. Le vittime sono Maria Askarov di 51 anni, la figlia Rosica Montana di 31 anni, entrambe moldave e da tempo in Italia. L'omicida suicida, si chiamava 'Rino' Begu (nome assunto in Italia), 41 anni, albanese. Non accettava la fine del suo matrimonio e il fatto che la moglie non gli facesse vedere i due figli di due e undici anni. Il dramma è avvenuto davanti al fratello diciassettenne di Rosica e ai due bambini, rimasti illesi.
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ROVIGO - Ha ucciso l'ex moglie e la suocera e ha ferito il compagno di quest'ultima, quindi si è tolto la vita. La tragedia si è consumata nell'abitazione concessa alla donna più anziana per controllare un canile gestito da un'associazione di volontari a Fenil del Turco, appena fuori Rovigo. Le vittime sono Maria Askarov di 51 anni, la figlia Rosica Montana di 31 anni, entrambe moldave e da tempo in Italia. L'omicida suicida, si chiamava 'Rino' Begu (nome assunto in Italia), 41 anni, albanese. Non accettava la fine del suo matrimonio e il fatto che la moglie non gli facesse vedere i due figli di due e undici anni. Il dramma è avvenuto davanti al fratello diciassettenne di Rosica e ai due bambini, rimasti illesi.
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Sparatoria a Taranto, un morto e 2 feriti
Vittima aveva 32 anni, assassini hanno fatto fuoco tra la gente
Un uomo di 32 anni, Giuseppe Axo, è morto e altre due persone (un uomo e una donna) sono rimaste ferite a Taranto durante una sparatoria avvenuta in via Montepulciano, al rione Salinella alla periferia della città. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile, della Scientifica e della sezione Volanti e personale del 118. L'agguato, secondo gli inquirenti, sarebbe riconducibile a contrasti nell'ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti.
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Orba: c'è cromo esavalente a Mantovana
La scoperta è contenuta nelle recenti indagini dell'Arpa che hanno
indicato in 7.5 microgrammi al litro la quantità che è superiore ai
limiti di legge. Morricone (Vivere a Predosa): "Doveroso un controllo
della falda"
PREDOSA (AL) - C’è cromo esavalente nelle acque attorno a Mantovana e Castelferro. La denuncia arriva da Lelio Morricone, presidente del comitato “Vivere a Predosa”, dopo la lettura dei resoconti delle analisi portate avanti da Arpa. Sarebbe di 7.5 microgrammi al litro la quantità riscontrata quando per legge il limite è stabilito in 5 microgrammi. “In considerazione di questo esito – attacca Morricone – non si capisce perché l’acqua sia stata dichiarata conforme. Probabilmente deriva da scarti di lavorazione e da fanghi industriali anche se potrebbe essere intrinsecamente contenuto nelle rocce e nel terreno. La verifica da fare con urgenza riguarda la falda per scongiurare l’ipotesi che sia inquinata”.
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PREDOSA (AL) - C’è cromo esavalente nelle acque attorno a Mantovana e Castelferro. La denuncia arriva da Lelio Morricone, presidente del comitato “Vivere a Predosa”, dopo la lettura dei resoconti delle analisi portate avanti da Arpa. Sarebbe di 7.5 microgrammi al litro la quantità riscontrata quando per legge il limite è stabilito in 5 microgrammi. “In considerazione di questo esito – attacca Morricone – non si capisce perché l’acqua sia stata dichiarata conforme. Probabilmente deriva da scarti di lavorazione e da fanghi industriali anche se potrebbe essere intrinsecamente contenuto nelle rocce e nel terreno. La verifica da fare con urgenza riguarda la falda per scongiurare l’ipotesi che sia inquinata”.
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