La relazione annuale dei servizi di intelligence inviata al Parlamento:
«Si rischiano infiltrazioni di terroristi lungo l’asse della rotta
balcanica»
L’Italia «appare sempre più esposta» alla minaccia jihadista e si
presenta sempre più concreto «il rischio di infiltrazioni terroristiche
lungo l’asse della rotta balcanica». È quanto emerge dalla relazione
2015 al Parlamento sulle politiche dell’informazione per la sicurezza,
che parla del nostro Paese come di un «target potenzialmente
privilegiato sotto un profilo politico e simbolico religioso, anche in
relazione alla congiuntura del Giubileo straordinario» e, al tempo
stesso, «terreno di coltura di nuove generazioni di aspiranti
mujaheddin». In crescita costante è il fenomeno dei foreign fighters, e
«massima vigilanza informativa» viene riservata al pericolo derivante
dal possibile arrivo di “returnees” o dai movimenti di “pendolari” già
residenti sul nostro territorio o in altri Paesi europei».
«RISCHIO ATTACCHI ISIS IN EUROPA»
In generale, i nostri 007 giudicano «elevato» il rischio di nuove
azioni dell’Isis in territorio europeo, e definiscono «concreta la
possibilità che in Europa trovino spazio nuovi attacchi eclatanti sullo
stile di quelli di Parigi», anche per mano di micro-cellule o lupi
solitari.
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