mercoledì 1 giugno 2016
Comunali, ecco come si vota
Il 5 giugno alle urne
Video
Elezioni comunali: lo speciale
Comunali: Antimafia, 14 gli impresentabili, tutti nelle liste civiche
Bonus 80 euro, “lo Stato me l’ha chiesto indietro perché guadagno poco”. Un beneficiario su 8 costretto a restituirlo
La storia di Eugenia: per un anno ha avuto i soldi in più in busta paga, poi le hanno imposto di rimborsarli. Tutto in una volta. Allo sgravio ha diritto infatti chi ha un reddito tra gli 8mila e i 26mila euro all'anno. Chi è andato al di sotto o al di sopra deve ridare la somma all'Agenzia delle Entrate. Nel 2015 è successo 1,4 milioni di italiani: di questi, 341mila avevano percepito meno di 7.500 euro in un anno. Scrivi la tua storia a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it
“E’ così che lo Stato italiano aiuta le persone che guadagnano poco? Regalando loro soldi quando riescono a lavorare e poi pretendendoli indietro perché alla fine dell’anno non hanno guadagnato abbastanza? Dando oltretutto per scontato che ne abbiano la disponibilità?”. Eugenia Pages, 31 anni, è cuoca. Nel 2015 si è vista riconoscere il bonus da 80 euro, salvo poi scoprire, quasi un anno dopo, che non ne aveva diritto. Perché il suo reddito è stato troppo basso. E così deve restituire la somma all’Agenzia delle Entrate. Ma se il bonus è stato erogato un poco alla volta in busta paga, 80 euro al mese appunto, ora la ragazza si trova costretta a restituire tutto in un’unica soluzione. Centinaia di euro in una botta sola. E non è certo l’unica. Nel 2015 si sono contati 1,4 milioni di italiani obbligati a rinunciare al bonus, praticamente uno ogni otto beneficiari dello sgravio. Di questi 341mila avevano un reddito sotto i 7.500 euro all’anno. Un sacrificio, ma soprattutto una beffa.
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martedì 31 maggio 2016
Meteo a 7 giorni: con fatica e solo dal week-end in marcia verso il SOLE
Tempo migliore sin da giovedì su meridione ed isole, ma su nord e centro ancora diverse occasioni per rovesci e temporali sparsi.
L'area
depressionaria che dal centro Europa tende temporaneamente ad
abbracciare anche il Mediterraneo centrale non promette niente di buono
sino al fine settimana, quando la sua azione perderà gradualmente
d'importanza, grazie soprattutto ad uno spostamento dell'aria instabile
verso levante.
Si comincerà con un mercoledì molto instabile al nord e al centro, caratterizzato da frequenti episodi temporaleschi a carattere sparso e dal contemporaneo passaggio di un fronte africano sul meridione che potrà dar luogo a piogge temporalesche in trasferimento dal mare aperto verso la terraferma.
Per la festa della Repubblica l'instabilità si concentrerà tra nord e centro con formazione di diversi nuclei temporaleschi nel corso della giornata, più probabili sulle zone interne ed appenniniche del centro, sulla bassa Valpadana e in genere sul Triveneto.
Tempo migliore su isole e meridione, dove spesso splenderà il sole e solo occasionalmente nel pomeriggio, potrà formarsi qualche temporale isolato in Appennino, specie sul settore campano e molisano.
Venerdì le condizioni non varieranno di molto: l'instabilità tenderà sempre più a localizzarsi sul nord-est e sul medio Adriatico, ma sarà ancora presente sul resto del centro-nord, molto meno al sud e oseremmo dire per nulla sulle isole, che si godranno delle belle giornate, anche abbastanza calde.
Sabato l'instabilità si localizzerà lungo le regioni adriatiche: dal Friuli, alla Romagna, passando per il basso Veneto, poi sul medio Adriatico e infine tra Molise e nord Puglia, più sole sulle altre regioni.
Domenica 5 giugno ancora residua instabilità sulle estreme regioni nord-orientali e forse il medio Adriatico, mentre da ovest avanzerà il promontorio anticiclonico che da lunedì 6 porterà condizioni più stabili e calde sull'insieme del Paese, a partire dalle isole.
Tale situazione dovrebbe persistere anche per diversi giorni della prossima settimana.
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Oggi: TEMPORALI ANCHE FORTI AL NORD, esonda il lago di Como
Si comincerà con un mercoledì molto instabile al nord e al centro, caratterizzato da frequenti episodi temporaleschi a carattere sparso e dal contemporaneo passaggio di un fronte africano sul meridione che potrà dar luogo a piogge temporalesche in trasferimento dal mare aperto verso la terraferma.
Per la festa della Repubblica l'instabilità si concentrerà tra nord e centro con formazione di diversi nuclei temporaleschi nel corso della giornata, più probabili sulle zone interne ed appenniniche del centro, sulla bassa Valpadana e in genere sul Triveneto.
Tempo migliore su isole e meridione, dove spesso splenderà il sole e solo occasionalmente nel pomeriggio, potrà formarsi qualche temporale isolato in Appennino, specie sul settore campano e molisano.
Venerdì le condizioni non varieranno di molto: l'instabilità tenderà sempre più a localizzarsi sul nord-est e sul medio Adriatico, ma sarà ancora presente sul resto del centro-nord, molto meno al sud e oseremmo dire per nulla sulle isole, che si godranno delle belle giornate, anche abbastanza calde.
Sabato l'instabilità si localizzerà lungo le regioni adriatiche: dal Friuli, alla Romagna, passando per il basso Veneto, poi sul medio Adriatico e infine tra Molise e nord Puglia, più sole sulle altre regioni.
Domenica 5 giugno ancora residua instabilità sulle estreme regioni nord-orientali e forse il medio Adriatico, mentre da ovest avanzerà il promontorio anticiclonico che da lunedì 6 porterà condizioni più stabili e calde sull'insieme del Paese, a partire dalle isole.
Tale situazione dovrebbe persistere anche per diversi giorni della prossima settimana.
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Oggi: TEMPORALI ANCHE FORTI AL NORD, esonda il lago di Como
MeteoLive: Notizie delle ultime ore
TENDENZA METEO PONTE 2 GIUGNO: ultime novità sul tempo dal 2 al 5 Giugno in Italia
Meteo estate 2016? Nessun caldo eccezionale prolungato atteso sull'Italia...
Concordia, la sentenza della Corte d’appello per Schettino
Comandante nave aspetta a Meta l'esito del processo di Firenze
Non il palazzo di giustizia di Firenze. Ma la sua casa a Meta di Sorrento (Napoli). Questo, adesso, il vero luogo dei sentimenti di Francesco Schettino, mentre trascorrono le ultime ore prima di sapere se con la sentenza di appello ci sarà una nuova verità sul naufragio della Costa Concordia, per lui più clemente. Questa mattina i giudici del secondo grado entreranno in camera di consiglio e decideranno sul destino dell'ex comandante della nave. Schettino deve recuperare il gap della condanna a 16 anni e un mese inflittogli in primo grado. E' da qui che si è ripartiti in appello dove però davanti all'imputato è maturata una richiesta, pesante, della procura generale a 27 anni di reclusione. Un muro difficile da oltrepassare e superiore anche alla richiesta del primo grado dove pure i pm chiesero perfino l'arresto.
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La chiamavano “La Vecchia”: era la signora della droga per tantissimi giovani
VALENZA (AL) - Era conosciuta col soprannome “La Vecchia” e riforniva a tantissimi giovani, anche minorenni, dosi di hashish, marijuana e cocaina. Dallo scorso venerdì, però, la valenzana Rita Casu è stata arrestata dalla Squadra Mobile al termine di una mirata attività d'indagine finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.
Le forze dell’ordine hanno accertato il continuo flusso di clienti che sistematicamente suonavano alla sua porta per rifornirsi di droga.
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Le forze dell’ordine hanno accertato il continuo flusso di clienti che sistematicamente suonavano alla sua porta per rifornirsi di droga.
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lunedì 30 maggio 2016
Studentessa trovata morta carbonizzata, l'ex confessa: 'L'ho bruciata viva'
Sara, la giovane di 22 anni, si era lasciata da due giorni con il fidanzato Vincenzo
L'ha seguita da casa nuovo fidanzato e costretta ad accostare, l'ha cosparsa di alcol, l'ha inseguita e dato fuoco. Poi è tornato al lavoro. Ha confessato l'omicidio di Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano, l'ex ragazzo dela studentessa di 22 anni trovata all'alba di domenica 29 maggio semi carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma.
Dopo un lungo interrogatorio il 27enne è crollato ammettendo il delitto e le sue responsabilità. Paduano era stato con Sara per due anni ed il loro rapporto si era interrotto alcuni giorni fa.
Gli investigatori hanno riferito che alcune persone sono passate in auto mentre la vittima chiedeva aiuto. "Se qualcuno si fosse fermato - spiegano - sarebbe viva".
"Un po' di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro". Così, tra le lacrime, Vincenzo Paduano ha confessato l'omicidio. La storia tra Vincenzo e Sara era cominciata due anni fa ed era stata segnata da rotture e riprese. Da qualche settimana, però, Sara aveva un'altra relazione e questo ha fatto perdere la testa a Paduano.
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La settimana comincerà instabile al nord, poi coinvolto dai temporali anche il resto d'Italia
Verso il fine settimana tendenza a miglioramento e probabile rimonta dell'anticiclone per alcuni giorni.
SITUAZIONE:
il vortice che si è portato dalla Francia verso la Germania scenderà
gradualmente di latitudine sino a coinvolgere quasi tutta la Penisola a
metà settimana. Per il momento il suo abbraccio instabile si limita al settentrione, dove per oggi e domani potranno verificarsi ancora precipitazioni anche temporalesche di una certa intensità. Ancora un po' caldo all'estremo sud, ma con valori in calo rispetto ai giorni scorsi.
EVOLUZIONE: mercoledì la saccatura andrà a pescare un fronte afro-mediterraneo convogliandolo verso il centro-sud. In questo modo quasi tutta la Penisola conoscerà momenti temporaleschi, ad eccezione forse delle isole maggiori.
FESTA DELLA REPUBBLICA: giovedì 2 giugno le correnti si orienteranno gradualmente da nord-ovest e aria fresca affluirà verso il meridione. L'instabilità si concentrerà tra nord-est e regioni centrali, tempo migliore al nord-ovest e all'estremo sud.
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EVOLUZIONE: mercoledì la saccatura andrà a pescare un fronte afro-mediterraneo convogliandolo verso il centro-sud. In questo modo quasi tutta la Penisola conoscerà momenti temporaleschi, ad eccezione forse delle isole maggiori.
FESTA DELLA REPUBBLICA: giovedì 2 giugno le correnti si orienteranno gradualmente da nord-ovest e aria fresca affluirà verso il meridione. L'instabilità si concentrerà tra nord-est e regioni centrali, tempo migliore al nord-ovest e all'estremo sud.
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PREVISIONI METEO: l'anticiclone ancora lontano dal palcoscenico atmosferico italiano
domenica 29 maggio 2016
Cambiamenti, consumo di suolo e verde pubblico
Una semplice analisi di alcuni dati recenti (2000 e 2012) permette anche per la nostra provincia di fare una stima approssimata di come è variato l'uso del suolo durante l'ultimo decennio. Serravalle Scrivia, per via dell'enorme urbanizzazione dell'Outlet, è il comune della Provincia con il maggiore consumo di suolo in percentuale
OPINIONI - Il database Corine permette
di vedere come scala europea è cambiato l'uso del suolo a partire dagli
anni '90. Una semplice analisi di alcuni dati recenti (2000 e 2012 )
permette anche per la nostra provincia di fare una stima approssimata di
come è variato l'uso del suolo durante l'ultimo decennio.
L'uso del suolo in Provincia
Se guardiamo alla composizione dell'uso del suolo vediamo come circa la metà del territorio provinciale è occupato da terreni agricoli, circa un 45 % da aree con vegetazione spontanea o aree miste agricole e forestali. Meno del 4% del territorio è interessato da aree urbanizzate, tuttavia questo dato è sottostimato perché non si tiene conto della rete viabile delle moltissime case sparse che occupano il territorio. Ovviamente la distribuzione dell'uso del suolo mostra come le aree meno antropizzate siano la Val Borbera e il parco delle Capanne di Marcarolo. La pianura salvo, il parco fluviale del Po si presenta come uno spazio totalmente antropizzato da agricoltura ed aree urbane.
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Se guardiamo alla composizione dell'uso del suolo vediamo come circa la metà del territorio provinciale è occupato da terreni agricoli, circa un 45 % da aree con vegetazione spontanea o aree miste agricole e forestali. Meno del 4% del territorio è interessato da aree urbanizzate, tuttavia questo dato è sottostimato perché non si tiene conto della rete viabile delle moltissime case sparse che occupano il territorio. Ovviamente la distribuzione dell'uso del suolo mostra come le aree meno antropizzate siano la Val Borbera e il parco delle Capanne di Marcarolo. La pianura salvo, il parco fluviale del Po si presenta come uno spazio totalmente antropizzato da agricoltura ed aree urbane.
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Trovata morta carbonizzata a Roma, si indaga per omicidio volontario
E' italiana di 22 anni, la macchina è della madre.
Il corpo semicarbonizzato di una ragazza italiana di 22 anni, Sara Di Pietrantonio, è stato trovato nei pressi di un'auto in fiamme nella notte alla periferia Sud di Roma. I Vigili del Fuoco sono intervenuti poco prima delle 5 in via della Magliana per l'incendio di una macchina e al termine delle operazioni di spegnimento hanno trovato a circa 500 metri di distanza il cadavere.La procura di Roma procede per omicidio volontario. Gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone.
Il corpo della ragazza era dietro un cespuglio in un'area adibita a parcheggio.
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Migranti: 700 morti in tre naufragi
Secondo l'Unhcr, sarebbero oltre 700 le vittime di tre naufragi nel Mediterraneo in questi ultimi giorni
Secondo l'agenzia dei rifugiati dell'Onu, l'Unhcr, sarebbero oltre 700 le vittime di tre naufragi nel Mediterraneo in questi ultimi giorni. La stima, secondo quanto riferisce l'Unhcr, è data dalle testimonianze dei sopravvissuti.Secondo l'Unhcr mancano all'appello un centinaio di persone dopo il naufragio di una prima barca, mercoledì. A questi si aggiungono circa 500 altri profughi dispersi dopo un secondo naufragio giovedì. Sulla barca senza motore trainata da un altro barcone, c'erano circa 670 persone. Quando la barca senza motore si è capovolta 25 sono riusciti a raggiungere l'imbarcazione che li trainava, 79 sono stati salvati dai soccorritori che hanno anche recuperato 15 cadaveri. Infine, 45 altri corpi sono stati ritrovati venerdì dopo un terzo naufragio e ci sono numerosi dispersi.
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Analisi modello europeo: instabile sino ai primi di giugno, poi altra fiammata dell'anticiclone africano
Il commento e la previsione settimanale del modello europeo.
COMMENTO
La circolazione ciclonica che si va instaurando nel Mediterraneo persisterà per alcuni giorni, raggiungendo un picco nella giornata di mercoledì 1° giugno, quando quasi tutto il Paese verrà coinvolto da qualche precipitazione temporalesca. Un graduale miglioramento è atteso nei giorni successivi, ma prima che il canale depressionario, pur blando, in cui sarà inserita l'Italia, trasli verso levante e lasci il posto alla rimonta decisa dell'alta pressione, si dovrà aspettare almeno domenica 5 giugno.
ANALISI
un vortice depressionario dalla Francia convoglia correnti umide, progressivamente più fresche ed instabili da sud ovest; il mulinello va a pescare però anche nuvolaglia di tipo stratiforme proveniente dal nord Africa e questo non determina cieli sereni anche dove l'instabilità non colpisce direttamente. Un impulso temporalesco più esteso ed intenso è atteso per la giornata di mercoledì 1° giugno, accompagnato da aria fresca.
IN SINTESI
Lunedì 30 maggio e martedì 31 maggio tempo instabile al nord con qualche rovescio o spunto temporalesco, tempo migliore altrove e solo un po' caldo, specie nel pomeriggio e più intenso all'estremo sud.
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La circolazione ciclonica che si va instaurando nel Mediterraneo persisterà per alcuni giorni, raggiungendo un picco nella giornata di mercoledì 1° giugno, quando quasi tutto il Paese verrà coinvolto da qualche precipitazione temporalesca. Un graduale miglioramento è atteso nei giorni successivi, ma prima che il canale depressionario, pur blando, in cui sarà inserita l'Italia, trasli verso levante e lasci il posto alla rimonta decisa dell'alta pressione, si dovrà aspettare almeno domenica 5 giugno.
ANALISI
un vortice depressionario dalla Francia convoglia correnti umide, progressivamente più fresche ed instabili da sud ovest; il mulinello va a pescare però anche nuvolaglia di tipo stratiforme proveniente dal nord Africa e questo non determina cieli sereni anche dove l'instabilità non colpisce direttamente. Un impulso temporalesco più esteso ed intenso è atteso per la giornata di mercoledì 1° giugno, accompagnato da aria fresca.
IN SINTESI
Lunedì 30 maggio e martedì 31 maggio tempo instabile al nord con qualche rovescio o spunto temporalesco, tempo migliore altrove e solo un po' caldo, specie nel pomeriggio e più intenso all'estremo sud.
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Se lo avete perso... dalle signorine buonasera all'artrosi nell'Impero romano
Alcune notizie della settimana che hanno suscitato interesse, hanno fatto discutere o, semplicemente, hanno destato curiosità
Ecco alcune notizie della settimana che hanno suscitato interesse, hanno fatto discutere o, semplicemente, hanno destato curiosità.
Da un rapporto dell'agenzia dell'Onu per l'Ambiente (UNEP) e dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), arriva un allarme: l'inquinamento uccide ogni anno nel mondo un numero di persone che è 234 volte quello delle vittime dei conflitti. Il rapporto rivela che, nel 2012, 12,6 milioni di morti premature nel mondo (23%) sono da attribuirsi a condizioni ambientali degradate.
La Terra è ormai diventata un pianeta urbano: oltre metà della popolazione vive nelle città e la tendenza è in costante aumento. Entro il 2050 si prevede che lo faranno due persone su tre: a stimarlo Daniel Kammen, dell'università della California a Berkeley.
Novità nel mondo social network: Twitter va oltre i 140 caratteri, inglobando anche gli allegati come foto e video che quindi non impatteranno più sul limite storico del microblog. Lo annuncia la stessa società, spiegando che la novità sarà attiva "dai prossimi mesi".
Era l'artrosi a mettere in ginocchio gli abitanti della citta' eterna, piegando schiene e arti dei cittadini della capitale dell'Impero con un dolore che nessun paziente di oggi conosce. La malattia arrivava presto, gia' a 30 anni. Lo dice il piu' grande studio nel suo genere, realizzato su oltre 2.000 scheletri da una equipe composta da due ortopedici, tre antropologi, due radiologi e due storiche della medicina, in un volume che aiuta a completare un tassello della storia medica.
Dall'antica Roma all'Egitto. E' di origine meteoritica - di uno degli innumerevoli meteoriti caduti sul deserto egiziano, che ancor oggi è facile raccogliere - il metallo della lama di uno dei due pugnali trovati con la mummia di Tutankhamon, lo sfortunato faraone che con il suo incredibile destino continua a sorprendere gli appassionati di egittologia.
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Fulmini su bimbi in Francia e in Germania. A Parigi ad una festa al parco. In Germania 35 feriti a partita di calcio
Festeggiavano festa compleanno al parco. Sei i feriti gravi
Cielo pesante in Europa, temporali e intere regioni in allerta, tuoni e fulmini improvvisi. Cadono sui bambini, in pieno centro di Parigi mentre festeggiano al parco il compleanno di un amichetto, in Germania mentre si affrontano in una partita di calcio. Undici i feriti sotto il platano incenerito di Parc Monceau, fra la chiesa di Saint-Augustin e gli Champs-Elysees. Tre bambini e un adulto sono particolarmente gravi.
Addirittura 35 i feriti nella partita di calcio fra bambini a Hoppstadten, in Renania-Palatinato, ma chi sta peggio è l'arbitro, colpito in pieno da un fulmine mentre ancora non pioveva. Gravi anche altri due adulti, mentre i bambini se la sono cavata con poco.Continua qui
Marò: Salvatore Girone è a casa. "Grazie Italia, siamo un bel popolo"
Il primo abbraccio per il nonno che, forse per la commozione, si è sentito male
"L'Italia è bella, amo l'Italia , ringrazio tutti, siamo un bel popolo". Sono state queste le prime parole del marò Salvatore Girone appena rientrato a casa sua a Bari dopo i 4 anni in India. Il primo abbraccio è stato per il nonno, suo omonimo che, forse per la commozione, si è sentito male subito dopo.
Girone è arrivato in Italia dall'India a bordo di un aereo dell'aeronautica militare atterrato a Ciampino. Poi, a bordo di un altro aereo, con la famiglia e il sindaco di Bari Antonio Decaro, ha raggiunto Bari.
Un applauso ha salutato a Ciampino i suoi primi passi sul suolo italiano. Girone, sorridente, ha salutato con le mani incrociate in segno di vittoria.
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Migranti, centinaia di dispersi in naufragio: un fermo
Uno scafista avrebbe provocato anche morte di una donna a bordo nave
Oltre 13mila disperati in salvo, 65 vittime accertate tra cui anche 3 neonati e centinaia di dispersi, uomini, donne e bambini finiti inesorabilmente in fondo al Mediterraneo. La settimana che si sta per chiudere conferma, purtroppo, quanto ormai da mesi vanno ripetendo gli esperti: sarà un'estate difficile e senza un intervento concreto dell'Europa sull'Africa non si riuscirà ad arginare il flusso immenso di migranti che dalla Libia - e nelle ultime settimane anche dall'Egitto - tentano di raggiungere le coste italiane. E si continueranno a contare i morti nel canale di Sicilia.
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venerdì 27 maggio 2016
Verità tossiche: la storia dell'altra “Terra dei fuochi” italiana tra Piemonte e Liguria
Serravalle Scrivia è una cittadina in provincia di Alessandria,
conosciuta principalmente per il suo outlet, il più grande d'Europa.
A poco meno di un chilometro da lì spicca quel che resta dell'Ecolibarna, un'azienda di smaltimento di rifiuti tossici che ha trasformato questa zona fra Tortona e Genova nella "terra dei fuochi piemontese."
Aperta nel 1983 e chiusa due anni dopo per "sospetto di inquinamento," l'Ecolibarna si occupava di smaltire i rifiuti industriali e tossici, anche se in realtà si limitava a stoccarli e abbandonarli nei pressi dello stabilimento, o in discariche abusive lungo il torrente Scrivia.
Nel 2003, con un decreto, il ministero dell'Ambiente dichiara "sito di interesse nazionale" un'area di circa 70.000 mq che comprende l'insediamento industriale e le aree a valle, fino alla sponda del Torrente Scrivia, ospitando migliaia di metri quadrati contaminati da melme acide e due discariche abusive piene di rifiuti tossici.
Come nella terra dei fuochi campana, anche qui tutto ruota intorno a un'azienda che, dietro una facciata legale, organizzava trasporti clandestini di sostanze nocive per poi scaricare tutto in fiumi o cave abbandonate.
Con una differenza importante però: mentre in Campania la situazione è rimasta sconosciuta fino alla metà degli anni Novanta, la storia dell'Ecolibarna invece è conosciuta da tutti sin dal 1986, quando il comune di Serravalle Scrivia riuscì a far chiudere l'azienda.
Eppure una vera e propria bonifica non è mai stata fatta.
"Quella fabbrica ha cambiato diversi nomi ma è sempre stata un problema," racconta Gianluigi Gandini del comitato Bonifica Ecolibarna a VICE News. La Gastaldi, dice, "si spacciava come azienda autorizzata a smaltire rifiuti tossici e nocivi delle attività industriali, senza però esserlo. Abbiamo scoperto che gettavano liquidi inquinanti nel Rio Negraro, un fiume che va a finire nello Scrivia, da dove si prende l'acqua potabile per circa 200mila persone."
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A poco meno di un chilometro da lì spicca quel che resta dell'Ecolibarna, un'azienda di smaltimento di rifiuti tossici che ha trasformato questa zona fra Tortona e Genova nella "terra dei fuochi piemontese."
Aperta nel 1983 e chiusa due anni dopo per "sospetto di inquinamento," l'Ecolibarna si occupava di smaltire i rifiuti industriali e tossici, anche se in realtà si limitava a stoccarli e abbandonarli nei pressi dello stabilimento, o in discariche abusive lungo il torrente Scrivia.
Nel 2003, con un decreto, il ministero dell'Ambiente dichiara "sito di interesse nazionale" un'area di circa 70.000 mq che comprende l'insediamento industriale e le aree a valle, fino alla sponda del Torrente Scrivia, ospitando migliaia di metri quadrati contaminati da melme acide e due discariche abusive piene di rifiuti tossici.
Come nella terra dei fuochi campana, anche qui tutto ruota intorno a un'azienda che, dietro una facciata legale, organizzava trasporti clandestini di sostanze nocive per poi scaricare tutto in fiumi o cave abbandonate.
Con una differenza importante però: mentre in Campania la situazione è rimasta sconosciuta fino alla metà degli anni Novanta, la storia dell'Ecolibarna invece è conosciuta da tutti sin dal 1986, quando il comune di Serravalle Scrivia riuscì a far chiudere l'azienda.
Eppure una vera e propria bonifica non è mai stata fatta.
Cos'è l'Ecolibarna
Per capire come un tranquillo paese piemontese si sia ritrovato dei rifiuti tossici in casa, occorre tornare indietro di molti decenni: tra il 1940 e il 1980 la zona dell'Ecolibarna era infatti occupata da una raffineria di oli lubrificanti, la Gastaldi Oli, anch'essa accusata di inquinamento ambientale.
"Quella fabbrica ha cambiato diversi nomi ma è sempre stata un problema," racconta Gianluigi Gandini del comitato Bonifica Ecolibarna a VICE News. La Gastaldi, dice, "si spacciava come azienda autorizzata a smaltire rifiuti tossici e nocivi delle attività industriali, senza però esserlo. Abbiamo scoperto che gettavano liquidi inquinanti nel Rio Negraro, un fiume che va a finire nello Scrivia, da dove si prende l'acqua potabile per circa 200mila persone."
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giovedì 26 maggio 2016
Dalla parte dei lavoratori francesi
Scioperi e proteste bloccano la Francia
Blocco delle otto raffinerie petrolifere francesi. Blocco dei porti di
Le Havre, Saint Nazaire, Marsiglia. Sciopero a tempo indeterminato delle
ferrovie a partire dal 31 maggio, e dei trasporti pubblici a Parigi dal
2 giugno. Sciopero del traffico aereo dal 3 al 5 giugno.
Lo scontro sociale in Francia sulla legge El Khomri si radicalizza. È
passato dalle giornate di mobilitazione nazionale scaglionate nel tempo
a una possibile dinamica di sciopero generale.
Con l'elevarsi del livello di scontro si alza la posta in gioco.
Hollande e Valls sembrano aver tagliato i ponti alle proprie spalle,
sotto la pressione incalzante della borghesia francese. La Medef
(Confindustria francese) che già ha denunciato i "cedimenti" del governo
ai sindacati per le modifiche apportate al testo originario della
legge, ha minacciato di rompere con l'esecutivo in caso di ulteriori
concessioni. Le Camere del Commercio e la Federazione delle imprese
delle costruzioni hanno chiesto al governo la mano pesante per
ripristinare l'ordine. Il gruppo Total ha minacciato di revocare i
propri piani di investimento in Francia nel caso di un prolungamento dei
blocchi e degli scioperi. La destra gollista denuncia l'incapacità del
governo di ripristinare “l'autorità” e invoca l'intervento poliziesco.
Hollande e Valls hanno risposto alle pressioni impugnando la
bandiera della fermezza. Prima hanno fatto ricorso al famigerato
articolo 49 della Costituzione che consente di aggirare il voto
parlamentare per decreto. Poi hanno inviato la polizia a sgomberare la
raffineria in sciopero di Fos-sur-Mer, per demotivare la continuità
della lotta. La parola d'ordine è: la legge sul lavoro non sarà
ritirata. La speranza del governo è che l'esibizione della fermezza
favorisca il riflusso del movimento, come era avvenuto nel 2010, sotto
Sarkozy, nello scontro sulle pensioni.
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Un altro naufragio davanti alle coste libiche: si stimano decine di morti
Roma - Ancora un naufragio nel canale di Sicilia, a 35 miglia dalle coste libiche:
un barcone con un centinaio di persone a bordo si è rovesciato.
L’allarme è stato dato da un velivolo di Eunavformed, la missione Ue,
che ha avvistato i migranti in difficoltà e chiamato i soccorsi. Sul
posto sono arrivate immediatamente le motovedette della Guardia
costiera. Secondo le prime stime i morti sarebbero 20; 91 le persone tratte in salvo.
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Meteo a 7 giorni: domenica caldo spazzato via dai temporali al nord, dall'aria fresca al centro
Il caldo resisterà solo all'estremo sud sino a martedì 31 maggio.
All'improvviso...l'estate!
No, non è questo il titolo adatto a questo redazionale, o meglio si tratta di un titolo incompleto, dovremmo infatti aggiungere...Si, ma per poco!
Per la verità al sud le temperature potranno restare mediamente estive anche nel corso della prossima settimana, mentre sul resto d'Italia il ridimensionamento atteso tra domenica 29 e lunedì 30 maggio risulterà importante.
Oltretutto al nord, come già detto in mille salse, sono attesi temporali anche di forte intensità che andranno a colpire soprattutto tra la notte e la mattinata di domenica, accanendosi in particolare tra alto Piemonte, alta Lombardia, Canton Ticino, poi Trentino, alto Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Riflessi instabili potranno comunque manifestarsi, oltre che sul resto del settentrione, anche su parte delle regioni centrali, segnatamente su Toscana, Umbria, nord Marche.
Da notare anche la presenza di un fronte afro-mediterraneo che sempre per domenica sporcherà i cieli delle isole maggiori e del medio basso Tirreno, lasciando cadere al suolo anche qualche goccia di pioggia mista a sabbia, come sovente capito quando si instaurano questi tipi di circolazione.
Nei giorni successivi, pur con un margine di incertezza ancora un po' alto, stante la mancanza di una vera convergenza tra modelli, ci aspettiamo che l'instabilità si trasferisca gradualmente verso il centro-sud, coinvolgendo soprattutto la dorsale appenninica e manifestandosi in particolare nelle ore pomeridiane.
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No, non è questo il titolo adatto a questo redazionale, o meglio si tratta di un titolo incompleto, dovremmo infatti aggiungere...Si, ma per poco!
Per la verità al sud le temperature potranno restare mediamente estive anche nel corso della prossima settimana, mentre sul resto d'Italia il ridimensionamento atteso tra domenica 29 e lunedì 30 maggio risulterà importante.
Oltretutto al nord, come già detto in mille salse, sono attesi temporali anche di forte intensità che andranno a colpire soprattutto tra la notte e la mattinata di domenica, accanendosi in particolare tra alto Piemonte, alta Lombardia, Canton Ticino, poi Trentino, alto Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Riflessi instabili potranno comunque manifestarsi, oltre che sul resto del settentrione, anche su parte delle regioni centrali, segnatamente su Toscana, Umbria, nord Marche.
Da notare anche la presenza di un fronte afro-mediterraneo che sempre per domenica sporcherà i cieli delle isole maggiori e del medio basso Tirreno, lasciando cadere al suolo anche qualche goccia di pioggia mista a sabbia, come sovente capito quando si instaurano questi tipi di circolazione.
Nei giorni successivi, pur con un margine di incertezza ancora un po' alto, stante la mancanza di una vera convergenza tra modelli, ci aspettiamo che l'instabilità si trasferisca gradualmente verso il centro-sud, coinvolgendo soprattutto la dorsale appenninica e manifestandosi in particolare nelle ore pomeridiane.
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Previsioni meteo: temperature e precipitazioni previste per i prossimi 10 giorni in Italia
MALTEMPO: quanta pioggia sulle Alpi nel prossimi sei giorni (guarda la cartina all'interno)
mercoledì 25 maggio 2016
Crolla l'industria italiana: a marzo la peggior frenata dal 2013
Pesa la prima contrazione del comparto degli autoveicoli dal dicembre
2013: il fatturato è sceso del 6,5%. Vanno meglio gli ordinativi che
nonostante il dato negativo su base annua, sono stabili rispetto a
febbraio
MILANO - Battuta d'arresto per l'industria italiana che a marzo registra la peggior frenata dall'estate del 2013 con una contrazione del fatturato del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e dell'1,6% su febbraio. In discesa anche gli ordinativi (-3,3%), che però, rispetto all'anno precedente, crescono dello 0,1%. A trainare il crollo è in particolare il comparto delle auto che scende del 6,5% registrando la prima battuta d'arresto dal dicembre del 2013. Dati che preoccupano gli addetti ai lavori perché rischiano di zavorrare la già lenta ripresa economica.
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MILANO - Battuta d'arresto per l'industria italiana che a marzo registra la peggior frenata dall'estate del 2013 con una contrazione del fatturato del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e dell'1,6% su febbraio. In discesa anche gli ordinativi (-3,3%), che però, rispetto all'anno precedente, crescono dello 0,1%. A trainare il crollo è in particolare il comparto delle auto che scende del 6,5% registrando la prima battuta d'arresto dal dicembre del 2013. Dati che preoccupano gli addetti ai lavori perché rischiano di zavorrare la già lenta ripresa economica.
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Migranti: naufragio a largo Libia; 500 salvi, 5 vittime
Il barcone si è rovesciato per il sovraccarico e centinaia di persone sono finite in mare
Nuova tragedia nel canale di Sicilia: un barcone carico di oltre 500 migranti si è rovesciato al largo della Libia. Nella zona sono intervenute nave Bettica e nave Bergamini della Marina Militare, che hanno lanciato zattere di salvataggio e giubbotti salvagente. Al momento sono stati salvati circa 500 migranti e recuperate le salme di altre 5 persone. Le ricerche di altri eventuali dispersi sono ancora in corso.
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Meteo a 7 giorni: dall'ondata di CALDO al centro-sud all'ondata di TEMPORALI al nord
Confermata l'ondata di caldo che si farà sentire specie al centro-sud fino alla giornata di sabato. A seguire tempo in peggioramento con forti temporali a partire dal nord...
L'alta pressione africana scalda i motori e si prepara a sferrare un primo veloce "attacco" alla nostra Penisola.
L'apice del caldo verrà toccato sull'Italia tra venerdì 27 e sabato 28 maggio. Interessato soprattutto il centro-sud, ma anche il nord avrà valori di tutto rispetto sulle pianure, specie nelle ore pomeridiane.
La prima mappa ci mostra il quadro delle temperature a 1500 metri (circa) previsto per le ore centrali di sabato 28 maggio.
Come si può notare, la Sardegna (specie la parte meridionale), la Sicilia e le estreme regioni meridionali verranno raggiunte da isoterme comprese tra 23 e 25° alla medesima quota, con effetti abbastanza vistosi sulle termiche al suolo (per tutti i dettagli si legga questo articolo: http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/caldo-sardegna-e-sicilia-puntano-ai-37-38-c-/53790/)
L'onda calda sarà piuttosto intensa, ma nel complesso di breve durata.
Già nella giornata di domenica 29 maggio il tempo tenderà a cambiare vistosamente sulle regioni settentrionali e parte di quelle centrali a suon di rovesci e temporali (seconda mappa).
Alle precipitazioni si assocerà anche un generale calo delle temperature specie in occasione di temporali intensi o eventuali grandinate.
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L'apice del caldo verrà toccato sull'Italia tra venerdì 27 e sabato 28 maggio. Interessato soprattutto il centro-sud, ma anche il nord avrà valori di tutto rispetto sulle pianure, specie nelle ore pomeridiane.
La prima mappa ci mostra il quadro delle temperature a 1500 metri (circa) previsto per le ore centrali di sabato 28 maggio.
Come si può notare, la Sardegna (specie la parte meridionale), la Sicilia e le estreme regioni meridionali verranno raggiunte da isoterme comprese tra 23 e 25° alla medesima quota, con effetti abbastanza vistosi sulle termiche al suolo (per tutti i dettagli si legga questo articolo: http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/caldo-sardegna-e-sicilia-puntano-ai-37-38-c-/53790/)
L'onda calda sarà piuttosto intensa, ma nel complesso di breve durata.
Già nella giornata di domenica 29 maggio il tempo tenderà a cambiare vistosamente sulle regioni settentrionali e parte di quelle centrali a suon di rovesci e temporali (seconda mappa).
Alle precipitazioni si assocerà anche un generale calo delle temperature specie in occasione di temporali intensi o eventuali grandinate.
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"BUUM" domenica temporali al nord, nubi africane sulle isole maggiori...
Ecco il DILUVIO atteso al nord nella giornata di domenica 29 maggio
Capodogli arenati avevano gli stomaci pieni di plastica e parti di automobili
13 metri di rete da pesca e il coperchio di un motore sono solo alcuni dei contenuti sorprendenti trovate all’interno stomaci dei capodogli che negli ultimi tempi si sono spiaggiati sulla costa del Mare del Nord della Germania.
13 capodogli sono stati trovati arenati sulle coste del Mare del Nord, una zona che è troppo poco profonda per la fauna marina. Quello che è più inquietante è cosa è stato scoperto dentro di loro: gli scienziati sono stati profondamente disturbati da ciò che hanno trovato nello stomaco degli animali. Finora sono più di 30 i capodogli trovati spiaggiati dall’inizio dell’anno nel Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Danimarca e Germania.
Secondo un comunicato stampa dal Wadden Sea National Park in Schleswig-Holstein, molte delle balene avevano lo stomaco pieno di detriti di plastica, tra cui una rete da pesca di 13 metri di lunghezza, un pezzo di plastica di 70 centimetri da un auto e altri rifiuti di plastica.
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