mercoledì 5 luglio 2017
Monte Paschi Siena, 5.500 esuberi e 600 filiali da chiudere
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Pensionata si dà fuoco al cimitero di Torino, è grave
Ancora sconosciuti i motivi del gesto
Una donna di 70 anni si è data fuoco al cimitero monumentale di Torino, davanti agli sguardi atterriti di altri visitatori in raccoglimento davanti alle tombe dei loro cari. La pensionata, senza documenti, si è cosparsa di alcol e poi ha acceso il fuoco.
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lunedì 3 luglio 2017
Botte a bimbi, anche disabili, maestra ai domiciliari
A Roma, secondo l'accusa in un caso la testa di un'alunna nel cestino dei rifiuti
Violenze fisiche e psicologiche ad alcuni alunni di 6 anni come, in un caso, schiaffi in faccia e ginocchiate nella schiena. Per questo motivo una maestra elementare di 54 anni è stata arrestata, e messa ai domiciliari, su disposizione del gip di Roma. Secondo quanto accertato dalla polizia l'insegnante avrebbe infilato la testa di una bambina, con difficoltà psicofisiche, nel cestino dei rifiuti.
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Germania, scontro tra pullman e camion in Baviera: 18 morti
Il pullman è andato a fuoco, uccidendo alcuni passeggeri a bordo
In uno scontro fra un pullman e un camion, in Baviera, 18 persone sono morte e 30 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. L'incidente è avvenuto sulla A9 stamani, nei pressi di Muenchberg. Il pullman, a bordo del quale si trovava un gruppo di 46 viaggiatori e due conducenti, è andato in fiamme uccidendo alcuni passeggeri a bordo. Sul posto elicotteri e mezzi di soccorso. L'autostrada è stata chiusa al traffico.
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sabato 1 luglio 2017
Bargagli, dimentica il freno a mano: muore schiacciata due volte dall’auto
Genova - Una donna di 75 anni, Anna Cevasco, è morta a metà mattinata a Bargagli, in alta Valbisagno, dopo essere stata investita due volte dalla sua auto: l’incredibile incidente è avvenuto tra via Giacomazzi a Bargagli e un vialetto privato che si innesta su questa strada.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Bargagli, intervenuti sul posto, la pensionata sarebbe scesa dalla macchina, in cima al suo vialetto (in foto) dimenticando di inserire il freno a mano, probabilmente per la fretta di rientrare in casa. Il veicolo, parcheggiato in discesa, si è messo in movimento e l’ha investita, una prima volta. Incredibilmente il mezzo, dopo aver sbattuto contro una ringhiera sul lato opposto della carreggiata di via Giacomazzi, è tornato indietro, travolgendola nuovamente.
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Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Bargagli, intervenuti sul posto, la pensionata sarebbe scesa dalla macchina, in cima al suo vialetto (in foto) dimenticando di inserire il freno a mano, probabilmente per la fretta di rientrare in casa. Il veicolo, parcheggiato in discesa, si è messo in movimento e l’ha investita, una prima volta. Incredibilmente il mezzo, dopo aver sbattuto contro una ringhiera sul lato opposto della carreggiata di via Giacomazzi, è tornato indietro, travolgendola nuovamente.
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Prà, cadavere straziato vicino ai binari. Traffico in tilt. Si circola su un binario
Savignone, bimbo di 5 anni investito da un’auto, è grave al Gaslini
Scivola in un fosso per l’irrigazione e muore annegato a 37 anni
Garbagna (AL), muore schiacciato dal suo trattore
venerdì 30 giugno 2017
Fossano, sparisce Johnny lo zingaro ergastolano in semilibertà
Tirato in ballo anche nella
morte di Pier Paolo Pasolini , Giuseppe Mastini non si è presentato alla
scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, nel Savonese,
dove era stato assegnato per svolgere un periodo di lavoro esterno.
di CARLOTTA ROCCIGiuseppe Mastini - detto anche lo zingaro Johnny lo Zingaro - non si è presentato alla scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, nel Savonese, dove era stato assegnato dal tribunale di sorveglianza per svolgere un periodo di lavoro esterno. Dal 1989 è condannato all’ergastolo e sta scontando la pena nel carcere di Fossano. Il suo curriculum criminale conta una lunga serie di morti ammazzati.
La sua amicizia con Giuseppe Pelosi gli è valsa anche il sospetto di essere stato complice nell’omicidio di Pier Paolo Pasolini. Secondo gli investigatori, infatti, Pelosi non agì da solo nell’omicidio dello massacrato all’Idroscalo di Ostia nella notte tra l’ 1 e il 2 novembre del 1975. Mastini però ha sempre negato di avere avuto un ruolo in quella vicenda.
Ammesso al lavoro esterno alla scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, questa mattina non si è presentato e dalle 8 non si trova da nessuna parte. Tecnicamente però non può ancora essere considerato evaso perché ha tempo fino alle 19.30 per presentarsi nel carcere di Fossano.
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Roma, bengalese aggredito a calci e pugni per la casa popolare a Tor Bella Monaca
È accaduto lunedì scorso in
largo Mengaroni. L'uomo, cittadino italiano, ha denunciato la vicenda al
commissariato di polizia Casilino Nuovo
di LUCA MONACOPicchiato perché di origine bengalese, ancorché con cittadinanza italiana, beneficiario di un alloggio popolare. È quanto accaduto lunedì scorso a Howlader Dulal di 52 anni, a Tor Bella Monaca. L'uomo ha denunciato la vicenda al commissariato di polizia Casilino Nuovo. Secondo quanto raccontato alla polizia, ad aggredirlo con calci e pugni, in largo Ferruccio Mengaroni, sono stati quattro ragazzi italiani tra i 20 e i 25 anni ai quali stava chiedendo informazioni per raggiungere l'abitazione popolare assegnatagli dal Comune. "Qui non c'è posto per te.
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Vigile uccide suo superiore e si ammazza
L'episodio nel Comune. Gli ha sparato al torace e si è sparato
(ANSA) - MILANO, 29 GIU - A San Donato Milanese un vigile ha sparato al suo superiore uccidendolo e poi si è ammazzato.
L'agente ha sparato sparato al petto del vicecomandante e poi si è
puntato la pistola alla testa e si è ucciso. Secondo le prime
informazioni, all'origine del gesto attriti sul posto di lavoro.
L'episodio è accaduto poco dopo le 15 in via Cesare Battisti 2, negli
uffici della Polizia locale del Comune di San Donato Milanese, a sud-est
di Milano. Entrambi sono stati trasportati d'urgenza in ospedale in
condizioni gravi, ma sono morti poco dopo. L'omicidio-suicidio è
avvenuto nei locali del comando della Polizia locale di San Donato
Milanese. La vittima si chiamava Massimo Iussa, 49 anni, vicecomandante,
di Gemona del Friuli (Udine) e residente a Lodi.
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giovedì 29 giugno 2017
Savona, 4 turisti travolti dalle onde, un morto. Cogoleto, barista eroe salva 2 ragazze e si ferisce
Savona -Una persona è morta annegata in mare a Savona
e altre tre sono state soccorse e tratte in salvo da uomini della
Capitaneria e dei Vigili del Fuoco mentre facevano il bagno nonostante
le condizioni proibitive del mare.
È accaduto nella tarda mattinata nell’area del Prolungamento di Savona dove
un gruppo di quattro turisti provenienti da Torino si sono avventurati
in mare nonostante una forte mareggiata, onde alte, vento forte e
correnti di risacca. Due di loro sono stati aiutati a tornare a riva da
alcune persone che si trovavano in spiaggia, un terzo è stato tratto in
salvo dall’ equipaggio di un elicottero e trasportato all’ospedale San
Paolo di Savona per un principio di annegamento.
Una quarta persona, di circa 50 anni, è stata
data per dispersa ma successivamente il suo corpo è stato ritrovata poco
distante. La salma è stata trasferita all’obitorio del nosocomio
savonese, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Testimoni hanno
visto i gruppo di quattro persone avventurarsi in mare nonostante le
condizioni proibitive non riuscendo più a guadagnare la riva.
L’uomo morto annegato a Savona durante una mareggiata sarebbe uno straniero di origini moldave residente a Torino.Continua qui
Delitto di Londra, confessa la coinquilina
La ragazza, bengalese con cittadinanza inglese, ha detto agli inquirenti di essere stata lei a colpire a morte Pietro Sanna nel suo appartamento di Canning Town
Ha confessato la coinquilina di Pietro Sanna, il 23enne sardo ucciso a coltellate a Londra e trovato morto dal fratello Giomaria lunedì mattina nel suo appartamento di Canning Town. La ragazza, bengalese con cittadinanza inglese, avrebbe accoltellato il giovane «con un attacco brutale e feroce», secondo le parole della polizia dopo il ritrovamento del cadavere. Non sono trapelati altri dettagli sul caso del giovane che aveva lasciato la Sardegna due anni fa per perfezionare l’inglese e raggiungere il fratello maggiore che si era trasferito già qualche anno prima.
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mercoledì 28 giugno 2017
Maltempo in Lombardia : tornado si forma a Mortara, nel pavese
Maltempo al Nord/
Come ampiamente previsto i temporali in atto quest’oggi al nord Italia
risultano particolarmente violenti a causa dei forti contrasti termici
tra l’aria calda presente nei bassi strati e l’aria nettamente più
fresca che sta avanzando da ovest.
Ai contrasti termici ovviamente bisogna aggiungere la forte accelerazione dei venti alle alte quote che sta aumentando sensibilmente l’instabilità all’interno dell’intera colonna d’aria troposferica, oltre che sollecitare la rotazione dei moti convettivi (wind shear ) favorendo lo sviluppo di supercelle.
Nelle ultime ore sono numerosi i temporali che si sono rapidamente formati sulle regioni del Nord : i più estesi e violenti hanno interessato le aree interne del genovesato, la Toscana settentrionale, l’Emilia, la Lombardia meridionale, le Prealpi venete e il Friuli.
Un temporale supercellulare ( molto violento e pressocchè completo) si è sviluppato tra basso Piemonte e pavese attorno alle 13.00. Il temporale ha fortemente coinvolto la pianura Padana del pavese dove oltre alla grandine si è sviluppato anche un tornado di bassa categoria. Il cono tornadico si è formato nei pressi di Mortara (Pavia) , da dove giunge il video che vi mostriamo. Tanta paura per il fenomeno, ma al momento non risultano danni a cose o persone.
Video
MANTOVANO: risultano pesanti le conseguenze del maltempo grandinigeno che si è abbattuto soprattutto su Suzzara, dove si segnalano vetri rotti, carrozzerie delle auto danneggiate, alberi caduti e persino lampioni pericolanti.
Ultime ore: aggiornamenti
Ai contrasti termici ovviamente bisogna aggiungere la forte accelerazione dei venti alle alte quote che sta aumentando sensibilmente l’instabilità all’interno dell’intera colonna d’aria troposferica, oltre che sollecitare la rotazione dei moti convettivi (wind shear ) favorendo lo sviluppo di supercelle.
Nelle ultime ore sono numerosi i temporali che si sono rapidamente formati sulle regioni del Nord : i più estesi e violenti hanno interessato le aree interne del genovesato, la Toscana settentrionale, l’Emilia, la Lombardia meridionale, le Prealpi venete e il Friuli.
Un temporale supercellulare ( molto violento e pressocchè completo) si è sviluppato tra basso Piemonte e pavese attorno alle 13.00. Il temporale ha fortemente coinvolto la pianura Padana del pavese dove oltre alla grandine si è sviluppato anche un tornado di bassa categoria. Il cono tornadico si è formato nei pressi di Mortara (Pavia) , da dove giunge il video che vi mostriamo. Tanta paura per il fenomeno, ma al momento non risultano danni a cose o persone.
Video
MANTOVANO: risultano pesanti le conseguenze del maltempo grandinigeno che si è abbattuto soprattutto su Suzzara, dove si segnalano vetri rotti, carrozzerie delle auto danneggiate, alberi caduti e persino lampioni pericolanti.
Ultime ore: aggiornamenti
I temporali e i fulmini appena caduti in Italia e in Europa
Il gioco d’azzardo dei politici brucia 140 milioni nel Casinò della Valle d’Aosta
Indagati amministratori pubblici e governatori. Hanno finanziato una “mangiatoia” senza alcuna possibilità di rilancio
«Un’indulgente operazione di foraggiamento finanziario». Soldi buttati. Ancora e ancora. Spesi con ostinazione, pur sapendo che erano a fondo perduto. Insomma, la Regione Valle d’Aosta, dal 2012 al 2015, avrebbe finanziato con 140 milioni di euro un’impresa che non aveva alcuna speranza di funzionare. Perché?
Questa, sui motivi, è la risposta più difficile. E riguarda il futuro delle indagini, affidate alla guardia di finanza. Ma intanto, per la prima volta, la leggenda che ti raccontavano tutti appena mettevi piede in Val d’Aosta trova conferma in un atto giudiziario di 95 pagine: «Invito a fornire deduzioni». Ventidue amministratori pubblici, fra cui l’ex governatore Augusto Rollandin, dovranno spiegare le ragioni di questo danno erariale. Mentre anche il procuratore Giancarlo Avenati Bassi ha già aperto un fascicolo per falso in bilancio e truffa aggravata, notificando sette avvisi di garanzia. Una duplice inchiesta, dunque, su quello che molti sospettavano da tempo. Perché la leggenda diceva pressapoco così: «In Val d’Aosta tutto passa dal Casinò. Quel posto è una mangiatoia».
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Niccolò Zancan
inviato a Saint Vincent
Come scommettere sempre sul numero perdente. Ecco quello che è
stata la gestione del Casinò di Saint-Vincent, per la procura regionale
della Corte dei Conti. «Un’ingiustificata dissipazione di provviste
erariali di enorme consistenza». «Una macroscopica violazione delle
norme».«Un’indulgente operazione di foraggiamento finanziario». Soldi buttati. Ancora e ancora. Spesi con ostinazione, pur sapendo che erano a fondo perduto. Insomma, la Regione Valle d’Aosta, dal 2012 al 2015, avrebbe finanziato con 140 milioni di euro un’impresa che non aveva alcuna speranza di funzionare. Perché?
Questa, sui motivi, è la risposta più difficile. E riguarda il futuro delle indagini, affidate alla guardia di finanza. Ma intanto, per la prima volta, la leggenda che ti raccontavano tutti appena mettevi piede in Val d’Aosta trova conferma in un atto giudiziario di 95 pagine: «Invito a fornire deduzioni». Ventidue amministratori pubblici, fra cui l’ex governatore Augusto Rollandin, dovranno spiegare le ragioni di questo danno erariale. Mentre anche il procuratore Giancarlo Avenati Bassi ha già aperto un fascicolo per falso in bilancio e truffa aggravata, notificando sette avvisi di garanzia. Una duplice inchiesta, dunque, su quello che molti sospettavano da tempo. Perché la leggenda diceva pressapoco così: «In Val d’Aosta tutto passa dal Casinò. Quel posto è una mangiatoia».
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“Furbetti del cartellino”, 50 indagati fra i dipendenti del Comune di Piacenza
“Stolto far lavorare gli anziani, mentre i giovani sono disoccupati”
Nell’udienza alla Cisl il Papa critica le «pensioni d’oro, un’offesa non
meno grave di quelle troppo povere». Poi denuncia: «A volte la
corruzione è entrata nel cuore dei sindacalisti»
Salvatore Cernuzio
È «un nuovo patto sociale per il lavoro»
quello che invoca Papa Bergoglio durante l’udienza di oggi in Aula
Paolo VI ai membri della Cisl, affinché si riducano «le ore di lavoro di
chi è nell’ultima stagione lavorativa, per creare lavoro per i giovani
che hanno il diritto-dovere di lavorare». «È una
società stolta e miope quella che costringe gli anziani a lavorare
troppo a lungo e obbliga una intera generazione di giovani a non
lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti», tuona il Papa nel suo discorso ai delegati che oggi iniziano i lavori del XVIII Congresso Nazionale sul tema “Per la persona, per il lavoro”, guidati dalla segretaria generale Annamaria Furlan.
Francesco non risparmia anche una critica contro «le pensioni d’oro» che - dice - «sono un’offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del lavoro diventino perenni». Questo è un rischio come i tanti che, ai giorni nostri, minano il legame tra persona e lavoro , «due parole che possono e devono stare insieme». «Se pensiamo e diciamo il lavoro senza la persona, il lavoro finisce per diventare qualcosa di disumano, che dimenticando le persone dimentica e smarrisce sé stesso. Ma se pensiamo la persona senza lavoro, diciamo qualcosa di parziale, di incompleto, perché la persona si realizza in pienezza quando diventa lavoratore, lavoratrice; perché l’individuo diventa persona quando si apre agli altri, alla vita sociale, quando fiorisce nel lavoro», afferma Papa Bergoglio.
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Salvatore Cernuzio
Città del Vaticano
Francesco non risparmia anche una critica contro «le pensioni d’oro» che - dice - «sono un’offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del lavoro diventino perenni». Questo è un rischio come i tanti che, ai giorni nostri, minano il legame tra persona e lavoro , «due parole che possono e devono stare insieme». «Se pensiamo e diciamo il lavoro senza la persona, il lavoro finisce per diventare qualcosa di disumano, che dimenticando le persone dimentica e smarrisce sé stesso. Ma se pensiamo la persona senza lavoro, diciamo qualcosa di parziale, di incompleto, perché la persona si realizza in pienezza quando diventa lavoratore, lavoratrice; perché l’individuo diventa persona quando si apre agli altri, alla vita sociale, quando fiorisce nel lavoro», afferma Papa Bergoglio.
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Torino, disoccupata si dà fuoco all’Inps: “Ho troppi debiti”
Il gesto di fronte all’impiegata che cura le pratiche per l’indennità mensile.Era senza lavoro da gennaio: è in gravi condizioni
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Massimiliano Peggio
Torino
«Perché ho fatto questo? Perché ho un sacco di debiti. Non ce la
faccio più a vivere così. Che ne sapete voi per dirmi che non ne vale la
pena? La mia vita non vale la pena». Seduta nell’atrio dell’ufficio
Inps Torino Nord, Concetta Iolanda Candido, 46 anni, si è sfogata così,
con chi l’ha soccorsa, spegnendole le fiamme che in pochi istanti le
avevano divorato vestiti e capelli. Licenziata da sei mesi da un grande
pub di periferia, ieri mattina si è presentata allo sportello 4
dell’ufficio Inps di corso Giulio Cesare 290 con due bottiglie di alcol
nella borsa e un accendino. Ha preso il numero della prenotazione e ha
atteso il suo turno. Quando si è trovata a faccia a faccia con
l’impiegata che cura le pratiche per l’indennità mensile di
disoccupazione, si è cosparsa la testa e il corpo di alcol e si è data
fuoco. Un uomo in coda ha cercato di fermala, strappandole di mano
l’accendino, ma non è riuscito. Un ragazzo marocchino, anche lui in
coda, ha afferrato un estintore ed ha spento il fuoco sul suo corpo.Continua qui
Disastrosa grandinata in Piemonte: chicchi da 10 cm nell'astigiano!
Come preannunciato le correnti di origine atlantica sopraggiunte
sull'Italia settentrionale nelle ultime ore hanno innescato primi
violenti temporali sul Nord-Ovest. L'instabilità tenderà a spostarsi
soprattutto sul Nord-Est e al Centro nel corso della giornata odierna.
Dalla tarda serata di ieri, forti precipitazioni e temporali si sono abbattuti sul Piemonte, in particolare fra torinese, biellese, astigiano, con parecchi danni causati dalla violenza dei fenomeni, soprattutto del vento (con tetti scoperchiati, allagamenti e frane in provincia di Torino).
Una violentissima grandinata ha interessato l'astigiano, a causa di una supercella temporalesca: impressionanti le immagini che arrivano da Frinco, dove intorno alla mezzanotte sono caduti chicchi di grandine anche di 8-10 cm, con forma altamente irregolare (sintomo di elevati moti verticali all'interno della cella temporalesca). Inevitabili i danni, ancora da quantificare bene.
Fonte
VIOLENTI nubifragi hanno colpito nella notte, il Verbano, l'Ossola, il Canton Ticino e il nord della Lombardia, tra Varesotto, Comasco e Brianza.
Ultimi aggiornamenti
Dalla tarda serata di ieri, forti precipitazioni e temporali si sono abbattuti sul Piemonte, in particolare fra torinese, biellese, astigiano, con parecchi danni causati dalla violenza dei fenomeni, soprattutto del vento (con tetti scoperchiati, allagamenti e frane in provincia di Torino).
Una violentissima grandinata ha interessato l'astigiano, a causa di una supercella temporalesca: impressionanti le immagini che arrivano da Frinco, dove intorno alla mezzanotte sono caduti chicchi di grandine anche di 8-10 cm, con forma altamente irregolare (sintomo di elevati moti verticali all'interno della cella temporalesca). Inevitabili i danni, ancora da quantificare bene.
Fonte
Maltempo a Torino : nubifragio sul capoluogo, tetti scoperchiati dai forti venti
VIOLENTI nubifragi hanno colpito nella notte, il Verbano, l'Ossola, il Canton Ticino e il nord della Lombardia, tra Varesotto, Comasco e Brianza.
Ultimi aggiornamenti
Nord e parte del centro a rischio di FORTI TEMPORALI nelle prossime ore!
martedì 27 giugno 2017
Strada della Crenna, cantieri del Terzo valico ancora fermi.
Due mesi fa l’annuncio del commissario del Terzo valico Iolanda Romano: “Tra aprile e maggio 2017 torneranno operativi i cantieri stradali sulla strada provincia 161, nei comuni di Serravalle Scrivia e Gavi”. Siamo quasi a luglio ma nulla si è mosso
per il ponte sul Neirone, per la strada comunale della Crenna e
tantomeno per la galleria omonima, sempre più pericolosa dal 2013 in poi
a causa della presenza dei camion del Terzo valico. I lavori in
questione erano stati affidati dal Cociv alla Grandi Opere Italiane
di Conegliano Veneto, spazzata via a novembre dagli arresti che hanno
visto finire ai domiciliari quasi tutta la dirigenza del Cociv stesso.
Da allora sono bloccati tutti i cantieri.
La scorsa primavera il consorzio ha riaffidato gli interventi a due imprese, la Techno Scavi, di Chieti, e la Mga di Massa Carrara. Tutto sembrava quindi pronto per rivedere gli operai nei cantieri e sperare di eliminare, a breve, i disagi causati dai lavori. Invece, tutto è rimasto come prima, a parte qualche sopralluogo, e di vedere la galleria della Crenna allargata come promesso da oltre cinque anni non se ne parla, anche perché prima va adeguata la strada della Crenna al transito dei mezzi pesanti in vista della chiusura del tunnel. “Gli unici interventi – spiegano dalla Provincia – nelle ultime settimane sono stati eseguiti dal Cociv su nostra richiesta per mettere in sicurezza alcuni cantieri. Per il resto, dell’avvio dei lavori con le nuove ditte non abbiamo notizia. Anche perché prima della riapertura dei cantieri deve essere fatta una comunicazione ufficiale alla Provincia, che non c’è ancora, per riemettere tutte le ordinanze in vigore a nome delle nuove imprese. I tempi? Non abbiamo notizie in tal senso”. Ad aprile, il commissario Romano aveva fatto sapere che la durata stimata per il completamento del ponte sul Neirone è di circa 4 mesi, mentre l’adeguamento della galleria della Crenna richiederà dai 10 agli 11 mesi di lavoro e potrà partire non appena sarà approvata la variante per il bypass provvisorio, cioè salita Crenna. Cioè chissà quando.
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La scorsa primavera il consorzio ha riaffidato gli interventi a due imprese, la Techno Scavi, di Chieti, e la Mga di Massa Carrara. Tutto sembrava quindi pronto per rivedere gli operai nei cantieri e sperare di eliminare, a breve, i disagi causati dai lavori. Invece, tutto è rimasto come prima, a parte qualche sopralluogo, e di vedere la galleria della Crenna allargata come promesso da oltre cinque anni non se ne parla, anche perché prima va adeguata la strada della Crenna al transito dei mezzi pesanti in vista della chiusura del tunnel. “Gli unici interventi – spiegano dalla Provincia – nelle ultime settimane sono stati eseguiti dal Cociv su nostra richiesta per mettere in sicurezza alcuni cantieri. Per il resto, dell’avvio dei lavori con le nuove ditte non abbiamo notizia. Anche perché prima della riapertura dei cantieri deve essere fatta una comunicazione ufficiale alla Provincia, che non c’è ancora, per riemettere tutte le ordinanze in vigore a nome delle nuove imprese. I tempi? Non abbiamo notizie in tal senso”. Ad aprile, il commissario Romano aveva fatto sapere che la durata stimata per il completamento del ponte sul Neirone è di circa 4 mesi, mentre l’adeguamento della galleria della Crenna richiederà dai 10 agli 11 mesi di lavoro e potrà partire non appena sarà approvata la variante per il bypass provvisorio, cioè salita Crenna. Cioè chissà quando.
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Terzo Valico, esposto di Legambiente alla corte dei Conti: «C’è danno erariale»
Novi Ligure (AL) - Legambiente, Pro Natura, Alessandria No Amianto dal Terzo Valico e L’Altra Campomorone hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti sul
Terzo Valico ferroviario sostenendo la sussistenza del danno erariale.
«I lavori dell’infrastruttura sono costosi, impattanti e inutili -
sostengono le associazioni ambientaliste - le risorse destinate al
collegamento tra il porto di Genova e l’entroterra padano, annoverato
tra le opere `strategiche´ sulla base di previsioni di incremento del
traffico portuale che negli anni sono state smentite nei fatti,
andrebbero destinate ad ammodernare le linee ferroviarie esistenti e
alla messa in sicurezza idrogeologica».
A partire da questa convinzione è stato presentato l’esposto per «consentire la verifica dell’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche».
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A partire da questa convinzione è stato presentato l’esposto per «consentire la verifica dell’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche».
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ALERT METEO: le zone più a rischio di fenomeni estremi nella giornata di mercoledì 28
L'aggiornamento del modello ad area limitata di MeteoLive conferma il peggioramento intenso di mercoledì sull'Italia settentrionale, ma coinvolge maggiormente nella fenomenologia anche il centro Italia.
A livello di fenomeni estremi proprio il centro diverrà con buona probabilità una delle zone dove si potrebbero sviluppare, pur localmente, temporali anche di notevole intensità, a causa del netto contrasto termico tra l'aria calda in risalita dall'Africa e quella più fresca in graduale sfondamento sul Mediterraneo.
Andiamo a vedere dove riteniamo possibili i FENOMENI ABBONDANTI:
PIEMONTE: Biellese, Verbano, Cusio, Ossola con accumuli anche superiori ai 120mm sul Lago Maggiore.
LOMBARDIA: Varesotto, Comasco, Bergamasca, Lecchese, alto Milanese, Bresciano, con accumuli anche superiori ai 110mm sul Varesotto.
VENETO: notevoli accumuli su Lessini, Cadore e più in generale su Vicentino, Trevigiano, Bellunese con accumuli superiori ai 90mm.
FRIULI VENEZIA GIULIA: notevoli accumuli in tutte le valli del Tarvisiano e della Carnia ma anche sulle pianure possibili violenti temporali nel pomeriggio-sera. Accumuli sino a 100-120m.
FENOMENI MODERATI:
-Su Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Piemonte occidentale.
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A livello di fenomeni estremi proprio il centro diverrà con buona probabilità una delle zone dove si potrebbero sviluppare, pur localmente, temporali anche di notevole intensità, a causa del netto contrasto termico tra l'aria calda in risalita dall'Africa e quella più fresca in graduale sfondamento sul Mediterraneo.
Andiamo a vedere dove riteniamo possibili i FENOMENI ABBONDANTI:
PIEMONTE: Biellese, Verbano, Cusio, Ossola con accumuli anche superiori ai 120mm sul Lago Maggiore.
LOMBARDIA: Varesotto, Comasco, Bergamasca, Lecchese, alto Milanese, Bresciano, con accumuli anche superiori ai 110mm sul Varesotto.
VENETO: notevoli accumuli su Lessini, Cadore e più in generale su Vicentino, Trevigiano, Bellunese con accumuli superiori ai 90mm.
FRIULI VENEZIA GIULIA: notevoli accumuli in tutte le valli del Tarvisiano e della Carnia ma anche sulle pianure possibili violenti temporali nel pomeriggio-sera. Accumuli sino a 100-120m.
FENOMENI MODERATI:
-Su Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Piemonte occidentale.
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MERCOLEDI 28 GIUGNO: ecco i ROVESCI o TEMPORALI al nord e su parte del centro...
All’asta la casa di un disabile: la compra e gliela restituisce
Livorno, il gesto di un anonimo: «Il bene si fa senza pubblicità». Non vuole che il suo nome finisca sui giornali
LIVORNO - Il benefattore non ama i riflettori. Non vuole che il suo nome
finisca sui giornali, che sia pronunciato come si fa con un mecenate o
un santo protettore. «Perché quando si fa del bene lo si fa e basta,
senza pubblicità, senza altri fini, come un imperativo categorico»,
spiega agli amici con un sorriso scherzoso pensando ai vecchi studi di
filosofia delle superiori. Eppure Mister X è già diventato famoso nella
sua città, Livorno, anche senza un’identità e un volto, proprio per
quell’atto di bene assoluto.
257 euro al mese
Ha letto la notizia di un disabile (con pensione da 257 euro al mese)
che ha perso il lavoro per circostanze poco chiare che sono al vaglio
dei magistrati. Poi l’hanno informato che quell’uomo, per
l’impossibilità di pagare il mutuo, ha perso anche la casa e per il
dispiacere è stato colpito da un ictus. Così il benefattore segreto si è
commosso, ha chiamato il sindaco Filippo Nogarin che lo ha messo in
contatto con il fratello del disabile e poi ha deciso che quella casa
l’avrebbe comprata lui all’asta giudiziaria e avrebbe garantito a
quell’uomo sfortunato di rimanervi per sempre senza pagare una lira di
affitto. «Se un domani vorrà acquistarla di nuovo la riavrà al prezzo
che l’ho pagata io — ha detto ai familiari —, altrimenti potrà restarci a
vita». La notizia, anticipata da Qui Livorno
(www.quilivorno.it) in breve tempo ha fatto il giro della città. E
soprattutto ha donato un po’ di felicità ad Alessandro D’Oriano, 46
anni, disabile al 75% prima di essere colpito da un ictus e ora
ricoverato per una riabilitazione lunga, difficile ma possibile,
all’ospedale di Volterra.
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Asti, l’annuncio di lavoro: «Cercasi estetista non in sovrappeso e senza famiglia»
L’annuncio comparso su una vetrina della città, la denuncia della Cgil: «Offensivo e denigrante nei confronti della popolazione femminile». E ne è stata chiesta l’immediata rimozione
«Cercasi estetista», ma con requisiti precisi, ovvero «senza famiglia,
di oltre 30 anni, non in sovrappeso». E poi un’altra serie di
condizioni. È l’annuncio comparso su una vetrina di Asti, che è
diventato oggetto di una denuncia della Cgil.
«Offensivo e denigrante»
L’annuncio esposto sulla vetrina del negozio recita così: «Cercasi estetista Senza problemi di famiglia, di oltre 30 anni, non in sovrappeso, disponibile a lavorare 11 ore al giorno, con orario continuato dalle 8.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì». Un’offerta di lavoro definita «sconcertante» dalla Cgil che ha inviato una segnalazione all’Ispettorato del Lavoro, alla Consigliera di Parità, alle associazioni di categoria chiedendone l’immediata rimozione perché «offensivo e denigrante nei confronti della popolazione femminile». Ancora, si legge: «Sarebbe interessante sapere quale fantastico stipendio venga offerto, a questa donna 30enne che dovrà essere anoressica, orfana, nubile e senza figli e senza zii e nipoti, disposta a mettersi a disposizione dall’alba al tramonto. Magari le proporranno qualche voucher di nuovo conio». E ancora, sempre nella nota, «Il breve testo si commenta da solo, non siamo nati ieri, e quindi non ci stupiscono, purtroppo, le discriminazioni verso le lavoratrici madri (o le figlie di genitori anziani) e neanche le pretese di orari molto ‘elastici’. E sappiamo che per certe mansioni serve la cosiddetta bella presenza».
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Ragazzo italiano accoltellato a morte a Londra
E' sardo. Consolato in contatto con polizia, movente da chiarire
Nuovo tributo di sangue italiano in una Londra che rivela sempre più spesso sacche da metropoli violenta. Un giovane sardo di 24 anni, Pietro Sanna, é stato accoltellato a morte nelle ultime ore a Londra, come riferiscono fonti investigative e diplomatiche in Gran Bretagna. Il consolato generale italiano, interpellato dall'ANSA, ha fatto sapere di essere in contatto sia con la famiglia della vittima, sia con la polizia, che sta indagando per fare luce sull'episodio e al momento non si sbilancia. Secondo Scotland Yard, non sarebbero infatti ancora chiare le cause e le circostanze esatte dell'accaduto. Notizia rimbalzate da Nuoro, città d'origine del giovane, la cui famiglia é nota per le attività imprenditoriali nell'ambito del turismo, fanno riferimento a una possibile rapina o a un furto nell' appartamento in cui egli abitava. Sanna potrebbe aver sorpreso il ladro o i ladri ed esserne stato aggredito. Gli investigatori comunque mantengono per ora il riserbo al riguardo senza avallare alcuna ricostruzione. A quanto si é appreso, il padre Graziano, titolare dell'hotel Scintilla a San Teodoro, é stato informato dalle autorità consolari e sarebbe partito per Londra, dove sembra che Pietro si fosse trasferito da un paio d'anni assieme a un fratello con l'idea di fare un'esperienza di vita e di lavoro.
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lunedì 26 giugno 2017
L’appello di 30 sindaci: risparmiate l’acqua
L’emergenza interessa per ora l’Acquese e la Val Bormida, non Alessandria
«Abbiamo già richiesto ai 61 sindaci dei Comuni
serviti dalla nostra rete idrica emettano ordinanze per limitare l’uso
d’acqua destinata a usi non strettamente alimentari. Al momento ne sono
state emesse una trentina». Mauro Bressan, ad di Amag che distribuisce l’acqua da Alessandria all’Aquese, lancia l’allarme:
«L’emergenza idrica interessa per adesso l’Acquese e l’alta val
Bormida. Nei 30 comuni hanno già risposto al nostro appello le ordinanze
obbligano a un uso responsabile della risorsa idrica: evitare
irrigazione di prati, consumi in piscine e l’utilizzo per tutto ciò che
non è alimentare o strettamente necessario».
E il capoluogo? «Ad Alessandria per ora nessun problema. Il nostro bacino idrico è sufficientemente ampio, questo non significa che anche da noi l’uso non debba essere dettato dal buon senso e dal risparmio». L’annata si presenta difficile sotto questo profilo: secondo Utilitalia, l’associazione delle aziende di distribuzione di cui fa parte anche Amag, questo tipo di carenza idrica è normale se avviene alla fine dell’estate, a settembre, non con un anticipo di tre mesi. Ad andare in crisi è la parte iniziale della filiera, il prelievo dell’acqua dalla sorgente. Le fonti di approvvigionamento per i nostri rubinetti, sono per l’85,6% acque sotterranee, per il 14,3% acque superficiali (corsi d’acqua, laghi e invasi artificiali), per l’0,1% acque marine o salmastre.
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Piero Bottino
ALESSANDRIA
E il capoluogo? «Ad Alessandria per ora nessun problema. Il nostro bacino idrico è sufficientemente ampio, questo non significa che anche da noi l’uso non debba essere dettato dal buon senso e dal risparmio». L’annata si presenta difficile sotto questo profilo: secondo Utilitalia, l’associazione delle aziende di distribuzione di cui fa parte anche Amag, questo tipo di carenza idrica è normale se avviene alla fine dell’estate, a settembre, non con un anticipo di tre mesi. Ad andare in crisi è la parte iniziale della filiera, il prelievo dell’acqua dalla sorgente. Le fonti di approvvigionamento per i nostri rubinetti, sono per l’85,6% acque sotterranee, per il 14,3% acque superficiali (corsi d’acqua, laghi e invasi artificiali), per l’0,1% acque marine o salmastre.
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Si tuffa nel lago per salvare i cuginetti: “Ho afferrato uno dei due bimbi, ma era troppo tardi”
Sono annegati nel lago d’Orta a San Maurizio d’Opaglio per tentare di recuperare una palla finita in acqua.
«Sono riuscito ad afferrarne uno per la mano,
con fatica l’ho riportato in superficie, speravamo di salvarlo ma non ce
l’abbiamo fatta»: Mario Crivelli era in barca a pochi metri dalla spiaggia quando ha sentito le grida di aiuto.
Si è buttato in acqua per tentare di salvare Fallou e Aliou, i
ragazzini di 12 e 10 anni che ieri pomeriggio sono annegati nel lago
d’Orta, di fronte a una spiaggia privata di San Maurizio d’Opaglio. Traditi dal caldo e dalla scarsa dimestichezza con l’acqua, annegati per recuperare il pallone finito nel lago.
Sono andati in spiaggia di Lagna da soli, senza avvertire i genitori, mentre le famiglie riunite a San Maurizio d’Opaglio aspettavano di festeggiare insieme al fine del Ramadan. Quattro calci al pallone, finché questo non è finito in acqua: «Allora hanno pensato di andare a prenderla - raccontano dei ragazzini che hanno assistito al dramma - e dalla spiaggia pubblica sono venuti qui, in quella privata. Forse pensavano che l’acqua fosse poco profonda, invece scende subito, e quando sono entrati e si sono diretti verso il pontile dove galleggiava il pallone, sono finiti sotto».
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Marcello Giordani, Roberto Lodigiani
San Maurizio d’Opaglio
Sono andati in spiaggia di Lagna da soli, senza avvertire i genitori, mentre le famiglie riunite a San Maurizio d’Opaglio aspettavano di festeggiare insieme al fine del Ramadan. Quattro calci al pallone, finché questo non è finito in acqua: «Allora hanno pensato di andare a prenderla - raccontano dei ragazzini che hanno assistito al dramma - e dalla spiaggia pubblica sono venuti qui, in quella privata. Forse pensavano che l’acqua fosse poco profonda, invece scende subito, e quando sono entrati e si sono diretti verso il pontile dove galleggiava il pallone, sono finiti sotto».
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domenica 25 giugno 2017
Texas: mamma chiude 2 bimbi in auto, soffocano dal caldo
La donna 24enne: "Volevo dargli una lezione"
Una mamma texana di 24 anni ha chiuso nell'auto i suoi due bambini, di soli due anni e 16 mesi, per "dar loro una lezione": i piccoli sono morti soffocati dal caldo. Il tragico episodio, riporta la Bbc, e' avvenuto il mese scorso e la donna è stata arrestata ed è in attesa di giudizio.
La tragedia è avvenuta il 26 maggio vicino al lago Weatherford, pochi chilometri a ovest di Fort Worth, quando la temperatura esterna era di 35,5 gradi centigradi. La donna, Cynthia Marie Randolph, ha ammesso di avere chiuso la portiera dell'auto per dare una "lezione" a sua figlia Juliet di due anni. La piccola è deceduta insieme al fratellino minore Cavanaugh.
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Meteo: temporali con grandine al Nord, in Sicilia caldo con 40 gradi
Sulle Alpi 300mila fulmini in 12 ore, afa al CentroSud
Italia divisa in due, almeno sul fronte meteo, in questa prima domenica dell'estate 2017. "Dopo i forti temporali di queste ore al Nord, con quasi 300 mila fulmini generati in 12 ore - sottolineano i meteorologi di Meteo.it - si attende in serata un esaurimento del fenomeno nelle regioni settentrionali dove però, la prossima settimana, le precipitazioni saranno frequenti e abbondanti, in particolare fra le Alpi e l'alta pianura. Per Il Nord dunque - affermano i meteorologi di Meteo.it- avremo un parziale sollievo sul fronte della siccità, cosa che non avverrà al Centrosud dove, invece, le precipitazioni continueranno ad essere scarse o assenti con un'ulteriore accentuazione del caldo a metà settimana. In particolare al Sud dove a causa anche di moderati venti meridionali non si escludono picchi di temperatura intorno ai 40 gradi.
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24 Giugno: devastante grandinata in Val Sarentino (Alto Adige)
Il passaggio temporalesco di MERCOLEDI 28 GIUGNO
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