Massimiliano Peggio
Torino
«Perché ho fatto questo? Perché ho un sacco di debiti. Non ce la
faccio più a vivere così. Che ne sapete voi per dirmi che non ne vale la
pena? La mia vita non vale la pena». Seduta nell’atrio dell’ufficio
Inps Torino Nord, Concetta Iolanda Candido, 46 anni, si è sfogata così,
con chi l’ha soccorsa, spegnendole le fiamme che in pochi istanti le
avevano divorato vestiti e capelli. Licenziata da sei mesi da un grande
pub di periferia, ieri mattina si è presentata allo sportello 4
dell’ufficio Inps di corso Giulio Cesare 290 con due bottiglie di alcol
nella borsa e un accendino. Ha preso il numero della prenotazione e ha
atteso il suo turno. Quando si è trovata a faccia a faccia con
l’impiegata che cura le pratiche per l’indennità mensile di
disoccupazione, si è cosparsa la testa e il corpo di alcol e si è data
fuoco. Un uomo in coda ha cercato di fermala, strappandole di mano
l’accendino, ma non è riuscito. Un ragazzo marocchino, anche lui in
coda, ha afferrato un estintore ed ha spento il fuoco sul suo corpo.Continua qui
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