Piero Bottino
ALESSANDRIA
E il capoluogo? «Ad Alessandria per ora nessun problema. Il nostro bacino idrico è sufficientemente ampio, questo non significa che anche da noi l’uso non debba essere dettato dal buon senso e dal risparmio». L’annata si presenta difficile sotto questo profilo: secondo Utilitalia, l’associazione delle aziende di distribuzione di cui fa parte anche Amag, questo tipo di carenza idrica è normale se avviene alla fine dell’estate, a settembre, non con un anticipo di tre mesi. Ad andare in crisi è la parte iniziale della filiera, il prelievo dell’acqua dalla sorgente. Le fonti di approvvigionamento per i nostri rubinetti, sono per l’85,6% acque sotterranee, per il 14,3% acque superficiali (corsi d’acqua, laghi e invasi artificiali), per l’0,1% acque marine o salmastre.
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