Salvatore Cernuzio
Città del Vaticano
Francesco non risparmia anche una critica contro «le pensioni d’oro» che - dice - «sono un’offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del lavoro diventino perenni». Questo è un rischio come i tanti che, ai giorni nostri, minano il legame tra persona e lavoro , «due parole che possono e devono stare insieme». «Se pensiamo e diciamo il lavoro senza la persona, il lavoro finisce per diventare qualcosa di disumano, che dimenticando le persone dimentica e smarrisce sé stesso. Ma se pensiamo la persona senza lavoro, diciamo qualcosa di parziale, di incompleto, perché la persona si realizza in pienezza quando diventa lavoratore, lavoratrice; perché l’individuo diventa persona quando si apre agli altri, alla vita sociale, quando fiorisce nel lavoro», afferma Papa Bergoglio.
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