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lunedì 19 febbraio 2018

Sylvester Stallone morto? L’attore risponde pubblicando il poster di Creed 2

Alla fake news sulla sua morte la star replica condividendo la locandina fan made del nuovo film atteso per fine 2018 


Sylvester Stallone è morto? E’ questa la domanda che milioni di fan in tutto il mondo si stanno ponendo dal momento che in rete gira la voce secondo cui l’attore sarebbe deceduto in seguito a un tumore alla prostata di cui nessuno sapeva nulla. Per fortuna si tratta solamente dell’ennesima fake news che ha inutilmente allarmato gli estimatori dell’artista, che – a suo modo – ha risposto a questa bufala facendo sapere che è vivo e vegeto.

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Facevano prostituire la figlia di 9 anni, genitori arrestati

Arrestati anche i due uomini con cui la bambina ha avuto rapporti sessuali a pagamento

Facevano prostituire la figlia di nove anni: con l'accusa di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione minorile sono stati arrestati dai carabinieri il padre e la madre della piccola vittima. I fatti si sono svolti in un paese del Palermitano. Oltre alla coppia sono stati arrestati i due uomini con cui la bambina ha avuto rapporti sessuali a pagamento. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Partinico. Per i 4 indagati il gip ha disposto i domiciliari. 

L'inchiesta è iniziata dopo la denuncia di un uomo che ha visto in aperta campagna la piccola appartarsi con uno dei due indagati e compiere per due volte atti sessuali. Il testimone ha raccontato che alla scena avrebbe assistito il padre della bambina. Dalle indagini è emerso che anche la madre organizzava gli incontri a pagamento che alcune volte avvenivano nell'abitazione della coppia.

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Gentiloni, esenzione canone Rai per 350mila over 75

Decreto Mef- Mise aumenta fascia reddito, prima erano 115.000

"E' stato appena firmato da parte del ministro dell'Economia e del ministro dello Sviluppo economico il decreto per l'aumento della fascia di reddito di esenzione del canone RAI per gli over 75". Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla conferenza stampa dell'agenzia Del Demanio sui risultati 2017.

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Settimana invernale: occasione per precipitazioni anche nevose in Appennino

Moderata fase fredda tra nord e centro, instabile su gran parte del Paese, specie al centro e al sud, ma con qualche fenomeno anche al nord, specie sull'Emilia-Romagna, nevoso a quote basse. Grande attenzione alla massa d'aria gelida attesa nel fine settimana dall'est europeo.

 

GRANDE FREDDO: l'idea è che colpisca il centro Europa e in parte il nostro settentrione da domenica 25 o lunedì 26 sino a mercoledì 28 con risvolti ancora tutti da decifrare. Seguite gli aggiornamenti.
SITUAZIONE: una circolazione depressionaria insiste sul nostro Paese e verrà ulteriormente esaltata dall'inserimento di aria ulteriormente fredda in quota da nord tra martedì e giovedì.
FENOMENI: si svilupperanno soprattutto al centro, al sud, sull'Emilia-Romagna e solo marginalmente sul resto del settentrione. Le nevicate giungeranno sino a quote collinari sull'Appennino centrale (segnatamente Marche ed Abruzzo) così come sull'Emilia-Romagna.  

EVOLUZIONE: la fase instabile vedrà fasi alterne con momenti caratterizzati da una maggiore frequenza di fenomeni ed altri con pause asciutte e qualche schiarita. Al nord nel complesso i fenomeni risulteranno più sporadici ma farà più freddo. Al momento giovedì non è escluso qualche fiocco in pianura sulla bassa Valpadana, in particolare sull'Emilia-Romagna.

FINE SETTIMANA: l'attesa è tutta per l'azione retrograda di una lingua di aria gelida che, partendo dalla Russia, sembrerebbe destinata a colpire in maniera severa il centro Europa e in parte entro domenica o al massimo lunedì 26, anche il nostro settentrione e marginalmente il centro Italia. Il sud ne rimarrebbe ai margini.

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ULTIMISSIME sul tempo della prossima settimana e sul grande freddo in arrivo in Europa!

 

 

 

domenica 18 febbraio 2018

Iran: si schianta aereo con 66 passeggeri a bordo. Tutti morti

Partito da Teheran, è scomparso da radar poco dopo decollo    

Tragedia aerea in Iran. Un aereo iraniano con a bordo 66 persone, partito da Teheran e diretto nella città sudoccidentale di Yasuj, si è schiantato a sud di Isfahan e non ci sono sopravvissuti. Lo riferisce la tv iraniana Press tv che cita il portavoce della compagnia aerea iraniana. In base a quanto si apprende, il velivolo era scomparso dal radar poco dopo il decollo. Scattato l'allarme, un elicottero ha cercato di raggiungere la zona dello schianto, ma non è riuscito ad atterrare a cause delle pessime condizioni meteo.

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sabato 17 febbraio 2018

Tre italiani scomparsi in Messico

Scomparsi nel nulla in una cittadina di 16mila abitanti a settecento chilometri da Città del Messico. La denuncia arriva da una famiglia napoletana che non ha più notizie dei familiari ormai da 18 giorni. Della vicenda è stata informata anche la Farnesina

Tre italiani sono scomparsi nel nulla in una cittadina di 16mila abitanti a settecento chilometri da Città del Messico, dove facevano i venditori ambulanti. La denuncia arriva da una famiglia napoletana che non ha più notizie dei familiari ormai da 18 giorni. Della vicenda è stata informata anche la Farnesina che sta seguendo il caso con l'ambasciata a Città del Messico in stretto raccordo con le autorità locali e in costante contatto con la famiglia. I tre scomparsi sarebbero il sessantenne Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino, rispettivamente di 25 e 29 anni.

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Terremoto magnitudo 7.2 in sud Messico

 

 

 

venerdì 16 febbraio 2018

Mamma ubriaca dimentica a scuola il figlio piccolo: denunciata

Una mamma si dimentica il figlio a scuola. A Montefiascone, provincia di Viterbo, una maestra di una scuola elementare del paese ha segnalato ai carabinieri della stazione locale che nessuno dei genitori era venuto a riprendere un bimbo di dieci anni al termine delle lezioni. 


Una mamma si dimentica il figlio a scuola e viene denunciata per abbandono di minore. A Montefiascone, provincia di Viterbo, una maestra di una scuola elementare del paese ha segnalato ai carabinieri della stazione locale che nessuno dei genitori era venuto a riprendere un bimbo di dieci anni al termine delle lezioni. Il piccolo, restato per diverse ore a scuola insieme alla maestra, è stato momentaneamente accompagnato alla stazione dei carabinieri.

I militari hanno immediatamente iniziato le ricerche della mamma del bimbo e hanno individuato la sua abitazione. Una volta entrati nell'appartamento hanno trovato la donna, una signora di origini brasiliane di 36 anni, completamente ubriaca.


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giovedì 15 febbraio 2018

Marinelli-De André, la rivolta dei genovesi sull’accento dell’attore

Genova - Il caso era già stato segnalato all’uscita del trailer dal Secolo XIX : la dizione leggermente romanesca dell’attore che interpreta De Andrè aveva sollevato parecchie perplessità. Toccate il genovese ai genovesi e vedete quel che succede. Nemmeno l’intensa interpretazione di Luca Marinelli nei panni di Fabrizio De André nel film “Principe libero” - dopo il passaggio in sala è stato trasmesso ieri da Rai1 nella prima parte (oltre 6 milioni di spettatori, 24.3%) - è stata sufficiente a calmare l’irritato spirito dei genovesi che hanno sentito parlare e cantare l’attore con un accento romanesco. E l’indignazione si è sparsa sui social a macchia d’olio.

Fabrizio De André, il film al teatro Duse. Dori Ghezzi: «Emozionata e felice»
 
«Marinelli parla come Totti» oppure «Ma come si fa a far parlare Fabrizio De André con l’accento romanesco?? Ma roba da pazzi!». Il tutto condito con fotomontaggi di Faber che canta «via del Campo c’è ‘na puttana.. occhi verdi color cicoria” e la specifica: «a Genova la cicoria non esiste. La verdura standard sono le bietole». Scatta praticamente subito il paragone con il Montalbano di Luca Zingaretti che parla un perfetto siciliano. E la polemica s’infiamma.

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Manutenzione Parco dello Scrivia: a disposizione il legname raccolto

Privati e ditte interessati all’acquisto possono consultare l'avviso anche sul sito istituzionale del Comune di Tortona


TORTONA (AL) – Sono a buon punto i lavori di riqualificazione del Parco dello Scrivia, nell’ambito del progetto realizzato dalla Regione Piemonte, Settore Tecnico Regionale di Alessandria e Asti, in collaborazione con il Comune, con la Provincia di Alessandria e con l’A.V.A., l’Associazione Volontari Ambiente di Tortona.

Grazie all’importante lavoro delle squadre forestali, si è già provveduto alla pulizia di un’ampia zona boschiva, con diradamento delle piante esistenti, soprattutto quelle morte o che versavano in pessime condizioni fitosanitarie, e alla rimozione degli alberi abbattuti dal vento e dei numerosi rami spezzati, che rendevano inaccessibili alcuni sentieri.

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Salva bimbo su binari, 'sindaco Sala mi ha ringraziato'

Ricevuti lo studente Lorenzo Pianazza e l'agente di stazione Claudia Castellano

Sono stati ricevuti dal sindaco di Milano, Beppe Sala, Lorenzo Pianazza e Claudia Castellano, lo studente e l'agente di stazione che ieri hanno salvato un bimbo di due anni caduto sui binari della metropolitana a Milano. "Il sindaco mi ha ringraziato, abbiamo parlato dell'accaduto e mi ha chiesto la mia versione dei fatti. L'ho ringraziato io per avermi convocato", ha detto Lorenzo al termine dell'incontro in forma privata avvenuto a Palazzo Marino assieme ai suoi genitori: "Mia mamma è molto orgogliosa, sono tutti molto orgogliosi. Non sapevo se la metro sarebbe arrivata o meno, sono andato pensando che ce la facevo e ce l'ho fatta". "La mamma del bambino mi ha già ringraziato...

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Si apre grossa voragine in strada alla Balduina a Roma, auto cadono dentro

Verifiche di stabilità sui palazzi, due evacuati

Una grossa voragine si è aperta in strada alla Balduina a Roma. Sul posto la polizia locale per la viabilità. Al momento non si segnalano feriti e la strada è chiusa al traffico. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Gli inquirenti sono in attesa delle prime informative da parte delle forze dell'ordine intervenute nella zona del crollo. Auto giù per 10 metri - Sono sprofondate per circa 10 metri le auto inghiottite dalla voragine che si è aperta in via Livio Andronico. Dai primi accertamenti dei vigili del fuoco, sembra che sia crollato un costone di un cantiere sottostante che ha trascinato parte della strada dove erano parcheggiate le macchine. Sembrerebbe che tempo fa sia stata segnalata una copiosa perdita d'acqua in zona.

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Sparatoria in una scuola in Florida, 17 morti

A Parkland. Autore della sparatoria è un diciottenne con la passione per le armi

Diciassette persone sono morte e almeno 14 sono rimaste ferite in una sparatoria in una scuola superiore di Parkland, in Florida. Preso l'autore, un diciottenne descritto come un ''ragazzo difficile'', un ex studente alternativo che avrebbe usato un fucile.

Tra le vittime ci sarebbe anche una professoressa raggiunta dai colpi del killer mentre con il suo corpo proteggeva uno degli studenti.

Sul posto sono accorse le forze dell'ordine e soccorsi in maniera massiccia - stando alle immagini diffuse dalla Cnn - e agenti delle forze speciali avrebbero fatto irruzione in un edificio.
Agli studenti era stato ordinato di barricarsi all'interno degli edifici del campus.

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Sparatoria in Florida: il coach di football eroe che ha fatto da scudo agli studenti

mercoledì 14 febbraio 2018

Meteo a 7 giorni: fase meno fredda e relativamente piovosa nel week-end, poi l'est inizierà a ruggire?

Temporanea tregua del freddo, ma è bene non farsi molte illusioni...

 

L'afflusso di aria artica che sta muovendo le fila di un nucleo freddo in marcia verso il Meridione tenderà temporaneamente ad attenuarsi nei prossimi giorni.

 

Al suo posto entrerà una circolazione di aria più umida e temperata da sud-ovest che farà lievitare i termometri, concedendo però alcune precipitazioni soprattutto al nord.
Gli ultimi effetti del nucleo artico che sta transitando oggi sull'Italia saranno avvertiti nella giornata di giovedì sulle regioni meridionali, seppure con situazione in miglioramento.
Altrove subentreranno condizioni di variabilità, con belle schiarite e qualche precipitazione limitata ad alcune zone del settentrione fino a sabato 17 febbraio. Le temperature, come già anticipato, tenderanno ad aumentare specie al centro e al meridione, mentre al nord resisteranno alcune sacche fredde che non consentiranno un aumento termico spiccato.

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Incendio in un palazzo di 13 piani: gravissimo un bimbo. 7 gli intossicati

Fiamme al decimo piano di un palazzo di via Cogne

E' di un ferito grave e di altre sette persone leggermente intossicate il bilancio di un incendio divampato in un palazzo di tredici piani, questa mattina, a Milano, e che al momento è sotto controllo.

Un ragazzino di 13 anni è stato trasportato in condizioni gravissime all'ospedale dopo essere stato estratto dal palazzo in fiamme in via Cogne a Milano. Il ragazzino è stato accompagnato all'ospedale Sacco privo di sensi e in arresto cardiaco.

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Previsioni meteo: Il GRANDE INVERNO nella terza decade di febbraio

Grande dinamica di retrogressione confermata dai modelli a medio e lungo termine: nel dettaglio le ultime novità.

 

Per la prima volta dopo lunghi mesi, troviamo una linea di tendenza comune, condivisa cioè da più modelli, verso un evento di freddo crudo invernale sull'Europa. Il modello inglese, dopo lo scivolone dei giorni scorsi, torna sui suoi passi e si allinea alla previsione del modello americano, in rotta verso una dinamica di tipo antizonale sul vecchio continente. L'ultima dinamica invernale paragonabile a quella prevista, fu quella del febbraio 2012.
Di cosa stiamo parlando esattamente?
Di una grande manovra atmosferica, la quale poggia radici nel grande riscaldamento stratosferico che ha iniziato a manifestarsi giusto qualche giorno fa, ma che impiegherà circa 7-10 giorni prima di diffondersi nella sottostante fascia troposferica. Dopo le titubanze iniziali, l'imponente warming riuscirà insomma a trasferirsi nei piani bassi, dando luogo ad una importante azione di disturbo a carico del nostro Vortice Polare.

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Ultimissime della sera: la svolta INVERNALE sull'Europa da lunedì 19 febbraio

Scandalo Oxfam, nuove accuse al numero uno: "Sapeva di molestie ma non intervenne"

Dopo il caso festini a luci rosse ad Haiti, ora la soffiata di una ex-dipendente rivela che Mark Goldring, amministratore delegato della grande organizzazione umanitaria, sarebbe stato a conoscenza del caso di una donna costretta a fare sesso per ricevere aiuti ma non avrebbe preso provvedimenti. In Guatemala arrestato anche il presidente di Oxfam International per sospetta corruzione


LONDRA – Lo scandalo degli abusi sessuali alla Oxfam continua a crescere e ad aggravarsi. La soffiata di una ex-dipendente rivela al Times che Mark Goldring, amministratore delegato della grande organizzazione umanitaria, era a conoscenza della segnalazione del caso di una donna costretta a fare sesso per ricevere aiuti ma non fece niente per intervenire. L’accusa, se confermata, potrebbe portare ad altre dimissioni al vertice della Oxfam, dopo quelle annunciate ieri dalla sua vicepresidente Penny Lawrence, che ha lasciato l’incarico dicendo di “vergognarsi” e assumendosi la responsabilità per le “orge stile Caligola” ad Haiti allestite dal capo della missione di soccorso dopo il terremoto del 2011.

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In Italia: quasi nove milioni di donne sono state molestate

Livorno, Giorgia Meloni aggredita con bottigliette di plastica e sputi

Giorgia Meloni aggredita a Livorno dove si era recata per un'iniziativa elettorale. E' stata raggiunta da sputi e bottigliette di plastica e alcuni manifestanti le hanno cantato 'Bella ciao' e intonato cori come 'Livorno è antifascista'.

Esposto anche un cartello con scritto 'Livorno i fascisti non li vuole. Meloni vattene!". Meloni, che era circondata da esponenti del suo partito e forze dell'ordine, ha accennato una sorta di balletto al ritmo dei cori, dicendo: "Loro sono questi" e riprendendoli anche col telefonino. Appeso anche un grande striscione enorme alla Fortezza nuova, con scritto 'Livorno non ti vuole'.

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martedì 13 febbraio 2018

Ecco la lista degli elettrodomestici che durano di più e si rompono meno. Le marche più affidabili secondo le riviste dei consumatori

Quando compriamo un elettrodomestico facciamo attenzione a diverse caratteristiche: prezzo, ingombro, consumo energetico… ma raramente ci domandiamo quanti anni funzionerà. Altroconsumo ha fatto chiesto a 34.000 soci residenti in cinque diversi Paesi, di cui 8.000 in Italia, quanto fossero soddisfatti, sul lungo periodo, dei loro elettrodomestici. L’indagine ha evidenziato i problemi più comuni, i punti deboli e le criticità delle 15 marche più presenti sul mercato italiano.

Quelle posizionate in cima alla classifica delle lavastoviglie, valutando affidabilità e soddisfazione, secondo il giudizio dei consumatori sono: Miele, Siemens e Bosch. Per questo apparecchio, usato da molti consumatori anche tutti i giorni, il problema più diffuso riguarda la pompa di scarico. Per i frigoriferi combinati invece, a maggiore criticità è l’isolamento delle porte. Sul podio della classifica ci sono: Lg, Siemens e Bosch.

La stessa metodologia di ricerca utilizzata da Altroconsumo, basata sull’esperienza diretta di un gran numero di persone, è stata adottata dalla rivista francese 60 Millions de Consommateurs che ha chiesto ai lettori di rispondere a un questionario. In questo caso l’indagine ha preso in considerazione solo apparecchi acquistati al massimo dieci anni prima, valutando l’affidabilità, la soddisfazione e la disponibilità di pezzi di ricambio. Secondo la rivista gli inconvenienti i guasti e quant’altro non sono il risultato di un’obsolescenza programmata dalle aziende, ma piuttosto l’esito di scelte industriali che cercano in tutti i modi di abbassare i costi di produzione.

Anche per questo motivo conviene seguire alcuni consigli:

– Pagare di più un elettrodomestico potrebbe servire, perché in genere quelli venduti a minor prezzo raramente sono progettati per durare molto o per essere riparati. Va detto, però, che i modelli di fascia alta non sono necessariamente più robusti.

– In genere conviene scegliere le aziende che hanno ricevuto buoni risultati nei test comparativi che pubblicano le riviste dei consumatori perché il rischio di guasti è inferiore e le parti di ricambio sono disponibili per lungo tempo.

– Evitare i dispositivi complessi e con tante funzioni “extra” perché potrebbero aumentare le criticità

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lunedì 12 febbraio 2018

Tensione M5S su rimborsi, buco forse oltre un milione di euro

Rispetto a stime media. Di Maio: "Chi viola regole è fuori"

Potrebbe superare il milione di euro il 'buco' nelle restituzioni volontarie dei parlamentari del M5s sul conto del microcredito. Lo staff dei 5Stelle per ora non dà cifre, ma ammette che 'mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa'. 'Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5s. Le mele marce le trovo e le metto fuori', assicura Luigi Di Maio, che nelle prossime ore tornerà ad incontrare Le Iene, la trasmissione di Italia 1 che ha condotto l'inchiesta. L'incontro potrebbe essere inserito dal programma nel sequel al servizio messo ieri sul sito del programma.

Sono in corso, a quanto apprende l'ANSA, le verifiche dei vertici M5S sulle restituzioni volontarie fatte sul conto del microcredito. Dai primi riscontri si evince che non solo i parlamentari, ma anche alcuni consiglieri ed europarlamentari versano i rimborsi sul conto e, dai calcoli fatti, i vertici sottolineano che "mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa". Dallo staff di Luigi Di Maio si fa sapere che chi ha violato le regole interne avrà "lo stesso trattamento di Andrea Cecconi e Carlo Martelli".

"Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5S. Le mele marce le trovo e metto fuori", ha detto il leader del M5S Luigi Di Maio sul caso rimborsi. "Io non conosco i nomi ma sia chiara una cosa le mele marce ci sono ovunque. Da noi vanno fuori negli altri partiti li fanno ministri", spiega ancora Di Maio sottolineando di aspettare il resoconto del Mef per avere un quadro più preciso del caso.

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Le iene: Restituzioni false degli stipendi a 5 Stelle (video)

NEVE: attenzione alle prime ore di mercoledì!

Il fronte in arrivo nelle prime ore di mercoledì verrà pure spezzato dall'arco alpino occidentale ma qualche fenomeno nevoso potrebbe comunque riuscire a determinarlo

 

Il fronte che più di tutti avrebbe potuto determinare un episodio invernale esteso a molte regioni andrà ad infrangersi da ovest contro le Alpi nelle prime ore di mercoledi, a causa di un temporaneo rinforzo delle correnti occidentali, che impediranno un'ondulazione sufficiente delle correnti in quota da consentire l'inserimento deciso del corpo nuvoloso.

In ogni caso il corpo nuvoloso introdurrà aria molto umida che, nel corso della notte su mercoledì, potrebbe determinare qualche debole spruzzata di neve sulle pianure del Piemonte e dell'ovest della Lombardia, ma soprattutto sull'Appennino ligure di Levante e sull'alta Toscana sin sulla costa sino al Viareggino. 

 

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domenica 11 febbraio 2018

Aereo cade a Mosca, morti i 71 a bordo. Il giallo del guasto tecnico

E' precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo

Un aereo di linea russo con 71 persone a bordo, un Antonov AN-148, è precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo di Mosca. Morte tutte le persone a bordo: 65 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio.

Secondo il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, considerate le condizioni sul luogo dell'incidente, sarà necessario "svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti" per identificare le vittime.

Sul luogo dove è precipitato il velivolo ci sono molti corpi e resti di corpi e il relitto dell'aereo "è disseminato su un chilometro". Ritrovata una scatola nera, fa sapere il ministero delle emergenze citato dalla Tass.

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Il momento più FREDDO della settimana (Guarda la mappa all'interno)

Fino a giovedi 15 febbraio aria fredda sull'Italia. Ecco l'apice del freddo...

 

Nuova puntata dell'inverno nel cuore del Mediterraneo.

Non aspettiamoci il gelo diffuso, ma i termometri punteranno decisamente al ribasso all'inizio della settimana prossima, con gelate anche in pianura al nord e nelle zone interne dell'Italia centrale...ovviamente in caso di cielo sereno e assenza di ventilazione.
A risentirne meno saranno le estreme regioni meridionali e la Sicilia, dove le truppe fredde arriveranno più attenuate...anche se accompagnate da episodi di maltempo anche significativi.

Ecco la mappa che mostra il momento più freddo della settimana, ovvero la mattinata di martedi 13 febbraio.

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Un altro tir perde il carico, l’A10 riaperta su una corsia dopo 6 ore

Genova - È stata riaperta intorno alle 18 anche se solo su una corsia l’autostrada A10 fra Albisola e Celle. Era stata chiusa poco prima delle 12 fra Savona e Celle Ligure (in direzione di Genova) per un incidente avvenuto all’altezza del km 35, nella zona dell’ormai famigerata “curva maledetta”: il rimorchio di un camion che trasportava pasta di olive si è ribaltato e gran parte del carico è finita sull’asfalto; nessuno è rimasto ferito.

Ovviamente pesantissime le ripercussioni sul traffico: i veicoli diretti a Genova sono stati costretti a uscire a Savona e potevano rientrare a Celle Ligure; sul posto sono intervenuti il personale di Autostrade per l’Italia e tutti i mezzi di soccorso sanitari e meccanici.

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Val Borbera: Un referendum per uscire dal Piemonte?

È innegabile che la val Borbera sia una delle più belle valli dell’Appennino ligure-piemontese ed è  quindi logico che  i suoi estimatori non perdano occasione per immortalarne gli aspetti più suggestivi. Tra i vari siti e profili facebook, che di questo territorio si occupano, ce n’è uno su tutti, il gruppo Val Borbera che propone pressoché quotidianamente splendide immagini, ma a volte anche accese discussioni.  Difficilmente esiste nei social, tema che non sfoci in duelli rusticani all’ultima battuta,  ma la scorsa settimana un argomento sembra aver messo d’accordo tutti i partecipanti: uscire dal Piemonte e chiedere l’annessione ad una delle regioni limitrofe. La Val Borbera, com’è noto, sorge alla confluenza di quattro province; Alessandria, Piacenza, Genova e Pavia, quindi Piemonte di cui la valle appunto fa parte, Emilia, Liguria e Lombardia. Quest’ultima pare non essere nei desideri dei valborberini, le più gettonate sono Emilia e Liguria. Tra i commentatori del gruppo c’è Michele Negruzzo, presidente della più longeva associazione valligiana; quella degli albergatori e ristoratori e patron dell’Albergo Ponte di Cosola. Con lui abbiamo approfondito l’argomento.

Avete postato un bell’articolo dal titolo “Abruzzo, la montagna ignorata e una regione governata dalla spiaggia”, del giornalista e scrittore Stefano Ardito,  pubblicato su Montagna.tv, ,che lamenta la scarsa considerazione che la politica mostra, o ha mostrato per l’Appennino dell’ Italia centrale, con le conseguenze che tutti sappiamo.

“Esatto. Anche noi riteniamo che la Regione Piemonte ci dedichi poca attenzione. In Piemonte si parla solo di Alpi, Torino, Langhe, Alba e poco altro… la Val Borbera? Un luogo marginale del Basso Piemonte, talmente marginale che potremmo chiedere l’annessione a Liguria, Lombardia o Emilia senza timore che si opponga qualcuno. In un post una persona ha raccontato che don Luciano anni fa è andato in Regione a Torino per alcune richieste, e gli fu detto: ‘avete sbagliato, dovete rivolgervi a Genova’.Così da quell’articolo, sono iniziate una serie di riflessioni ironiche ma anche provocatorie ,  e non c’è ironia che non abbia un fondo di verità. Noi non abbiamo gli stessi problemi dell’Abbruzzo o del Molise, la nostra in teoria non è zona sismica, ma è comunque una zona idrogeologicamente fragile, che andrebbe curata con attenzione. Vivere in queste valli non è semplice. Chi come me ci vive e ci lavora, lo sa bene. Diventano difficili anche le piccole cose, come vedere un programma televisivo, se non si ha un satellite, idem con i collegamenti internet, infatti, se ho voluto restare in contatto con il mondo, ho dovuto provvedere in proprio”.

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Benedicta: allo sfascio i ruderi della cascina, altri 750 mila per il centro di documentazione.


Per la manutenzione del sacrario i soldi non ci sono, mentre la Regione spinge per terminare la “cattedrale nel deserto”. Bavastro (consigliere del Parco): “Difformità tra il progetto e i lavori, costati più del dovuto”. Bisio (sindaco di Voltaggio): “Andare avanti ma prima verificare quanto fatto finora”.

La Regione vuole a tutti i costi spendere altri 750 mila euro per il centro di documentazione della Benedicta mentre per i ruderi della cascina, in pessime condizioni, non c’è un soldo. La logica della “grandi opere” fa danni anche a Capanne di Marcarolo. Per l’edificio in costruzione ormai da sette anni nel sacrario bosiese, costato finora 810 mila euro (e non 750 mila), l’amministrazione regionale ha imposto agli enti locali la firma del protocollo di intesa entro febbraio, al massimo marzo, poiché si rischiano di perdere gli altri 750 mila euro stanziati da Regione e Provincia per i prossimi due anni. Per fare cosa? Concludere i lavori del centro, dove è previsto un indefinito “archivio” dedicato alla Resistenza e alla civiltà contadina di Capanne, un bel doppione dell’Istituto per la storia della Resistenza di Alessandria (Isral) e del museo contadino di Voltaggio. Chi lo gestirà e con quali fondi? Per ora c’è solo un bel “vedremo”, come è emerso nell’ultima seduta del consiglio del Parco Capanne, alla quale hanno preso parte anche i sindaci dell’area protetta. Nell’occasione, la firma del protocollo è stata rinviata: ancora troppi i dubbi intorno alla “grande opera”.

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