Genova - Il caso era già stato segnalato all’uscita del trailer dal
Secolo XIX :
la dizione leggermente romanesca
dell’attore
che interpreta De Andrè aveva sollevato parecchie perplessità. Toccate
il genovese ai genovesi e vedete quel che succede. Nemmeno l’intensa
interpretazione di Luca Marinelli nei panni di Fabrizio De André nel
film “Principe libero” - dopo il passaggio in sala è stato trasmesso
ieri da Rai1 nella prima parte (oltre 6 milioni di spettatori, 24.3%) - è
stata sufficiente a calmare l’irritato spirito dei genovesi che
hanno sentito parlare e cantare l’attore con un accento romanesco. E
l’indignazione si è sparsa sui social a macchia d’olio.
Fabrizio De André, il film al teatro Duse. Dori Ghezzi: «Emozionata e felice»
«Marinelli parla come Totti» oppure «Ma come si fa a far
parlare Fabrizio De André con l’accento romanesco?? Ma roba da pazzi!».
Il tutto condito con fotomontaggi di Faber che canta «via del Campo c’è
‘na puttana.. occhi verdi color cicoria” e la specifica: «a Genova la
cicoria non esiste. La verdura standard sono le bietole». Scatta
praticamente subito il paragone con il Montalbano di Luca Zingaretti che
parla un perfetto siciliano. E la polemica s’infiamma.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento