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sabato 14 marzo 2020

Coronavirus, oltre 7000 denunce per violazione provvedimenti governativi

Sono oltre 7mila le denunce effettuate nelle ultime 24 ore per violazione dei provvedimenti adottati dal Governo per la limitazione dei contagi da coronavirus. Lo fa sapere Ansa.
Secondo gli ultimi dati del Viminale, non definitivi, sono state controllate complessivamente 157.271 persone, 6.942 delle quali denunciate per violazione delle misure e 276 per false dichiarazioni.
Controllati anche 83.454 esercizi commerciali e denunciati 239 negozianti.
Sulla scuola si attendono ulteriori provvedimenti nelle prossime ore, in particolare il Cdm starebbe varando la chiusura degli istituti scolastici fino al 3 aprile.

Coronavirus: morto a Bergamo un operatore del 118, aveva 47 anni

Diciassette morti in un solo giorno: ora sono 46 le vittime in Piemonte

Record negativo nell’Alessandrino con 18 decessi. Via alla sperimentazione di un nuovo test rapido per individuare il covid-19

Alessandria - Diciassette decessi in un giorno, il totale delle vittime positive al Covid 19 in Piemonte è di 46 persone, tra cui un uomo di 46 anni. Il primato negativo appartiene alla provincia di Alessandria con 17 decessi.

Attualmente sono 135 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 840 i contagiati. Aumentano da 7 a 13 i ricoveri al Monsignor Galliano di Acqui Terme. Gli ultimi due pazienti sono arrivati in serata dall’ospedale di Novi, ormai a tappo. Tanto che ad Acqui si è deciso di aumentare i posti letto a disposizione al sesto piano interamente dedicato al pazienti affetti da covid 19. Intanto, l’Unità di crisi della Regione ha avviato la sperimentazione del nuovo test rapido proposto dalla ditta DiaSorin di Saluggia per la diagnosi del covid19. Attualmente bisogna attendere circa sei ore per avere l’esito del test, mentre con la nuova indagine diagnostica i tempi si ridurrebbero a circa un’ora. La sperimentazione verrà effettuata nei laboratori della microbiologia della Città della Salute di Torino e dell’ospedale Amedeo di Savoia.


Assistenza psicologica gratuita

Dal 16 marzo in tutti i distretti dell’Asl Al, da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 17, sarà attivo un nuovo servizio di supporto psicologico per far fronte all’emergenza coronavirus.

Al numero 0131-306338 (lunedì, martedì e giovedì; orari: 8.30-12.30 e 14-17; il mercoledì e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30) risponderanno educatori, psicologi e psichiatri che aiuteranno «la popolazione ad affrontare le problematicità emotive e relazionali che la situazione di crisi ha prodotto o aggravato». In campo educatori del Dipartimento patologie dipendenze (Serd) che, a seconda delle problematiche esposte, possono indirizzare le chiamate anche agli psicologi dell’ASL o al personale del servizio di neuropsichiatria.

Il servizio è gratuito e aperto a tutta la popolazione in particolare a persone sole o in isolamento domiciliare per il coronavirus, ma anche a chi, più in generale, si trova a sperimentare ansia, ipocondria, paura e difficoltà a gestire la situazione di prolungata emergenza. Il servizio fornirà anche supporto ai sanitari che operano negli ospedali, forze dell’ordine, protezione civile e operatori sociali.


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Autocertificazione per gli spostamenti: la versione digitale da compilare e tenere sempre sullo smartphone

Avere a portata di mano una autocertificazione per gli spostamenti è indispensabile in tutta Italia in seguito al provvedimento adottato dal governo in linea con le misure di contenimento dell'epidemia da Coronavirus. Non è necessario portare con sé una copia cartacea del certificato, si può anche utilizzare una versione digitale da tenere sul cellulare che si può compilare al link https://autocertificazionespostamenti.it/

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Coronavirus, nella fabbrica italiana che produce respiratori polmonari arriva l'esercito: «Si lavora come in guerra, turni fino a 15 ore»


Rinviato il pagamento dell’Iva di lunedì. Slittano referendum e voti regionali

In arrivo 9 settimane di cassa integrazione e sussidi in più per 5 milioni di lavoratori 


ROMA. Alla fine, anche se il nuovo decreto è ancora in lavorazione, ed il Mef bolla come «parziali» e quindi «inattendibili» le varie bozze circolate sino ad ora, arriva il tanto atteso primo slittamento dei versamenti delle tasse. In una nota il ministero dell’Economia ieri sera ha infatti ufficializzato che i termini relativi ai versamenti previsti per lunedì 16 marzo saranno differiti «con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell'epidemia di Covid-19».
La misura, attesa da tutti i contribuenti e sollecitata da giorni dai commercialisti, riguarda in particolare il versamento del saldo Iva relativo al 2019, dell’Iva e delle ritenute fiscali e previdenziali relative al mese di febbraio 2020. Il Mef ha poi confermato che il nuovo provvedimento in arrivo «introdurrà anche ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite Iva colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria».
Elezioni solo in autunno
Una parte importante della manovra anti-virus avrà invece le sembianze del «milleproroghe» di fine anno, a cominciare dal rinvio di tutti gli appuntamenti elettorali previsti nei prossimi mesi. In questo momento, infatti, «è difficile garantire l'ordinario e uniforme svolgimento della campagna elettorale su tutto il territorio nazionale». E per questa ragione il governo punta a prevedere la fissazione del referendum a 240 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza che lo ha ammesso, per cui l’ultima data utile per votare il taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo viene fissata al 21 novembre. Tempi più lunghi anche per il rinnovo degli organi elettivi regionali di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia (le sei Regioni chiamate quest’anno al voto) allungando a 5 anni e 3 mesi la scadenza dei vari mandati. Infine si interviene anche sulla «forchetta temporale» per elezioni dei consigli comunali che «limitatamente al 2020» slitta ad una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.

Giro d’Italia, niente partenza il 9 maggio

A causa dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus la corsa rosa costretta a un cambio di programma

L’edizione numero 103 del Giro d’Italia non partirà, come previsto, da Budapest sabato 9 maggio, a causa dell’emergenza sanitaria legata al diffondersi del coronavirus. Lo ha comunicato oggi Rcs Sport, che organizza la corsa rosa per conto della Gazzetta dello Sport.

COMUNICATO - Il Governo ungherese a causa del diffondersi del coronavirus ha dichiarato lo stato di emergenza che proibisce l’organizzazione di eventi di massa e rende impossibile organizzare eventi internazionali. 

venerdì 13 marzo 2020

ARRIVANO LE PRIME DENUNCE PER I CICLISTI IN ALLENAMENTO

In questi giorni in cui è necessario restare a casa per rispettare le normative del Governo, nate per evitare ulteriori trasmissioni del Coronavirus, molte persone stanno trasgredendo a queste regole, mettendo a repentaglio la vita delle altre persone.
Tra ieri e oggi, i casi di ciclisti fermati dalla Polizia e dai Carabinieri non sono pochi. Oggi, a Trieste, una persona in mountain bike è andata a sbattere contro un albero: a causa della rottura del casco, si è reso necessario l’intervento del Soccorso Alpino prima di affidare il biker al personale del 118.
“Il Paese è in difficoltà: i medici e gli infermieri del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS sono impegnati insieme agli altri colleghi ad assistere migliaia di contagiati dal nord al sud Italia. Sapete bene che per effettuare un soccorso speleologico in grotta o un soccorso alpino in alta montagna dobbiamo impegnare decine di operatori, compreso il personale sanitario. Immaginate quindi le difficoltà a cui andremmo incontro in questo momento per effettuare un soccorso, un soccorso che naturalmente metteremmo in atto, ma che potrebbe innescare una delicata gestione post intervento“. Questo è l’appello ufficiale del CNSAS.
Gli interventi delle autorità riguardano anche i ciclisti che pedalano su strada. Dalla verifica delle autocertificazioni, sono scattate 8 denunce nei confronti di altrettante persone che hanno fornito informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità. In particolare, sono stati sanzionati 3 ciclisti, uno dei quali aveva percorso più di 30 chilometri fuori dal proprio Comune.
Ieri, inoltre, sono stati fermati tre ciclisti nel cuneese, che si stavano allenando e che non avevano quindi necessità di spostamenti urgenti. E, come se non bastasse, oggi a Piacenza tre ciclisti sono stati investiti e hanno dovuto chiamare l’ambulanza, togliendo risorse sanitarie a chi è gravemente malato.

Coronavirus, Borrelli: 'Quasi 15mila i malati, 1266 i decessi'

250 vittime in un solo giorno. Il numero maggiore di casi in Lombardia, in Emilia Romagna in Veneto e Piemonte. Stesso andamento per il numero dei decessi.

Sono 14.955 i malati di coronavirus in Italia, 2.116 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 17.660. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. ai dati della Protezione Civile emerge che sono 7.732 i malati in Lombardia (836 in più di ieri), 2.011 in Emilia Romagna (+253), 1.453 in Veneto (+156), 794 in Piemonte (+240), 698 nelle Marche (+128), 455 in Toscana (+103), 242 nel Lazio (+70), 213 in Campania (+39), 304 in Liguria (+61), 236 in Friuli Venezia Giulia (+88), 126 in Sicilia (+15), 121 in Puglia (+23), 157 in Trentino (+55), 83 in Abruzzo (+5), 73 in Umbria (+11), 17 in Molise (+1), 43 in Sardegna (+4), 27 in Valle d'Aosta (+1), 37 in Calabria (+5), 123 in Alto Adige (+20), 10 in Basilicata (+2).
Quanto alle vittime, se ne registrano: 890 in Lombardia (+146), 201 in Emilia Romagna, (+55), 42 in Veneto (+10), 46 in Piemonte (+20), 27 nelle Marche (+5), 5 in Toscana (+0), 17 in Liguria (+6), 2 in Campania (+1), 11 Lazio (+2), 10 in Friuli Venezia Giulia (+2), 5 in Puglia (+0), 2 in provincia di Bolzano (+1), 2 in Sicilia (+0), 2 in Abruzzo (+0), uno in Umbria (+1) uno in Valle d'Aosta (+0), 2 in Trentino (+1). I tamponi complessivi sono 97.488, quasi oltre 65mila dei quali in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Coronavirus, il governo studia la riduzione delle bollette. Proroga per i documenti di identità

Nella bozza di un nuovo dl lo slittamento del voto per Amministrative e Referendum, di tre mesi per la revisione auto, la proroga della sessione di laurea al 30 giugno

Il governo sta lavorando ad un nuovo decreto per contenere la diffusione del coronavirus. Allo studio una serie di misure con lo slittamento delle amministrative e del referendum.

REVISIONE AUTO. Tre mesi in più per fare la revisione auto. E' una delle proposte dei ministeri al vaglio del governo che sta lavorando al nuovo decreto anti-Coronavirus. Nella bozza si spiega la necessità di rinviare "di novanta giorni decorrenti dalla scadenza ordinaria" con l'impossibilità di portare i mezzi alla revisione in tempo date le misure di contenimento del Covid-19, che impongono di rimanere a casa il più possibile.
DOCUMENTI DI IDENTITA'. Tra le proposte anche quella di prorogare al 31 agosto la validità dei documenti di identità
BOLLETTE. Una riduzione delle bollette per tutto il 2020, da attuare attraverso un intervento sugli oneri di sistema. E' una delle ipotesi che, secondo quanto apprende l'ANSA, il governo sta valutando per dare un sostegno a famiglie e imprese, con una norma da inserire nel nuovo decreto anti-Coronavirus. Il 'titolo' della norma compare anche in una nuova bozza di lavoro che circola in queste ore, che contiene i cardini dell'intervento, dai fondi per gli ammortizzatori sociali alla sospensione delle ritenute per i settori più colpiti, a partire da turismo e spettacolo.
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Reggio Calabria, arrestato boss della 'ndrangheta grazie al decreto coronavirus

I carabinieri hanno seguito una persona che gli portava viveri nel paese di Bruzzano Zefiro, deserto per il decreto contro il contagio. Cesare Antonio Cordì, 42 anni, è esponente di spicco della cosca di Locri

GELO PRIMAVERILE? Sarebbe un INCUBO per la natura...

Quando il gelo ci viene a trovare in periodi non consoni, arreca quasi sempre un danno alla natura che ci circonda...


Non è la prima volta che il tempo si addolcisce in maniera quasi melensa nell'ultima parte dell'inverno, per poi incattivirsi in sèguito, soffiando magari aria gelida su fiori e gemme appena sbocciate.
Quest'anno l'inverno sull'Italia non è mai esistito e quella che si para davanti potrebbe essere (SE CONFERMATAl'ondata di freddo più intensa di tutto il semestre freddo. Peccato che quando questo evento sarà nelle corde, saremo già in PRIMAVERA, sia astronomicamente che meteorologicamente. 
La primavera spesso ci sorprende per le belle giornate calde e luminose, quasi a sbeffeggiarne l'inverno appena passato. A volte, però, è l'inverno che si prende gioco della primavera, soffiando aria fredda e facendo cadere la neve non necessariamente solo in montagna.
Il sole presente in primavera è già abbastanza caldo. La sua azione sui vegetali è palese con lo sboccio dei fiori e la schiusa delle prime foglie. Poi ci sono le piogge a benedire con le loro gocce questa opera d'arte della natura.
L'eventuale arrivo del freddo e della neve su un patrimonio vegetativo ancora quiescente non sarebbe causa di grossi problemi, ma se la medesima situazione si presenta quando i vegetali sono già sbocciati come quest'anno, i danni sono quasi sempre ingenti.
Il peso della neve sulle foglie già spuntate può determinare schianti di alberi al suolo, per non parlare del gelo, che può letteralmente bruciare i germogli e le foglie ancora giovani, senza possibilità di appello.
Il fiocco di neve sui fiori degli alberi da frutto ha un impatto devastante, peggio della grandine. La neve, difatti, tende ad accumularsi sull'apparato floreale, bruciandolo inevitabilmente e non consentendo alla pianta un'adeguata fruttificazione.

giovedì 12 marzo 2020

Coronavirus, tutti a casa: le multe per chi guida e per chi va a piedi

Arrivano davvero le multe per chi esce di casa senza averne necessità. Rischia solo chi si mette alla guida di un veicolo. A piedi si può anche portare a spasso il cane

Arrivano davvero le multe per chi esce di casa senza averne necessità. Rischia solo chi si mette alla guida di un veicolo, ma a piedi si può andare. Anche per sport o portare a spasso il cane. Sono le sanzioni previste dai divieti per contrastare l’emergenza coronavirus. Ma non solo: nonostante le aspettative di molti, il calo del traffico non ha allentato la vigilanza sulle normali infrazioni. Almeno in alcune città. E c’è chi l’ha presa malissimo.
Ecco che cosa sta accadendo, con le indicazioni su come comportarsi. Con la premessa che - ora più che mai - le sanzioni sono necessarie per convincere anche i più incoscienti o riottosi a ridurre i rischi di contagiarsi e contagiare gli altri. Per il bene di tutti. Quindi non si tratta di eludere le sanzioni, ma solo di sapere cosa è lecito fare e di farlo tenendosi sempre lontani da altre persone.
I controlli
Con la cancellazione delle zone rosse e l’estensione a tutto il territorio nazionale del divieto di uscire di casa senza validi motivi, molte polizie locali hanno istituito controlli specifici. La possibilità di incapparvi è maggiore di quella cui si è abituati nella routine quotidiana: il traffico è molto diminuito, quindi gli agenti possono fermare una discreta quota di chi circola.
I provvedimenti governativi vietano gli spostamenti senza validi motivi, a prescindere da come avvengono. Quindi, non solo non si può uscire in auto o in moto, ma si può fare una passeggiata a piedi. E anche «attività sportiva o motoria all’aperto» (pure in bici, pare di capire) o necessarie per la quotidiana gestione degli animali domestici. Lo ha precisato il ministero dell’Interno con la circolare del 12 marzo, emanata dopo il giallo aperto 24 ore prima dalle parole del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, secondo cui sarebbero state vietate anche le passeggiate a piedi.
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Coronavirus: 2.651 nuovi contagi, 188 morti e 213 guariti

Coronavirus, il bilancio aggiornato sull’epidemia in Italia

Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 2.651 nuovi casi, 188 morti e 213 guariti. È il bilancio fornito dalla Protezione Civile. Il totale è di 12.839 attualmente positivi, 1.016 morti e 1.258 guariti mentre i casi complessivi di contagiati (inclusi i morti e i guariti) sono 15.113. In terapia intensiva sono 1.153 pazienti, 6.650 il totale dei ricoverati. Il 98% dei deceduti da inizio emergenza ha più di 68 anni e il 67% ha patologie pregresse.
In Lombardia, la regione più colpita con oltre la metà dei casi, i positivi al coronavirus sono 8725, 1445 più di ieri, e i decessi sono in totale 744, 127 in più. Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, aggiungendo che le persone dimesse sono 1085. Sono 691 gli operatori sanitari positivi al Coronavirus in Lombardia. Il dato, fornito dalla Regione, è aggiornato con gli ultimi numeri forniti ieri sera, e riguarda medici, infermieri e tecnici. Il maggiore sindacato dei medici ospedalieri italiani Anaao Assomed indica che in Lombardia il personale contagiato è pari al 12% del totale dei malati di Covid-19 nella regione.
Segue l’Emilia Romagna con 1.947 casi totali e 146 vittime, il Veneto con 1.384 (32 vittime), le Marche con 592 (22 morti) e il Piemonte con 580 (26 morti).
Ieri, 11 marzo, si sono registrati in Italia oltre 2mila contagiati in più nell’arco di 24 ore (per un totale di 10.590 contagiati attivi) e 196 decessi in più ( a quota 827). In totale i casi registrati di contagio da coronavirus sono stati 12.426. In terapia intensiva ieri si contavano 1.028 persone (+151 in un giorno).
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A Zocca da Napoli per Vasco, denunciati

Cinque fan del rocker sopresi dai carabinieri: "Perché siamo qui? Volevamo vedere la sua casa". Continuano i controlli a tappeto

"Perché siamo qui? Beh, volevamo vedere la casa di Vasco". Mentre la diffusione del Covid-19 terrorizza il paese, facendo registrare quotidianamente decine di vittime c’è chi ancora fa spallucce e, con allarmante superficialità mette al primo posto il divertimento organizzando gite fuori porta – nonostante sia vietato spostarsi da una provincia all’altra se non per urgenze legate a salute e lavoro – per sfruttare al meglio ‘il tempo libero’.
Parliamo di quel tempo – impegni lavorativi a parte – che sarebbe fondamentale trascorrere a casa per evitare il diffondersi dell’epidemia. Sono stati denunciati per inottemperanza dei provvedimenti dell’autorità, – articolo 650 del codice penale – cinque giovani napoletani e bolognesi, tra i 18 e i 26 anni sorpresi nella giornata di ieri dai carabinieri a Zocca, nei pressi dell’abitazione del rocker, appunto.
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mercoledì 11 marzo 2020

L’Oms ha dichiarato la pandemia di Covid-19

L’11 marzo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha annunciato in diretta dalla Svizzera che poiché sono stati registrati più di 118mila casi di Covid-19 in 114 paesi, e 4.291 persone hanno perso la vita, si è passati da un’epidemia a una pandemia.


Secondo i Centri statunitensi per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) il Covid-19 presentava già da tempo due dei tre criteri necessari a definire una pandemia: si diffonde tra le persone e può essere mortale. Il terzo criterio era che la diffusione avesse scala mondiale.
“Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione”, ha detto Tedros. “È una parola che, se usata in modo improprio, può causare paura irragionevole o sofferenze e morti inutili. Descrivere la situazione come una pandemia non cambia la valutazione dell’Oms sulla minaccia rappresentata da questo coronavirus. Non cambia ciò che l’Oms sta facendo e non cambia ciò che i paesi dovrebbero fare”.
Secondo Tedros è una “crisi che colpisce tutti i settori” e quindi riguarda tutti.



Coronavirus, stanziati 25 mld. Lombardia: chiudere tutto tranne servizi essenziali.

Sul tavolo del Cdm lo scostamento dal pareggio di bilancio, che sarà votato in giornata dal Parlamento. Conte: "stanziati 25 miliardi, da non utilizzare subito ma per far fronte a tutte le difficoltà". La Regione Lombardia chiede un'ulteriore stretta sulle misure

Il governo stanzia fino a 25 miliardi per far fronte all’emergenza. Conte: “Dalla Ue abbiamo ricevuto grande apertura sulla liquidità. Il ministro Gualtieri annuncia: possibile scostamento dal deficit di 20 miliardi, mutui sospesi per chi perde il lavoro. Poi avverte: caduta del Pil almeno per un paio di mesi. (LO SPECIALE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO).
Lombardia: chiusura totale
Videoconferenza del premier con i governatori. Fontana: chiudere tutto, tranne alimentari e farmacie. Zaia: pronte ulteriori misure sanitarie, voglio vedere le strade deserte.
Gli aggiornamenti:
  • Salvini: tutta l'Europa diventi Zona rossa.
  • Morto per il Covid-19 il presidente dell'Ordine dei medici a Varese.
  • Merkel: potrebbero contagiarsi solo il 70% dei tedeschi.
  • In Francia 1.784 malati.
  • In Spagna 1.689.
  • Londra stanzia 34 miliardi a sostegno di imprese e lavoro.
  • Wall Street apre in profondo rosso, Borse europee virano in negativo.

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Coronavirus Napoli, in fila per il tampone sputa contro i sanitari

La dottoressa e l'infermiere colpiti sono stati messi in quarantena e il locale dove è avvenuto l'episodio è stato evacuato e sanificato. Ieri controllate quasi 4mila attività. Il sindaco de Magistris ai cittadini: "Importante rispettare il decreto"

Un medico e un infermiere sono stati aggrediti ieri sera nell'ospedale Cotugno di Napoli da una persona con sintomi febbrili che era in attesa di fare il tampone. L'uomo, spazientito dall'attesa, è andato in escandescenza e, dopo essersi tolto la mascherina, ha sputato addosso a una dottoressa e a un infermiere che stavano cercando di calmarlo. I due sanitari sono stati messi in quarantena e il locale dove è avvenuto l'episodio è stato evacuato e sottoposto a sanificazione. (LIVE)
Intanto, nella giornata di ieri la polizia locale ha effettuato 1393 controlli in città, elevando tre sanzioni ad altrettante attività commerciali risultate prive della necessaria certificazione relativa alla disinfezione e igienizzazione dei locali.


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Coronavirus: a Bologna tutti al parco

martedì 10 marzo 2020

Coronavirus, l'Italia diventa "zona protetta": spostamenti vietati se non per comprovate necessità. Conte: "Non c'è più tempo"

Il premier: "Servono provvedimenti più duri". Scuole chiuse fino al 3 aprile, stop alla serie A, locali chiusi alle 18. La Protezione Civile diffonde i dati aggiornati sull'epidemia: 7985 contagiati, oltre 1500 in più in un giorno. 724 guariti, 463 decessi

ROMA - "Tutta Italia sarà zona protetta". Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità, in tutto il paese come fino a oggi era avvenuto in Lombardia e nelle 14 province focolaio dell'epidemia di Coronavirus. Lo ha annunciato il premier Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, confermando quanto preannunciato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Francesco Boccia, parlando di "progressiva omogenizzazione delle regole su tutto il territorio nazionale".


Il premier si presenta in sala stampa da solo, per quello che è senza dubbio l'annuncio più drammatico della sua esperienza di governo: "Abbiamo adottato una nuova decisione che si basa su un presupposto: tempo non ce n'è", scandisce. "I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimè anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti". Il provvedimento è quello atteso e ormai ritenuto inevitabile: "Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come 'io resto a casa'. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l'italia zona protetta", aggiunge.


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Coronavirus, Italia “zona protetta” e riparte la psicosi: in fila di notte fuori dai supermercati dopo l’ultimo decreto

lunedì 9 marzo 2020

Borrelli, salgono a 7985 i malati+ 1598 rispetto a ieri, 463 i decessi

La conferenza stampa del ministro Boccia e del commissario Borrelli

Sono 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri ha affermato il commissario per l'emergenza.
Sono 463, 97 in più di ieri, i morti legati al coronavirus in Italia. I  malati ricoverati in terapia intensiva sono 733 per coronavirus, 83 in più rispetto a ieri. Il dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Di questi 440 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 41 casi. Sono invece 4.316 i malati con sintomi ricoverati e 2.936 quelli in isolamento domiciliare.
"Da domani distribuiremo 100 mila mascherine negli istituti penitenziari, dove sono state montate 80 tende di pre-triage" per lo screening del coronavirus nelle carceri.
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Coronavirus, Mattia il Paziente 1 respira da solo: «Non è più in terapia intensiva»

Spostamenti: ecco il modulo da compilare

L'autocertificazione è valida per motivi di lavoro, necessità particolari e salute

ALESSANDRIA — La Questura di Alessandria ha diramato il modulo da compilare ed esibire alle forze dell'ordine in caso di controlli stradali, autostradali e ferroviari a seguito delle misure restrittive adottate dal Governo per arginare l'epidemia da coronavirus. Gli spostamenti devono limitarsi a comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. L'autocertificazione sarà valida fino al prossimo 3 aprile. Non è richiesta alcuna autorizzazione. Il modulo è scaricabile a questo link.

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Liguria, stop a chi proviene dalle aree a rischio. In vigore l’ordinanza: il testo, cosa fare e a chi rivolgersi

La guerra del greggio tra Arabia e Russia manda a picco i titoli del petrolio

Il barile ai minimi dal 2016, è il maggior crollo dal 1991. Riad vara supersconti per convincere Mosca a tornare al tavolo dell'Opec. Il prezzo delle benzina in Italia potrebbe (in teoria) scendere di 15 centesimi
di ETTORE LIVINIMILANO - Il braccio di ferro tra Russia e Arabia Saudita manda a picco la quotazione del petrolio Wti, crollata stamattina del 30% a 29,4 dollari al barile, i minimi dal 2016. A spingere al ribasso il mercato è stata la decisione di Riad - che ha garantisce il 12% dell'estrazione mondiale - di tagliare di 6-8 dollari il prezzo al barile e di aumentare a 10 milioni di barili al giorno dal prossimo aprile la sua produzione, con la possibilità di salire a 12 milioni. Gli sconti degli sceicchi sauditi sono figli del flop della riunione dell'Opec della scorsa settimana, convocata per decidere possibili tagli alla produzione destinati a sostenere il valore dell'oro nero.Continua qui

Genova, autostrade per Milano e Piemonte deserte: gli italiani hanno capito?

Dopo l'imbarazzante tutto esaurito sulle spiagge: forse è l'effetto dell'ordinanza della Regione Liguria


Dopo le pericolose o quantomeno incoscienti resse in spiaggia sulle Riviere e le file a prendere il gelato nel borgo di Boccadasse ecco il più rassicurante deserto delle autostrade che collegano la Liguria a Piemonte e Lombardia. 
Questa sera i poliziotti della polizia stradale della centrale operativa di Genova Sampierdarena hanno confermato che le carreggiate della A7 verso Milano e quelle della A26 verso Alessandria e il Piemonte sono quasi deserte, in entrambi i sensi. "Non era mai successo di domenica sera" rimarcano gli agenti.
Uno scenario registrato dopo le 21 e rimasto immutato anche dopo la mezzanotte, dunque consolidato. "Così poche macchine di domenica sera su quelle due autostrade non si erano mai viste", aggiungono ancora dalla centrale operativa della Polstrada.
Potrebbe essere il primo effetto dell'ordinanza del governatore della Liguria Giovanno Toti che entra in vigore alle 14 di oggi lunedì 9 marzo e vieta l'arrivo nella regione ai foresti delle regioni e delle province delle zone rosse imponendo agli stessi (e agli albergatori) di denunciare la loro presenza sul territorio ligure.