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lunedì 30 marzo 2020

Coronavirus, la ditta costretta a chiudere: a 29 anni perde il lavoro e si uccide

Dramma nel Torinese. Quel contratto aveva segnato una svolta per il 29enne. I carabinieri stanno facendo delle verifiche ulteriori

CARMAGNOLA (TORINO). Tragedia nella giornata di venerdì in un appartamento alla periferia di Carmagnola. Un ragazzo di 29 anni è stato trovato morto, impiccato nella tromba delle scale del condominio dove abitava con la famiglia. È stato il padre a scoprire l’orribile tragedia. Al ragazzo, laureato in Lingue e con alcuni problemi di depressione che si trascinava dal passato, era appena stato comunicato dalla ditta per la quale lavorava che il loro rapporto di collaborazione finiva lì a causa del virus e dell’emergenza epidemia. La ditta, infatti, seguendo le regole imposte dal decreto ha sospeso la produzione chiudendo temporaneamente. Ma al tempo stesso è stata costretta a risolvere il rapporto di lavoro con il 29enne, assunto a tempo determinato 8 mesi fa. Ed è questo che ha fatto subito ipotizzare che i due fatti, la perdita del lavoro dopo l’emergenza Convid-19 e il suicidio, siano strettamente collegati.

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Coronavirus: a Wuhan più vittime di quelle dichiarate? Lunghe code per il ritiro delle ceneri

Migliaia di persone sono in coda in queste ore davanti agli uffici del Funeral Parlour di Wuhan per raccogliere le ceneri delle persone morte a causa del coronavirus Covid-19 e non solo.
 
Tutti coloro che hanno perso la vita durante l'epidemia sono stati cremati, indipendentemente dalla causa di morte, proprio a causa dell'eccessivo aumento dei decessi.

La cremazione non è stata preceduta o seguita dai riti funebri, pertanto è stato solo concesso il ritiro delle urne con le ceneri da parte dei parenti. Il 4 aprile prossimo in preparazione alla festa del Qingming saranno onorati tutti i defunti avvenuti durante il lungo periodo di epidemia.
 

Code lunghissime per il ritiro delle ceneri


Le code quasi chilometriche presenti davanti ai "Funel Parlour" lasciano un gran punto interrogativo su quanti siano realmente le vittime dovute al coronavirus. Ricordiamo che l Cina ha dichiarato ufficialmente 3.300 vittime su circa 81.000 casi di contagio, ma a giudicare dalle lunghissime file presenti per il ritiro delle ceneri, il bilancio reale dell'epidemia potrebbe essere ben peggiore.

CORONAVIRUS. A Torino 4,6 milioni di euro, ecco i numeri

Come vengono ripartiti i 400 milioni di euro con i quali i sindaci potranno fronteggiare l'emergenza Coronavirus distribuendo buoni spesa o generi alimentari e di prima necessità a chi ne abbia bisogno


CORONAVIRUS. Quindici milioni a Roma, 7,6 a Napoli, 7,2 a Milano, 5,1 milioni a Palermo, 4,6 a Torino, 3 milioni a Genova. Fino ai micro-stanziamenti da 600 euro a testa per una quarantina di piccolissimi Comuni.

Così vengono ripartiti i 400 milioni di euro con i quali i sindaci potranno fronteggiare l’emergenza Coronavirus distribuendo buoni spesa o generi alimentari e di prima necessità a chi ne abbia bisogno. Alla capitale, che è città più popolosa d’Italia, va la quota più grande.

Ma l’ordinanza firmata questa sera dal capo della protezione civile Angelo Borrelli riequilibra i fondi anche in base al reddito medio dei residenti e non dimentica i centri con poche decine di abitanti, stabilendo che in mancanza di risorse i 600 euro a loro destinati – la cifra minima stanziata – vengano sottratti alle grandi città.

Su base regionale è la Lombardia a ricevere la quota maggiore di risorse, 55 milioni; alla Campania vanno 50 milioni; alla Sicilia 43,4 mln; al Lazio 36 mln; alla Puglia 33 mln; al Veneto 27,4 mln; all’Emilia Romagna 24,2 mln; al Piemonte 24 mln; alla Toscana 21 mln; alla Calabria 17 mln; alla Sardegna 12 mln; alle Marche 9,3 mln; alla Liguria 8,7 mln.

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CORONAVIRUS. Sei droni in volo su Alessandria per stanare i “furbetti”

Il Comune intensifica i controlli per colpire chi viola le prescrizioni del governo

Saranno 6, gestiti da una centrale operativa mobile, i droni utilizzati dal Comune di Alessandria per intensificare i controlli sul territorio, sul rispetto delle norme anti-Coronavirus. Cinque droni saranno utilizzati per la sorveglianza, uno dotato di altoparlante si muoverà rapidamente nelle località segnalate per diffondere informazioni di servizio a seconda delle necessità.
Nel caso l’intervento non fosse sufficiente, sarà richiesto l’intervento mirato delle forze dell’ordine. A fine servizio sarà fornita agli uffici comunali la documentazione audio e video realizzata.

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domenica 29 marzo 2020

MALTEMPO: inizio settimana con ROVESCI e su alcune aree anche la NEVE

Nuova recrudescenza instabile sull'Italia nei prossimi giorni stante la confluenza tra aria fredda proveniente da nord-est e correnti più temperate in risalita dal Mediterraneo.


La prima mappa mostra la situazione sinottica attesa in Europa nelle ore centrali di lunedi 30 marzo

Notiamo un vasto anticiclone che campeggerà con un massimo poco ad ovest delle Isole Britaniniche. Sul suo fianco destro verrà prelevata aria fredda di diretta estrazione artica (frecce bianche) che interesserà in un primo tempo l'Europa centrale e successivamente anche l'Italia. 
Il contrasto tra la suddetta aria fredda e correnti più temperate provenienti dal basso Mediterraneo accenderanno rovesci su gran parte delle nostre regioni. La quota neve è prevista in calo nella giornata di martedi su parte del nord e nelle aree interne del centro stante l'ingresso più deciso del freddo su queste regioni. 
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Tutto sul TEMPO della settimana 30 marzo-5 aprile!


Coronavirus: Viminale, oltre 5mila denunciati in un giorno

203 mila persone controllate ieri, oltre 3 milioni dall'11 marzo


Sono oltre 5mila le persone denunciate in un solo giorno per aver violato le disposizioni previste dai decreti per l'emergenza coronavirus. Dai dati del Viminale emerge che sono state controllate complessivamente 203.011 persone e di queste 4.942 sono state denunciate per non aver rispettato i divieti di spostamento, 142 per false dichiarazioni e 49 per aver violato la quarantena.

    I controlli relativi alle attività commerciali sono stati invece 84.941 e hanno portato alla denuncia di 151 titolari e alla chiusura di 22 attività. 



Il giallo di Luca Di Nicola, cuoco italiano morto a Londra: "Curato per l’influenza e mai un tampone"

Partito da Nereto, aveva 19 anni. La rabbia dei familiari: "Per una settimana prima di morire Luca ha avuto febbre e tosse"

LONDRA — C’è un italiano, giovanissimo, morto a Londra per sospetto coronavirus. E il suo caso è sempre più misterioso. Luca Di Nicola aveva 19 anni ed era originario di Nereto, in provincia di Teramo. Da qualche anno viveva a Enfield Town, periferia nord di Londra, insieme alla madre Clarissa e al compagno di quest’ultima, Vincenzo. Faceva l'aiutocuoco.

Luca è morto nella capitale britannica la sera di martedì 24 marzo, apparentemente per una polmonite fulminante. Ma la famiglia del ragazzo, distrutta dal dolore anche perché «era sanissimo», sospetta che nel decesso di Luca c’entri il Covid-19.


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Il coraggio dei Benetton: ora chiedono loro i soldi al governo per il coronavirus

Se volete la definizione di paradosso, eccola. E ha come protagonisti i Benetton, il governo e le autostrade. Fino a un mese fa, si parlava della revoca della concessioni per il disastro del ponte Morandi di Genova. Ora, Autostrade per l’Italia (Aspi) dei Benetton guida la carica dei concessionari che chiedono soldi al governo per far fronte all’emergenza coronavirus, ventilando il rischio di fallimento. Come fa sapere Carlo Di Foggia con un articolo su Il Fatto Quotdidiano, “la lettera, allarmata e minacciosa, è stata spedita lunedì scorso ai ministri dei Trasporti e dell’Economia Paola De Micheli e Roberto Gualtieri. La firma il presidente dell’Aiscat, l’associazione delle concessionarie, Fabrizio Palenzona, uomo di fiducia dei Benetton”.


La holding Atlantia controlla Aspi, e ha in gestione due terzi dei quasi 5 mila chilometri di autostrade. Palenzona – scrive Di Foggia – mette in guardia dalle “inevitabili ricadute sul settore delle limitazioni agli spostamenti imposte dalle norme emergenziali: le autostrade – si legge – stanno assistendo a un crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia”, stimato in “circa l’80 per cento sull’intera rete”. Questo “comporta sin da ora gravi ripercussioni sulla capacità dei concessionari di poter sostenere i costi operativi connessi alla necessità di mantenere in esercizio le infrastrutture, nonché un grave pregiudizio alla possibilità di generare sufficiente cassa dalla riscossione delle tariffe”.

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Reddito di emergenza a 10 milioni di lavoratori anche precari e irregolari

Si chiamerà Rem: 6 miliardi per aumentare i 600 euro agli autonomi ed estenderli ai sommersi. Gualtieri: "Non è un reddito di cittadinanza bis"



ROMA - Rafforzare e allargare l'indennità da 600 euro. E creare così un vero e proprio "reddito di emergenza", in acronimo Rem. Non un nuovo reddito di cittadinanza. Neanche il vecchio rivisto e corretto. Ma una misura eccezionale in grado di coprire il doppio dei lavoratori sin qui raggiunti dall'indennità una tantum e per tutto il tempo della gravissima crisi sanitaria ed economica.

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Fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultimo grammo di energia: il discorso di Conte contro l’Europa egoista



DPCM soccorso alimentare: i buoni spesa del governo



Tasse, verso lo stop fino a maggio

Lo spettacolo di Salvini che si arrampica sugli specchi a Piazzapulita per il video di TG Leonardo

«Se qualcuno è tranquillo sapere che in Cina lavoravano in laboratorio a virus polmonari, io non lo sono», Matteo Salvini non molla e continua a strizzare l’occhio a complottisti e teorici del complotto che sono convinti che SARS-CoV-2 sia un virus creato in laboratorio dai cinesi. La Lega ha infatti “scoperto” che nel 2015 un servizio di TGR Leonardo in cui si parlava di un esperimento per creare un virus polmonare a partire dai pipistrelli.

Matteo Salvini è incapace di ammettere ha sbagliato, anche di fronte a fatti e logica

Matteo Salvini (ma anche Giorgia Meloni) hanno subito utilizzato quel servizio – che nulla ha a che vedere con il coronavirus che causa Covid-19 – per diffondere la fake news del virus di origine artificiale e non naturale e puntare il dito contro la Cina e il Governo (che cosa c’entri il nostro governo non è chiaro). Ieri a PiazzaPulita Corrado Formigli ha chiesto al leader della Lega di spiegare quel post e gli ha rinfacciato che Nature, la fonte di quel servizio, ha smentito che si trattasse dello stesso virus e non il SARS-CoV-2.

Marco Travaglio e Bertolaso contagiato perché mezzo sordo

Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano oggi torna sul contagio da Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 di Guido Bertolaso, che da ieri è ricoverato al San Raffaele, e cita un articolo del Messaggero di ieri che spiega come il commissario per l’emergenza in Lombardia e nelle Marche potrebbe aver contratto la malattia:
Il virus, secondo CaltaNews, potrebbe averlo ghermito lunedì nelle Marche, dove un filmato lo immortala con la mascherina sbagliata e resa comunque vana dalle allegre strette di mano senza guanti che, contro ogni regola e buon senso, Mister Wolf distribuisce a chiunque passi di lì. O forse alla Fiera di Milano, “parlando con tutti, avendo mille contatti e scambiando continue parole, oppure nel palazzo della Regione lombarda”.
Così ora chiunque l’ha incontrato è in quarantena: i suoi “quattro collaboratori”, il “governatore marchigiano Ceriscioli, il presidente del consiglio regionale e altri”. Tutti tranne Fontana, perché è appena uscito dall’altra quarantena e poi “l’ho visto solo due minuti”e in due minuti quel bradipo del Corona non fa in tempo.
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sabato 28 marzo 2020

Alessandria, bar aperto anche se c’è il divieto: nei guai la titolare e due amiche insieme a bere

In via dei Guasco, denunciate grazie a una segnalazione dei cittadini


Erano al bar a bere fra amici, in pieno centro. È successo in via dei Guasco, ad Alessandria, ieri, 27 marzo. Per loro era un venerdì sera normale: nel locale a consumare bevande come se non esistesse il coronavirus. 
Grazie a una segnalazione dei cittadini, gli agenti della polizia municipale sono intervenuti: hanno trovato la titolare e due donne, mentre bevevano. Tranquillamente. «Sul locale - ricordano dal Comune - gravava già un provvedimento di revoca del titolo necessario per l’esercizio dell’attività e un provvedimento di sospensione emesso dalla Questura».

Matera, bimbo di 3 anni trovato morto scivolando nel fiume in piena: si era allontanato mentre giocava fuori casa

Il piccolo Diego era sparito da venerdì 27 marzo, mentre giocava all'esterno dalla sua casa in una contrada di Bernalda al confine tra Puglia e Basilicata. Il fiume era in piena dopo maltempo e il corpo è stato ritrovato quando livello si è abbassato. E' stato il cane di famiglia a indirizzare le ricerche verso un tratto impervio del Bradano

E' stato trovato morto, nel fiume Bradano, il piccolo Diego, il bimbo di 3 anni di cui non si avevano notizie da venerdì 27 marzo, in contrada Marinelle a Metaponto (Matera). Alle ricerche hanno preso parte forze dell'ordine, volontari e numerosi cittadini che hanno utilizzato anche droni nel tentativo di ritrovare il piccolo.

Nella mattinata di venerdì il bambino si sarebbe allontanato in un attimo di distrazione dei genitori, che sono imprenditori agricoli. Era stato il cagnolino di famiglia a condurrele ricerche verso la zona impervia del fiume Bradano dove poi stamani i cani molecolari dei carabinieri cinofili di Firenze hanno ritrovato il cadavere del bambino.


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Cronache della pandemia - Francia

Il Paese sotto shock per la morte di Julie, 16 anni, sanissima

"Non avremo mai una risposta": la madre di Julie, 16 anni, la prima minorenne morta in Francia di Coronavirus, non ha spiegazioni. Tranne quella che gira sulla bocca di tutti: nessuno è al sicuro dal Coronavirus.
    Da quando, nella consueta conferenza stampa serale, ieri, il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, ha annunciato il decesso della giovanissima vittima, la Francia è ancora più sotto shock. In poche ore, le notizie trapelate dalla famiglia hanno chiarito che si trattava di una ragazza sanissima, senza altre malattie. E che è morta in poche ore di malattia.

    "Perdere un figlio è qualcosa di insopportabile ma bisogna continuare", dice Sabine, la madre. Poi racconta qualche particolare delle ultime terribili ore vissute dalla famiglia, che abita nella banlieue di Parigi: "Julie aveva soltanto un po' di tosse, da una settimana. Aveva preso uno sciroppo, qualcosa a base di erbe, aveva fatto inalazioni". Sabato aveva cominciato a sentirsi mancare il fiato: "nulla di clamoroso - racconta la madre - aveva difficoltà a riprendere respiro". Poi attacchi continui di tosse e la visita dalla dottoressa di famiglia che la invita a chiamare l'ospedale. Julie viene ricoverata, la madre rientra a casa ma poco dopo la avvertono che uno scanner ai polmoni della figlia ha rivelato dei problemi: "nulla di grave". La notte, però, la ragazza viene colta da insufficienza respiratoria e trasferita d'urgenza all'ospedale pediatrico di Parigi, il Necker, dove la sottopongono al tampone. 

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Coronavirus, superati i 10mila morti. I guariti sono oltre 12mila

Sono i nuovi dati della Protezione civile

Superate le diecimila vittime in Italia per il coronavirus. Sono 10.023 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 889. Venerdì l'aumento era stato di 969. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.

Sono 12.384 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.434 in più di ieri. E' l'incremento più alto registrato dall'inizio dell'emergenza.  Ieri l'aumento dei guariti era stato di 589.

Sono complessivamente 70.065 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.651. Venerdì l'incremento era stato di 4.401. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 92.472.

Sono 3.856 i malati ricoverati in terapia intensiva, 124 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.319 sono in Lombardia. Dei 70.065 malati complessivi, 26.676 sono poi ricoverati con sintomi e 39.533 sono quelli in isolamento domiciliare.

"Sicuramente se non fossero state adottate misure drastiche di contenimento avremmo ben altri numeri e le strutture sanitarie già in condizioni critiche sarebbero in stato drammatico. Sarebbe stata una situazione insostenibile". Così il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile, rispondendo a una domanda sull'elevato numero di morti anche oggi e sull'effetto delle misure prese.

CORONAVIRUS: non è stato creato in LABORATORIO! Ecco la PROVA Decisiva secondo la rivista NATURE MEDICINE

Stop al complottismo
In queste settimane si leggono svariate informazioni a proposito della diffusione del Coronavirus, spesso con cognizione di causa, ma altre volte del tutto prive di fondamento (le famose fake news che proliferano sul web e in particolare sui social network).
Una delle più recenti polemiche nate sul tema COVID-19 è relativa alla tesi circolante già da qualche settimana che vorrebbe l'attuale epidemia in qualche modo collegata ad esperimenti scientificicondotti in Cina e in particolare dall'Università di Wuhan, capoluogo dello Hubei da dove ha avuto origine la pandemia.
Ebbene, la prestigiosa rivista Nature Medicine ha smentito questa teoria complottistica e pare aver trovato la prova definitiva che il virus è naturale e zoonotico (derivante dagli animali e trasmesso all'uomo) e non creato in laboratorio.
Scopriamo dunque nel dettaglio i risultati di questo studio.

Il Coronavirus (Sars-CoV-2) sarebbe il risultato dell'evoluzione naturale di altri virus della stessa "famiglia" e non un prodotto di laboratorio o di ingegneria genetica (cioè non fatto dall'uomo manipolando geni virali in provetta): a renderlo noto è uno studio sui genomi del Sars-CoV-2 e virus affini pubblicato recentemente.
Gli esperti hanno analizzato geneticamente una proteina chiave dell'involucro esterno del virus, chiamata spike, proteina che serve all'infezione per "attaccarsi"alle cellule umane. Ebbene, il legametra l'uncino molecolare di spike e la molecola che governa la regolazione della pressione del nostro sangue è risultato talmente perfetto che non può che provenire dalla selezione naturale e non dall'ingegneria genetica.
In particolare, il ricercatore Kristian Andersen, dello Scripps Research Institute di La Jolla afferma che "confrontando i dati genetici ad oggi disponibili per diversi tipi di coronavirus, possiamo risolutamente determinare che il Sars-CoV-2 si è originato attraverso processi naturali".

Nessun complotto dunque, niente armi batteriologiche "create" in qualche laboratorio segreto. Almeno a giudicare da queste autorevoli analisi.

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Ivrea, Conad toglie la licenza al supermercato che speculava sul coronavirus raddoppiando i prezzi

Il consorzio sostituirà "in tempi rapidi" il gestore denunciato dalla Guardia di finanza per aumenti del 200% su pane, olio, generi di prima necessità e persino la colomba pasquale

Il consorzio Conad ha deciso di procedere alla risoluzione della licenza d'uso del marchio a favore del punto vendita di Favria (Torino), nel Canavese, a seguito della mancata applicazione del piano promozionale e delle politiche commerciali definite dal consorzio. Lo ha reso noto l'azienda, specificando che procederà in tempi rapidi al cambio della gestione del punto di vendita.

Nei giorni scorsi, in seguito a un blitz della Guardia di finanza nel paese vicino a Ivrea, il titolare è stato denunciato per manovre speculative sulle merci: quasi tutti i prodotti, considerati "in offerta", avevano subito un notevole quanto immotivato incremento del prezzo, anche fino al 200 per cento rispetto al costo previsto.


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venerdì 27 marzo 2020

L’ultimo messaggio di Mattia, 18 anni: “Mamma ora mi intubano. Ma lotterò e tornerò per te”

Il telefono come unico strumento per comunicare, nella speranza che non suoni. “Significherebbe che c’è stato un peggioramento”. Mattia, 18 anni di Cremona, era stato portato in ospedale dopo che la febbre gli era iniziata a salire ed erano arrivati i problemi respiratori. “Polmonite da coronavirus” era stata la diagnosi, terribile, dei medici che lo avevano visitato con tutte le precauzione, sospettando già il terribile verdetto. Era il 16 marzo e da quel momento il ragazzo non ha più potuto vedere la sua famiglia.


Mattia ancora oggi si trova a Cremona, ricoverato e in coma farmacologico. È il paziente più giovane di tutto il reparto. L’ultimo messaggio arrivato alla madre dal suo telefonino è stato riportato da Il Messaggero, che ha raccolto la testimonianza della donna: “Fra poco mi intubano. Stai tranquilla, non ti lascerò sola. Ti amo, mamma. Lotterò per te e per Anastasia. Devo andare”. Anastasia è la sorellina che Mattia non ha mai potuto abbracciare, morta durante il parto avvenuto cinque anni fa.

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“La commessa morta a Brescia potevo essere io”: la testimonianza di Alessandra nella sua quotidiana trincea del supermercato in cui lavora

Coronavirus, morti altri cinque medici. Dall'inizio dell'epidemia sono 46

Brusaferro (Iss): "La curva dei nuovi casi nella popolazione sembra attenuarsi. Ma non abbiamo raggiunto il picco"- Nuovi casi a Codogno. Sequestrati in Calabria 900 falsi kit per la diagnosi e 13mila mascherine a Taranto vendute a prezzi stellari. La ministra Azzolina: esami di maturità con membri interni e presidente esterno. Il Papa dona 30 respiratori agli ospedali. Autorizzati i farmaci antimalarici


ROMA - Giorno dopo giorno si allunga la lista dei medici deceduti sul campo per Covid-19. All'alba è morta Anna Maria Focarete consigliere provinciale della Fimmg di Lecco. A Bergamo sono morti Benedetto Comotti e Giulio Calvi. Lutti che portano il numero dei camici bianchi deceduti ad un totale di 46. Gli ultimi due sono Dino Pesce, medico internista dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena di Genova e Marcello Ugolini, pneumologo e consigliere dell'Ordine dei Medici di Pesaro-Urbino. A raccogliere questo drammatico elenco è la Fnomceo su una pagina del sito listata a lutto che sarà presto aggiornata tre volte al giorno. Sono 6.414 gli operatori sanitari contagiati. Ieri altri 4.492 positivi e 712 decessi. Il totale dei malati è di 62.013, quello delle vittime di 8.215.

Brusaferro (Iss): "La curva dei nuovi casi sembra attenuarsi, ma non è il picco"

La curva dei nuovi positivi a Covid-19 sembra aver smesso di crescere come avveniva nei primi giorni della scorsa settimana passata. "Il dato rilevante è che a partire dal 19-20 il numero di nuovi casi segnalati cala, la curva sembra attenuarsi". ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa all'Iss. "Ma non dobbiamo illuderci che un rallentamento della diffusione possa indurci a rallentare le misure che abbiamo adottato. Ci sono realtà diverse nel Paese, la Lombardia e aree limitrofe con fortissima circolazione, mentre in altre aree c'è una circolazione ancora limitata, dove la sfida è fare in modo che quelle aree rosa non diventino rosse". E ha concluso: "Voglio essere chiaro su un punto. Non abbiamo raggiunto il picco, non lo abbiamo superato. Abbiamo segnali di rallentamento che ci fanno  presumere di essere vicini, vuol dire che le misure adottate stanno facendo i loro effetti, potremmo arrivare al picco in questi giorni. Stiamo rallentando la crescita, non stiamo scendendo. E la discesa, quando ci sarà, sarà costruita sui nostri comportamenti".

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Coronavirus: 74 i sacerdoti morti, cinque in poco più di un giorno

Coronavirus: 81.488 casi in Usa, più di Italia e Cina

Lo riporta il New York Times, ci sono già oltre 1.170 morti


Gli Stati Uniti sono ora diventati il primo Paese al mondo per casi di coronavirus: secondo i dati del New York Times sono 81.488, più di Cina e Italia, con 1.178 morti in tutto il Paese.
Per l'Oms-Europa ci sono "segnali incoraggianti" sul fronte lotta al coronavirus nella regione. Citando i cali registrati in Italia, si avverte però che è troppo presto per dire che il peggio è passato. Nel Vecchio Continente, secondo i calcoli dell'Afp sono più di 250mila i casi ufficialmente dichiarati, ovvero più della metà di quelli in tutto il mondo. In Spagna la situazione è drammatica, 10mila contagi in più in un giorno e un totale di oltre 4mila morti. La sanità britannica teme uno tsunami di ricoveri.
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giovedì 26 marzo 2020

Coronavirus, rivelazioni choc dai medici del Villa Scassi: “Costretti a lasciarli morire, è una mattanza”

La spaventosa testimonianza di due medici genovesi in primissima linea: "Non ci sono cure per tutti, salviamo solo i più giovani. Non eravamo preparati, questa è una malattia da fantascienza"

Genova. Pazienti lasciati morire nei corridoi del pronto soccorso con polmoniti terribili perché non ci sono abbastanza supporti respiratori per tutti. Cadaveri abbandonati sulle barelle senza dignità e lontani dai parenti. Personale sanitario che si ammala e rientra al lavoro senza aver mai eseguito un tampone. E una lunghissima serie di errori di valutazione in partenza che adesso non sono più recuperabili. Non siamo a Codogno e nemmeno in una qualsiasi trincea della Lombardia epicentro del disastro coronavirus. Siamo a Genova, all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Dove “se hai più di settant’anni, o sei fortunato e ti riprendi, oppure probabilmente muori”.

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Il sindaco di Novi Ligure: “Non sappiamo qual è il numero reale dei ricoverati contagiati dal virus”

Coronavirus, ecco come cambia il modulo per autocertificazione. Previsti diversi nuovi casi di necessità

I cittadini devono dichiarare di essere a conoscenza anche di eventuali ordinanze delle Regioni in cui si spostano. Il Capo della Polizia Gabrielli: "Controlliamo in modo rigoroso ma con umanità. Le denunce non cadranno nel nulla"

Sono passati appena tre giorni dall'ultimo modulo di autocertificazione, ma con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la scorsa notte, di altre disposizioni, il testo per certificare gli spostamenti muta ancora.

Bollette meno care da aprile: -18,3% per la luce e -13,5% per il gas. Sale a 1,5 miliardi il conto Covid

Grazie soprattutto al calo dei prezzi delle materie prime, si riduce la spesa energetica per le famiglie tipo in tutela: 184 euro annui di risparmi

Calano le bollette di luce e gas per gli utenti serviti in maggior tutela. Secondo il consueto aggiornamento fornito dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), nel secondo trimestre dell’anno la riduzione sarà di -18,3% per l’elettricità e del -13,5% per il gas per la famiglia tipo in tutela. La contrazione è dovuta, da un lato, alle basse quotazioni delle materie prime nei mercati all’ingrosso, anche per via di una netta riduzione dei consumi provocata dall’emergenza coronavirus, e, dall’altro, da una sostanziale stabilità nel fabbisogno degli oneri generali di sistema.

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Coronavirus, in casa anche i criminali. A marzo reati diminuiti del 75 per cento

Primo report della Direzione centrale della polizia criminale. Nel mirino dei rapinatori restano però le farmacie. Diminuiscono, ma a un ritmo più lento, anche i maltrattamenti in famiglia.


Il Coronavirus blocca in casa anche i criminali. Dal primo report pubblicato oggi sul sito del Viminale, viene fuori che le limitazioni agli spostamenti hanno fatto crollare i delitti del 75 per cento.
Preso in esame il periodo dall'1 al 22 marzo, sono stati 52.596 i delitti consumati a fronte dei 146.762 dello stesso periodo dell'anno scorso.


Il report - elaborato dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento di pubblica sicurezza - prende in esame diverse tipologie di reati. Calano del 69 per cento le violenze sessuali, del 67,4 i furti in genere, del 72,5 quelli in abitazione. Percentuali analoghe ( -73,7 per cento) per le rapine agli uffici postali e -77 per cento per lo sfruttamento della prostituzione. Dimezzate invece le rapine ( -54,4 per cento) anche se in queste settimane nel mirino restano le farmacie, dove furti e rapine fanno registrare un decremento molto lieve, solo -13,8 e -24,6 per cento.

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Ricerca, 'il coronavirus era in Lombardia dal primo gennaio'


Nature, 'non rilevato per settimane'. È la preistoria dell'epidemia

Il coronavirus ha cominciato a circolare in Lombardia dal primo gennaio e ha continuato a farlo in modo sommerso per oltre un mese e mezzo prima della diagnosi del paziente 1 di Codogno, avvenuta il 20 febbraio. È quanto emerge dall'analisi pubblicata sul sito ArXiv e condotta da 14 centri di ricerca, con il coordinamento del Direttorato generale della Sanità della Regione Lombardia. "L'epidemia in Italia è rimasta sconosciuta per settimane", scrive oggi la rivista Nature, commentando la ricerca sul suo sito. 

"L'epidemia in Italia è cominciata molto prima del 20 febbraio 2020. Al momento dell'identificazione del primo caso di Covid-19 si era già diffusa in molti comuni della Lombardia meridionale", si legge nell'articolo. "È un lavoro estremamente interessante che ricostruisce la preistoria del coronavirus in Italia", ha commentato il fisico Giorgio Parisi, dell'Università Sapienza di Roma. Dalla ricerca, ha proseguito, emerge inoltre che all' inizio i casi sintomatici erano l'80%, contro il 5% di asintomatici e il 15% di casi non chiari, forse con sintomi così leggeri da non dare la sicurezza dell'infezione. 

Gli autori della ricerca hanno ricostruito l'origine dell'epidemia analizzando i dati relativi a 5.830 casi confermati nei laboratori della Lombardia, per i quali erano stati riportati anche i dati relativi alla comparsa dei sintomi. Quindi si è proceduto a ritroso, ricostruendo la catena dei contatti sempre più indietro nel tempo. Sono stati individuati così i casi sporadici comparsi nella regione dal primo al 29 gennaio e poi i casi più frequenti avvenuti dal 30 gennaio al 19 febbraio, con un picco di oltre 60 avvenuto il 18 febbraio. Due giorni più tardi, il 20 marzo, l'epidemia è uscita allo scoperto, con l'identificazione del paziente 1 a Codogno. 

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