Il prof. Carluccio Bianchi racconta l'evoluzione della pandemia sul nostro territorio
Il primo caso ufficiale di contagio da SARS-CoV-2 nella provincia di Alessandria viene rilevato dalla Protezione Civile il 3 marzo, e dall’Unità di crisi regionale la sera prima. In Piemonte i primi 3 casi risalgono a una settimana prima, il 23 febbraio, ad appena 3 giorni di distanza dall’individuazione del paziente 1 italiano a Codogno.
A Tortona il 4 febbraio si registra il primo decesso ufficiale da Covid-19, a testimonianza del fatto che il virus, in provincia e in regione, come altrove, circolava già prima dell’ufficialità dei casi. L’ospedale di Tortona, divenuto focolaio di diffusione della malattia, viene chiuso e dichiarato “zona rossa” da un’ordinanza regionale. Il fattore di riproduzione del virus liberamente circolante, ovvero il famoso fattore R0, viene stimato intorno a 2,6: dati i tempi di incubazione della patologia, ciò implica che nel giro di un mese un paziente infetto può arrivare a contagiare altre 310 persone, circa 80 a settimana.
Nella nostra regione, e in provincia, nessuna delle 3 t viene adeguatamente recepita e adottata: mancano tamponi, laboratori e reagenti (a febbraio-marzo vengono eseguiti 2 campioni per 1.000 abitanti, contro i 21 del Veneto)