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mercoledì 10 giugno 2020

Coronavirus: in Italia senza lockdown 600 mila casi e 200 mila ricoveri

Uno studio italiano calcola gli scenari possibili: senza misure restrittive il 700 per cento dei casi in più. Colpite le grandi città e ospedali al collasso totale

Uno studio italiano, condotto da Politecnico di Milano, Cà Foscari di Venezia e Università di Padova uscito sulla rivista scientifica PNAS, esamina gli effetti degli interventi di lockdown nel nostro paese nelle prime settimane dell’epidemia fino al 25 marzo. Secondo i modelli matematici proposti le misure restrittive hanno abbassato la probabilità di contagio del 45 per cento (fino al 49 per cento nello scenario più pessimistico). I ricoveri evitati avrebbero raggiunto 200.000 persone. I casi confermati in quel momento avrebbero raggiunto i 600.000.

600mila contagi e 200mila ricoveri
Gli studiosi hanno calcolato che il numero di riproduzione generalizzato R0 (qui la spiegazione di che cosa sia, e come «funzioni») sarebbe stato in Italia uguale a 3,6 e hanno mappato i risultati per 107 province. I risultati suggeriscono che la sequenza di restrizioni poste alla mobilità e alle interazioni uomo-uomo hanno ridotto la trasmissione del 45% (dal 42 al 49%). I ricoveri evitati sono misurati disegnando scenari con allentamento selettivo di alcune restrizioni e avrebbero totalizzato circa le 200.000 persone (al 25 marzo, 2020). In Italia, nel punto critico dell’epidemia al 25 marzo si contavano 74.386 casi confermati totali e 7.503 decessi. A due settimane dall’adozione delle chiusure più stringenti. Lo studio italiano calcola «una cifra significativamente maggiore rispetto ai conteggi ufficiali: al 25 marzo 2020 stimiamo una mediana di circa 600.000 contagi».
Le misure ci hanno salvato
Gli autori fanno notare come il risultato principale che emerge è che un’epidemia completamente incontrollata avrebbe alla fine colpito soprattutto le principali aree metropolitane. «Stimiamo che le misure di contenimento e i cambiamenti nel comportamento sociale e nella consapevolezza abbiano progressivamente ridotto la trasmissione», scrivono. In una figura (vedi foto, ndr) mostrano tre scenari per l’Italia e i ricoveri da Covid-19: la linea inferiore mostra l’ammontare dei ricoveri con le misure restrittive, la linea A che cosa sarebbe successo con le restrizioni imposte a febbraio che riguardavano principalmente le zone rosse, la linea B il numero di ricoveri senza misure, che come si vede sale in maniera esponenziale subito dopo il 16 marzo.




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