Perturbazione modesta in transito mercoledì, poi parentesi soleggiata e più mite, ma tra domenica e lunedì nuovo break perturbato su mezza Italia con piogge, temporali e anche neve sulle Alpi.
L'autunno per il nostro Paese in realtà è spesso sinonimo di alluvioni. Se ne ripercorressimo la storia ci sarebbe di che spaventarsi: giusto per citarne alcune nel 51 ci fu il Polesine, nel 58 c'è stata la Calabria, nel 66 il Veneto e la Toscana, poi Asti e Biella nel 68, nel 70 quella disastrosa di Genova, poi nel 94 il Piemonte e ancora nel 2000, così come Soverato, nel novembre 2002 la Lombardia e ancora parte del Veneto, nel 2003 in agosto il Tarvisiano, nel 2006 Vibo Valentia, nel maggio 2008 il Piemonte, nel 2011 la Liguria e potremmo continuare ancora per molto.
Ci sono ovviamente delle cause naturali che predispongono al fenomeni, come la natura dei terreni (argilla, rilievi molto ripidi, geologicamente giovani) che favorisce uno scorrimento superficiale e un rapido deflusso delle acque, a cui si aggiunge ovviamente il disboscamento non razionale, la trasformazione di una zona rurale in un'area urbanizzata, gli interventi parziali e non unitari sugli alvei dei fiumi, le strozzature degli alvei stessi (accumulo di materiale trasportato).
Insomma ci sarebbe molto da dire, ma il nostro compito è quello di prevedere il tempo, il monitoraggio della ricaduta sul territorio di queste precipitazioni spetta alle autorità competenti (tra cui geologi, protezione civile, sindaci, etc...).
Dopo il modesto passaggio perturbato atteso per mercoledì 7, che salterà quasi completamente il nord, insistendo per qualche ora al centro e al sud, ci aspettiamo una rimonta dell'alta pressione con tempo buono almeno sino alle prime ore di sabato 10.
Una nuova saccatura in arrivo dal nord Europa eroderà nelle ore successive il promontorio anticiclonico, andando a provocare un graduale peggioramento al nord, che risulterà più marcato tra la nottata su domenica e la mattinata successiva con piogge, temporali e ritorno della neve sui monti sin sotto i 2000m.
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