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giovedì 19 novembre 2020

Il reddito di cittadinanza al killer del giudice Livatino, ma non ne aveva diritto. La Finanza scopre 8 “furbetti” ad Agrigento

Percepivano il reddito di cittadinanza nonostante fossero condannati per associazione mafiosa, traffico di droga, furto e persino omicidio: tra loro infatti, c’è anche uno degli esecutori dell’omicidio del magistrato Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990, già condannato a 7 ergastoli. A scoprirlo sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, coordinati dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e dal sostituto Gloria Andreoli, che hanno scoperto ad Agrigento 8 “furbetti” del reddito di cittadinanza. L’indagine ha portato al sequestro di altrettante social card utilizzate per fruire del sussidio, che si aggiungono ad altre undici già revocate nei giorni scorsi a Siracusa.

I titolari sono tutti indagati a piede libero per indebita percezione del sussidio che, a norma di legge, è concesso solo in presenza di alcuni requisiti che devono essere autocertificati dal richiedente: tra questi, oltre alle difficoltà economiche, anche l’assenza di misure cautelari personali o di condanne per reati gravi sia da parte di chi richiede il reddito di cittadinanza che da parte dei componenti del suo nucleo familiare. Tra gli otto indagati, invece, figurano persone sottoposte a detenzione per associazione mafiosa, traffico di droga e furto. 

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Giovanni e la sua guerra al Covid: “Mi sono svegliato in terapia intensiva con una gamba amputata”

Oltre 200 giorni di ospedalizzazione, un arto amputato, un quarto di polmone mancante e venti chili in meno. Questa la storia del signor Giovanni: una sfida con la sorte iniziata all’inizio di marzo scorso. Per settimane l’uomo è stato tra la vita e la morte a causa della virulenta forma di polmonite bilaterale causata dal Covid. “Mi sono goduto un mese di pensione. I primi di marzo sono sopraggiunti i primi sintomi e lì è iniziato il mio calvario durato 202 giorni. Addosso porto i segni di questa assurda malattia. Ora, sono a casa ma mi ritrovo disabile”. A chi ritiene la pandemia una sciocchezza e a coloro che rifiutano di proteggersi seguendo le regole imposte, Giovanni chiede una sola cosa: “Abbiate rispetto per le persone che hanno sofferto e che ancora soffrono a causa di questa pandemia”. L’uomo lancia a tutti un monito: “La vita è meravigliosa: non sprecatela”.

“Mi sono goduto un mese di pensione. I primi di marzo sono sopraggiunti i primi sintomi e lì è iniziato il mio calvario durato 202 giorni. Ora, sono a casa ma mi ritrovo disabile: mi hanno amputato una gamba, ho un quarto di polmone sinistro mancante e venti chili in meno”. Inizia così il racconto di Giovanni Martinelli, 61 anni e residente nella provincia di Brescia. Per settimane l'uomo è stato tra la vita e la morte a causa della virulenta forma di polmonite bilaterale causata dal Covid. "Addosso porto i segni di questa assurda malattia”. Questa storia, anzi, questa sfida con la sorte, inizia all’inizio di marzo scorso. “Ho iniziato con alcune difficoltà respiratorie e con la febbre che superava i 40 gradi centigradi – racconta – Si pensava fosse influenza, ma non passava. Il medico mi aveva diagnosticato una polmonite. I miei familiari hanno chiamato tre volte i soccorsi, ma la situazione era talmente drammatica che non è venuto nessuno. Poi, alla terza chiamata è arrivata l'ambulanza della Croce Rossa che mi hanno portato immediatamente all’ospedale di chiari. Era il 20 di marzo, non dimenticherò mai quella data”.

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Professoressa a luci rosse di Imperia, al via gli interrogatori e controlli sui clienti

 

Imperia – Iniziano oggi, al tribunale di Imperia, gli interrogatori di garanzia delle persone coinvolte nel presunto giro di prostituzione e sfruttamento della prostituzione che ruotava attorno alla professoressa a luci rosse e scoperto dalle forze dell’ordine.

Davanti al giudice per le indagini preliminari compariranno il marito della donna e un noto ristoratore della riviera di ponente che, secondo le ipotesi investigative, avrebbero gestito appuntamenti e incontri della donna che avvenivano al di fuori degli orari nei quali insegnava.

Un giro da oltre 8mila euro al mese e che consentiva alla donna e al marito una vita ben al di sopra delle possibilità offerte dal solo insegnamento. E proprio dalle auto di lusso, l’abbigliamento costoso e le vacanze da sogno, sono partite le indagini delle forze dell’ordine che hanno ben presto scoperto che la donna vendeva il proprio corpo e il marito e il ristoratore ne gestivano le attività anche tramite siti di incontri a luci rosse e chat sui social.

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La 'ndrangheta sulle farmacie, arrestato il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini

Terremoto giudiziario in Calabria. Arrestato il presidente del consiglio regionale Domenico Tallini per cui sono stati disposti i domiciliari.

L'arresto è avvenuto nell'ambito dell'operazione contro la cosca di 'ndrangheta dei Grande Aracri di Cutro. Sgominato dalla procura di Catanzaro un progetto per la creazione una rete di farmacie per ripulire denaro illecito.

Una operazione portata a termine fra Catanzaro, Crotone e Roma dei carabinieri del comando provinciale di Catanzaro e di Crotone, su richiesta di questa Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 19 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

Il provvedimento nasce dalle indagini sviluppate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro e di Crotone, dirette dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dai sostituti Paolo Sirleo e Domenico Guarascio.

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In Europa quasi 18 milioni di bambini sono vittime di sfruttamento e violenze sessuali

Convegno di Telefono Azzurro

In Europa quasi 18 milioni di bambini sono vittime di sfruttamento  e violenze sessuali (dati www.who.org).

Pubblicato da SOS - Il Telefono Azzurro Onlus su Mercoledì 18 novembre 2020

Fonte 

mercoledì 18 novembre 2020

Coronavirus nel mondo, record di contagi a Tokyo. La Svizzera non ha più posti in terapia intensiva

La capitale giapponese ha registrato in un giorno quasi 500 nuovi casi. Protesta dei negazionisti a Berlino. Danimarca, caso visoni: si dimette il ministro dell'Agricoltura

La situazione nel mondo: grafici e mappe


Finiti i posti di terapia intensiva in Svizzera

La Svizzera ha esaurito tutti gli 876 posti letto per terapia intensiva. Lo riferisce la Società svizzera di medicina intensiva sul suo sito web. L’indice di contagio sta tuttavia scendendo senza alcun lockdown se non a Ginevra, Giura, Vallese e Friburgo. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 85 morti, nelle ultime 2 settimane 1000.

Germania, cannoni ad acqua su proteste negazioniste

La polizia tedesca ha utilizzato i cannoni ad acqua contro i dimostranti che a Berlino protestano contro le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del coronavirus. La folla aveva ignorato le richieste delle forze dell'ordine di indossare mascherine e rispettare il distanziamento fisico, per rispetto delle regole in vigore. Mentre i getti d'acqua erano indirizzati sui dimostranti vicino alla porta di Brandeburgo, agenti in assetto antisommossa hanno prelevato alcuni manifestanti. Tra questi, alcuni avevano sparato fuochi d'artificio e bengala.

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Coronavirus nel mondo, Austria di nuovo in lockdown: code ai negozi di alimentari. "In Europa oltre 15 milioni di casi"

Covid Italia, 34.283 contagi e altri 753 morti

 

Sono 34.283 i nuovi contagi da coronavirus in Italia resi noti nel bollettino del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 753 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 234.834 tamponi.

Fonte 

Covid Lombardia, 7.633 contagi e 182 morti: il bollettino

Covid Piemonte, 3.281 nuovi contagi e 63 morti: il bollettino


Agenas, terapie intensive oltre soglia in 17 regioni

Erano 10 una settimana fa, criticità si estende a più territori

E' occupato da pazienti Covid il 42% dei posti in terapia intensiva, ovvero il 12% oltre la soglia critica del 30%. Un dato quasi stabile rispetto al giorno precedente ma che ormai riguarda ben 17 regioni su 21: una settimana fa erano 'solo' 10. I posti nei reparti di medicina occupati da pazienti Covid sono il 51% a livello nazionale, rispetto a una soglia del 40%: anche questo un dato stabile ma che ora riguarda 15 regioni, a fronte delle 12 di 7 giorni prima. A mostrare una criticità diffusa da nord a sud è il monitoraggio Agenas, aggiornato con i dati del 17 novembre.

I dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) sono basati su una rielaborazione di quelli della Protezione Civile e del Ministero della Salute. Per quanto riguarda le terapie intensive la soglia del 30%, individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, risulta superata da: Abruzzo (37%), Basilicata (33%), Calabria (34%, in forte aumento rispetto al 13% rilevato dai dati del 10 novembre), Campania (34%), Emilia Romagna (35%), Lazio (32%), Liguria (53%), Lombardia (64%), Marche (45%), P.A. Bolzano (57%), P.A. Trento (39%), Piemonte (61%), Puglia (41%), Sardegna (37%), Toscana (47%), Umbria (55%), Valle d'Aosta (46%). 

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Covid Campania, i medici: "Già costretti a scegliere chi curare"

Martina Bonaretti è morta per Covid a soli 21 anni. La sindaca: “Siamo sconvolti, l’ho vista crescere. Ora sosteniamoci come comunità”

La giovane vittima è arrivata in ospedale in provincia di Reggio Emilia meno di una settimana fa e le sue condizioni, già critiche, sono peggiorate velocemente. La prima cittadina di Luzzara: "Non sottovalutiamo i rischi". L'ex e ora consigliere regionale: "Usiamo meno leggerezza nel parlare della malattia"

Martina Bonaretti aveva solo 21 anni ed è morta per Covid meno di una settimana dopo il ricovero all’ospedale di Guastalla (Reggio Emilia). Qui era arrivata giovedì 12 novembre in ambulanza e in condizioni considerate molto critiche, poi il ricovero in terapia intensiva e il peggioramento nel giro di pochissimi giorni. Il 10 novembre scorso un’altra ragazza di 21 anni era morta per Covid a Torino: Chiara Cringolo.

Bonaretti era originaria di Luzzara (Reggio Emilia) e avrebbe compiuto 22 anni a gennaio. “Non ho parole di fronte a questa tragedia“, ha scritto la sindaca Elisabetta Sottili su Facebook. “Niente può valere i suoi 21 anni, i suoi occhi grandi e belli, il suo sorriso, la sua promessa di vita. Come tanti di voi, Martina l’ho vista crescere, in paese, in parrocchia: bambina, ragazza e poi giovane donna, e la sua scomparsa ci sconvolge e ci lascia increduli”.

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Calabria, Gino Strada annuncia accordo con la Protezione civile

Il fondatore della ong arriva dopo le le dimissioni dell'ex rettore della Sapienza, Gaudio. Il presidente della Regione, Spirlì: 'Non siamo l'Afghanistan'.

"Oggi pomeriggio abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all'emergenza sanitaria in Calabria. Inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto.

Ringrazio il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno".  Gestione degli ospedali da campo, supporto all'interno dei Covid Hotel e nei punti di triage negli ospedali. Sono i compiti di cui si occuperà Emergency. Il coinvolgimento dell'associazione nel supporto alla regione Calabria é stato deciso nell'ambito di un accordo con il Dipartimento della Protezione Civile. "Considerando l'evoluzione della situazione epidemiologica in atto - dice il Dipartimento - si è ritenuto che l'Associazione Emergency possa contribuire a rispondere ad urgenti esigenze di assistenza socio-sanitaria alla popolazione".

Il neo commissario alla Sanità in Calabria, Eugenio Gaudio, è già ex perché ha rinunciato al suo incarico. Lo ha detto a Repubblica lo stesso ex rettore de La Sapienza a Repubblica.it spiegando che alla base di questa decisione ci sono "motivi personali". Dopo la rinuncia, a meno di 24 ore dalla sua nomina in Cdm, si riapre il nodo della scelta di un nuovo commissario alla Sanità calabrese. "Mia moglie - ha spiegato - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare".

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martedì 17 novembre 2020

Torino, maestra d’asilo licenziata dopo i video hard: “Diffusi dall’ex nella chat del calcetto”

Per una maestra d’asilo di un comune nel torinese si è realizzato un incubo: alcuni suoi video hard di natura privata sono stati diffusi in chat dall’ex ragazzo. Quando il materiale ha iniziato a girare, sono arrivati anche ricatti e minacce. In ultimo il licenziamento. La donna ha sporto denuncia.

Una storia terribile, fatta di ricatti e gogna online. Tutto pare da una ragazza impiegata in un asilo nido in un comune del torinese. Conosce un calciatore dilettante, intreccia con lui una storia di breve durata e in queste poche settimane gli invia un video hot e 18 foto. Lui, a quel punto, fa esattamente quello che nessun uomo dovrebbe fare: posta il materiale nella chat di Whatsapp degli amici. Così inizia l'incubo della maestra, con foto e video in cui il suo viso è perfettamente riconoscibile pubblicati in rete. La storia però non finisce qui, perché c'è un risvolto ancora più triste: la moglie di uno di questi amici si accorge che quella in foto è l'insegnante di suo figlio. Non tende la mano alla maestra, ma decide anzi di inoltrare tutto il materiale ad altre tre mamme. 

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“L’ospedale di Asti è ormai allo stremo accettiamo l’aiuto dei medici cubani”

Alleggerire la pressione sul Cardinal Massaia, unico ospedale dell’Astigiano, provincia che conta la popolazione più anziana di tutta la Regione. Una necessità non procrastinabile, alla luce anche delle decine di operatori sanitari (medici, infermieri e tecnici) contagiati dal Covid, tanto che nei giorni scorsi si è tentato di bloccare ferie e permessi del personale per fare fronte alle carenze di organico. 

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Bollettino Covid In Piemonte 73 decessi e 2.606 nuovi positivi. Cirio: prudenza o a gennaio saremo da capo

Focolaio di Covid a Casa Balbi, residenza per anziani di Arquata S. (AL)


Coronavirus, il bollettino di oggi 17 novembre: 32.191 nuovi positivi e 731 morti

I ricoveri in terapia intensiva aumentati di 120 unità, quelli nei reparti ordinari sono 538 in più. Fatti 208.458 tamponi. Il numero delle vittime è il più alto dal 3 aprile (Articolo in aggiornamento)

Il bollettino quotidiano sull'epidemia di coronavirus del ministero della Salute oggi registra 32.191 nuovi positivi e 731 morti. I ricoveri in terapia intensiva sono aumentati di 120 unità, quelli nei reparti ordinari sono 538 in più. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 208.458 tamponi. A proposito degli ultimi dati, il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica, ha spiegato che "c'è una sorta di stabilizzazione nel numero di test positivi, forse una leggera diminuzione".

Dopo alcuni giorni in cui il tasso di positività (il rapporto tra i tamponi fatti e i casi positivi) oscillava tra il 16 e il 17 per cento, oggi il dato segna una leggera flessione e si attesta al 15,44%.

Il numero delle vittime è purtroppo il più alto di questa seconda ondata e tra i più alti di sempre: era dal 3 aprile, quando i decessi erano stati 766, che non si registravano così tanti morti.

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Nel week-end ci penseranno maltempo e vento a chiudere gli italiani in casa

 


L'autunno improvvisamente ha ripreso vigore nel Mediterraneo, dopo un lunghissimo e deleterio periodo anticiclonico che ha messo a dura prova le riserve idriche italiane e l'innevamento dei nostri monti.
Nelle ultime ore è tornata la pioggia su tante nostre regioni grazie ad una perturbazione nord Atlantica,
Ma cosa succederà nei prossimi giorni? Le previsioni meteo mostrano fortunatamente segnali positivi, votati ad un clima tipicamente tardo autunnale e tratti quasi invernale. In particolare ci riferiamo ad una sempre più probabile irruzione fredda di origine artica nel corso del week-end, la quale porterà non solo piogge e venti forti ma anche un sensibile calo delle temperature da nord a sud, anche di oltre 10°C.

WEEK-END FREDDO E INSTABILE |
 Tutti i modelli matematici sono ormai concordi nell'arrivo di questa perturbazione artica carica di freddo e piogge. L'aria fredda irromperà sul Tirreno dove darà vita ad un vortice di bassa pressione ampio e intenso, che darà vita a piogge estese su tutto il centro-sud Italia e a tratti anche al nord.
I primi deboli fenomeni arriveranno venerdì 20 sulle regioni settentrionali, mentre tra sabato e domenica toccherà al centro-sud fare i conti con la parte più intensa della perturbazione.
Le temperature precipiteranno su tutta Italia: dapprima caleranno al nord tra venerdì sera e sabato, favorendo anche brevi spruzzate di neve fino in collina sul nord-est, mentre nel fine settimana scenderanno nettamente anche sul centro-sud portandosi anche sotto i 10°C in pianura. Questo brusco calo termico permetterà l'arrivo della neve sull'Appennino centro-meridionale localmente in collina al centro e fin sui 1.000-1.200m al sud.

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Covid: sposati da 63 anni, Olga e Vincenzo muoiono lo stesso giorno

Coniugi di 83 e 82 anni, lei ha chiesto la giacca del marito in stanza

Si erano sposati 63 anni fa e hanno trascorso l'intera vita assieme. E assieme sono morti, per Covid-19, nello stesso giorno.

Olga e Vincenzo Molino abitavano in un appartamento a Sesto San Giovanni (Milano) e se ne sono andati a distanza di un'ora, domenica pomeriggio: 83 anni lei e 82 lui.
    "Non uscivano, erano molto prudenti, solo il nonno andava a far la spesa e in farmacia, purtroppo si sono ammalati - racconta Katia, una dei sei nipoti, che vive nella Bergamasca -.
    Avevano festeggiato i 63 anni di matrimonio il 26 settembre ed erano sempre insieme. Porterò con me il ricordo della nonna, pugliese, mentre preparava a mano le orecchiette e il nonno accanto a lei che le prendeva una ad una per aiutarla".
    Olga e Vincenzo sono stati ricoverati al San Gerardo di Monza l'11 novembre, ma già da una decina di giorni stavano male, con febbre molto alta. "È stato il nonno a manifestare i primi sintomi - racconta Katia - e poi anche la nonna.
    Nonostante la febbre alta, per oltre una settimana il medico non è mai uscito a visitarli, gli ha dato un antibiotico dicendo che era influenza e invece era Covid-19. L'11 mattina avevano 68 di saturazione lui e 86 lei, così gli zii hanno chiamato il 112 e sono stati portati via insieme".


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Bollettino covid Piemonte: in Piemonte 71 decessi e 3476 positivi in più

PIEMONTE – Un’altra giornata nera per il Piemonte sul fronte covid secondo l’ultimo bollettino regionale. Sono 71 i decessi di persone positive al test del covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 16 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale sale ora a 5117 deceduti risultati positivi al virus e in provincia di Alessandria i decessi sono stati 6 mentre questa è la suddivisione nelle altre province: 310 Asti, 260 Biella, 540 Cuneo, 491 Novara, 2256 Torino, 264 Vercelli, 157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Meno alto rispetto a ieri il numero di contagi che rimane comunque sostenuto con un totale finora in tutto il Piemonte paria a 128.941 (+ 3.476 rispetto a ieri, di cui 1.111, il 32%, asintomatici). I casi sono così ripartiti: 987 screening, 1090 contatti di caso, 1399 con indagine in corso; per ambito: 264 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 210 scolastico, 3002 popolazione generale.

In provincia di Alessandria l’aumento di persone positive al coronavirus è stato di 327 unità che porta ora i positivi totali da inizio pandemia a 11.297.

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Operatore del 118 e scrittore per hobby: Daniele racconta il covid “per sensibilizzare chi nega”


 Torino | Ospedale Martini | Con le telecamere dentro la terapia intensiva (video)




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lunedì 16 novembre 2020

Covid Italia, 27.354 nuovi contagi e altri 504 morti

Sono 27.354 i nuovi contagi di coronavirus in Italia resi noti oggi nel bollettino diffuso dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 504 morti, che portano il totale a 45.733 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 152.663 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.492, con un incremento di 70 unità. In ospedale, nel complesso, 32.536 persone (+489).

Fonte

Covid Piemonte, 3.476 nuovi contagi e 71 morti: il bollettino

Runner muore, amico multato per Dpcm

400 euro di ammenda per escursione fuori da Comune di residenza

(ANSA) - SONDRIO, 16 NOV - Lui e l'amico runner in quel posto non potevano andare, in quanto entrambi fuori dai rispettivi Comuni di residenza. E nonostante l'escursione sia finita in tragedia, il runner 36enne di Castello dell'Acqua (Sondrio), che sabato pomeriggio ha visto precipitare nel dirupo l'amico Simone Massetti, 34enne di Sondrio, sui monti di Spriana (Sondrio), è stato sanzionato dai carabinieri perché ha violato le norme del Dpcm.

E' quanto riporta il Corriere della Sera.
    L'uomo ha cercato di fermare nella caduta Massetti, esperto runner con tante gare e successi alle spalle, ma senza riuscirci. Poi ha lanciato l'allarme al Sagf della Guardia di Finanza di Sondrio e al Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna. Ma poi è arrivata la multa di 400 euro: in zona rossa, pur praticando sport, resta l'obbligo di non varcare i confini comunali.

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domenica 15 novembre 2020

Coronavirus, petizione online contro l'infettivologo Matteo Bassetti

 Il direttore della clinica malattie infettive del San Martino di Genova, accusato di "dichiarazioni fuorvianti", replica e cita Socrate

Una petizione è stata lanciata da un gruppo di medici e indirizzata al Ministro della Salute contro la nomina fatta da Agenas (l'agenzia nazionale per i servizi sanitari) che ha indicato Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino, come coordinatore nazionale nella gestione dei pazienti Covid. La petizione pubblicata su Change.org ha raggiunto quasi 2500 firme in un giorno. "Le dichiarazioni del professore, rese pubbliche sin dall'inizio della pandemia, si sono dimostrate fuorvianti - si legge sulla piattaforma - di fronte alla emergenza sanitaria più significativa dell'ultimo secolo, causata da una malattia grave ed ancora poco conosciuta, l'atteggiamento più corretto non poteva e non doveva essere quello delle affermazioni perentorie e delle previsioni incaute. Non ci sentiamo rappresentati da una figura professionale come la sua".

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“Il coronavirus circolava in Italia già da settembre 2019”, cinque regioni contagiate

La scoperta dell’Istituto Tumori Milano: trovati anticorpi in un gruppo di screening per il tumore al polmone

Il coronavirus circolava silente in Italia già da settembre 2019, ben prima non solo dell'ormai famoso paziente 1 del 21 febbraio, ma anche prima di dicembre, come indicato dallo studio dell'Istituto superiore di sanità sulle acque reflue di Milano e Torino. La dimostrazione arriva da una ricerca dell'Istituto dei tumori di Milano e dell'università di Siena che, analizzando i campioni di sangue prelevati tra settembre 2019 e...

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L'istituto tumori di Milano: "Il coronavirus in Italia già da settembre 2019". Ma gli scienziati sono divisi

Positivo al Covid viola la quarantena per andare dall’amante. Lei non apre e chiama la polizia

Ha violato la quarantena nonostante fosse un caso accertato di positività al Covid-19 per andare a casa dell’amante. La donna, che sapeva delle condizioni di salute del suo amante, ha deciso di non aprirgli la porta e ha chiamato le forze dell’ordine. I militari lo hanno riportato al suo domicilio dove la moglie lo stava aspettando per finire insieme il regime di isolamento.

Controlli e sanzioni in tutta Italia per assicurare il rispetto delle misure anti-Covid. A Bologna, le forze dell'ordine hanno identificato 1.193 persone, controllato 1.107 veicoli e 197 esercizi commerciali multando circa una trentina di persone. Sanzionate diverse attività commerciali, tra le quali un bar davanti al quale 16 persone stavano bevendo birra intorno alle 18.30. La storia più curiosa arriva da Castel Maggiore e riguarda un automobilista bolognese che, positivo al Covid, era in isolamento nella sua abitazione. L'uomo è stato trovato davanti alla porta dell'appartamento dell'amante: stava bussando insistentemente per poter entrare in casa, ma lei non lo ha lasciato entrare.

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Piacenza, paziente muore in ospedale: decine di multe sulla sua auto parcheggiata

Giuseppe Mosconi, sessantotto anni, è morto dopo un ricovero in Medicina d’Urgenza all’ospedale di Piacenza. La sua auto, parcheggiata in strada negli stalli a pagamento, è stata ricoperta di multe. Uno sconosciuto ha quindi messo sul parabrezza due biglietti: “Il signor Mosconi è ricoverato in ospedale” e poi “è deceduto”.

Raffica di multe su un'auto parcheggiata in strada con il biglietto della sosta scaduto, ma il proprietario non può spostare la vettura né pagarle, perché è morto in ospedale. La drammatica vicenda è accaduta nei giorni passati a Piacenza, dove Giuseppe Mosconi, sessantotto anni anni, pensionato residente nel lodigiano, lo scorso giovedì 12 novembre è partito da Fombio e si è recato al pronto soccorso dell'ospedale Guglielmo Da Saliceto, perché stava male. Come riporta la testata Telelibertà Piacenza, salito in macchina ha raggiunto da solo l'ospedale emiliano, dal quale però purtroppo non è più uscito. Le sue condizioni di salute infatti sono progressivamente precipitate ed è deceduto due giorni dopo.

Il primo biglietto: "Il proprietario è in medicina d'urgenza"

Così nelle ore seguenti al suo accesso in ospedale la macchina, parcheggiata in strada nelle strisce blu, una volta esaurito il biglietto del parcheggio a pagamento, alle ore 12.51, è stata ricoperta di contravvenzioni, che sono comparse una dopo l'altra, rimaste lì e bagnate dalla pioggia, perchè il ticket era scaduto. In un primo momento sul parabrezza dell'auto è comparso un biglietto posto da ignoti, per avvertire i vigili urbani che il proprietario della vettura si trovava ricoverato in Medicina d'Urgenza e che, per cause di forza maggiore era impossibilitato a spostarla o a rinnovare la tassa della sosta.

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Covid: 33.979 positivi in 24 ore, 546 morti. Raggiunte le 45mila vittime



sabato 14 novembre 2020

Germania: polizia ferma Carola Rackete in sgombero in una foresta

Si opponeva all'abbattimento di 27ettari per lavori in autostrada

La polizia ha fermato diversi attivisti ambientalisti nello sgombero della foresta dell'Assia Dannerroeder Frost per lavori di ampliamento della rete autostradale, tra loro la ex "capitana" Carola Rackete, nota per il suo comando della Sea Watch. Lo riferisce Dpa.

La donna è stata portata via da una casa sull'albero costruita dagli attivisti, insieme ad altre, per evitare l'abbattimento di una porzione di 27 ettari di foresta nell'ambito dei lavori di ampliamento dell'autostrada A49 presso Homberg.

Ora Rackete si trova in custodia cautelare.

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JOE BIDEN MATTO PER LA PASTA, L'ITALIANITÀ TORNA ALLA CASA BIANCA

Capellini al pomodoro piatto preferito del neo presidente Usa

Dopo quattro anni all'insegna di hamburger, bistecche e cibo 'fast food' nella cucina della Casa Bianca torna il carboidrato e sotto forma di pasta. Uno dei piatti italiani per eccellenza negli Stati Uniti si prende infatti la rivincita con Joe Biden, il neo presidente eletto, il quale non ha mai nascosto la sua passione per gli spaghetti, va matto soprattutto per quelli al pomodoro.

"Alla pasta con la salsa al pomodoro, proprio non resiste" - aveva detto l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama in una conversazione in video lo scorso settembre con Kamala Harris, all'epoca candidata democratica alla vice presidenza durante la campagna elettorale. La passione per la pasta di Biden non ha precedenti tra i presidenti Usa, per prendere per la gola Trump bastava il fast food, Obama invece i nachos, George W. Bush la pizza con topping di cheeseburger mentre per Bill Clinton il cheeseburger.
    A chi deve la sua 'italianità' Joe Biden? Quasi sicuramente alla moglie Jill, un'italo-americana. Il suo cognome da nubile è infatti Jacobs, anglicizzato da Giacoppo. La futura First Lady, la prima italo-americana della storia, ha infatti radici siciliane, per la precisione a Gesso, una piccola frazione sulle colline di Messina. Come hanno scritto alcuni media americani, la signora Biden di solito cucina piatti tradizionali italiani come quelli a cui era abituata d bambina durante i pranzi della domenica in famiglia.
    A confermare la debolezza di Biden per il formato che in Usa viene chiamato 'angel hair' anche Franco Nuscese, proprietario del Cafe' Milano a Georgetown a Washington D.C., uno dei ristoranti 'power dining' della capitale e meta di qualsiasi persona che conti nel mondo politico sia da parte Repubblicana che Democratica. "Ho avuto l'onore di ospitare i Biden tante volte a Cafe' Milano - ha detto all'ANSA Nuschese -. Durante gli anni della vicepresidenza (sotto l'amministrazione Obama, ndr), sono stato loro ospite alla residenza ufficiale e posso confermare che adorano la cucina italiana. Le origini italoamericane di Jill hanno sicuramente influito. È una donna con un grande cuore ed una straordinaria intelligenza".

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Chivasso, muore di Covid il cugino di papa Francesco

Si chiamava Oscar Perino, aveva 68 anni. Aveva incontrato il Pontefice un anno e mezzo fa a Genova

Il Covid uccide il cugino di papa Francesco. Si chiamava Oscar Perino, aveva 68 anni, e abitava a Chivasso dove insieme alla moglie aveva gestito fino al ‘99 un negozio di fiori. È morto ieri pomeriggio all’ospedale di Chivasso dove era ricoverato da 16 ottobre perché la febbre non passava.

La sua parentela con il Pontefice l’aveva scoperta alla fine del 2015 quando in Vaticano hanno concluso lo studio dell’albero genealogico del Santo Padre. Si erano poi conosciuti a Genova un anno e mezzo fa quando dopo una celebrazione, papa Francesco gli aveva concesso udienza privata.

La mamma di Oscar Perino, Anna Demergrasso, è cugina della mamma di papa Francesco, Regina Maria Sivori. Entrambe sono originarie di Teo, frazione di Cabella Ligure.

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