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venerdì 15 gennaio 2021

Maestra no mask licenziata a Treviso: agli alunni diceva che “il Covid uccide solo i vecchi”

È stata licenziata Sabrina Pattarello, la maestra di Treviso finita al centro delle polemiche nei mesi scorsi per aver invitato i suoi alunni della scuola elementare Giovanni XXIII a non indossare le mascherine perché “il Covid uccide solo gli anziani”. La conferma della preside: “il contratto è stato risolto, mercoledì 13 è stato il suo ultimo giorno”.

Si è conclusa con il licenziamento la vicenda della maestra negazionista di Treviso che invitava i suoi alunni a non indossare la mascherina perché "il Covid uccide solo i vecchi". Sabrina Pattarello, questo il nome della docente finita al centro delle polemiche nei mesi scorsi, era stata assunta con contratto speciale anti-Coronavirus presso la scuola elementare Giovanni XXIII, poi è arrivata la decisione, come confermato anche dalla dirigente scolastica, Lorella Zauli, a Il Gazzettino: "Il contratto è stato risolto, mercoledì 13 è stato il suo ultimo giorno", perché "chi non indossa correttamente i presidi e fa disinformazione tra i banchi non può sedere in cattedra".

La decisione è stata presa direttamente dalla scuola e non dal Ministero dell'Istruzione, che attraverso fonti, ha chiarito a Fanpage.it: "Il Ministero non ha sospeso l'insegnante, perché non è assunta. È stata presa in servizio attraverso le messe a disposizione. Per cui, il provvedimento, stando a quanto riferito dall'Ufficio scolastico, è stato preso direttamente dalla scuola. Per altro, ci risulta che la sospensione sia stata decisa non tanto dopo il procedimento disciplinare aperto sulla questione Covid, quanto perché da alcune verifiche, è emerso che la donna non aveva un diploma magistrale ma di istruzione tecnico, quindi ha dichiarato il falso e sulla vicenda interverrà anche l'autorità giudiziaria"

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Cos’è Maie-Italia23: il gruppo nato al Senato per sostenere Giuseppe Conte

Il countdown verso martedì, quando Conte chiederà la fiducia al Senato, scorre inesorabile. Mentre è caccia aperta ai costruttori e ai responsabili, da Palazzo Madama arriva una mano tesa al presidente del Consiglio: il gruppo Maie cambia nome in Maie-Italia23, e “avrà come esplicito punto di riferimento Giuseppe Conte”. L’obiettivo? Fare “un appello ai colleghi affinché sostengano la maggioranza”, ha annunciato il sottosegretario Ricardo Merlo.

Sono ore caldissime al Senato, dove si giocherà la partita decisiva per il futuro del Governo Conte bis. Martedì mattina il presidente del Consiglio andrà a chiedere la fiducia a Palazzo Madama, e se il passaggio di lunedì alla Camera dei deputati sembra poter avere un esito più scontato – la maggioranza dovrebbe essere certa – non è lo stesso al Senato. I 18 senatori di Italia Viva, che voteranno no alla fiducia al Governo, come ha annunciato lo stesso Renzi, vanno sostituiti. La "caccia" ai responsabili è aperta, ma la vera novità della giornata è la nascita del gruppo Maie-Italia23 al Senato. Il Movimento Associativo Italiani all'Estero già vota con la maggioranza, quindi non sposterà nell'immediato gli equilibri in campo, ma servirà da calamita per i parlamentari che vorranno manifestare il loro appoggio al presidente del Consiglio. Vogliono diventare "il gruppo che fa riferimento a Giuseppe Conte a Palazzo Madama".

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giovedì 14 gennaio 2021

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 14 gennaio: 17.246 nuovi casi e 522 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 2.336.279 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 17.246*, +0,7% rispetto al giorno prima (ieri erano +15.774), mentre i decessi odierni sono 522, +0,6% (ieri erano +507), per un totale di 80.848 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.694.051 complessivamente: 20.115 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +1,2% (ieri erano +20.532). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 561.380, pari a -3.394 rispetto a ieri, -0,6% (ieri erano -5.266). La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.

tamponi sono stati 160.585, ovvero 14.844 in meno rispetto a ieri quando erano stati 175.429. Mentre il tasso di positività è del 10,7% (l’approssimazione di 10,73%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 10 sono risultati positivi; ieri era del 9%. Qui la mappa del contagio in Italia.

Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di meno tamponi


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Abbandonati alle frontiere, storie di transito nell’inverno del Nord Italia

 

Le violenze, le fatiche e le vessazioni che sono costretti a subire uomini, donne e bambini durante il viaggio nel video di «Medici senza frontiere» | CorriereTv

Alle frontiere del Nord Italia migranti e rifugiati in transito sono di nuovo in forte crescita negli ultimi mesi. Restano identiche le umiliazioni, le violenze, le fatiche e le vessazioni che sono costretti a subire uomini, donne e bambini durante il viaggio. L’obiettivo di arrivare è l’unica cosa che li tiene in piedi, nonostante tutto. «Nelle città di frontiera le istituzioni sono del tutto assenti e l’accoglienza, l’assistenza umanitaria, il supporto medico sono lasciati nelle mani di attivisti e volontari a cui MSF offre supporto», dichiara Marco Bertotto responsabile affari umanitari di MSF. «Ma è innanzitutto responsabilità dei governi adottare politiche migratorie che garantiscano assistenza e protezione, piuttosto che esclusione e sofferenza. MSF chiede alle autorità italiane di interrompere i “respingimenti a catena” al confine sloveno; di assicurare che il controllo dei confini con la Francia rispetti la dignità e la sicurezza delle persone e tuteli i più fragili e di garantire in tutte le aree di frontiera adeguate condizioni di alloggio, assistenza e accesso alle cure».

Dopo la chiusura del campo di transito, a Ventimiglia migranti e rifugiati vivono per strada, lungo i binari, in edifici abbandonati e in spiaggia. Solo le associazioni e le reti informali garantiscono pasti caldi e un punto di ristoro al confine e solo grazie al loro impegno le famiglie con bambini riescono a trovare un alloggio in città. «Riusciamo a raggiungere le persone grazie a una fitta rete solidale che si è costituita nel territorio», racconta Luca Daminelli, attivista di Progetto 20K, che tutte le sere in un parcheggio di fronte al cimitero distribuisce un pasto caldo e vestiti alle persone in transito alla frontiera di Ventimiglia. A Oulx, in Alta Valle di Susa, la pandemia di Covid-19 e il periodo di lockdown hanno portato a una diminuzione dei flussi, senza però mai interromperli. «In tutti questi anni ci sono stati solamente 5 morti grazie ai volontari e attivisti che prestano soccorso in montagna. È come dare un salvagente a chi sta affogando: significa evitare che la gente muoia», racconta Piero Gorza, antropologo e rappresentante per il Piemonte di MEDU.

Sono circa 120 i migranti che vivono in strada a Bolzano. Sotto il ponte dell’autostrada circa 50 persone vivono in condizioni terribili, in mezzo a cumuli di immondizia, topi che corrono tra tende malconce, senza acqua né servizi igienici. Issifi, originario del Niger, è stato per un periodo in Germania e in Svizzera, ma poi è tornato in Italia. A Bolzano ha vissuto in strada per più di un anno fino a quando non ha incontrato Reiner, un contadino che coltiva mele biologiche, che ha deciso di ospitarlo nell’azienda agricola anche fuori la stagione della raccolta. «Conoscere la sua storia è stato importante, mi ha arricchito. Nessuno di noi può immaginare le cose terribili che si vivono affrontando un percorso come quello che hanno affrontato loro. E nonostante tutto portano sempre il sorriso».


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Il premier prende tempo per l'offensiva in Aula: non tratto più con lui

Ha ottenuto dal Colle alcuni giorni per varare i ristori. Li userà anche per trovare i responsabili, che già debuttano alla Camera

ROMA - Non è mai stato così furioso. E a tarda sera, riunendo un consiglio dei ministri drammatico, la rabbia di Giuseppe Conte si sfoga: "Italia Viva - scandisce - si è assunta la grave responsabilità di aprire la crisi in piena pandemia, arrecando un grave danno al Paese". Il messaggio del premier è chiaro, l'avvocato non vuole più trattare con Matteo Renzi. Né mediare, né - giura in privato - "sedere al tavolo con ...

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Crisi di governo, l’azzardo di Renzi. Tenta l’ultimo assalto, ma ora non ha truppe

mercoledì 13 gennaio 2021

Più di 80.000 morti per Covid in Italia dall’inizio della pandemia

Solo il 23 dicembre scorso raggiungevamo il triste record dei 70.000 morti per Covid dall’inizio della pandemia di Coronavirus. Oggi, di morti in Italia a causa dell’emergenza sanitaria ne registriamo più di 80.000: nello specifico sono 80.326 le vittime. La regione più colpita, per numero di vittime ma anche per contagi, è la Lombardia con 25.954 morti.

Più di 80.000 morti di Covid in Italia dall’inizio della pandemia di Coronavirus, una strage consumatasi in meno di un anno. È il triste record che raggiungiamo oggi nel nostro Paese: secondo l’ultimo bollettino fornito dal ministero della Salute nelle ultime 24 ore sono morte 507 persone. Una cifra che porta il totale delle vittime a 80.326. Solo il 23 dicembre scorso registravamo un altro drammatico record, quello dei 70.000 morti dall’inizio della pandemia: dunque in circa venti giorni si sono spente altre diecimila persone a causa del virus. La regione più colpita, per numero di vittime ma anche per contagi, resta la Lombardia, dove i morti hanno già sfondato quota 25.000. Solo sette tra regioni e province autonome, invece, contano meno di mille vittime dall’inizio dell’epidemia.

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Speranza annuncia proroga al 30 aprile dello stato d’emergenza: con il dpcm arriva la fascia bianca



Covid: Altems, tra prima e seconda ondata 8 volte più casi

In 109 giorni 236.134 persone a fronte di 1,8 milioni

(ANSA) - ROMA, 12 GEN - Considerando uno stesso numero di giorni, ovvero 109, la seconda ondata di contagi da Covid-19 ha interessato un numero di italiani 8 volte superiore rispetto alla prima. Nella prima ondata, dal 24 febbraio all'11 giugno, si sono infettate 236.134 persone: nella seconda ondata, dal 14 settembre al 31 dicembre, il numero di contagiati è stato pari a 1.822.841. È quanto emerso dal Focus dell'Instant Report Covid-19, una iniziativa dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell'Università Cattolica di confronto sistematico della diffusione del Sars-COV-2.
    "La pandemia è una - afferma Americo Cicchetti, direttore di Altems e coordinatore del gruppo di studio -ma sembrano quasi due eventi diversi. Se la prima ondata ha visto raggiungere il suo picco in poche settimane, la seconda è invece caratterizzata da un'onda lunga, che ha raggiunto più lentamente il plateau". I dati mostrano delle differenze nelle modalità di gestione dei pazienti, "anche se la percentuale di coloro che hanno dovuto sperimentare una terapia intensiva è simile tra prima e seconda ondata: il 10,6% e il 9,3% rispettivamente".
    Il picco giornaliero di contagi nella prima ondata è stato di 6.557 persone e si è raggiunto il 21 marzo, a 27 giorni dall'inizio; nella seconda ondata il picco giornaliero è stato di 40.902 casi e si è raggiunto il 13 novembre, al 61/mo giorno.


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martedì 12 gennaio 2021

Covid: 14.242 positivi, 616 vittime. Tasso di positività al 10%

In totale da inizio epidemia i casi sono 2.303.263, le vittime 79.819

Sono 14.242 i tamponi positivi al coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 616. Ieri i positivi erano stati 12.532 e i morti 448.  In totale da inizio epidemia i casi sono 2.303.263 , le vittime 79.819. Gli attualmente positivi sono 570.040 (-5.939 rispetto a ieri), i dimessi e i guariti 1.653.404 (+19.565).

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati effettuati 141.641 tamponi per il coronavirus, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 91.656. Il tasso di positività è del 10,05%, in calo rispetto al 13,6% di ieri.

Sono 6 in meno i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in italia nelle ultime 24 ore, nel saldo tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 196, portando il totale a 2.636. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono aumentati di 109 unità, portando il totale a 23.712. In isolamento domiciliare ci sono 543.692 persone, 6.042 in meno di ieri.

Cts, prorogare lo stato di emergenza al 31 luglio - Prorogare lo stato d'emergenza fino al 31 luglio. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, l'indicazione che il Comitato tecnico scientifico ha dato al governo in vista del nuovo Dpcm. Secondo gli esperti, quattro sono gli elementi che consigliano il prolungamento di altri sei mesi, in modo da poter gestire la situazione con strumenti emergenziali: l'impatto ancora alto del virus sull'occupazione dei posti letto ospedalieri, la campagna vaccinale, la preoccupante situazione internazionale e la possibile sovrapposizione dell'influenza stagionale con il Covid.

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IRRUZIONE FREDDA ARTICO CONTINENTALE DA METÀ MESE

Parco Regionale del Beigua (SV)

 Appare oramai assodata una   prima irruzione di aria fredda   artico continentale sull'Italia a   partire dal 15 gennaio, con   isoterme comprese tra i -5 e i -6°   a 850hpa (1500m), in successivo   calo fino a -8/-9° soprattutto sul   versante adriatico.

 Si tratterebbe del primo vero   freddo di stagione, in quanto,   sino ad ora, l'Italia è stata   interessata da masse d'aria   fredda di origine polare   marittima  o al più artiche, in   grado si di portare molta neve a   quote basse ma con temperature   mai gelide. La caratteristica principale di queste masse d'aria è infatti quella di mantenere la parte parte più fredda alle quote superiori.
Questa dinamica si sta già costruendo in questi giorni, con i due noccioli freddi ben distinti tra di loro, quello artico, presente in questo momento sulla Norvegia, e quello continentale, che staziona sugli Urali.

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Festa con 70 avventori, locale resterà chiuso per un mese

Alla Spezia. In 47 senza mascherina, multa da 400 euro a testa

(ANSA) - GENOVA, 11 GEN - Un locale della periferia della Spezia rimarrà chiuso per 30 giorni dopo che al suo interno ha consentito una festa con 70 avventori, violando la totalità delle normative anticovid. Il locale era già stato oggetto di segnalazioni e sanzioni per violazioni delle prescrizioni sanitarie.


    I fatti risalgono al 20 novembre: nel corso di controlli amministrativi in vari locali pubblici cittadini, la Polizia ha sorpreso nel locale in questione circa 70 persone intente a bere e a ballare, la maggior parte delle quali risultava senza mascherina e assolutamente incurante del distanziamento interpersonale. Il proprietario del locale è stato sanzionato ed è stata comminata la sanzione accessoria dell'immediata chiusura per 5 giorni, estesa dal Prefetto con propria ordinanza a un totale di 30 giorni. La Squadra Amministrativa della Questura ha contestato 47 sanzioni amministrative, ognuna delle quali di 400 euro per altrettanti partecipanti alla festa, di età ricompresa tra i 18 e i 47 anni. 

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lunedì 11 gennaio 2021

Alessandria, tamponi a 970 prof: positivo l’8,6%. Via ai test sugli alunni. “Screening decisivo”

In Piemonte hanno aderito alla campagna già 1.140 docenti. “Controlli su base volontaria, vanno sensibilizzate le famiglie”

Alessandria – Al via il monitoraggio anti-Covid sugli studenti di seconda e terza media. Per gli insegnanti è iniziato il 4 gennaio, in sei giorni sono già 970 i docenti che volontariamente si sono sottoposti ai tamponi rapidi di controllo. Pochi rispetto agli 83 mila insegnanti interpellati dal piano Scuola sicura.

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Usa, scompare l'app dei fan di Trump: Parler è offline

Dopo la decisione di Amazon, Apple e Google di bloccare l'accesso del social ai loro server, Parler scompare dalla Rete. La piattaforma faceva affidamento al servizio di cloud computing Amazon Web Services (Aws) per fornire la sua alternativa a Twitter

Silenziata la voce dei trumpiani. Parler, l'app popolare tra i conservatori e l'estrema destra americana, è scomparsa dal web. Nelle ultime ore, dopo che Google, Apple e Amazon hanno deciso di rimuovere dai loro server l'applicazione alternativa a Twitter, il social è offline.

Amazon aveva trovato 98 post di incoraggiamento alla violenza sulla rete social e, insieme a Google, aveva avvertito l'azienda che avrebbe perso l'accesso ai suoi server se non fosse stata capace di moderare i messaggi dei suoi utenti. Secondo il sito specializzato nel monitoraggio di internet Down for Everyone Or Just for Me, Parler è risultata disattivata da poco dopo la mezzanotte ora statunitense, che significa che i suoi proprietari non sono riusciti a trovare nessun altro fornitore del servizio.

Dopo la recente cancellazione del profilo di Trump da Twitter, con i suoi 89 milioni di follower, questo sconosciuto social ha cominciato a far parlare di sé dando voce a teorici della cospirazione, estremisti di destra, radicalizzati. e i due figli presidenziali: Eric e Don Jr. Lanciato nel 2018, Parler si è rivelato particolarmente popolare tra i sostenitori del presidente.

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Melania condanna assalto Congresso, violenza inaccettabile

La first lady rompe il silenzio e si dice 'delusa e scoraggiata'

La First Lady Melania Trump rompe il silenzio e condanna le violenze del 6 gennaio a Capitol Hill dicendosi "delusa e scoraggiata" da quanto accaduto. Lo si legge in un testo pubblicato dalla Casa Bianca.

"Condanno assolutamente le violenze che si sono verificate nel Campidoglio della nostra nazione. La violenza non è mai accettabile", scrive.

Le considerazioni sono contenute in un testo a firma di Melania Trump in cui la First Lady riflette sugli avvenimenti del 2020, a partire da quello che definisce il "nemico invisibile", il covid-19. Ma subito nel testo emerge il riferimento ai fatti del 6 gennaio scorso, quando la First Lady menziona per nome le vittime dell'assalto a Capitol Hill ed esprime la vicinanza alle loro famiglie.

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Assessore veneto canta 'Faccetta nera'. Zaia: si deve quantomeno scusare

Elena Donazzan aveva intonato la canzone fascista alla radio. Lei replica: "Caso montato dalla sinistra"


La richiesta di dimissioni e l'intervento della magistratura per l'ipotesi di reato di apologia del fascismo sono state avanzate da alcune forze di centrosinistra nei confronti di Elena Donazzan, assessore all'Istruzione della Regione Veneto ed esponente di Fdi, per aver intonato "Faccetta nera" durante il programma radiofonico "La Zanzara".

Una breve esibizione telefonica, su provocazione dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo; di fronte alla richiesta di scegliere tra il motivo fascista e 'Bella ciao', Donazzan ha detto di ricordare la canzone fascista, ascoltata in famiglia fin da piccola.

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Covid: trovato nuovo paziente 1, donna positiva al Covid a novembre 2019

Scoperto a Milano il caso precedente era un bimbo positivo a dicembre

Trovato il nuovo paziente 1 di Covid-19 italiano: si tratterebbe di donna milanese di 25 anni, cui era stata fatta una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, il 10 novembre 2019, prima quindi del bambino milanese, considerato finora il paziente 1 in Italia, in cui era stata documentata la presenza del virus con un test fatto a dicembre 2019.

La scoperta è stata pubblicata sul British Journal of dermatology dai ricercatori guidati da Raffaele Gianotti, dell'Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano. 

"Sulla base di quanto osservato in questi mesi sui malati di Covid - spiega Gianotti all'ANSA -, che presentavano lesioni cutanee, mi sono chiesto se non fosse possibile trovare qualcosa di simile prima dell'inizio ufficiale della pandemia. Ed effettivamente lo abbiamo trovato negli esami istologici fatti su alcuni pazienti nell'autunno del 2019".

I ricercatori hanno infatti riesaminato le biopsie cutanee di dermatosi atipiche, per cui non era stato possibile fare una diagnosi ben precisa nell'autunno 2019. "Nei nostri lavori già pubblicati su riviste internazionali abbiamo dimostrato che esistono in questa pandemia - continua - casi in cui l'unico segno di infezione da Covid-19 è quello di una patologia cutanea". E questo è stato il caso della giovane donna, che presentava solo lesioni cutanee (per cui si era sospettato inizialmente un lupus eritematoso), e un lieve mal di gola.

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Covid, Conte: 'Arriva impennata, non è facile, ancora sacrifici'. Governo conferma stop asporto bar alle 18


Germania, dalla garanzia delle lezioni in presenza alla chiusura totale delle scuole: “Incidenza tra gli alunni aumentata di oltre quattro volte”. Così nasce il dietrofront del governo

Berlino ha fatto degli studenti in classe uno dei vanti della sua strategia nella lotta al virus: a dicembre, con l'aumento dei contagi e dei morti, anche questo argine è crollato. L'esecutivo di Angela Merkel, contattato da ilfattoquotidiano.it, spiega che qualsiasi altra decisione sarebbe stata "irresponsabile per la salute di studenti e docenti". L'Istituto Robert Koch: "Il tasso di infezione nelle scuole segue le dinamiche della popolazione". Il numero di focolai segnalati, infatti, "è aumentato in modo significativo nelle settimane precedenti al Natale"

“Unterricht trotz corona” è stato a lungo uno dei vanti nella gestione della pandemia in Germania: le lezioni in classe vanno avanti nonostante il Covid. Ora però l’aumento dei contagi e del numero di mortiche venerdì hanno superato nuovamente quota mille in 24 ore, hanno fatto crollare anche questo argine: almeno fino al 31 gennaio, le scuole tedesche rimarranno chiuse e si andrà avanti con la didattica a distanza. Per il governo tedesco, senza giri di parole, è diventata una decisione “inevitabile“. Perché Berlino ha invertito la rotta? “Nel complesso, il tasso di infezione nelle scuole segue le dinamiche della popolazione generale e non le precede”, spiega a ilfattoquotidiano.it l’Istituto Robert Koch, principale punto di riferimento per la pandemia in Germania. Gli studenti, quindi, sembra si contagino né più né meno delle altre persone. Questo significa che, come tutte gli altri gruppi, sono uno dei vettori del contagio: ad oggi, sottolinea sempre l’Rki, l’incidenza tra gli alunni “è più di quattro volte superiore rispetto alla fine delle vacanze scolastiche” di questa estate.

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Coronavirus, la rivoluzione della Svezia: il governo dà il via libera a chiusure e multe. E i numeri della pandemia preoccupano


Lega: Salvini si iscrive a Parler, la piattaforma social dei trumpiani

Dopo i tragici eventi di Capitol Hill dal capo del Carroccio arriva un nuovo segnale provocatorio con l'iscrizione a quella che si candida ad essere la piattaforma social del sovranismo internazionale

Il leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato la sua adesione a Parler, la piattaforma alternativa dei trumpiani che, dopo il bando del presidente Donald Trump da Twitter, non credono più nei social media tradizionali.

E così, dopo i tragici eventi di Capitol Hill dal capo del Carroccio arriva un nuovo segnale provocatorio con l'iscrizione a quella che si candida ad essere la piattaforma social del sovranismo internazionale. Eppure solo pochi giorni fa Salvini aveva finalmente ammesso la vittoria di Biden, sentenziando: "In democrazia chi vince ha sempre ragione".

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L'odio trumpiano emigra su Parler. E le piattaforme si allarmano



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domenica 10 gennaio 2021

Covid: 18.627 nuovi casi, 361 i morti. Tasso di positività sale al 13,3%

 

Sono 18.627 i nuovi casi di coronavirus in Italia in 24 ore e 361 le vittime. Lo si apprende dal nuovo bollettino del ministero della Salute. 

Sono stati 139.758 i tamponi effettuati per la ricerca del coronavirus in Italia in 24 24 ore. Il rapporto con i nuovi casi (18.627) sale al 13,3% (+1,7% rispetto a sabato).

I pazienti in terapia intensiva per Covid sono 2.615 (+22 rispetto a sabato) con 181 nuovi ingressi giornalieri. I ricoverati con sintomi, invece, raggiungono quota 23.427 (+167 rispetto a sabato). In Italia i dimessi o guariti sono 1.617.804 (+11.174 rispetto a ieri), gli attualmente positivi 579.932 (+7.090 rispetto a sabato). Le vittime totali sono 78.755 e i casi 2.276.491. 

A partire dai prossimi giorni, secondo quanto apprende l'ANSA, i dati nazionali relativi al computo dei casi positivi al SarsCov2 terranno conto anche del numero di casi rilevati con i test antigenici rapidi, come previsto dalla circolare del ministero della Salute. 

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Covid, morto il medico del Papa

E' morto il medico del Papa, Fabrizio Soccorsi. Aveva 78 anni. Ne dà notizia l'Osservatore Romano che spiega che Soccorsi era ricoverato al Gemelli per una patologia oncologica. Il decesso è  però avvenuto per complicazioni dovute al Covid-19. Francesco lo aveva scelto come medico personale nel 2015. "Soccorsi - racconta il quotidiano d'Oltretevere- si era laureato in Medicina e Chirurgia all'università La Sapienza nel 1968 e, dopo aver ottenuto l'anno successivo l'abilitazione all'esercizio della professione, aveva svolto un'ampia attività, sia a livello medico sia a livello di docenza, fino agli incarichi di primario del reparto di Epatologia e direttore del dipartimento Malattie del fegato, apparato digerente e nutrizione e del dipartimento Medicina interna e specialistica dell'ospedale San Camillo Forlanini di Roma. 

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Nuovo Dpcm dal 16 gennaio, le Regioni che rischiano di entrare in zona rossa. Bar, ristoranti, negozi, spostamenti: cosa cambia, tutti i divieti

Oltre a incidere Rt, verranno valutate le pressioni sulle terapie intensive e i nuovi contagi per non perdere il contact tracing. Ipotesi zona rossa con 250 casi ogni 100 mila abitanti. La tabella con tutte le aree italiane

In Italia i contagi non si fermano. I nuovi casi di coronavirus, ieri, sono stati 19.978, rispetto ai 17.533 di venerdì con un tasso di positività che scende all'11,6% (-0,9%). E restano alti i decessi, seppure in calo rispetto a due giorni fa. Numeri che fanno ancora paura e che alimentano non poche preoccupazioni. Per questo, ora, si procederà ad una ulteriore stretta per le Regioni. Dopo l'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo introdurrà la zora rossa laddove l'incidenza settimanale dei casi sarà superiore a 250 ogni 100mila abitanti. 

La proposta, avanzata dall'Istituto superiore di Sanità, è stata condivisa dal Cts e dovrà essere concordata con le Regioni. Un incontro tra il governo e le regioni non è ancora stato fissato ma è probabile che si tenga all'inizio della prossima settimana in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio. I 250 casi ogni 100 mila abitanti viene considerata la soglia oltre la quale si perde il cosiddetto contact tracing, il cui limite ideale, per avere la situazione sotto controllo, è 50 casi su 100 mila abitanti (oggi siamo intorno ai 150/170). 

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Nuovo Dpcm, ipotesi zona rossa automatica

Imprese artigiane: nei primi sei mesi la provincia di Alessandria ne perderà 41

 

PIEMONTE – Nei primi sei mesi del 2021 in Piemonte spariranno 650 imprese. Il dato arriva dall’Ufficio studi di Confartigianato Piemonte. L’associazione prevede che il totale delle realtà artigiane scenderà a 116.154 con un calo stimato per la provincia di Alessandria di 41 unità. Le avvisaglie inquietanti arrivano anche dal drastico decremento degli apprendisti al 31 dicembre 2020 20.116 rispetto ai 30.515 del 2019. Al 30 giugno 2020 l’occupazione nell’artigianato in Piemonte si attestava sulle 240.650 unità lavorative, di cui 130.824 autonomi e 109.826 dipendenti (nel 2007 gli addetti, tra titolari e dipendenti, erano 313.533, con una perdita complessiva, nel periodo preso in esame, di 72.883 posti di lavoro, pari al 23,45%).

Per le imprese artigiane in particolare – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – la riduzione del volume d’affari causato dalla pandemia si somma alle criticità conseguenti al carico fiscale, alle eccessive incombenze burocratiche, ai ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni”. A creare i maggiori problemi le difficoltà nell’accesso al credito.

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I ruscelli e i laghetti del Parco Capanne saranno vietati ai cani

Le spiagge e i laghetti del Gorzente hanno dimensioni ridotte e speso la convivenza con i cani si è dimostrata difficile

BOSIO. «Ci avevano chiesto di cancellarlo ma alla fine il divieto è rimasto». Danilo Repetto, presidente delle Aree protette dell’Appennino Piemontese, spiega perché nel nuovo regolamento di fruizione delle aree tutelate resti il divieto di portare i cani nei pressi di corsi d’acqua e laghi nel solo Parco Capanne di Marcarolo.

Questo è infatti l’unico a essere ricco di torrenti balneabili, soprattutto il Gorzente, preso d’assalto in estate da bagnanti provenienti dal Piemonte e dalla Liguria, che spesso restano dal mattino alla sera a godersi il fresco e la tranquillità dell’Appennino. Non pochi portano con sé i loro amici a quattro zampe, situazione che crea talvolta difficoltà.

Prima dell’adozione del nuovo regolamento, le aree protette avevano avviato un confronto con le associazioni del territorio, riunite nella Consulta per la promozione del territorio, di cui fanno parte dodici sodalizi tra associazioni agricole, venatorie, ambientaliste, culturali e Pro loco. «La Consulta – spiega Danilo Repetto – inizialmente aveva chiesto di eliminare il divieto riferito ai cani. Una richiesta comprensibile sotto certi aspetti, in particolare per chi vuole portare con sé al fiume animali di piccola taglia. Il problema si presenta invece per cani di grosse dimensioni».

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METEO: arriva il BURIAN!

Tra poco vi sveleremo se e quando arriverà il Burian o Buran che dir si voglia, sebbene, come spiegato da noi in più occasioni, poiché la nostra lingua deriva dal greco e poi dal latino ( e non dal russo), e poiché in greco antico troviamo la parola Boreas da cui per trasformazione della o in u e della e in i, il passaggio in Buria(n) o Buriana è immediato, tant’è che in molti dialetti italiani persiste la parola Buriana per indicare appunto il Burian. Altri etimi ricollegabili direttamente pertanto al russo sono da rigettare, semmai il contrario, la parola russa Buran deriverà ovviamente dalla stessa radice greca e indoeuropea comune, ma con modifiche derivanti dall’uso della lingua diversa dall’italiano.

Beh, a questo punto non ci resta che attendere il Burian a partire dal 17 Gennaio...le premesse ci sono già tutte ed il Centro Europeo ha confermato!

Il Burian è un gelido vento che durante la stagione invernale soffia sulle sterminate lande siberiane e le steppe kazake verso gli Urali o le pianure sarmatiche della Russia europea. Talvolta le raffiche di vento possono raggiungere i 100 km/h ed è accompagnato da tormente di che portano drastiche riduzioni di visibilità aumentando di molto la sensibilità al freddo. Questo particolare evento rimane generalmente confinato alla Russia o al più all'Europa Orientale ma, in alcuni casi può far la sua comparsa anche in Italia. Ricordiamo ad esempio quelli del 1996, 2006, 2012 e in ultimo quello dello scorso febbraio/marzo 2018.

Di seguito riportiamo le caratteristiche principali del Burian.

VENTO GELIDO - La caratteristica principale è quella di essere una corrente d'aria gelida in quanto proviene da una zona ove è presente del "freddo pellicolare" ossia, uno strato d'aria freddissimo e pesante vicino al suolo e non più alto di 1000/2000 metri.

BUFERE DI NEVE - Quando fa il suo ingresso le precipitazioni portate dalle nubi si possono trasformare in autentiche bufere di neve.

TEMPERATURE - In presenza di Burian, viste le sue caratteristiche, le temperature possono scendere anche di 10° in pochissimo tempo.

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CICLONE in Atto con PIOGGE, TEMPORALI e NEVICATE fino in collina.


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