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mercoledì 2 gennaio 2019

Calendario 2019: feste, ponti quando capitano. I consigli per come organizzarsi con le ferie

Calendario 2019: feste, ponti quando capitano
Prendendo 11 giorni di ferie si riescono a organizzare in tutto ben 37 giorni di vacanza




Calendario 2019: feste, ponti quando capitano
Con undici giorni si ferie si può fare più di un mese di vacanza. Sono gli incastri del calendario 2019 che, tra ponti e festività, può regalare un po' di relax extra. Basta solo prendere appunti, calendario alla mano, e organizzardi. Pasqua, quest'anno, capita il 21 aprile: sabato, domenica e lunedì di Pasqua e Pasquetta concedono i tradizionali tre giorni di break.

Con il 25 aprile, per la festa della Liberazione, il primo aiuto del calendario. Cade di giovedì, con un giorno di ferie si può ottenere un lungo weekend di 4 giorni. Il Primo Maggio, invece cade di mercoledì, creando un'ottima occasione per organizzare una piccola vacanza di 5 giorni.
Se si decide di combinare i ponti di Pasqua, 25 aprile e primo maggio si ottengono viaggi dai 6 ai 12 giorni e, precisamente, dal 20 al 25 aprile, dal 25 aprile al primo maggio e dal 20 aprile al primo maggio. 

Il 2 giugno è di domenica mentre Ferragosto, se non si è già in ferie, si può scegliere con appena due giorni di regalarsi un viaggio dal 10 al 15 o dal 15 al 19 agostoOgnissanti, 1 novembre, è venerdì e permette lungo weekend autunnale per staccare la spina prima di Natale.

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Potrebbe interessarti: https://www.romatoday.it/attualita/giorni-festivi-ponti-ferie-2019.html
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Capanne di Marcarolo, disposta l'autopsia per il corpo ritrovato senza vita

Solo l'esame autoptico potrà dare certezze e rivelare se il corpo senza vita rinvenuto lunedì 31 dicembre nei boschi di Capanne di Marcarolo, frazione di Bosio, sia quello di Saverio Tagliafierro, il 75enne cercatore di funghi disperso dall'inizio di novembre proprio in quelle zone


CRONACA - Solo l'esame autoptico potrà dare certezze e rivelare se il corpo senza vita rinvenuto lunedì 31 dicembre nei boschi di Capanne di Marcarolo, frazione di Bosio, sia quello di Saverio Tagliafierro, il 75enne cercatore di funghi disperso dall'inizio di novembre proprio in quelle zone.

Nell'ultimo giorno del 2018, un escursionista si trovava nell'area protetta del parco naturale delle Capanne di Marcarolo, in una zona particolarmente impervia, quando ha fatto una sconvolgente scoperta: il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione. Subito sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco.

Il sospetto è che possa trattarsi di Saverio Tagliafierro, il cercatore di funghi che lo scorso 3 novembre aveva fatto perdere le proprie tracce nella stessa zona dove è stato trovato il cadavere


L’uomo, 75 anni, originario di Pegli (Genova), sabato 3 novembre era andato nei boschi insieme a un amico. I due a un certo punto si erano separati e quando l’amico, nel tardo pomeriggio, non aveva visto tornare Tagliafierro alla macchina, aveva allertato i soccorsi. 


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Uomo di 53 anni trovato senza vita in un campo: ipotesi omicidio


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Tambureggiante arrivo dell'aria FREDDA sull'Italia!

Prevista NEVE da questa sera lungo le coste adriatiche!


L'ondata di freddo che da giorni stiamo seguendo su mappe e modelli è ai nastri di partenza.
Il fronte freddo visibile nella prima immagine, sta valicando in queste ore l'arco alpino e si dirigerà con la sua parte più attiva verso il versante adriatico e al meridione.
Sulle regioni settentrionali darà luogo a forti venti di Foehn che nella giornata odierna spazzeranno le pianure e la Liguria.
Diverso il discorso per le regioni adriatiche ed interne; qui è previsto un repentino aumento della nuvolosità da nord con le prime precipitazioni, nevose a quote sempre più basse, che si faranno vedere già attorno al mezzogiorno.

Campione d'Italia, tutti licenziati: il Capodanno più amaro nell'ex paradiso

I sindacati cercando di essere ottimisti: "Ora si riparte"

Como, 2 gennaio 2019  - «Campione d’Italia ha toccato probabilmente il punto più basso della sua storia e adesso non resta che ripartire». Cerca di trovare una nota di ottimismo Christian Toini, segretario dello Snalc – Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Case da Gioco – che si dichiara pronto a collaborare con il commissario straordinario, non appena verrà nominato dal Governo, per riaprire al più presto la casa da gioco. Nei giorni scorsi i sindacati avevano definito un errore il licenziamento dei 469 dipendenti. «Speriamo fino all’ultimo in un ripensamento – aveva dichiarato Mimma Agnusdei segretario della Slc Cgil Como – La scelta dei curatori fallimentari è prevista dalla procedura, ma non esistono atti obbligati. Tanto più che dopo mesi ci troviamo di fronte a una chiara indicazione del Governo per riaprire la casa da gioco». Secondo Toini, sostenuto anche da Fisascat Cisl e Ugl, i licenziamenti in base all’attuale impianto normativo in materia di ammortizzatori sociali sono «conditio sine qua non per consentire ai lavoratori residenti in Italia di poter accedere alla Naspi e poter riscattare il Tfr».

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Usa, gas lacrimogeni contro 150 migranti al confine con il Messico

Tra le persone prese di mira anche donne e bambini, nonché alcuni reporter


Le autorità americane hanno usato gas lacrimogeni per respingere circa 150 migranti arrivati con dall'Honduras che stavano tentando di sfondare la recinzione al confine tra Usa e Messico, a Tijuana. Lo scrive l'agenzia Associated Press, riferendo di almeno tre raffiche di gas nella parte messicana della frontiera. Tra i migranti presi di mira anche donne e bambini, nonché alcuni reporter.

martedì 1 gennaio 2019

Scossa di terremoto 4.2 con epicentro a Collelongo (L'Aquila)

Al momento non sono segnalati danni a cose o persone


Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 con epicentro a tre chilometri dalla località di Collelongo (L'Aquila), ad una profondità di 17 chilometri, è segnalata dall'Ingv.

Al momento non sono segnalati danni a cose o persone.

La scossa con epicentro a Collelongo, centro situato a circa 54 chilometri dall'Aquila, è stata avvertita anche nei paesi limitrofi fino a propagarsi per tutta la Marsica: ad Avezzano le persone si sono riversate nelle strade.

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Possedere un'auto costa, da 5 mila a 8 mila euro all'anno

Tra le voci di spesa maggiore i carburanti e le tasse


Se fino a qualche anno fa l'auto era considerata un vero e proprio oggetto del desiderio, da possedere a tutti i costi, oggi le cose sono decisamente cambiate. Da un lato la possibilità di scegliere differenti soluzioni di mobilità, economiche e veloci - dallo sharing al car pooling passando per i servizi di noleggio - dall'altro la volontà di risparmiare i costi legati alle tasse e all'assicurazione, spingono sempre più persone ad allontanarsi dall'idea di acquistare un'auto.

Anche perché, oggigiorno, mantenere una vettura, costa. E non poco: si spendono circa tra i 5mila e gli 8mila euro all'anno, a seconda del modello e dell'alimentazione scelta, per una percorrenza media di 15mila km. A partire dalla spesa d'acquisto che per gli italiani, stando a quanto sostiene AutoScout24, è un vero e proprio salasso: per comprare una vettura occorre accumulare più di 14 stipendi (peggio di noi solo gli spagnoli) con un budget medio di spesa di circa 22.400 euro.

Al di là dell'acquisto dell'auto, che secondo l'Osservatorio Autopromotec, è al secondo posto tra le voci di spesa, il costo maggiore riguarda sicuramente il carburante (60,7 miliardi di euro su un totale di 195,3 miliardi, in pratica l'11% del Pil).
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Professione reporter, sempre piu' morti

Nel 2018 hanno perso la vita 94 giornalisti nel mondo

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Botti, un ferito grave nel Milanese

Ragazzo ha mano dilaniata e grave ferita alla testa


(ANSA) - MILANO, 1 GEN - Un ragazzo è rimasto gravemente ferito per l'esplosione di un petardo a Cesate, nel Milanese.
    Secondo le prime informazioni ha riportato una grave ferita alla testa e alle mani, una delle quali, la sinistra, è stata dilaniata. La destra ha perso un dito e il volto ha riportato ustioni.

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Tre accoltellati in stazione a Manchester, si indaga per terrorismo

Accoltellamento ieri sera in stazione Victoria al grido 'Allah'


Ieri sera un uomo ha accoltellato tre persone, tra cui un agente di polizia, alla stazione ferroviaria di Manchester, in Gran Bretagna, ed è stato arrestato. I feriti, un uomo ed una donna, oltre al poliziotto accoltellato ad una spalla, sono stati ricoverati in ospedale. Le forze dell'ordine sono accorse alla stazione Victoria in seguito ad una telefonata che li avvisava di quanto stava accadendo.

L'indagine sul'attentato è condotta dal reparto antiterrorismo.  La Polizia dei trasporti britannica (Btp) ha confermato che un uomo è stato arrestato, aggiungendo che non c'è nulla che possa suggerire una minaccia più ampia. In un comunicato, la Btp spiega di aver ricevuto una chiamata poco prima delle 21 dell'ultimo dell'anno.
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lunedì 31 dicembre 2018

METEO A 7 GIORNI: intenso raffreddamento in arrivo da giovedì

Aria fredda in arrivo dai primi giorni di gennaio. Ecco cosa dovremo aspettarci.


L'alta pressione rinforza sull'oceano Atlantico e chiude la strada completamente alle correnti instabili in arrivo da ovest. Sull'Europa centrale ed orientale le correnti saranno prevalenti dai quadranti settentrionali e trasportano masse d'aria più fredde che in questi giorni hanno interessato soprattutto l'Europa orientale ed i Balcani.

Nei prossimi giorni lo sviluppo degli eventi porterà tali masse d'aria a raggiungere lo stivale italiano portando un raffreddamento delle temperature. Il primo di questi impulsi è previsto sulle regioni del centro e soprattutto del sud proprio nelle prossime ore. Porterà un calo modesto delle temperature con qualche precipitazione sui settori del medio e basso Adriatico, Basilicata, Calabria e Sicilia. 

Fox: 50-50 probabilità Brexit a marzo

Se il parlamento rigetterà l'accordo di Theresa May sul divorzio

Secondo il ministro britannico al commercio, il 'brexiteer' Liam Fox, c'è una probabilità del 50% che il Regno Unito non lasci l'Ue il 29 marzo se i parlamentari rifiuteranno l'accordo sulla Brexit di Theresa May il mese prossimo.
    Se il testo fosse respinto, ha detto al Sunday Times, questo "manderebbe in frantumi il legame di fiducia tra l'elettorato e il parlamento". Il ministro ha quindi sottolineato che sarebbe "sicuro al 100%" della Brexit solo se i parlamentari appoggiassero l'accordo.
    Da parte sua, il ministro della Difesa britannico, Gavin Williamson, ha detto al Sunday Telegraph che il Regno Unito potrebbe aprire nuove basi militari nei Caraibi e in Estremo Oriente dopo l'uscita dall'Unione europea.
    L'iniziativa rientrerebbe in una strategia volta a dare al Paese un ruolo da "vero e proprio attore globale" dopo la Brexit.
"Questo è il nostro più grande momento come nazione dalla fine della seconda guerra mondiale", ha spiegato Williamson. Un momento in cui "possiamo riproporci in un modo diverso, possiamo giocare il ruolo sul palcoscenico mondiale che il mondo si aspetta che giochiamo".

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Il primo gennaio l'euro compie 20 anni

Juncker, la firma più importante. Draghi, Bce rispettato impegni

L'euro compie vent'anni domani, nonostante crisi e attacchi a cui è stato sottoposto. Creato formalmente il primo gennaio 1999, quando 11 Paesi Ue tra cui l'Italia hanno lanciato la moneta comune europea, oggi è adottato da 19 stati membri e fa parte della vita quotidiana di 340 milioni di europei. Circa 60 Paesi nel mondo hanno legato in un modo o nell'altro loro valuta nazionale all'euro.
"Vent'anni dopo, sono convinto che quella fu la firma più importante che io abbia fatto", perché "l'euro è diventato un simbolo di unità, sovranità e stabilità", ha ricordato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, unico uomo politico ancora attivo che firmò il Trattato di Maastricht con cui di fatto si gettarono le basi per l'euro. 
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M5S espelle senatori De Falco e De Bonis

E eurodeputati Moi e Valli. Richiamo per Ciampolillo. Di Maio: 'Chi non sostiene il contratto di governo è fuori. Rispetto delle regole a costo di andare tutti a casa'


"Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto". Lo scrive, in un tweet, il leader del M5S e vicepremier Luigi Di Maio.

Il collegio dei Probiviri del M5S ha espulso dal Movimento i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. Lo comunica il blog delle Stelle in un post. Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio dei probiviri ha optato per il richiamo. Archiviati invece i procedimenti disciplinari per i senatori Virginia La Mura e Matteo Mantero. Mentre, sugli altri due senatori dissidenti, Paola Nugnes e Elena Fattori, il M5S sottolinea come i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti e non ancora conclusi con una decisione.


Tifoso ucciso, arrestato Marco Piovella, capo ultrà Inter

Il padre di Belardinelli, investitore si costituisca

Marco Piovella, il capo ultras della curva dell'Inter, è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri avvenuti prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre scorso. L'arresto è stato disposto su richiesta della Digos della Questura e della procura di Milano sulla base degli elementi raccolti negli ultimi giorni di indagini e di interrogatori.

Nato a Pavia nel 1984 Piovella, soprannominato "il rosso" è uno dei leader della "Curva Nord", specificatamente dei "Boys S.A.N.", e responsabile delle coreografie da diversi anni. Il 29 dicembre Piovella si era recato in questura dopo che era stato indicato da Luca Da Ros, uno dei primi tre arrestati, come l'ispiratore dell'agguato ai tifosi napoletani.

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“La manovra ha ignorato l’agricoltura pugliese”, la protesta di San Silvestro. Ce n’è anche per la Regione

Coldiretti Puglia, manifestazione a Bari stamani

Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:
In fumo l’olivicoltura pugliese a causa delle gelate del febbraio scorso, per cui l’ultimo dell’anno il 31 dicembre gli agricoltori di Coldiretti Puglia hanno presidiato il ‘Palazzo’ della Regione Puglia. ”Siamo i primi a scendere in piazza con la mobilitazione ‘Salvaolio’ perché la Manovra ha ignorato l’agricoltura pugliese. Abbiamo chiesto per mesi a tutti i livelli la dichiarazione di calamità naturale e l’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale. Ci sono evidenti responsabilità regionali e nazionali”, perentorio Savino Muraglia, Presidente di Coldiretti Puglia. “Ci aspettiamo dal Governo regionale – aggiunge il Presidente Muraglia – che chieda con forza la dichiarazione di calamità naturale e stanzi maggiori risorse per le gelate. C’è la legge richiesta da noi e già approvata che lo consente. Al Governo nazionale chiediamo di non deludere gli agricoltori pugliesi, già dimenticati dalla Manovra, perché la Puglia produce oltre il 50% dell’olio italiano e un’annata disastrosa come questa avrà ripercussioni anche a livello nazionale”. In Puglia si è verificato un drammatico calo – denuncia Coldiretti Puglia – del 65% della produzione di olio che ha messo in ginocchio i produttori.
“Nel 2018 la Puglia ha perso 317 milioni di euro di Produzione Lorda Vendibile del settore oleario e oltre 1 milione di giornate risultano azzerate”, ha denunciato il Direttore regionale di Coldiretti, Angelo Corsetti. “Mentre il settore olivicolo e l’intero indotto non sanno come andare avanti – ha aggiunto Corsetti – da gennaio a settembre sono stati importati 304 milioni di euro di olio dall’estero. E’ forte la preoccupazione del moltiplicarsi di frodi e speculazioni, con olio di bassa qualità venduto come extravergine o olio straniero spacciato per italiano – conclude il Direttore Corsetti – bisogna stringere le maglie della legislazione per difendere un prodotto simbolo del Made in Italy e della dieta mediterranea e togliere il segreto sulle importazioni di materie prime alimentari dall’estero perché sapere chi sono gli importatori e quali alimenti importano rappresenta un elemento di trasparenza e indubbio vantaggio per i consumatori e per la tutela del ‘made in Italy’ agroalimentare”.
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Quirinale: Mustapha l'ambulante e Maria Rosaria che difende il ragazzo sul treno, ecco gli Eroi della Repubblica

Il capo dello Stato ha insignito dell'onorificenza 33 persone, per avere reso migliore il nostro Paese. Come l'uomo che salvò la dottoressa aggredita a Crotone o la donna che replicò agli insulti razzisti sulla Circumvesuviana. L'elenco completo

domenica 30 dicembre 2018

Imu e Tasi, previsti aumenti nel 2019, tutte le novità in Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2019 potrebbe dare il via ai Comuni di aumentare i tributi regionali, dalle addizionali IRPEF all’IMU sulle seconde case, Infatti c’è la possibilità che possa cadere il blocco della leva fiscale negli enti locali e i Comuni saranno liberi di aumentare le aliquote dei tributi.
Questa occasione sarà colta sicuramente da molti sindaci, si stima 5 su 6, che aumenteranno le addizionali IRPEF e anche l’IMU sulle seconde case che possono raggiungere il tetto massimo del 10,6 per mille.
Con la manovra del 2016, con la Legge n. 208 del 2015, con l’allora governo Renzi, le aliquote furono state congelate e via via, fino al 2018, ma ora viene eliminato il blocco e ciò è stato annunciato dalla sottosegretaria dell’economia, Laura Castelli del Movimento 5 Stelle. Lo sblocco della leva fiscale dei Comuni è una richiesta che l’ANCI ha inoltrato al Governo ma il Vice Ministro Castelli confida nel fatto che sicuramente i sindaci sapranno gestire lo sblocco senza incidere gravemente sulla pressione fiscale dei propri cittadini.

Imu e Tasi, nessun blocco delle aliquote nel 2019

Quindi con la Legge di Bilancio 2019 verrà inserito lo sblocco della leva fiscale, i comuni potranno deliberare aumenti sulle aliquote Imu e Tasi.
Vi è quindi la possibilità e il rischio, che i Comuni, soprattutto quelli più in difficoltà finanziaria deliberano aumenti sulle aliquote Imu e Tasi dal 2019. Queste due imposte insieme alla Tari formano la IUC, la quale è un’imposta comunale che riguarda il possesso di abitazioni o fabbricati (IMU), la produzione di rifiuti (TARI) e la contribuzione collettiva ai servizi comunali indivisibili (TASI).
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sabato 29 dicembre 2018

Pedaggi autostrade, governo in ritardo anche sui rincari: il decreto arriverà a San Silvestro

Apparentemente non è cambiato nulla. Nonostante l’indignazione popolare e le bellicose dichiarazioni del Governo dopo il crollo del Ponte Morandi il 14 agosto, i pedaggi autostradali rincareranno come a ogni inizio anno e il Decreto interministeriale (Infrastrutture-Economia) che stabilirà di quanto arriverà solo il 31 dicembre, a poche ore dall’entrata in vigore delle nuove tariffe. Ma non è proprio così. Rispetto al passato, è cambiato almeno il numero dei protagonisti: a fine settembre il Decreto Genova ha silenziosamente esteso alle concessioni già in essere le competenze dell’Art (Autorità di regolazione dei trasporti), prima limitate a quelle nuove (pochissime).

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Pedaggio, ecco come Autostrade guadagna con gli aumenti


Sisma e allerta tsunami nelle Filippine

Scossa magnitudo 7 in mare a sud dell'isola di Mindanao

(ANSA) - ROMA, 29 DIC - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7 è stata registrata al largo delle Filippine ed è stata emessa un'allerta tsunami.
    Secondo i dati del servizio geologico statunitense Usgs, la scossa è avvenuta alle 11:39 ora locale (le 4:39 in Italia) e ha avuto ipocentro a circa 50 km di profondità ed epicentro 100 km a sudest di Pondaguitan, che si trova sulla grande isola filippina meridionale di Mindanao.

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Egitto, esplosione colpisce bus turistico vicino alle Piramidi

A bordo comitiva di vietnamiti, 4 morti e 10 feriti


Un pullman turistico è stato coinvolto in un'esplosione a Giza, nei pressi delle Piramidi.  Nel bus viaggiavano 14 turisti vietnamiti. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno egiziano, specificando che ci sono 4 morti e 10 feriti: oltre a due turisti vietnamiti rimasti uccisi sul posto, un terzo turista e una guida turistica egiziana sono morti in ospedale in un secondo momento per le ferite subite.

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venerdì 28 dicembre 2018

Sarzana, commerciante fa pagare le prove di scarpe e abiti per combattere gli acquisti online

Lʼiniziativa del proprietario di un negozio per disincentivare chi entra in negozio per provare i capi e poi ordina il prodotto online

Dieci euro per provare le scarpe e gli abiti firmati, soldi che poi verranno scalati dal prezzo finale se il capo sarà acquistato. E' l'iniziativa di un commerciante di Sarzana (Liguria), che da 33 anni gestisce due attività nel centro della città, per disincentivare chi entra in negozio per provare i capi e poi ordina il prodotto via internet risparmiando.

L'iniziativa del negoziante è stata annunciata con tanto di cartello sulla vetrina del negozio. "C'era chi tornava più volte, provava, misurava, fotografava e poi non comprava" - ha spiegato il commerciante -. La mia è stata una provocazione, ma non ne potevamo più. Siamo arrivati a far provare 14 paia di scarpe in una mattina allo stesso presunto cliente senza venderne uno".

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Manovra, il governo taglia 4 miliardi alla scuola e i fondi per gli insegnanti di sostegno

Stando alla legge di bilancio al vaglio della Camera per l’approvazione definitiva, nel triennio 2019-2021 le risorse per la scuola si ridurranno del 10%, per un ammontare totale pari a 3,9 miliardi di euro di tagli. I tagli colpiranno in particolare il fondo dedicato agli insegnanti di sostegno per alunni disabili o con Dsa o con bisogni educativi speciali.

"Per questo, la prima cosa che faremo sarà aumentare le risorse per l’istruzione: nel medio termine vogliamo arrivare al 10,2% del Pil, in linea con la media europea. I nostri programmi di spesa sociale, istruzione compresa, saranno finanziati da un lato con i tagli agli sprechi e alle spese inutili che si annidano nel bilancio pubblico e dall’altro con il maggiore gettito fiscale che il nostro piano di investimenti produttivi produrrà anno dopo anno", dichiarò Luigi Di Maio il 17 gennaio scorso al sito online Tecnica della Scuola. A quasi 12 mesi dall'annuncio di Di Maio e 7 mesi dall'inizio dell'esperienza di governo di Lega e Movimento 5 Stelle, le promesse sono state mantenute?

Stando a quanto si evince dalla legge di bilancio al vaglio della Camera per l'approvazione definitiva, la risposta è no: nel triennio 2019-2021 le risorse per la scuola si ridurranno del 10%, per un ammontare totale pari a 3,9 miliardi di euro di tagli. Si dirà: "Ma Di Maio ha parlato di medio termine", il che è verissimo, ma stando ai prospetti allegati alla legge di bilancio l'esecutivo Lega-M5S la tendenza appare inversa rispetto a quanto dichiarato in campagna elettorale.

Come spiegato dal Corriere della Sera, "si passa da 48,3 a 44,4 miliardi nel giro di tre anni, con una riduzione delle risorse sia per l’istruzione primaria (da 29,4 a 27,1 miliardi di euro) che per quella secondaria (da 15,3 a 14,1 miliardi)" e i tagli incidono anche sui fondi per gli insegnanti di sostegno per una cifra pari a 1 miliardo e 300 milioni di euro.

Nella mattinata di oggi, la senatrice dem Simona Malpezzi ha diffuso su Twitter uno screenshot delle tabelle allegate alla legge di bilancio dalle quali si evince chiaramente il taglio operato al fondo per gli insegnanti di sostegno: "Il bilancio pubblico riclassificato per ‘azioni politiche' allegato alla legge di bilancio indica in modo chiaro e netto le scelte del governo per i prossimi tre anni. Ebbene, su quel documento è scritto nero su bianco che il governo del cambiamento taglierà 4 miliardi di euro all'istruzione pubblica e a determinare questa flessione sarà, soprattutto, la riduzione dei fondi destinati agli insegnanti di sostegno. La sforbiciata sarà di 1 miliardo e 300 milioni di euro nel prossimo triennio. Il governo che sostiene di essere nato per aiutare il popolo colpisce indiscriminatamente i più deboli. Si dovrebbero vergognare di fare cassa sulle fragilità. Possono scrivere tutte le liste della spesa possibili, ma a breve non potranno più nascondere le loro bugie dietro la peggiore propaganda".

In sostanza, dunque, i tagli alla scuola colpiranno tutti quei bambini disabili, con disturbi dell'apprendimento o bisogni educativi speciali che hanno necessità di essere seguiti da particolari figure dedicate. I tagli alla scuola sconfessano le promesse da campagna elettorale del vicepremier Di Maio ma soprattutto vanno a ledere i diritti dei bambini più bisognosi, che a causa di questi risparmi si vedranno negare i necessari aiuti. La spesa italiana per istruzione è pari al 3,9% del Pil, quasi un punto percentuale in meno rispetto alla media Ue (4,7%), e gli indicatori suggeriscono che andrebbe considerevolmente aumentata e non ridotta.


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Manovra, pensionati in piazza: "Non siamo il bancomat del governo"

La protesta per il taglio delle rivalutazioni degli assegni inserita nel maxi emendamento. Furlan: Serve più rispetto". Conte minimizza: "Neppure l'avaro di Moliere forse si accorgerebbe di qualche euro al mese in meno"


MILANO - I pensionati scendono in piazza da Nord a Sud contro il governo per il taglio delle rivalutazioni degli assegni previste dal maxiemendamento alla Manovra approvato al Senato. "Ancora una volta siamo il bancomat del Governo. Ma stavolta i pensionati non ci stanno", hanno attaccato i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil nel corso del presidio organizzato in via cavour, sotto la prefettura di Firenze: "In tre anni  la manovra del governo sottrae 2,5 miliardi dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull'adeguamento delle pensioni all'inflazione. I pensionati vogliono far sentire la propria voce per denunciare l'ipocrisia del governo, che con una mano sembrerebbe dare ma con l'altra certamente toglie".

 "La protesta di oggi e dei prossimi giorni dei sindacati dei pensionati in tante città italiane è del tutto legittima ed ha il pieno sostegno della Cisl e delle altre confederazioni sindacali", ha sottolineato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Bloccare la rivalutazione, non rispettando gli accordi sottoscritti dai precedenti governi, è una scelta iniqua e sbagliata anche dal punto di vista economico perché significa penalizzare i consumi di milioni di persone che vivono solo di una pensione modesta e ferma da anni", sottolinea la leader Cisl. "I pensionati italiani meritano più rispetto e considerazione da questo governo ed in generale dalla classe politica. Sono persone che hanno dato tanto al nostro Paese in termini di lavoro, professionalità, innovazione, cultura, ma anche di sacrifici e di assistenza ai nostri figli e nipoti.


Analogo il pessaggio della Cgil. "La protesta dei sindacati dei pensionati è più che legittima. Si fa cassa con la rivalutazione delle pensioni: è inaccettabile", ha detto il  segretario confederale della Cgil, Vincenzo Colla, che ha partecipato al presidio a Roma. "Oggi siamo con loro nelle piazze d'Italia, poi a fine gennaio daremo la risposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil contro questa manovra ingiusta e iniqua", ha aggiunto. "Questo governo aveva promesso di eliminare la legge Fornero, invece si continua a far cassa sui pensionati", ha detto invece il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

Le ragioni della protesta

All'origine della protesta c'è il taglio dell'indicizzazione delle pensioni al costo della vita. Ogni anno infatti gli assegni crescono automaticamente per adeguarsi all'aumento dell'inflazione, cioè dei prezzi, impedendo così che il trattamento pensionistico si svaluti. Il prossimo gennaio questo adeguamento subirà dei tagli per tutte le pensioni sopra i 1522 euro lordi, con un a percentuale che varierà a seconda degli importi, con una decurtazione dal 97 al 47% degli aumenti previsti.



La tagliola innanzitutto scatterà per le pensioni superiori ai 1522 euro ma i primi effetti sensibili si vedranno sopra i 2537 euro lordi, circa 1750 euro netti, che vedranno una riduzione lorda nel 2019 di 69 euro lordi all'anno, circa 50 euro netti e quindi poco più di 4 euro al mese. Cifre che quadriplicano se consideriamo ad esempio una pensione di 4059 euro, poco più di 2500 euro netti. In questo caso, con un taglio, o mancato aumento, da 250 euro all'anno il rifletto in busta paga sarà di circa 20 euro lordi in meno al mese rispetto a quanto si sarebbe incassato se gli adeguamenti fossero stati "pieni", circa 14 euro netti.

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“C’è il trucco, quota 100 finanziata con i soldi degli altri pensionati”


Pensioni, circolare Inps: ora cambiano gli assegni



Quota 100, l’Upb avverte: “Penalizzazioni dal 5% al 34% per chi va in pensione anticipata”




Oggi in Aula alla Camera si discute la legge di bilancio.

Questi sono i banchi del M5S e della Lega: VUOTI!!!


Video in diretta

Guazzabuglio Ires. Strafalcione della viceministra Castelli



Autostrade, blitz di Natale: acquistati cinque terreni sotto il ponte

Una strana operazione che potrebbe avere ripercussioni legali

GENOVA - Qualcuno lo ha già ribattezzato il blitz di Natale. Il 24 dicembre infatti Autostrade per l'Italia con il suo ufficio legale ha perfezionato l'acquisto da privati, si dice a cifre quasi raddoppiate rispetto a quanto offriva la struttura commissariale, cinque aree nella zona di Ponte Morandi.
Una mossa che era nell'aria e che è diventata realtà. Resta da capire con quale finalità. C'è chi suggerisce che l'operazione possa essere propedeutica ad eliminare in fase processuale cinque potenziali ricorrenti che, una volta ceduta l'area di proprietà, rinunciano così ad ogni azione legale.
Ma c'è anche un'altra possibile spiegazione. Quei terreni acquistati da Autostrade per l'Italia, come tutti gli altri, ora dovranno essere ceduti alla struttura commissariale. Autostrade potrebbe rifiutarsi di cederli, la struttura commissariale come da decreto procederebbe all'esproprio, ma Autostrade e il suo ufficio legale in seguito potrebbero ricorrere proprio su questo atto.
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