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mercoledì 2 gennaio 2019

Campione d'Italia, tutti licenziati: il Capodanno più amaro nell'ex paradiso

I sindacati cercando di essere ottimisti: "Ora si riparte"

Como, 2 gennaio 2019  - «Campione d’Italia ha toccato probabilmente il punto più basso della sua storia e adesso non resta che ripartire». Cerca di trovare una nota di ottimismo Christian Toini, segretario dello Snalc – Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Case da Gioco – che si dichiara pronto a collaborare con il commissario straordinario, non appena verrà nominato dal Governo, per riaprire al più presto la casa da gioco. Nei giorni scorsi i sindacati avevano definito un errore il licenziamento dei 469 dipendenti. «Speriamo fino all’ultimo in un ripensamento – aveva dichiarato Mimma Agnusdei segretario della Slc Cgil Como – La scelta dei curatori fallimentari è prevista dalla procedura, ma non esistono atti obbligati. Tanto più che dopo mesi ci troviamo di fronte a una chiara indicazione del Governo per riaprire la casa da gioco». Secondo Toini, sostenuto anche da Fisascat Cisl e Ugl, i licenziamenti in base all’attuale impianto normativo in materia di ammortizzatori sociali sono «conditio sine qua non per consentire ai lavoratori residenti in Italia di poter accedere alla Naspi e poter riscattare il Tfr».

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