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giovedì 8 ottobre 2009

A chi rimane in tendopoli portano via i bagni chimici

L'AQUILA - "Il 30 settembre tutte le tendopoli saranno chiuse". Questa la promessa del premier Berlusconi all'inizio del mese scorso. Purtroppo (per chi abita ancora sotto le tende blu) la promessa non è stata mantenuta. All'Aquila ci sono ancora 73 tendopoli (all'inizio erano 171) con 7.270 sfollati. Le case antisismiche e gli altri alloggi non bastano e così altri 15.704 terremotati sono ancora negli alberghi della costa e della montagna. "Ma adesso la Protezione civile ha una gran fretta: oggi abbiamo dovuto chiamare i carabinieri per impedire che ci portassero via i gabinetti". La denuncia arriva da Amelia, la zia di Cristina e Fabiana, ancora accampata a Poggio di Roio. "Quando abbiamo visto il camioncino che portava via i bagni, ci siamo messi in mezzo alla strada. Non possono toglierci tutto, senza trovarci una collocazione". Cristina, con le figlie Asia e Cristal e il marito Diego, ha lasciato la tendopoli di piazza d'Armi già da un mese. Anche i genitori, Rita e Claudio, hanno lasciato la tenda blu per trovare - come la figlia e la sua famiglia - ospitalità in un albergo. "Noi ci siamo arrabbiati - racconta la zia Amelia - perché quando abbiamo chiesto di potere restare in tenda altre due settimane tutti ci hanno rassicurato: "Nessuno vi manderà via, avrete un aiuto fino a quando non avrete trovato un'altra sistemazione". Le due settimane non sono state chieste a caso. Io e il mio compagno abbiamo comprato un container che ci verrà consegnato lunedì. Ci servirà ancora qualche giorno per ottenere l'allacciamento alla corrente elettrica, senza la quale non si può pensare di passare l'inverno. In questa tendopoli eravamo in trecento e siamo rimasti in cinquanta. Quasi tutti sono messi come noi. Hanno bisogno di qualche giorno per trovare un riparo in una casetta, in un container, presso un amico... La nostra è sempre stata una tendopoli molto attiva. Non siamo rimasti qua sei mesi con le mani in mano. Abbiamo organizzato i turni per apparecchiare e sparecchiare in mensa, per pulire le stoviglie, per pulire i gabinetti. Il 30 settembre non siamo andati via perché ci hanno proposto di andare troppo lontano. Noi all'Aquila lavoriamo, abbiamo un figlio che va a scuola. Tanti altri escono al mattino per andare a lavorare, chi ancora un lavoro ce l'ha. E allora ci siamo dati da fare con il container. Nuovo, costerebbe quasi 30 mila euro. Ma noi l'abbiamo comprato usato, a 9.000 euro, facendo un mutuo in banca. In attesa che sia sistemato, vogliamo restare qui".

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Mangia la polpetta del capo, licenziata

Segretaria di 59 anni approfitta del buffet aziendale: cacciata. La vicenda finisce in Tribunale

Aveva fame e così ha mangiato una polpetta di carne e due mezzi panini dal buffet che il capo aveva fatto preparare per un meeting, con il risultato di vedersi licenziata in tronco dopo 34 anni di onorato servizio come segretaria. Il quotidiano «Bild» sbatte in prima pagina con caratteri cubitali la vicenda di Magdalene H., 59 anni, che ha perso il posto per una bagattella del genere. «È mai possibile che un capo sia così senza cuore?», scrive il tabloid tedesco sotto il titolo «Licenziata solo perché ha mangiato la polpetta del capo». La vicenda risale al luglio scorso, ma è finita davanti al tribunale del Lavoro di Dortmund, con l'impiegata che ha chiesto la revoca del suo licenziamento. Magdalene H., segretaria presso il «Bauverband Westfalen», l'Associazione dei costruttori edili della Westfalia, era stata incaricata dal suo capo di preparare un buffet per un meeting al quale dovevano partecipare altri manager. Mentre stava apparecchiando la tavola, la segretaria ha avvertito all'improvviso i morsi della fame ed ha mangiato una polpetta di carne e due mezzi panini. Un collega l'ha notata ed ha riferito la cosa al suo capo, che dopo l'ammissione della segretaria ha immediatamente messo in atto la procedura di licenziamento.

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mercoledì 7 ottobre 2009

Figlio bianco da madre nera: accade a Milano



Madre nera, figlio bianco.
Possibile? A quanto pare si.
La notizia è stata riportata quest'oggi da un quotidiano milanese.
Lei, Lily Chelimo, kenyota, vive a Peschiera, in provincia di Milano, solo da qualche giorno. Lui, il piccolo Hosteyn, nato da poco, ha la carnagione chiarissima, i capelli biondi, ma i tratti somatici di un bambino africano.
L'arcano è svelato dal fatto che la signora Chelimo ha per compagno di vita un uomo svedese.
Una precisazione che comunque non fa tornare i conti. Il gene nero, infatti, secondo scienza vince sempre sul bianco, e da una coppia mista difficilmente può nascere un bambino con la pelle di uno solo dei due genitori.
Pertanto quello del piccolo Hosteyn è un caso rarissimo, un eredità genetica che fa del bambino afro-svedese l'eccezione umana.
Un'eccezione che non è sfuggita agli abitanti di Peschiera.
La famiglia, appena sbarcata nel milanese, è già sulla bocca di tutti, tanto da guadagnarsi anche gli onori della cronaca.

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martedì 6 ottobre 2009

FRANCIA: STUDENTESSA 23ENNE TREVIGIANA VIOLENTATA SUL TRENO

(AGI/AFP) - Draguignan (Francia) , 5 ott. - Una studentessa italiana di 23 anni e' stata violentata domenica mattina dentro la toilette del treno locale che collega Ventimiglia e Marsiglia. Un sospetto e' stato fermato e interrogato, riferiscono fonti giudiziarie locali. La giovane, originaria di Riese Pio, in provincia di Treviso, e' stata abusata ripetutamente da un uomo che poi le ha rubato i soldi e il cellulare.

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lunedì 5 ottobre 2009

Volley, azzurre in cima all'Europa


Bis agli Europei: in finale
travolta l’Olanda (3-0)

ROBERTO CONDIO
INVIATO A LODZ
Più che una finale europea, è stata una lezione di pallavolo. Mai sopra i 20 punti in tre set, l’Olanda che era arrivata in fondo imbattuta come l’Italia. L’ace di Tai Aguero è il sigillo di un 3-0 da urlo e di un torneo favoloso. Chiude il conto l’Extraterrestre che ieri ha firmato meno punti (9) di Gioli (14) e Del Core (11), tanti quanti Barazza e Piccinini. Aggiungete la regìa impeccabile del capitano Lo Bianco e le difese impossibili del libero Cardullo e avrete l’Italvolley campione d’Europa per la seconda volta di fila.

Termina così, con 13 mila polacchi in piedi ad applaudire il tricolore che sale, il digiuno dello sport di squadra azzurro, a secco dal 16 novembre 2007. Anche allora, a Nagoya, l’Inno di Mameli suonò per le pallavoliste, padrone della Coppa del Mondo. Poi, soltanto mazzate. Per tutti, dappertutto. Ci hanno provato calcio, basket, pallanuoto, calcio a 5, il volley degli uomini, baseball e softball, hockey su pista. Nazionali che più di qualcosa avevano vinto, nemmeno tanto tempo fa. Crisi nera, invece. Zero successi in 688 giorni di piazzamenti spesso da record negativo. Con il Coni preoccupatissimo. Ieri a Lodz c’era anche il segretario generale Pagnozzi: ha avuto quel che voleva.

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domenica 4 ottobre 2009

Dissesto idrogeologico

Ormai per milioni di italiani è come una maledizione: basta un semplice temporale estivo per mettere in ginocchio intere province, poche gocce d’acqua mettono in allarme gli abitanti di Sarno o fanno implorare a chi vive lungo il Po che non arrivi l’ennesima alluvione. Un po’ di pioggia, e ricompaiono sui telegiornali immagini di distruzione, di paura, di sofferenza. E’ l’Italia del dissesto idrogeologico, ed è il frutto avvelenato di decenni nei quali il territorio è stato maltrattato sistematicamente: un’emergenza sempre meno eccezionale e sempre più quotidiana.

In Italia sono ben 3.671 i Comuni a rischio idrogeologico, il 45% del totale. Le Regioni più colpite sono la Lombardia (687 comuni a rischio), il Piemonte (651), la Campania (291) e l’Abruzzo (208), mentre in Umbria, Basilicata, Molise, Liguria e Valle d’Aosta è a rischio oltre il 70% dei comuni. Solo negli ultimi 10 anni si sono verificati ben 12.993 eventi idrogeologici "problematici", di cui sei catastrofici, e nell’ultimo trentennio frane e alluvioni hanno provocato oltre 3.500 vittime (più di 9 morti al mese) e almeno 50 miliardi di euro di danni.

Addebitare questo degrado solo agli sbagli del passato sarebbe un grave errore. Ancora oggi si continua a costruire dove non si dovrebbe (tra abusi, abusi condonati e assenza di strumenti di pianificazione), a scavare negli alvei, a deviare i fiumi, a progettare briglie, dighe e invasi, a captare le acque, a costruire ponti con "luce" troppo stretta, a cementificare e impermeabilizzare gli argini (quando è noto che le opere di difesa in massi o di ingegneria naturalistica garantiscono la stessa protezione, assicurando in più l’infiltrazione delle acque in profondità). Il problema è che tutti gli interventi sembrano ancora ostaggio della "lobby del cemento", e che le opere a maggiore compatibilità ambientale costano meno, come insegnano le inchieste della magistratura sulla vicenda delle tangenti per la ricostruzione in Valtellina.

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sabato 3 ottobre 2009

Messina, un inferno di fango Almeno 18 morti, oltre 30 dispersi

E' una tragedia: devastata Giampilieri, già alluvionata nel 2007. Crolla palazzo a Scaletta. Senza casa in 400, zone ancora isolate, strade e ferrovie bloccate. Inchiesta della Procura

MESSINA - La pioggia porta morte e distruzione a Messina. Un fiume di fango e detriti ieri sera ha travolto paesi, abbattuto case, sradicato tratti di ferrovia. Un costone di roccia si è portato via una ventina di abitazioni a Giampilieri, 10 chilometri dal capoluogo. Il bilancio delle vittime parla di 18 morti e di 35 dispersi, anche se si tratta di numeri destinati purtroppo ad aumentare.

La Procura apre un'inchiesta. Molte frazioni sono ancora isolate. I soccorritori usano mezzi di fortuna, le ruspe faticano a raggiungere i centri più danneggiati. "Si scava anche a mani nude", ammette Guido Bertolaso, capo della Protezione civile. E avverte: "C'è il rischio di nuovi smottamenti". Il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato di emergenza mentre la procura della Repubblica di Messina ha aperto un'inchiesta nei confronti di ignoti. L'ipotesi di reato è disastro colposo.

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venerdì 2 ottobre 2009

L'Iva sui rifiuti è fuorilegge Rimborsi milionari alle famiglie

I giudici della Consulta hanno stabilito che l'Iva sulla tassa rifiuti è illeggittima. Publiambiente dovrà restituire il dieci per cento degli ultimi quattro anni alle famiglie. Ecco come ottenere il rimborso

Pistoia, 25 settembre 2009 - Se d’ora in avanti le bollette dei rifiuti saranno più basse, sarà tutto merito dei supremi Tribunali. Per ottenere la restituzione del maltolto sarà forse necessario attendere ancora qualche tempo, ma con una sentenza che rischia di avere effetti dirompenti, i giudici della Consulta hanno intanto stabilito che, al contrario di quanto avvenuto fino ad oggi, non sarà più possibile applicare l’Iva del 10% sulla Tia.

La ragione è presto detta: non è possibile ricavare una tassa (l’Iva) da un’altra tassa (la Tia). La conseguenza pure: soltanto a Pistoia, famiglie e proprietari di attività risparmieranno ogni anno un totale di circa un milione e 200 mila euro. Cifre non di poco conto, quelle calcolate dalla stessa Publiambiente, a cui vanno poi aggiunti gli arretrati che già diverse associazioni di categoria e di consumatori si preparano a richiedere alle società di gestione dei rifiuti. Alcune parlano di rimborsi per gli ultimi quattro anni, altre addirittura per gli ultimi dieci, ma che i contribuenti possano ora vantare un credito verso i gestori del servizio, è ormai cosa praticamente indubbia.

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giovedì 1 ottobre 2009

Garlasco, spunta l'orma di una donna

Svolta nel giallo dalla superperizia

Svolta a Garlasco. Nella villetta dove è stata uccisa Chiara Poggi c'era l'orma di una scarpa da donna. Probabilmente la suola appartiene all'omicida o a una sua complice. Lo rivela Libero, citando la relazione del perito nominato dal giudice chiamato a decidere se Alberto Stasi è colpevole o innocente. La traccia, lunga 24-26 cm, corrisponderebbe a un numero di piede 36-37 e avrebbe forma e dimensioni di una scarpa da donna.

La superperizia verrà depositata in tribunale il 14 ottobre, infittendo il giallo sull'omicidio di Chiara. Secondo la relazione, infatti, l'assassino non era solo. Sulla scena del delitto è stata rinvenuta anche l'orma di una scarpa presumibilmente femminile.

Le tracce individuate sul luogo del delitto sono di due tipologie. Alcune, di identica foggia, sono state trovate di fronte al tappeto del bagno. Altre, definite "parziali", sono state invece rintracciate al piano terreno, in cima alla scala che conduce alla cantina, dove è stato trovato il corpo di Chiara.

Una di queste impronte, stando alla superperizia, sembrerebbe corrispondere per forma e dimensioni alla scarpa di una donna. Di sicuro, ha precisato l'esperto nominato dal giudice, non appartiene ad Alberto Stasi. Si tratta di una novità nel quadro investigativo che pone nuovi interrogativi. Chi ha ucciso Chiara Poggi? Se le orme trovate nella villetta non appartengono ad Alberto, allora a chi appartengono? Perché in due anni di indagini non sono state rilevate e analizzate dai consulenti della procura?

Nell'autopsia effettuata sul corpo di Chiara risulta inoltre che sulla coscia sinistra della vittima sono presenti echimosi da calpestamento (tacco e punta). Le Lacoste calzate da Stasi di sicuro non hanno né tacco né punta. E dunque ricompare l'ipotesi di una scarpa da donna.

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mercoledì 30 settembre 2009

Morti quaranta operai nella fabbrica tessile La nube tossica dei coloranti covava il cancro

Morti quaranta operai nella fabbrica tessile La nube tossica dei coloranti covava il cancro

La Marlane di Praia

di CARLO CIAVONI e ANNA MARIA DE LUCA
PAOLA -
Ne sono morti quaranta di cancro. Altri sessanta hanno lo stesso male e sono ancora vivi. Erano tutti operai, colleghi, per anni fianco a fianco nell'azienda tessile Marlane, in provincia di Cosenza, a Praia a Mare. La Procura di Paola ha concluso le indagini, durate anni, e ha ipotizzato i reati di omicidio colposo dei dipendenti, la cui morte è stata attribuita alle condizioni di lavoro, e inquinamento ambientale.
Sono stati anni difficili per i parenti delle vittime, difficili per gli ex operai che dopo anni di lavoro in fabbrica combattono contro tumori che hanno colpito la vescica, o i polmoni, l'utero o la mammella. Le fasi delle indagini sono, per il momento, concluse, si attende ora la decisione di rinvio a giudizio di una decina di indagati.
Ci sono voluti anni e anni di indagini, prima lungo un doppio percorso, poi riportate in un unico fascicolo, per dimostrare la connessione tra i decessi e l'uso di alcune sostanze usate nella fabbrica di coloranti azoici, che contengono "ammine aromatiche", indicate da una ampia letteratura scientifica come responsabili delle insorgenze tumorali.

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lunedì 28 settembre 2009

Svizzera: fermato Roman Polanski


Le autorità svizzere hanno eseguito il mandato di cattura statunitense del 1978. Stupore in Francia

ZURIGO (SVIZZERA) - Il regista polacco Roman Polanski si trova in stato di fermo in Svizzera. E’ stato fermato sabato (ma la notizia si è appresa solo oggi) quando ha messo piede sul territorio elvetico sulla base di un mandato d’arresto spiccato dagli Stati Uniti nel 1978, hanno annunciato gli organizzatori del Zurich Film Festival, che sta promuovendo una retrospettiva dedicata al cineasta di origini polacche. Polanski, che doveva ricevere un premio alla carriera al festival, vive in esilio in Europa da 30 anni. E’ fuggito dagli Stati Uniti, dove è accusato di avere avuto delle relazioni sessuali con una minorenne. Polanski è «in detenzione provvisoria in attesa di estradizione». Lo riferisce un portavoce del ministero della giustizia svizzero precisando che il regista può presentare un appello sulla decisione.

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venerdì 25 settembre 2009

Claudia Mori furiosa "Questa tv offende le donne"

ROMA - Claudia Mori è arrabbiata. Anzi no, arrabbiata non è la parola giusta, perché la signora, nei panni di giudice di X Factor, mantiene una calma olimpica ma non rinuncia a protestare contro la tv "maleducata, becera, trash" e i suoi odiosi meccanismi. Cosa è accaduto? Martedì sera, in un "siparietto" del talent show di RaiDue, gli autori hanno pensato di mettere a confronto un'immagine di Claudia Mori degli anni Ottanta con un fermo fotogramma, non ben riuscito, di una puntata precedente: due immagini a confronto per mettere alla berlina la neo conduttrice televisiva. In trasmissione la Mori minaccia di andarsene. Qualcuno dice che sia intervenuto anche Adriano Celentano per convincerla a restare. "È stato un agguato maschilista", accusa oggi la Mori.

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giovedì 24 settembre 2009

Un vaccino riduce i pericoli dell'Aids

L'annuncio di un gruppo di ricercatori: il rischio infezione diminuisce del 32%

Svolta nella lotta contro l’Aids: per la prima volta in un quarto di secolo di lotta aL micidiale virus, è stato messo a punto un vaccino che ha ridotto di quasi un terzo il rischio di contagio da HIV. La ricerca, descritta come la più ampia mai realizzata per un vaccino contro l’Aids (i test sono stati condotti su 16.000 volontari), è stata realizzata dal ministero della Salute thailandese, l’esercito statunitense e l’Istituto statunitense per le Allergie e Malattie contagiose (NIAID, nell’acronimo in inglese), insieme alle due aziende che hanno il brevetto del prodotto (battezzato per il momento RV 144), la Sanofi-Aventis e la Global Solutions for Infectious Diseases. «È la prima dimostrazione che un vaccino contro l’HIV può proteggere contro l’infezione», ha detto il colonnello Jerome Kim,
nel corso della conferenza stampa a Bangkok in cui è stato dato l’annuncio. «È un passo avanti davvero importante e ci dà la speranza che riusciremo a realizzare un vaccino davvero efficace nel futuro».

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mercoledì 23 settembre 2009

L’Ue boccia le banche italiane: «In Europa sono le più care»

Care, carissime banche. Non è un complimento quello che la Commissione europea rivolge agli istituti di credito italiani, accusati di praticare i prezzi più alti di tutto il Vecchio continente sui conti correnti. La tirata d’orecchie di Bruxelles è collettiva, con un capo di imputazione comune a tutti i 27 Paesi dell’Unione che riguarda la scarsa trasparenza nei confronti della clientela, ma certo i 253 euro annui chiesti in media per un deposito nella nostra penisola rischiano di creare crisi d’invidia nei confronti della Bulgaria, dove è possibile cavarsela con appena 27 euro. La media europea, pari a 110 euro, è ovviamente più bassa ed è vicina ai 100 euro di cui parla il numero uno dei banchieri italiani, Corrado Faissola, per replicare ai dati Ue: «Non solo il costo di questo servizio - aggiunge - è già inferiore ai 10 euro al mese, ma negli ultimi cinque anni ha visto anche una riduzione media di oltre il 27%». Secondo Faissola, inoltre, il rapporto si basa su «modalità di confronto e cifre errate, perché calcolate includendo servizi, come quelli di finanziamento che esulano dal conto e commissioni ormai superate».

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domenica 20 settembre 2009

Diciotto tentativi inutili: rinviata l'esecuzione


NEW YORK - Sdraiato sul lettino dei condannati, Romel Broom si era rassegnato a morire per un reato commesso 25 anni fa: lo stupro e l'uccisione di una ragazzina. Il macabro rituale della giustizia capitale era ormai alle battute finali. Broom aveva già consumato l'ultimo pasto, salutato i parenti e aspettava che gli infermieri gli infilassero un ago nelle vene e che il boia del carcere di Lucasville, in Ohio, iniettasse il veleno. Ma lunedì scorso qualcosa non ha funzionato.

Per quasi due ore gli infermieri hanno cercato di trovare una vena idonea, senza però riuscirci a dispetto di diciotto tentativi consecutivi, prima in un braccio poi nell'altro. Anche il condannato, nonostante il dolore e le lacrime (perché l'ago ha toccato anche le ossa), si è dato da fare per aiutarli: spostandosi, strofinandosi il braccio, cambiando posizione. Tutto invano. Alla fine l'esecuzione è stata rinviata a martedì prossimo dal governatore dello stato, Ted Strickland, ma intanto il caso del Ohio è diventato un nuovo terreno di battaglia per gli oppositori della pena di morte.

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sabato 19 settembre 2009

Inchiesta Bari, fermato Tarantini l'imprenditore delle escort

BARI - Fermato l'imprenditore delle escort Gianpaolo Tarantini. Al centro delle inchieste sugli appalti nella sanità in Puglia e sul giro di escort invitate alle feste nelle residenze di Silvio Berlusconi, l'industriale è stato fermato dalla Guardia di finanza all'aeroporto di Bari con l'accusa di "spaccio di sostanze stupefacenti". "Ho ordinato il provvedimento - ha spiegato il procuratore della Repubblica Antonio Laudati - perché c'era un forte rischio di inquinamento delle prove ed un reale pericolo di fuga".

Intreccio politica-affari. Il pm di Bari avverte: il fermo dell'industriale è stato giustificato dall'accusa di spaccio di stupefacenti, "ma le indagini che seguiranno riguarderanno tutte le posizioni processuali dell'imputato". Quel vasto intreccio tra affari e politica che ha coinvolto anche l'ex vicepresidente Pd della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo e il dirigente della Asl di Bari Alessandro Colella.

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venerdì 18 settembre 2009

Shockabab, lo straniero che dà lavoro ai veneti: «Ho vinto la diffidenza

Naser, 35 negozi e 400 dipendenti: «Ci ho messo 8 anni»

Naser Ghazal, titolare della catena Kabab International

Naser Ghazal, titolare della catena Kabab International

ZERO BRANCO (Treviso) - Sul tavolo un libretto che la dice tutta: «Metti in pratica quello che sai». Alle pareti, accanto alla fo­to delle figlie e di un incontro con Arafat, il faccione di un cammello con occhiali e barbetta che somiglia a un cartone anima­to. Poco più in là le immagini colorate di mille e un menu che sono un inno dissa­crante al kabab. Naser Ghazal non sembra di ottimo umore. Comprensibile. Anche per lui sono giorni di Ramadan. Perfino qui si digiuna fino al tramonto, in questo angolo di Nord Est, in un capannone ac­quattato fra le villette, a due passi dal cen­tro di Zero Branco. Giornate faticose per il re del kabab, per questo palestinese quarantaquattrenne che in otto anni ha messo in piedi un impe­ro grazie al mitico involtone. La catena di franchising Kabab International, di cui Na­ser Ghazal è anima, corpo, creatività, orga­nizzazione, passato, presente e futuro ­nonché direttore commerciale - è un'ecce­zione a più regole. Alla faccia della crisi e oltre ogni luogo comune sull'immigrato. Dal 2001 a oggi l'attività è cresciuta del trecento per cento. E non ha subìto pause in quest'ultimo anno. Dal primo Shocka­bab a Mestre, al numero 35 che aprirà a ot­tobre a Paese.

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giovedì 17 settembre 2009

Come difendersi dalle mail fraudolente

Ormai da qualche tempo si diffonde sul web il fenomeno del Phishing, ovvero una frode che ha l'obiettivo di acquisire informazioni personali assolutamente riservate. Il furto dei dati avviene principalmente attraverso l'invio di mail contraffatte, che utilizzano impropriamente loghi di aziende o istituzioni per richiedere agli utenti i dati della propria carta di credito o della casella di posta elettronica, cui probabilmente hanno associato conti postali o commerciali.

Ecco alcune caratteristiche che permettono di riconoscere una mail di Phishing:

  • Toni allarmistici per richiedere dati personali: solitamente queste mail minacciano la chiusura di un account o di un conto qualora non si forniscano i dati personali richiesti.
  • Presenza di un link che rinvia ad una pagina falsa: in queste mail solitamente si richiede di non rispondere al mittente ma di inserire i dati solo dopo aver cliccato su un link presente nella mail. La pagina collegata al link, inoltre, spesso ha un indirizzo web o un logo falso, per cui vi consigliamo di controllate bene tutti i particolari della pagina.
  • Destinatario indeterminato: solitamente queste mail non si rivolgono direttamente a voi utilizzando il vostro nome e il cognome, ma utilizzando il vostro indirizzo mail, cosa che non farebbe di certo la vostra banca o il vostro provider di posta.
  • Frequenti errori ortografici: l'italiano utilizzato in queste mail spesso non è corretto, probabilmente perché si tratta di frodi tentate dall’estero usando un banale traduttore automatico.
  • Inviti o offerte fraudolente: in queste mail spesso si offrono lavori o miracolosi premi al fine di estorcervi informazioni riservate.
Diffidate assolutamente dai messaggi che hanno queste caratteristiche: le caselle di Libero sono protette da un servizio Antispam che controlla il più possibile il flusso delle mail fraudolente, proteggendo la vostra casella e i vostri dati; vi consigliamo comunque di prestare sempre attenzione, di non diffondere via mail i vostri dati, di non cliccare mai su link proposti da mail di cui non conoscete il mittente, di dotarvi di un buon antivirus e di segnalare queste mail come spam per aiutarci ad individuarle.

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mercoledì 16 settembre 2009

Facebook: raggiunti i 300.000.000 di utenti

facebook 250x187 Facebook: raggiunti i 300.000.000 di utenti

Ieri sera intorno alle 22 Mark Zuckerberg ha annunciato il raggiungimento della soglia di 300.000.000 di utenti, e aggiunge che è solo un punto di partenza per raggiungere l’obiettivo di connettere tutte le persone attraverso Facebook

Per la prima volta, dopo un lunghissimo periodo di investimento, Facebook vede il “verde” sul proprio conto, che comincia a dare segnali positivi di guadagno nonostante il momento di crisi

E’ chiaro che la grande quantità di utenti, anche solo per legge dei numeri, ha iniziato a sforare alcuni parametri relativi al CTR e alle impressions accumulate dal Social Network

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martedì 15 settembre 2009

Cinema: morto Patrick Swayze

WASHINGTON - L'attore americano Patrick Swayze, diventato un sex-symbol di Hollywood con film come 'Dirty Dancing' (Balli Proibiti) e 'Ghost', è morto in California dopo una lunga battaglia contro il cancro al pancreas. Aveva 57 anni. Swayze era stato informato nel gennaio 2008 dai medici che era malato di cancro e che aveva probabilmente poche settimane di vita. L'attore si era sottoposto a chemioterapia e per alcuni mesi la sua salute era apparsa migliorata, al punto che Swayze aveva ricominciato a lavorare interpretando l'agente dell'Fbi Charles Baker nella serie televisiva 'The Beast'. Ma all'inizio del 2009 le sue condizioni si erano di nuovo aggravate dopo che il cancro aveva raggiunto anche il fegato. Nato a Houston, in Texas, il 18 agosto 1952, figlio di una coreografa, Patrick Swayze aveva cominciato la sua carriera artistica come ballerino studiando danza a New York, dove aveva anche partecipato al musical 'Grease'. Il primo successo era giunto nel 1985 con la serie tv 'Nord e Sud', ambientata all'epoca della Guerra civile americana. Ma la fama era giunta improvvisa nel 1987 con il film Dirty Dancing dove interpretava il ruolo di un istruttore di danza ribelle e onesto. Swayze aveva ricevuto una candidatura ai Golden Globe per la sua interpretazione. Nel 1990 la sua popolarità era stata consolidata dal film 'Ghost', con Demi Moore e Whoopi Goldberg, nel ruolo di un defunto che cerca di comunicare con la compagna con l'aiuto di una medium. I due ruoli avevano mostrato Swayze nel ruolo di sex-symbol e nessuno si era stupito quando la rivista People lo aveva proclamato nel 1991 'Uomo piu' sexy' dell'anno. Negli anni successivi l'attore non era riuscito a trovare ruoli altrettanto brillanti. L'attore aveva avuto per alcuni anni problemi con l'alcol ma il suicidio della sorella Vicky (per overdose) lo aveva indotto a farsi curare. Nel 2003 aveva preso parte al musical 'Chicago' e nel 2006 a 'Guys and Dolls'. Era stata la malattia a riportarlo alla ribalta della cronaca, con la moglie Lisa Niemi (che conosceva fin da ragazzo) sempre al suo fianco nella battaglia contro il cancro. (ANSA).

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lunedì 14 settembre 2009

Si addormenta sui binari: illeso

Francia, sopravvive a passaggio treno

Un 19enne che si era addormentato sui binari si è miracolosamente salvato al passaggio di un Tgv, un treno ad alta velocità francese, il cui fragore non l'ha neppure svegliato. E' successo vicino a Vannes, nella parte ovest del Paese. Vedendo il corpo sui binari, il macchinista ha azionato il freno. Ma è riuscito a fermarsi solo 800 metri dopo. Sceso dal convoglio, ha scoperto che il giovane era illeso e stava ancora dormendo.


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sabato 12 settembre 2009

Il nove nel destino dalla nascita

Nato alle 9.09 il 09/09, pesa 9 libbre

Il numero 9 ha marchiato "a fuoco" Henry dalla nascita. Nell'ospedale di La Crosse, in Wisconsin, il piccolo è venuto al mondo alle 9.09 del mattino del 9/09/2009 e pesa nove pound e nove once. Sembra quasi una barzelletta eppure, stando a quanto riportato da numerosi media degli Stati Uniti, l'assurda coincidenza è la realtà dei fatti.

Chuck Berendes, il padre del neonato, e la moglie Polly non dimenticheranno mai il parto cesareo del bimbo avvenuto il nono mese dell'anno 2009. Ma la sorpresa più grande, rivela la Associated Press, è stata quando l'infermiera ha messo il bambino sulla bilancia, tarata all'europea. Il dottore ha fatto a mente la conversione in libbre e once (unità di peso usate negli Usa) e per sicurezza ha chiesto di farla anche all'infermiera. "Siamo scoppiati a ridere - ha detto Berendes - quando l'infermiera ha detto che Henry pesava nove libbre e nove once". Il piccolo Henry ha già il suo numero fortunato.

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venerdì 11 settembre 2009

Luttazzi vince la causa con Berlusconi ! Nessuno ne parla...

A qualche anno dalla intervista a Travaglio, Luttazzi fa il punto su come siano andate a finire le querele che Berlusconi fece a Travaglio e Luttazzi stesso.
Luttazzi vince la causa contro Berlusconi

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mercoledì 9 settembre 2009

Violenza sulle donne, il ministro Carfagna: "Nel mondo 140 milioni di vittime"

Attiviste da 25 paesi, tanti i temi sul tavolo. Intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che inivita a guardare ai principi della Costituzione: "Lotta contro ogni sopruso"

Conferenza internazionale sulla violenza sulle donne, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro alle Pari opportunità Mara Carfagna (foto Ansa, Mario De Renzis) Roma, 9 settembre 2009 - Sono più di 140 milioni le donne vittime di violenze di ogni tipo, un dato "sempre in crescita in Europa a causa dell’immigrazione". Lo ha detto il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna parlando alla Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne.

Molti sono i tipi di sopruso che le donne subiscono in tutto il mondo: dalla violenza in famiglia "dove si consumano la maggior parte degli orrori, i cosiddetti reati d’onore, con 50mila donne uccise o suicide all’anno", alle molestie, gli stupri, "alla mercificazione del corpo della donna con la tratta delle schiave usate a scopo sessuale, dall’aborto selettivo all’acidificazione, alle mutilazioni genitali femminili".

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martedì 8 settembre 2009

Morto Mike Bongiorno, Fiorello: perdo il compagno di giochi

Mike Bongiorno è morto nella tarda serata di ieri nel suo appartamento all’Hotel Metropole, dove soggiornava spesso in cerca di tranquillità e la sua era una presenza discreta. Passeggiava tranquillamente per la città e a volte alcuni italiani lo riconoscevano e lo salutavano, ma senza disturbarlo.

E’ morto praticamente nel sonno, probabilmente a causa di un infarto. Vicino a lui la moglie Daniela Zuccoli.

La notizia della morte di Mike Bongiorno è stata diffusa poco prima delle 14 da SkyTv, la televisione alla quale si era legato di recente dopo aver lasciato Mediaset.

Il popolare conduttore aveva 85 anni.

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