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venerdì 30 settembre 2011

Referendum, oltre un milione di firme "E' un miracolo popolare"

Legge elettorale

I promotori festeggiano: "Successo straordinario". La consegna in Cassazione dei 200 scatoloni. Il via libera arriverà entro il 10 dicembre, poi il passaggio alla Corte costituzionale per l'ammissibilità. Il voto la prossima primavera. Parisi loda il lavoro corale: "Nessuno ormai difende più il Porcellum" di MATTEO TONELLI

 

ROMA - E' "un miracolo popolare": il comitato referendario ha consegnato oggi in Cassazione 200 scatoloni contenenti 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, il cosiddetto porcellum 1. Quota ben oltre le 500mila richieste e ben oltre le 700mila considerate la soglia di sicurezza, al netto delle possibili contestazioni in Cassazione. Il presidente del comitato, Andrea Morrone, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, festeggia per il risultato, ma ricorda che è "solo l'inizio".

PORCELLUM E MATTARELLUM, SISTEMI A CONFRONTO 2


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Santo Versace dice addio al Pdl «È il mio regalo al premier»

MILANO - Santo Versace dice addio al Pdl. Ai microfoni di Un giorno da Pecora, il deputato di Reggio Calabria ha annunciato che passerà al Gruppo Misto. «Stamattina ho lasciato il Pdl, è il mio regalo per Berlusconi», ha detto Versace facendo riferimento al compleanno del premier. Versace ha spiegato di aver già consegnato la lettera di dimissioni dal Pdl sia a Fabrizio Cicchito, capogruppo del Pdl a Montecitorio, che al presidente della Camera Gianfranco Fini.

«DECISIONE CHE MATURAVO DA TEMPO» -La decisione di lasciare il partito del premier, ha spiegato il diretto interessato, è «maturata nel tempo». «A me piace lavorare, e nel Pdl non hanno bisogno di uno che lavora. D'altra parte io ho cominciato a lavorare solo nel 1950, si vede che ho poca esperienza rispetto a loro», ha detto Versace. Mercoledì il deputato calabrese non si è recato neanche a Montecitorio, in disaccordo col voto di fiducia a Saverio Romano. «L'ultimo regalo che ho fatto al Pdl è stato non andare, perché non volevo votare la fiducia». Secondo lei, gli ha chiesto l'intervistatorre alla radio, Romano è colpevole? “«Non voglio accusare nessuno e spero venga assolto. Però i miei amici siciliani mi hanno detto: fai quello che faremmo noi, vota la sfiducia».

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giovedì 29 settembre 2011

Legno + acqua = benzina

In America è stata scoperta una nuova formula, secondo la quale potrebbe non essere più necessario usare per le automobili i carburanti, che inquinano il pianeta e influenzano pesantemente i mercati economici di tutto il mondo di Katia Brega

L'azienda statunitense Renmatix, in Georgia, sostiene di essere riuscita a tramutare dei rifiuti agricoli in carburante per automobili e in altre sostanze chimiche utili, grazie alle sperimentazioni su una tecnologia che tratta questi rifiuti con acqua portata a temperature molto elevate. Il risultato degli esperimenti è una soluzione zuccherina, estratta dalla cellulosa, grazie all'aggiunta di acqua molto calda, sottoposta anche a una forte pressione.

Se le ulteriori prove e verifiche dovessero risultare positive, questa nuova scoperta potrebbe ridurre notevolmente la dipendenza economica degli Stati Uniti rispetto alle importazioni di benzina, a favore di risorse energetiche meno costose. Certo, gli interessi economici mondiali di import-export coinvolti sono enormi, quindi sarà molto difficile che questa scoperta rivoluzioni il mercato. Ma è comunque un passo verso una vita più eco-friendly.  

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Gelmini, che gioia per i neutrini "Quel tunnel tra Svizzera e Abruzzo"

La gaffe

Il ministro dell'Istruzione Università e ricerca si lancia in un comunicato entusiastico per la scoperta sui neutrini. E scivola paurosamente in un tunnel lungo dalla Svizzera all'Italia. "Per realizzarlo l'Italia ha partecipato con ben 45 milioni di euro". Le reazioni di Pd e ricercatoriLa replica: "Polemica ridicola"

Gianni Letta: "Giornate intense e turbolente" Governo battuto alla Camera su odg Pd

Berlusconi diserta un importante appuntamento economico al ministero del Tesoro. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio si giustifica. Il premier alla festa per i suoi 75 anni a casa della Mussolini: "I magistrati uccisero Craxi, ora l'obiettivo sono io". Maggioranza sconfitta in aula a Montecitorio su un testo riguardante la quota dell'8 per mille destinata alla scuola. E Santo Versace lascia il gruppo del Pdl

 

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I costruttori fischiano Matteoli

Contestazioni all'Ance, l'Associazione degli imprenditori edili. Lui: «Capisco lo stato d'animo»

MILANO - Fischi e cori: «Basta! Andate via! Ve ne dovete andare, le aziende stanno fallendo! » Dura contestazione degli imprenditori edili all'indirizzo del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli venuto a parlare all'assemblea dell' associazione di categoria, l' Ance. Appena il ministro ha preso la parola, dalla platea si sono alzati i fischi e alcuni hanno gridato «vergogna!» . Il ministro ha interrotto per un breve momento l'intervento per poi riprenderlo. Alcuni partecipanti che l'hanno contestato hanno lasciato la sala. 

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Romano, respinta la mozione di sfiducia

I no 315, i sì 294. Il titolare dell'Agricoltura è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa


«Io e i miei familiari, tutti incensurati»
ROMA - Tutto come previsto. La Camera dei deputati ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal Pd nei confronti del ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Saverio Romano che è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. I no alla sfiducia sono stati 315, i sì 294. Al voto sulla mozione di sfiducia ci sono stati 19 assenti di cui 2 di Fli (Tremaglia e Buonfiglio), 7 del Pd (6 Radicali più Marianna Madia che è diventata mamma), 6 del Pdl, 1 dell'Udc. Tra gli assenti anche Calogero Mannino (Mpa), Roberto Commercio e Antonio Gaglione del gruppo Misto. Dopo il voto della Camera Romano, si è recato nella Sala del Governo, a Montecitorio, per un incontro con il premier Silvio Berlusconi.

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Il documento segreto della Bce: ridurre gli stipendi pubblici

Le richieste del 5 agosto scorso al governo italiano Liberalizzazioni, flessibilità del lavoro e privatizzazioni

ROMA - C'è chi l'ha definita un programma di governo, chi un diktat e chi ne ha messo perfino in dubbio l'esistenza. Di sicuro la lettera «segreta» spedita il 5 agosto scorso al governo italiano dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e dal suo successore in pectore, Mario Draghi, oggi governatore della Banca d'Italia, ha infiammato il dibattito politico dell'estate, e poi condotto ad una manovra di finanza pubblica di entità mai vista nella storia della Repubblica italiana. È un documento «strettamente confidenziale», e che era dunque destinato a rimanere riservato. L'abbiamo cercato e infine ottenuto, inutile dire, per vie traverse. 

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mercoledì 28 settembre 2011

"Quelle buste di 10 foto con dentro 100mila euro"

Nelle motivazioni del Riesame duro colpo alla difesa del premier: "Berlusconi sapeva delle escort e pagava Tarantini per non parlare". Per il tribunale, Lavitola sarebbe un complice del premier. Le nuove accuse dei giudici di Napoli di CONCHITA SANNINO 

 

NAPOLI - C'era un accordo tacito tra il premier Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore finito nei guai per averlo rifornito di ragazze squillo in cambio, come lo stesso Gianpi ha confessato, di un accesso agli appalti Finmeccanica, poi non verificatosi.

Una "promessa" che, stando alle motivazioni dell'ordinanza depositata dal Tribunale del Riesame di Napoli, si può sintetizzare così. Io, Berlusconi, mi occupo del tuo destino di indagato, del sostentamento e del futuro per te e famiglia, compresi "un lavoro e spese legali". E tu mi copri quando parli delle escort con i magistrati, per evitare di trascinarmi in guai peggiori e reati più pesanti.

Ecco perché, secondo il nuovo impianto costruito dal Riesame, il premier ha istigato la condotta "reticente o mendace" di Gianpaolo Tarantini dinanzi alla giustizia, in cambio di "cospicue e continue dazioni di denaro e altre utilità". L'induzione, per i magistrati, agisce sul "comportamento processuale assunto" da Gianpi fin dall'estate del 2009, dall'avvio dell'inchiesta a Bari per favoreggiamento della prostituzione. Ecco perché, per i giudici, il premier non è più parte offesa di un'estorsione, ma va indagato per "induzione a rendere dichiarazioni false o a tacere", articolo 377, reato punito con la reclusione da due a sei anni.

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martedì 27 settembre 2011

Evasione fisco,indagata Marcella Bella

Indagine Gdf su frode da 450 milioni, 20 persone coinvolte

(ANSA) - MILANO, 26 SET - La cantante Marcella Bella e' indagata per una evasione fiscale da circa 2,5 milioni di euro.

E' quanto emerge dall'avviso di chiusura delle indagini notificato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano a 20 indagati nell'inchiesta dei pm di Milano Gaetano Ruta e Laura Pedio su una presunta frode fiscale da circa 450 milioni di euro in totale, che vede tra gli indagati anche l'avvocato svizzero Fabrizio Pessina e il marito della cantante, Mario Merello.
 

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Stop certificati antimafia, scontro Brunetta-Maroni

'Una delle vitamine per la crescita e' la semplificazione. Perche' famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha gia' in casa? Basta certificato antimafia. Basta pacchi di certificati per partecipare ai concorsi. Ci sono tante riforme che non costa niente ma che producono crescita''. Lo ha detto il ministro della Pa, Renato Brunetta a margine della presentazione del nuovo logo della Pubblica Amministrazione (La lettera P e la A sovrapposte sul simbolo della chiocciola di internet, iscritte in un tasto di pc, ideato da Giancarlo Fanti di Bologna, cui e' andato un premio di 10 mila dollari)

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lunedì 26 settembre 2011

Torino, donna suicida nel bagno di un locale Ma come se nulla fosse il bar resta aperto

La titolare dello storico caffè Platti: "Chiudere non mi sembrava opportuno"

Una domenica mattina molto diversa dalle altre allo storico caffè Platti di Torino: una donna di 66 anni, C.M., si è suicidata nel bagno con un colpo alla tempia della pistola del marito defunto. Nonostante il drammatico episodio il locale però non è stato chiuso, anzi ha continuato regolarmente la sua attività tra cappuccini, cornetti e tartine.

Colpisce proprio l’indifferenza generale rispetto a quello che è successo. All’inizio la gente non aveva capito che quel rumore proveniente dal bagno per portatori di handicap era un colpo di pistola finchè i baristi non sono andati ad accertarsi che fosse tutto in ordine: hanno trovato la porta chiusa a chiave. Così sono intervenuti i vigili del fuoco, sfondando la porta. Si è capito subito che si era trattato di un suicidio: la signora si era sparata dopo aver lasciato in vista e in ordine portafoglio, documenti e borsa (a casa aveva lasciato una lettera per la figlia). E’ stata avvertita la polizia, ma nelle sale adiacenti tutto è proseguito come se nulla fosse successo.

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Lite per un sorpasso, colpiti con un cric

Milano, l'aggressore è fuggito. La polizia cerca un uomo, italiano, sui 50 anni, baffi e capelli neri

Due ragazzi di 21 e 19 anni sono stati feriti a colpi di cric da un automobilista in seguito a una lite per un sorpasso. E' accaduto intorno alle 4 di mattina a Milano. Entrambi i giovani sono ricoverati in condizioni gravi. Subito dopo aver colpito i due ragazzi, l'aggressore è fuggito. Secondo quanto emerso, si tratterebbe di un uomo sui 50 anni con capelli neri, baffi e occhiali da vista. Al momento della lite viaggiava a bordo di una Matiz.L'aggressione, secondo quanto ricostruito dalla polizia, è avvenuta alle 4.10 in zona Sempione. I due ragazzi, A. A., 21 anni, e F.P., 19 anni, entrambi milanesi, erano a bordo della loro auto, una Mito, quando sono stati superati da un'altra auto, una Matiz, che durante la manovra li ha urtati. I due ragazzi hanno risposto a colpi di clacson ed entrambe le auto si sono fermate poco più avanti.

Dalla Matiz è sceso un uomo, con un cric in mano che li ha aggrediti e colpiti, poi è fuggito. Soccorsi, i due ragazzi sono riusciti a dare agli agenti alcune indicazioni su quanto accaduto e una sommaria descrizione dell'uomo. 

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I consumi non ripartono, a luglio -2,4% Giù gli alimentari, tengono profumi e pc

Cala il prezzo del petrolio ma quello della benzina resta fermo. A luglio l'Istat ha rilevato vendite al dettaglio in calo dello 0,1% rispetto a giugno e del 2,4% rispetto a luglio dello scorso anno

di LUISA GRION

ROMA - Iper e supermercati, botteghe di quartiere e perfino hard discount: per tutti, lo scorso luglio, è stato un mese con incassi in calo. L´aumento dell´Iva era allora solo una delle ipotesi da inserire nella manovra, eppure le vendite del mese hanno subìto un netto calo. Lo certifica l´Istat: rispetto allo stesso periodo del 2010, nel mese di luglio di quest´anno gli acquisti sono calati del 2,4 per cento (meno 0,1 rispetto a giugno 2011). E sia i commercianti che i consumatori sono d´accordo nel dire che nei prossimi mesi il dato peggiorerà ulteriormente.

Gli iPad, i telefonini, creme e profumi sono gli unici prodotti in crescita o quanto meno in tenuta, tutto il resto - per le famiglie italiane - è stato materia di tagli. Hanno rinunciato a cambiare gli elettrodomestici e la tivù (meno 7,4 nell´anno), hanno alleggerito il carrello della spesa (meno 2 per cento), hanno comperato meno vestiti e scarpe (in calo dell´1,9 e dell´1,8 per cento).

Se la tendenza è questa, dicono le imprese, per il prossimo inverno - incamerato l´aumento dell´aliquota Iva dal 20 al 21 per cento - non c´è d´aspettarsi niente di buono. Tanto più che il sottosegretario alla Cultura Francesco Giro ha pure ventilato l´ipotesi di un ulteriore rialzo dell´imposta al «22 per cento per coprire la riforma fiscale». Non solo: preoccupa molto il prezzo della benzina, arrivata alle stelle e intenzionata a restarci. Ieri, infatti, nonostante i cali registrati nel prezzo del petrolio (il Brent è sceso a 108 dollari al barile) i listini delle compagnie (benzina no-logo a parte) sono rimasti fermi.

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G20: maxi piano da tremila miliardi per la ricapitalizzazione delle banche

I grandi della Terra pronti a salvare gli istituti di credito prima di lasciare andare in default la Grecia. Salvando così l'euro. L'amministratore delegato di Unicredit, Ghizzoni: "L'Italia deve prendere decisione rapide"

 

MILANO - Un maxi piano da tremila miliardi per salvare l'euro ricapitalizzando le banche e dando più risorse al fondo salva-stati in modo da consentire un default della Grecia sui suoi debiti, mentre cresce l'attesa per la riapertura dei mercati in una settimana che si annuncia cruciale sia per Atene sia per la zona euro.

Secondo il Sunday Times, i paesi del G20 hanno discusso un nuovo schema, che potrebbe essere presentato a giorni, mirato a salvare l'euro e la cui introduzione è stata sollecitata anche da Stati Uniti, Cina e Fmi. Il primo passo del maxi piano d'emergenza rivelato dal settimanale britannico dovrebbe essere una sostanziale iniezione di capitali in almeno 16 banche europee. Secondo gli analisti il conferimento potrebbe riguardare capitale "di contingenza", vale a dire riserve che potrebbero essere utilizzate solo in caso di bisogno. 


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domenica 25 settembre 2011

Bronzini, fantastico bis mondiale "Grazie a tutte le mie compagne"

COPENAGHEN (Danimarca), 24 settembre 2011

L'azzurra vince per la seconda volta consecutiva la maglia iridata sul circuito danese. Era già salita sul gradino più alto del podio l'anno scorso. Col c.t. Salvoldi al timone è il quarto oro dal 2007. Vos d'argento per il quinto anno consecutivo

Giorgia Bronzini, 28 anni, ha vinto due ori mondiali.
Straordinaria Giorgia Bronzini. La piacentina, 28 anni, ha bissato il successo di Geelong 2010 battendo allo sprint l'olandese Marianne Vos e la tedesca Ina Teutenberg dopo 140 chilometri; quarta Nicola Cooke (Gbr). Un successo, l'ennesimo, di squadra per le azzurre guidate da Edoardo Salvoldi, il c.t. d'oro da 108 medaglie tra strada e pista nelle varie categorie, capace di portare quattro volte l'Italia sul tetto del mondo negli ultimi 5 anni (Bastianello 2007, Guderzo 2009, Bronzini 2010 e 2011). 

 

 

Scilipoti attacca Rita Levi Montalcini: “Ha 101 anni, che contributo può dare al Paese?”



Vi ricordate Domenico Scilipoti? Quello che per un piatto di lenticchie ha venduto il destino del Paese a Berlusconi votandogli la fiducia il 14 dicembre scorso? Quello che, eletto nell’Idv ne è uscito per creare il Gruppo dei Responsabili e poi il gruppo Popolo e Territorio il cui fine è esclusivmente quello di fare da stampella a pagamento al governo? Insomma il peggio del peggio, tutto ciò che la politica non deve essere. Bene oggi Scilipoti, commentando gli insulti di Bossi a Rita Levi Montalcini ha dichiarato: “Certamente una persona che ha 101 anno io non so che contributo possa dare alla politica» ha detto il parlamentare di Popolo e territorio in un’intervista a Radio Ies. E poi, ancora: “Dal punto di vista politico all’interno del Parlamento ci vogliono persone che attraverso dibattito e dialogo possano apportare contributi seri al nostro popolo – continua – Io credo che il riferimento di Bossi non volesse essere offensivo o denigratorio nei confronti della Montalcini, ma credo volesse dire che Scilipoti sicuramente nel dibattito politico ha contribuito a creare qualcosa in modo particolare quando si parla di crisi del paese”. Viene da chiedersi,  a questo punto, che contributo può dare Domenico Scilipoti al Paese.

Inchiesta G8, 18 rinvii a giudizio ci sono Bertolaso, Anemone e Balducci

La decisione del Gup di Perugia sulla cosiddetta 'cricca'. Ci sarebbe stato uno scambio di favori e corruzioni tra imprenditori e pubblici ufficiali per l'assegnazione degli commesse per i Grandi Eventi

 

ROMA - Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Perugia Claudia Matteini ha rinviato a giudizio 18 dei 19 imputati dell'inchiesta G8 relativa ad appalti e corruzione. Tra le persone che saranno processato il 23 aprile del prossimo anno vi sono l'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, l'ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci e l'imprenditore Diego Anemone. 

 

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sabato 24 settembre 2011

Corrida. Barcellona dice "basta"

di Arturo Cocchi

Il 25 settembre l'ultima tauromachia nella Monumental, l'arena della metropoli. La Comunità Autonoma della Catalogna ha votato il bando. Un grande torero e il "tutto esaurito" 

 

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L'ultimo olé. Risuonerà domenica pomeriggio nella Monumentale, di nome e di fatto, arena della Plaza de Toros di Barcellona, dove si terrà l'ultima corrida, prima che entri in vigore bando della controversa tauromachia che resta - e rimarrà a lungo - una delle prime associazioni mentali alla parola o all'idea di Spagna. Lo spettacolo crudele, la lotta, in generale impari, tra il torero munito di spada e il toro, ferito e sfiancato dai banderilleros, che gli conficcano nel corpo spuntoni accuminati prima del colpo finale, non sarà più in cartellone nella seconda città del Paese, quella che da sempre ama distinguersi dall'"altra", la capitale.

Il bando, primo di questo genere nella Spagna continentale, entrerà in vigore ufficialmente il 1° gennaio 2012 in tutta la Catalogna, la più ostentatamente isolazionista tra le Comunità Autonome, come dal dopo-Franco vengono chiamate le regioni del Paese iberico. E la decisione di cancellare il cosiddetto sport nazionale dal calendario, votata nel luglio 2010, seppur favorita dalle 180 mila firme raccolte dalla locale associazione Plataforma Prou (l'ultima parola significa emblematicamente "abbastanza" in catalano), ha subito assunto una valenza politica, una sorta di schiaffo a Madrid nel perenne dualismo che ha nel calcio un altro illustre esempio.

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Neutrini più veloci della luce c'è la conferma ufficiale

Nel percorrere i 730 km che separano il Cern dal Gran Sasso ci hanno messo 60 nanosecondi meno del previsto, rivela l'analisi dei dati sull'esperimento. Oggi i dettagli


ROMA - C'è la conferma ufficiale: la velocità della luce è stata superata. I neutrini sono più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il risultato è ottenuto dall'esperimento Cng 1s (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Il risultato si deve alla collaborazione internazionale Opera, che con i rivelatori che si trovano nei Laboratori del Gran Sasso ha analizzato oltre 15.000 neutrini tra quelli che, una volta prodotti dall'acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron, percorrono i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso. I dati dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocità attesa. L'analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, dimostra che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. Un comunicato del centro ginevrino annuncia che i risultati saranno presentati oggi a Ginevra in un seminario alle 16, ritrasmesso via web all'indirizzo http://webcast.cern.ch 2

 

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venerdì 23 settembre 2011

Afghanistan: morti 3 italiani in incidente

ROMA - E' di 3 militari morti e un altro ferito gravemente il bilancio dell'incidente che ha coinvolto oggi in Afghanistan una pattuglia del contingente italiano. L'incidente automobilistico e' avvenuto ad Herat durante uno spostamento.

I militari morti sono il tenente Riccardo Bucci, nato a Milano l'1 settembre del 1977, in servizio presso il Reggimento lagunari Serenissima di Venezia; il caporal maggiore scelto Mario Frasca, nato a Foggia il 22 gennaio 1979, in servizio presso il Quartier Generale del Comando delle Forze operative terrestri di Verona; il caporal maggiore Massimo Di Legge, nato ad Aprilia (LT) il 22 luglio 1983, in servizio presso il Raggruppamento Logistico Centrale di Roma. Lo fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa, spiegando che le famiglie dei militari sono state avvisate.

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"Quel ragazzo ammanettato e pestato a sangue" Lettrice denuncia la violenza di un vigile urbano

La donna ha telefonato alla nostra redazione per riferire quello che ha visto dopo la partita Roma-Siena: "E' accaduto su viale Angelico, intorno alle 22.40. Due motociclisti della municipale hanno fermato un ragazzo a bordo di uno scooter. Avrà avuto diciassette, forse diciotto anni. Lo hanno fatto scendere,  poi gli hanno messo le manette ai polsi. E uno ha iniziato a prenderlo a pugni. Lo ha anche colpito al volto con il casco".  Il comandante dei vigili urbani di Roma: il ragazzo era ubriaco, è stato lui ad aggredire. Il sindacato: "Si è ferito resistendo all'ammanettamento" di GIOVANNI GAGLIARDI

 

"Due vigili urbani in moto ieri sera hanno ammanettato un ragazzo, poi uno di loro ha iniziato a picchiarlo. Lo ha anche colpito al volto con il casco. Quello che ho visto non potrò più dimenticarlo". Esordisce così, con la voce tremante dalla rabbia, una lettrice di Repubblica.it. Ha chiamato la redazione per raccontare il pestaggio di cui è stata testimone diretta. Ma il comandante dei vigili urbani di Roma contesta: il ragazzo era ubriaco, è stato lui ad aggredire. E nuovo testimone racconta: un vigile enorme prima l'ha ammanettato e poi lo ha preso a pugni.

"Ero andata allo stadio per assistere a Roma-Siena - racconta la testimone - poi, al termine, stavo percorrendo a piedi viale Angelico in direzione centro per andare riprendere la macchina che era all'altezza dell'incrocio con via Muggia e viale Carso. Saranno state circa le 22.40, quando ho notato due motociclisti della municipale che sfrecciavano: inseguivano un ragazzo a bordo di uno scooter. Avrà avuto diciassette, forse diciotto anni. Lo hanno fatto scendere. Erano concitati, su di giri, lo hanno strattonato e preso a spinte, poi gli hanno messo le manette ai polsi. A quel punto è iniziato il pestaggio". 


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Sardegna, cemento in riva al mare tra residence e campi da golf

Si potrà costruire anche entro trecento metri dalla costa. Il sacco delle coste. Il governatore Cappellacci pronto a cancellare i divieti di Soru. Ambientalisti in rivolta. La legge salva coste voluta dalla giunta Soru sta per essere smantellata

 

ROMA - Legge salva coste abolita, vecchi piani di lottizzazione tirati fuori dai cassetti, 25 campi da golf per succhiare un'acqua che con il caos climatico diventerà sempre più preziosa. E, a chiudere in bellezza, un'altra colata di cemento che la giunta regionale si appresta ad approvare. È la cura del Pdl per una Sardegna che ha resistito all'epoca d'oro dell'urbanizzazione selvaggia e rischia di cadere ora, proprio in vista del traguardo di uno sviluppo economico dolce, capace di far leva sulla bellezza del paesaggio per creare un'onda lunga di occupazione e benessere.


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La donatrice dimenticata fra scienza e ingiustizia

Durante un intervento, negli anni Quaranta, a Henrietta Lacks fu asportata una porzione di tessuto. Quelle cellule hanno continuato a riprodursi e sono alla base di alcune fondamentali scoperte della medicina. Lei morì in povertà. Rebecca Skloot le ha dedicato un libro. E buona parte della sua vita. Fra reportage e romanzo storico di MARIO DE SANTIS

 

"PERCHE' mia madre è stata la base per la scoperta di farmaci che io non mi posso permettere?". Se lo chiede Deborah, la figlia di Henrietta Lacks. Ovvero la protagonista di una storia da film, ma drammaticamente reale, che ha come teatro la Virginia degli anni Quaranta-Cinquanta. Una donna, nera, nel reparto riservato ai coloured del John Hopkins Hospital di Baltimora, viene sottoposta a un intervento per un tumore all'utero. Le viene asportata - senza consenso - una porzione di tessuto che conteneva le cellule che, senza che allora nessuno potesse immaginarlo, avrebbero cambiato la storia della medicina. A Henrietta Lacks il tumore non lasciò scampo. Morì nel 1951, in miseria, lasciando cinque figli. Quelle cellule continuarono a vivere. E a riprodursi. Moltiplicandosi a miliardi, ancora fino a oggi. Un ricercatore ha stimato che ve ne siano cinquanta tonnellate, raccolte in centinaia di migliaia di provette. Sono le cellule HeLa sulle quali, in sessant'anni, sono stati compiuti gli esperiementi che hanno condotto alla maggior parte delle scoperte fondamentali per l'umanità, da quelle sul cancro a quelle sul dna o la polio, da quelle su moltissimi farmaci a test fatti addirittura sulla Luna. 


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giovedì 22 settembre 2011

Affitti e richieste d’aiuto: famiglie strozzate

Genova - «Io ho lavorato finché ho potuto, e prima si stava meglio. Si riusciva ad arrivare a fine mese. Ora è diventato impossibile e non riusciamo neanche a pagare l’affitto. Dovrò dire al proprietario che non riesco più, e sono 40 anni che abitiamo lì». Parla con calma e rassegnazione il signor Igino, uno dei tanti genovesi che hanno chiesto aiuto al Sicet, il sindacato degli inquilini, e che ha raccontato la sua storia ai microfoni di Radio19, durante la trasmissione News Jockey.
«Io ho una pensione che può anche essere considerata dignitosa - spiega Igino - 1.540 euro al mese. Ma mia moglie non ne ha diritto e ho una figlia disabile civile al 100% e un’altra che riesce a trovare solo contratti a tempo determinato. Così mandare avanti una famiglia di quattro persone diventa impossibile e con 420euro di affitto più l’amministrazione, le bollette, i farmaci, e tutte le spese, ormai non ce la facciamo più».

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