La donatrice dimenticata fra scienza e ingiustizia
Durante un intervento, negli anni Quaranta, a Henrietta Lacks fu
asportata una porzione di tessuto. Quelle cellule hanno continuato a
riprodursi e sono alla base di alcune fondamentali scoperte della
medicina. Lei morì in povertà. Rebecca Skloot le ha dedicato un libro. E
buona parte della sua vita. Fra reportage e romanzo storico di MARIO DE SANTIS
"PERCHE' mia madre è stata la base per la scoperta di farmaci che io non
mi posso permettere?". Se lo chiede Deborah, la figlia di Henrietta
Lacks. Ovvero la protagonista di una storia da film, ma drammaticamente
reale, che ha come teatro la Virginia degli anni Quaranta-Cinquanta. Una
donna, nera, nel reparto riservato ai coloured del John
Hopkins Hospital di Baltimora, viene sottoposta a un intervento per un
tumore all'utero. Le viene asportata - senza consenso - una porzione di
tessuto che conteneva le cellule che, senza che allora nessuno potesse
immaginarlo, avrebbero cambiato la storia della medicina. A Henrietta
Lacks il tumore non lasciò scampo. Morì nel 1951, in miseria, lasciando
cinque figli. Quelle cellule continuarono a vivere. E a riprodursi.
Moltiplicandosi a miliardi, ancora fino a oggi. Un ricercatore ha
stimato che ve ne siano cinquanta tonnellate, raccolte in centinaia di
migliaia di provette. Sono le cellule HeLa sulle quali, in sessant'anni,
sono stati compiuti gli esperiementi che hanno condotto alla maggior
parte delle scoperte fondamentali per l'umanità, da quelle sul cancro a
quelle sul dna o la polio, da quelle su moltissimi farmaci a test fatti
addirittura sulla Luna.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento