La titolare dello storico caffè Platti: "Chiudere non mi sembrava opportuno"
Una domenica mattina molto diversa dalle altre allo storico caffè Platti di Torino: una donna di 66 anni, C.M., si è suicidata nel bagno con un colpo alla tempia della pistola del marito defunto. Nonostante il drammatico episodio il locale però non è stato chiuso, anzi ha continuato regolarmente la sua attività tra cappuccini, cornetti e tartine.
Colpisce proprio l’indifferenza generale rispetto a quello che è successo. All’inizio la gente non aveva capito che quel rumore proveniente dal bagno per portatori di handicap era un colpo di pistola finchè i baristi non sono andati ad accertarsi che fosse tutto in ordine: hanno trovato la porta chiusa a chiave. Così sono intervenuti i vigili del fuoco, sfondando la porta. Si è capito subito che si era trattato di un suicidio: la signora si era sparata dopo aver lasciato in vista e in ordine portafoglio, documenti e borsa (a casa aveva lasciato una lettera per la figlia). E’ stata avvertita la polizia, ma nelle sale adiacenti tutto è proseguito come se nulla fosse successo.Continua qui
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