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sabato 27 gennaio 2018

Nelle prossime ore miglioramento e parentesi anticiclonica sino a fine mese

Le piogge sul nord-ovest finiranno per traslare a ridosso della Sardegna sino ad abbandonare del tutto l'Italia entro la serata. Da domenica a mercoledì bel tempo salvo qualche addensamento al sud e sulle Alpi, oltre a locali situazioni nebbiose sul catino padano. Clima mite per la stagione. Dal primo febbraio probabile affondo perturbato da nord ma con esito ancora incerto. 

 

COMMENTO: si allontanano stamane nei modelli gli scenari crudi invernali dipinti nei giorni scorsi, segnatamente dal modello americano, ma l'impressione è che sia ancora tutto in gioco e ben poco definito. Al momento l'ipotesi più probabile vede l'affondo di una depressione in discesa dalla Scandinavia per i primi giorni di febbraio con annessa qualche precipitazione e un moderato calo termico. Per tutti i dettagli vi rimandiamo all'approfondimento on-line su questo giornale nel corso del mattino.

SITUAZIONE: nelle prossime ore la saccatura che ha coinvolto le regioni nord-occidentali evolverà in un vortice depressionario chiuso in quota che migrerà verso la Sardegna e poi il nord Africa, allontanandosi dal nostro Paese. Da ovest nel frattempo si farà strada una lingua anticiclonica che riporterà tempo stabile.

EVOLUZIONE: tempo sostanzialmente stabile sino a mercoledì 31 tranne addensamenti irregolari al sud, velature nelle Alpi, nubi basse o nebbie sul catino padano e, a tratti, sulla Liguria. 

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ULTIMISSIME meteo: il tempo dal 29 gennaio al 4 febbraio in sintesi!

 

 

Kabul, 63 morti e 151 feriti per attacco kamikaze

I talebani rivendicano l'attentato, per portare l'esplosivo è stata usata una ambulanza

Attacco kamikaze a Kabul vicino alla vecchia sede del ministero dell'Interno che ora ospita l'Alto Consiglio di pace (Hpc) e sorge nei pressi di un ospedale e di numerosi negozi. L'attacco suicida, rivendicato dai talebani,  ha un bilancio di 63 morti e 151 feriti secondo quanto reso noto da fonti ministeriali nella capitale afghana.

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Espropriati e beffati dal Terzo valico: “Mai visti i soldi che ci spettano”.

Dopo sei anni di battaglie e dopo aver ceduto le loro proprietà a Cociv e Rfi, devono ancora ricevere le somme: “Ci hanno detto che sono stati depositati ma non li abbiamo ricevuti”

Sarebbero in molti, dopo quasi sei anni di battaglie attraverso presidi popolari, avvocati e trattative, i cittadini che, espropriati da Cociv e Rfi per i lavori del Terzo valico, non hanno ancora visto un soldo. Nell’estate del 2012 il Cociv fece la sua comparsa in Valle Scrivia, a Libarna, nel Comune di Serravalle Scrivia, con i suoi tecnici ma davanti ai cancelli della villa di Jole Perassolo, la prima espropriata, trovò decine di manifestanti decisi a bloccare, come poi avvenne, le prime procedure di esproprio. Nelle settimane precedenti, senza alcun preavviso, furono decine le famiglie che ricevettero la lettera con la quale si annunciava che parte di terreni, cortili, giardini sarebbero stati presi per la realizzazione dei lavori del Terzo valico, sia stradali che per i cantieri. All’inizio, l’opposizione fu quasi totale, anche perché i soli a spiegare cosa stava succedendo a queste persone erano i comitati No Tav, che riuscirono a far rinviare di mesi le procedure. Alla fine, i proprietari hanno ceduto, anche perché, dal punto di vista legale, il Cociv e Rfi avevano il coltello dalla parte dei manico. Oltretutto, le due società misero sul piatto un bel po’ di soldi, almeno in alcuni casi.

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Cranberries, cantante morta per overdose di Fentanyl

Dolores O'Riordan sarebbe morta per avvelenamento da Fentanyl, la sostanza che ha ucciso Prince e Michael Jackson. Sono queste le indiscrezioni del Santa Monica Observer a dieci giiorni dalla morte della cantante dei Cranberries mentre si aspettano ancora i risultati degli esami tossicologici condotti sul corpo della 47enne. 

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Risarcimenti alluvione, la Regione Liguria perde 15 milioni perché non legge le mail

Il Dipartimento Nazionale di Protezione civile ha segnalato ben tre volte la disponibilità alla pec del presidente Giovanni Toti: invano. Il Governatore risponde: "Abbiamo già rimediato", ma è investito dalle polemiche


Quindici milioni di euro pubblici per risarcire le imprese liguri che hanno subìto le alluvioni 2013- 2015 erano già stanziati dal governo: alle imprese, però, non sono mai arrivati. La Regione Liguria li ha « di fatto, persi » per sempre. Perché? Perché la presidenza della Regione Liguria non legge le mail. Neppure quelle che il Dipartimento nazionale di Protezione civile, l’estate scorsa, ha inviato per offrire proprio alla Regione quei quindici milioni di euro e in cui spiegava come fare per ottenerli. Inviate all’indirizzo presidente@ pec. regione. liguria. it e dunque indirizzate direttamente a Giovanni Toti l’opportunità di ricevere questi finanziamenti straordinari per aiutare le imprese colpite dai disastri. Tre mail: cui nessuno, però, ha mai risposto.

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venerdì 26 gennaio 2018

Rincari Tim, Vodafone, Wind e Tre Italia: ecco cosa sta succedendo

#tim, #wind, Tre e #vodafone torneranno alla fatturazione mensile da marzo/aprile ma alzeranno le tariffe dell’8%. In questi giorni gli operatori stanno inviando gli avvisi ai propri clienti sul cambiamento futuro ma con la postilla di aumenti tariffari. Ebbene, con le bollette a 28 giorni gli operatori incassavano 13 mensilità, ora obbligati a tornare alla fatturazione mensile [VIDEO] per non incorrere in sanzioni, hanno deciso di alzare le tariffe per non perdere il guadagno. Tutto ciò ha provocato un mare di polemiche sui Social, dove tantissimi abbonati stanno protestando contro questi aumenti ingiustificati.

La burla di Tim, Wind, Tre e Vodafone al danno del consumatore

A rincarare la dose è Federcontribuenti.
Tramite una nota ha segnalato che le compagnie telefoniche [VIDEO] hanno deciso di aumentare i costi per la telefonia fissa e mobile per aggirare la legge, promettendo di segnalare l'abuso all'Autorità garante. E c’è di più, Federcontribuenti invita tutti i clienti a scioperare e sospendere le offerte. Di recente anche il Pd ha inviato un esposto ad Antitrust e Agcom.
È poi intervenuto il Codacons, accusando Tim, Wind, Tre e Vodafone di aver aumentato le tariffe nello stesso momento e nelle medesime misure, annullando tutti i vantaggi per i consumatori con il ritorno alla fatturazione mensile. Il Codacons sottolinea il peggioramento delle condizioni contrattuali per i clienti e rispetto a quanto dichiarato da Federcontribuenti, in merito allo sciopero e l’abbandono delle offerte, ritiene che in queste condizioni il consumatore non troverà di meglio, considerato che tutti gli operatori hanno aumentato le tariffe.

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Fastweb: si passa alla fatturazione mensile, le novità per gli abbonati


Samsung Galaxy S9, ciò che c'è da sapere ad un mese dalla presentazione

 

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giovedì 25 gennaio 2018

Deraglia un treno nel Milanese, due morti e dieci feriti gravi

L’incidente tra Pioltello e Segrate. Il convoglio Trenord partito da Cremona era diretto a Porta Garibaldi. Soccorsi al lavoro per estrarre le persone dalle lamiere

Grave incidente ferroviario alle porte di Milano. Questa mattina, poco prima delle 7, un treno delle ferrovie Trenord è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello. Il bilancio, diffuso dal 118, è pesantissimo e potrebbe essere destinato a salire: due morti e dieci feriti in gravi condizioni. Altre cento persone sono rimaste coinvolte in modo lieve e sono state ricoverate in codice verde. Il regionale 10452 era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi con centinaia di pendolari a bordo.

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Aggiornamento: 

Treno deragliato a Pioltello: tre i morti. Quarantasei feriti, 4 gravi

In fiamme il monastero della Sacra di San Michele

Monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa


Gianni Giacomino
inviato a Sant’Ambrogio
«Io per la Sacra sono disposto a morire». I bagliori gli illuminano il volto mentre guarda lassù, sul tetto che brucia come il monastero descritto da Umberto Eco del Nome della Rosa. Padre Giuseppe Bagatini, 82 anni, rettore del monastero, indossa un cappotto blu per coprire la vestaglia, sulla testa e un berretto di lana scura. «Vivo qui da quindici anni. Avevamo appena finito di cenare quando abbiamo visto il fumo». Ha lasciato il monastero insieme agli altri due padri rosminiani che abitano l’Abbazia, Joseph Vinod e Camillo Modesto. «Ero andato a preparare le cose per la messa di domani e mi sarei andato a dormire - racconta - Avevo acceso il computer che a un tratto si è spento. Era saltata la corrente. Ho guardato fuori dalla finestra e ho visto che eravamo avvolti da una nebbia. Quando ho capito che invece era fumo, abbiamo subito dato l’allarme».

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mercoledì 24 gennaio 2018

Peggioramento in arrivo sulla Liguria, neve a quote collinari sul basso Piemonte


E' confermato il peggioramento che andrà a colpire il Nord Italia nelle prossime ore, ad iniziare già dal pomeriggio di domani, giovedì 25 Gennaio. Si tratterà inizialmente di una fase pre-frontale con precipitazioni solo di debole intensità sul settore di nord-ovest, nevose mediamente oltre i 1000-1200m sulle Alpi.

 
Il fronte perturbato vero e proprio dovrebbe giungere sulla Liguria ed il Nord Ovest, tra la giornata di venerdì e le prime ore di sabato. La formazione di un minimo di bassa pressione tra il Mar di Corsica ed il Mar Ligure, favorirà una recrudscenza del maltempo su Piemonte, Liguria, e Lombardia e possibilità di precipitazioni anche localmente intense, nevose fin sotto i 1000.


Tra venerdì e sabato, le preciitazioni più intense colpiranno il settore di nord-ovest con neve fino a 600m nel Cuneese, ed attorno ai 900-1000 metri dell'Appennino Ligure. Qualche fiocco fino a quota 700-800m non è escluso anche in Val Bormida.
La mattinata di sabato 27 gennaio sarà ancora interessata da moderato maltempo con piogge diffuse su buona parte del Centro-Nord Italia.

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Freddo e gelo con l'avvio di Febbraio, "GFS18" crede nell'arrivo del burian dalla Russia

 

 


Neve

Mentre qui la neve la stiamo vedendo col binocolo, sulle Alpi è tutta un'altra musica.
Grazie al passaggio di continue perturbazioni verso il centro Europa e i Balcani, la catena alpina (soprattutto nelle zone più verso i confini esteri) si prende "addosso" tutte le correnti da nordovest e da nord (proteggendo la Valpadana), con nevicate a tratti anche record.
Sicuramente una grande cosa per i ghiacciai, ma anche per la pianura visto che potenzialmente è una buona riserva idrica per l'estate...




Nella foto siamo a Livigno.


Livigno, vacanza nelle camere di ghiaccio: un brivido che piace 

 

Valanghe, incubo sulle Alpi. Turisti evacuati con gli elicotteri

 

Autobombe a Bengasi, tra le vittime i vertici dell’Intelligence del generale Haftar

Due autobombe sono esplose a Bengasi ieri sera, uccidendo almeno 22 persone e ferendone 43. Tra le vittime esponenti dei vertici della sicurezza libica: ucciso il capo delle unità investigative, feriti il capo dell’intelligence e un dirigente del direttorato della sicurezza. L’attentato sarebbe opera di una cellula terroristica dello Shura Council of Benghazi Revolutionary, coalizione di milizie integraliste islamiche tra cui la più nota è Ansar al-Sharia ma che comprende anche la brigata 17 Febbraio, la brigata Rafallah al-Sahati e altri gruppi terroristici..

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Afghanistan, attacco a Save the Children. Il bilancio: 2 morti e almeno 11 feriti

Un commando armato ha attaccato oggi la sede della ong Save The Children a Jalalabad City, capoluogo della provincia di Nangarhar, nell’Est dell’Afghanistan. Il bilancio provvisorio è di almeno due morti e undici feriti.
«Siamo devastati dalla notizia dell’attacco all’ufficio di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan, dove questa mattina un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel nostro compound. - è la dichiarazione della Ong in una nota - L’attacco é avvenuto intorno alle ore 9 locali, l’alba in Italia. La nostra prima preoccupazione è la sicurezza del nostro staff. Siamo in attesa di ricevere ulteriori informazioni dal nostro team e, considerando che la situazione è ancora in fase di evoluzione, non siamo al momento in grado di fornire ulteriori informazioni».

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martedì 23 gennaio 2018

Giappone: vulcano in eruzione. Pioggia di sassi su pista da sci, un morto

Almeno 16 persone sono rimaste ferite in una località sciistica giapponese nel distretto di Agatsuma District. Il vulcano Kusatsu-Shirane è tornato attivo dopo 35 anni

Un soldato, impegnato in un allenamento sulla pista da sci, è morto e almeno 16 persone (tra cui 6 militari che si stavano allenando) sono rimaste ferite a causa dell'eruzione di un vulcano in una località sciistica giapponese nel distretto di Agatsuma District (centro): lo riporta l'Agenzia meteorologica del Paese.

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Uccide la moglie, spara sui passanti e poi si toglie la vita

Far west a Bellona IL VIDEO DEGLI SPARI L'uomo, armato di un fucile, ha sparato dal balcone della sua abitazione: ferite 5 persone

Si è ucciso con un colpo di pistola al capo Davide Mango, l'uomo che nel pomeriggio ha seminato il terrore a Bellona, nel Casertano, ammazzando la moglie e ferendo cinque persone.

E' stato un far west: il 48enne, ex guardia giurata, un passato di sostenitore di Forza Nuova, in preda ad un raptus ha prima ammazzato la moglie Anna Carusone, di 45 anni, poi ha sparato diversi colpi di fucile e di pistola dal balcone ferendo cinque persone. La figlia di 14 anni è riuscita a salvarsi dalla furia del padre e a fuggire in strada; qui ha urlato disperata: "Mamma è a terra per le scale". Poi è rimasta sotto choc.

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Il MALTEMPO atteso nel fine settimana su mezza ITALIA...

Se tra giovedì e venerdì i fenomeni insisteranno essenzialmente tra nord e regioni centrali tirreniche, nel fine settimana coinvolgeranno anche altre regioni.

 

Nella notte e nella mattinata di sabato 27 la saccatura che già venerdì si inserirà sul settentrione e le regioni centrali tirreniche insisterà ancora tra Lombardia, Liguria di Levante, Emilia, Toscana, Umbria ed alto Lazio, piogge arriveranno sulla Sardegna, schiarite invece interverranno sull'estremo nord-ovest.

Ancora in attesa le altre regioni. Picchi precipitativi generosi sono previsti soprattutto su alto Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il limite delle nevicate sul settore alpino si collocherà tra gli 800-1100m della Lombardia e i 900-1300m sui rimanenti settori.

Temporali sono attesi tra Grossetano, Viterbese, Senese, Spezzino, Tigullio.

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Meteo a 15 giorni: clamorosa BOTTA artica dai primi di febbraio?

 

 

lunedì 22 gennaio 2018

Valanghe fino in paese, sgomberate 30 persone a Champoluc. Il sindaco: “Non uscite di casa”

Nelle prossime ore il sindaco valuterà la chiusura della scuole.


SONIA MARCHESE
CHAMPOLUC (AYAS)
Sgomberata la parte vecchia di Champoluc ad Ayas e chiusura della strada dalle 12 da Champlan a Champoluc (fino al B&B Le Rascard ). Il rischio valanghe si ripresenta nuovamente a Champoluc e il Centro operativo comunale, presieduto dal sindaco Alex Brunod, ha deciso questa mattina per l’allontanamento di una trentina di persone che abitano nella parte vecchia di Champoluc e per la chiusura della strada.

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«Nella notte ci sono stati dei distacchi che sono arrivati fino in paese questa volta- dice il sindaco Brunod-. Raccomandiamo pertanto a tutta la popolazione di Ayas di non uscire, se non è strettamente necessario. L’altra volta c’erano stati anche dei distacchi ma su in alto, questa volta invece sono arrivati fino in paese. Si stanno facendo anche delle valutazioni per la zona di Pracharbon (vicino ad Antagnod, ndr) e nel pomeriggio si valuterà se chiudere le scuole». 

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Slavina a Oyace, sfiorate una casa e una stalla

Venezia, stangata a turisti giapponesi: 1100 euro per quattro bistecche e una frittura

La comitiva ha mangiato in un locale del centro storico, vicino a San Marco. L'associazione che ha denunciato il caso: "Altre tre ragazze del gruppo hanno scelto un locale diverso: 350 euro per tre piatti di pasta con il pesce". Il sindaco: "Puniremo i responsabili"

VENEZIA - "Scadente il servizio, l'ambiente, il trattamento dei clienti. Qualità da take away. Non ci andrò mai più, nemmeno per un caffè": così ieri su Tripadvisor un cliente commentava il ristorante di Venezia accusato nelle stesse ore di aver fatto pagare a quattro giovani turisti giapponesi 1100 euro per quattro bistecche, una frittura mista di pesce, acqua e servizio. Il locale, un'osteria nella zona delle Mercerie, vicino a San Marco, di proprietà di una cinese e gestito da un egiziano, colleziona da molto tempo nel sito che raccoglie le recensioni dei clienti giudizi da tagliare le gambe. "Imbarazzante per il nome dell'Italia" lo definisce Stefano, "Da chiudere immediatamente" suggerisce Raffaele, mostrando uno scontrino che dimostra come due birre alla spina sono state pagate 16 euro.

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domenica 21 gennaio 2018

I sacchetti biodegradabili allontanano gli italiani dal fresco

Con l’introduzione dei sacchetti biodegradabili, il 12% degli italiani ha deciso di comprare frutta e verdura già confezionata. Il 21% è tornato dal fruttivendolo

Il 12% compra confezionato per evitare i sacchetti biodegradabili


(Rinnovabili.it) – Sembra un paradosso, ma stando al sondaggio effettuato da Monitor Ortofrutta di Agroter in collaborazione con Toluna, parte degli italiani avrebbe spostato i consumi dai prodotti ortofrutticoli freschi e sfusi a quelli confezionati dopo l’introduzione dei sacchetti biodegradabili obbligatori.

Una distorsione grottesca, poiché oltre al maggiore inquinamento, molto spesso i costi dei prodotti venduti con il packaging sono perfino più alti, anche considerando i due centesimi di media che bisogna aggiungere per imbustarli nello shopper biodegradabile.

L’analisi è comunque riferita ai primi 10 giorni del 2018, e non è detto che la “psicosi sacchetti” non possa esaurirsi nel volgere di qualche settimana. Tuttavia il sondaggio di Monitor Ortofrutta è indicativo di un clima di opinione letteralmente impazzito: svolta su tutto il territorio nazionale, la rilevazione ha scoperto che il 12% degli italiani ha preferito comprare frutta e verdura senza pagare il sacchetto. Un altro 21% del campione, invece, ha riscoperto le tradizioni, recandosi nei negozi al dettaglio o al mercato, dove tradizionalmente si utilizzano anche sacchetti di carta non soggetti a pagamento obbligatorio.

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sabato 20 gennaio 2018

Afghanistan, attacco all'hotel Intercontinental di Kabul: almeno 15 tra morti e feriti. Udite tre forti esplosioni

Un kamikaze si è fatto saltare in aria all'ingresso. La polizia: "Quattro assalitori sono dentro l'edificio e sparano ai clienti". Telefonate disperate degli ospiti: "Sentiamo sparare, aiutateci". Il quarto piano e le cucine sono in fiamme. Nel 2011 in un attentato dei talebani morirono 20 persone. Giovedì scorso il Dipartimento di Stato Usa aveva diramato un tweet su possibili, imminenti attacchi


Quattro uomini armati hanno assaltato l'hotel Intercontinental di Kabul: un kamikaze si è fatto esplodere all'entrata consentendo ad almeno 4 uomini armati di irrompere nell'edificio e iniziare a sparare sugli ospiti e a prendere degli ostaggi. Lo ha fatto sapere la polizia afghana. "Quattro assalitori sono dentro l'edificio", ha aggiunto una fonte ufficiale, e "sparano ai clienti". Ci sarebbero "almeno 15 tra morti e feriti". Lo ha raccontato un testimone oculare fuggito dall'albergo, citato da Tolo News. Le strade principali che portano all'hotel sono state chiuse, riportano i media internazionali. Secondo fonti dell'intelligence nessun italiano risulta essere alloggiato nell'hotel, né vi sarebbero italiani direttamente o indirettamente coinvolti. 

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Perde il controllo degli sci, morto a 31 anni sulla pista del Sestriere

Sestriere - Tragedia in punta al Fraiteve: Giovanni Bonaventura, di 31 anni, originario della Sicilia, è morto sulle piste Sauze e Sestriere, dove il collegamento della «Cresta» sfocia nella 27.

Dalle prime ricostruzioni lo sciatore sembrerebbe aver perso il controllo e sbattuto contro un paravento, morendo sul colpo per un trauma cranico e facciale. Sembra che non ci siano altre persone coinvolte.

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Suocera diabolica, fa uccidere il genero per i soldi dell’assicurazione

Il giovane morto in un incidente stradale il 5 ottobre, due giorni dopo il matrimonio. Il piano della donna e del fratellastro. In manette anche un pregiudicato con precedenti per frodi alle assicurazioni

BARI- Un piano diabolico per eliminare il genero e riscuotere i soldi dell’assicurazione.Trama da noir con tre protagonisti: la suocera, il suo fratellastro e un pregiudicato. Il piano viene portato a termine la sera del 5 ottobre scorso quando Girolamo Perrone, 24 anni (appena due giorni dopo il matrimonio) viene investito e ucciso sulla strada provinciale tra Adelfia e Cassano Murge. I presunti assassini però non riusciranno a incassare un solo euro dall’assicurazione. E ora sono anche finiti in carcere dopo che le indagini dei carabinieri di Bari hanno svelato che quell’incidente nascondeva altro. Accusati di omicidio volontario la suocera della vittima, Anna Masciopinto e suo fratellastro Vito D’Addabbo. In manette anche il pregiudicato Michele Caringella, con precedenti proprio per frodi alle assicurazioni.

L’accordo
L’accordo — ipotizza la Procura di Bari — era di dividersi il risarcimento che la compagnia assicurativa avrebbe pagato alla vedova, la cui posizione è ancora al vaglio dei pm. «Sono certa che sia stato tutto programmato, anche il suo matrimonio. Noi della famiglia non sapevano che si sarebbe sposato, è avvenuto tutto molto in fretta» accusa Angela Perrone, sorella del 24enne ucciso, convinta che tanto ancora dovrà essere chiarito.

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Liliana Segre a 13 anni nella neve di Auschwitz ingrigita dalla cenere dei forni: “Voglio vivere”

La neo senatrice a vita che dopo 40 anni ha iniziato a raccontare gli orrori della guerra

La neve sui binari che portavano i treni ad Auschwitz

Andrea Carugati
Roma
La neve di Auschwitz ingrigita dalla cenere che usciva incessantemente dai forni crematori. E una ragazzina italiana di 13 anni che vagava in mezzo a questo orrore dicendosi da sola una frase: «Voglio vivere», «Voglio vivere» «Voglio vivere». Una frase che la aiutò a resistere nel lager per un lunghissimo, infinito anno di prigionia dal gennaio 1944 a quello successivo. Sono solo alcuni frammenti della testimonianza che da vent’anni Liliana Segre porta nelle scuole italiane. Il racconto della sua partenza insieme al padre Alberto dal binario 21 della stazione di Milano, diretta verso l’inferno. Un racconto così forte da restare impresso per anni in chi ha avuto il privilegio di ascoltarla: la voce calma, quasi monocorde, i dettagli precisi, il rapporto fortissimo col padre che viene spezzato subito, quando i carcerieri li separano all’arrivo ad Auschwitz. Solo in una occasione Liliana Segre alza la voce. Quando ricorda quella frase «Voglio vivere!». Stringe i pugni, per trasmettere la forza di quel sentimento che l’ha tenuta viva nel corpo ma soprattutto nell’anima. 

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venerdì 19 gennaio 2018

Il Papa sposa la hostess e lo steward in volo: “Vi sposo, dai facciamolo!”

Nel volo da Santiago a Iquique Papa Francesco ha sposato con rito cattolico Paula e Carlos, una hostess e uno steward cileni di 39 e 41 anni della compagnia di bandiera cilena Latam, già sposati civilmente da 8 anni. I due non erano riusciti a celebrare il rito in chiesa perché la parrocchia alla quale appartengono è stata distrutta durante un terremoto del 2010. È stato il Papa, ascoltata la storia, a proporre di sposarli sul volo. Il proprietario della linea Ignacio Cueto ha fatto da testimone. Non era mai accaduto prima che un Papa sposasse una coppia in aereo, a 36 mila piedi. «È molto importante quello che ci ha detto - ha raccontato emozionatissimo lo sposo - è il sacramento che manca nel mondo e che spera che il nostro gesto sia d’ispirazione per altre coppie».

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giovedì 18 gennaio 2018

Troppo vento, chiude l’aeroporto di Amsterdam. Situazione critica anche sulle Alpi e in Sardegna

Cancellati 260 voli europei e internazionali. In Italia, impianti sciistici chiusi in Piemonte e problemi con i collegamenti via mare

Una tempesta di vento ha mandato in tilt l’aeroporto di Amsterdam-Schipol. A causa dei venti molto forti, che stanno flagellando l’Olanda ed altri Paesi dell’Europa, Italia inclusa, l’aeroporto ha deciso la cancellazione di tutti i voli a partire dalle 9 di stamattina.

Solo la compagnia Klm ha annunciato di aver cancellato 220 voli, a cui se ne aggiungono altri 40 gestiti da altre compagnie aeree. E a causa di intense raffiche di vento fino a 140 chilometri orari, ritardi e disservizi si registrano anche nei trasporti ferroviari olandesi.

Uragano in Germania
È allerta anche in Germania per l’uragano Friederike, che attraversa oggi parte del Paese. Il maltempo sta mettendo a dura prova i trasporti pubblici: la circolazione dei treni, in Nordreno-Vestfalia, è stata sospesa, con un impatto sul trasporto sia di breve che di lunga tratta. Molti treni sono stati cancellati anche in Baviera.

Difficili collegamenti con le isole
Il forte vento di maestrale che da due giorni sta soffiando sulla Sardegna ha creato non pochi problemi ai collegamenti marittimi e disagi in diverse città. Oggi la nave proveniente da Genova e diretta a Porto Torres è arrivata in porto con circa due ore di ritardo. A causa del forte vento il comandante ha scelto un percorso più riparato, impiegando più tempo per raggiungere la Sardegna. Il vento, secondo le analisi effettuate dall’ufficio meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu, nella parte meridionale dell’isola ha iniziato a calare dopo la mezzanotte, soffiando a circa 50 chilometri orari. È rimasto teso e rimarrà ancora oggi nell’area settentrionale e nord orientale con raffiche di 80 chilometri all’ora.

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Il vento flagella l’Italia con raffiche a 200 chilometri orari  

 

Fabio, il primo a prestare soccorso a Rigopiano: «Ogni notte ci penso»

Il racconto del maestro di sci che raggiunse l’albergo sepolto dalla valanga: «La struttura non si vedeva più, l’unico indizio era una luce. E un cuoco che piangeva»

Un anno fa la tragedia di Rigopiano: una valanga travolse l’hotel abruzzese causando 29 morti. Undici le persone sopravvissute

Diretto verso un incubo
Fabio Pellegrini, uno dei soccorritori, dice che ogni notte fra le due e le tre si sveglia a passa in rassegna i ricordi di quelle ore. «Rivedo la neve, sempre più alta, ho in mente i piedi che affondano assieme agli sci, l’impronta che lasciano. Mi sembra di sentire le voci preoccupate dei ragazzi dietro di me, le loro domande: quanti chilometri mancano? Secondo te può venir giù una slavina? Qui ci sono precipizi? Ma dov’è quest’hotel? Più andavamo avanti più pensavo: mi sono preso una bella responsabilità. Stavo guidando in direzione di un incubo, undici ragazzi che non conoscevano pendii, esposizioni, pericoli di quella valle...». Era la notte fra il 18 e il 19 gennaio dell’anno scorso, buia come nessun’altra nella vita di chiunque sia arrivato lassù, fino al Rigopiano. Lui, Fabio, è stato il primo e non si è mai fatto avanti per dirlo, nemmeno quando altri si sono aggiudicati il primato senza averlo vinto, diciamo così. «Non fa nulla» commenta lui, «ognuno sa quel che ha fatto, le polemiche non servirebbero a nessuno». Fabio ha 43 anni, due figli piccoli, moglie e vita a Loreto Aprutino, 35 chilometri dall’hotel. È un istruttore di scialpinismo del Cai, le montagne attorno al Rigopiano sono sempre state quelle dei suoi allenamenti sulla neve o in sella alla bicicletta. «Le conosco benissimo — racconta — e siccome per chi si allena le distanze hanno importanza, io quella sera a ogni passo sapevo esattamente quanti ne mancavano ancora per arrivare su». Alla radio dicevano che dal Rigopiano non davano più segni di vita. «Come sempre staranno esagerando ma andrei a dare un’occhiata», ha detto a un collega del Cai.

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