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lunedì 4 giugno 2018

Fatto brillare l’ordigno bellico trovato sui monti liguri e portato dai Carabinieri

Due ragazzi hanno preso l'ordigno della Seconda Guerra Mondiale e lo hanno portato in caserma, in piazza Pascoli a Novi, correndo un rischio enorme

È stato fatto brillare intorno alle 9 del mattino l’ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale, trovato da due giovani sui monti in provincia di Savona e portato poi ai Carabinieri di Novi Ligure. L’ordigno, “un proietto di artiglieria inesploso” domenica sera era stato sistemato nell’area verde all’esterno della caserma, così come prevede la procedura. In via precauzionale piazza Giovanni Pascoli era stata transennata e interdetta al traffico e per tutta la notte l’ordigno era stato monitorato dai militari. All’arrivo degli artificieri, questo lunedì mattina, il residuato bellico è stato portato in un’area disabitata e protetta e fatto brillare. Piazza G. Pascoli, davanti alla caserma dei Carabinieri di Novi, è stata quindi regolarmente riaperta al traffico.

NOVI LIGURE (AL) – Piazza Giovanni Pascoli a Novi Ligure dalle 22 di domenica 3 giugno è stata interdetta al traffico e transennata in seguito alla consegna, da parte di due ragazzi, di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale. I due giovani hanno recuperato il residuato, un ‘proietto di artiglieria inesploso del Secondo conflitto bellico‘, durante un’escursione sui monti di Toirano, in provincia di Savona. Anziché segnalare il ritrovamento, senza toccare nulla, i giovani hanno addirittura preso la munizione l’hanno infilata in uno zaino per portarla poi fino a Novi, correndo un rischio enorme. Una volta giunti in città i ragazzi hanno consegnato l’ordigno ai Carabinieri, in caserma, in piazza G. Pascoli. La situazione quindi è stata subito gestita dai militari di Novi che hanno avviato le procedure previste in casi di questo tipo. L’ordigno è stato collocato in un luogo sicuro e costantemente monitorato. La piazza è stata chiusa in via precauzionale, in attesa degli artificieri che giungeranno nella mattinata di questo lunedì.

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domenica 3 giugno 2018

Migranti, naufragio al largo della Tunisia: "Quarantasei morti"

Tragedia anche in Turchia, affonda un motoscafo nel golfo di Antalya: nove annegati, tra cui sei bambini

Due nuove tragedie dei migranti nel Mediterraneo, dalla Turchia alle coste della Tunisia. Nove persone, tra cui sei bambini, sono annegati in un tragico naufragio nel Mar Egeo, davanti alle coste turche. Il motoscafo su cui viaggiavano ha avuto un'avaria ed è affondato alle due di notte vicino all'isola di Kekova Geykova, non lontano dalla località balneare turca di Demre, nel golfo di Antalya. La Guardia costiera turca ha tratto in salvo tre uomini e una donna e un quinto migrante è stato salvato da un peschereccio mentre un altro risulta ancora disperso. A perdere la vita sono stati sei bambini, due uomini e una donna, le cui nazionalità non sono state rese note. Il motoscafo era probabilmente diretto all'isola greca di Kastellorizo, davanti alla cittadina turca di Kaz.

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Ong, Saviano: "Disgustose le parole di Salvini"

 

Migranti, Salvini querela Saviano: "La vita è sacra, non voglio far annegare le persone"

Piacenza, donna sotto un treno (e amputata): lui si fa il selfie

Giovane fermato dalla Polfer

PIACENZA Mentre sui binari il 118 sta soccorrendo una donna ferita, da poco investita da un treno, un giovane si fa un selfie. Il momento, in stazione a Piacenza, è stato documentato da una foto scattata il 26 maggio dal giornalista Giorgio Lambri e pubblicata oggi dal quotidiano Libertà.

Alla donna - una canadese che era scesa dalla parte sbagliata del treno venendo travolta - poi è stata amputata una gamba. Il giovane autore del selfie è stato bloccato dalla Polfer, identificato e costretto, non senza un po' di proteste, a cancellare le fotografie dallo smartphone.


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I TEMPORALI di LUNEDI 4 GIUGNO

Notevole recrudescenza dell'instabilità al nord e su parte del centro nella giornata di lunedi 4 giugno.

 

La fase stabile che ha caratterizzato il fine settimana sta per essere interrotta da una perturbazione proveniente da ovest.

La giornata di lunedi 4 giugno si annuncia quindi instabile al nord e su parte delle regioni centrali con temporali anche di forte intensità.

La prima mappa mostra la situazione attesa in Italia tra le 00 e le 6 di lunedi 4. Si nota l'arrivo dei temporali al nord-ovest, anche di tipo marittimo con interessamento del Mar Ligure oltre al Piemonte occidentale.

Tra le 6 e le 12, quasi tutto il nord sarà sotto temporali anche intensi e di matrice marittima in Liguria.

Qualche temporale sforerà anche sull'alta Toscana e nelle aree interne dell'Italia centrale (specie i settori appenninici che si affacciano sull'Adriatico); per il resto tempo asciutto e in larga parte soleggiato.
Temperature ovviamente in calo dove agiranno le precipitazioni.

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La prima decade di giugno spesso instabile e tormentata, ma non dappertutto

Bagno di folla per Mattarella, 'Metti tutti in riga'

Oltre 20 mila a Giardini Quirinale e si canta l'Inno di Mameli

Parte addirittura un "Hip hip urrà" per il Presidente. Bagno di folla per Sergio Mattarella che in occasione del 2 Giugno è sceso tra la gente nei Giardini del Quirinale. Oltre 20 mila cittadini (è il dato ufficiale) si sono stretti intorno al capo dello Stato come non mai nel passato. "Metta tutti in riga", gli è stato urlato più volte. "So' ragazzi, ma hanno sempre bisogno del papà", gli ha urlato un altro cittadino evidentemente romano. Poi, mentre a più riprese la gente intonava spontaneamente l'Inno di Mameli, il Presidente ha proseguito con difficoltà il cammino nei giardini gremiti. Il filo conduttore della gente è stata la Costituzione, richiamata più e più volte in questo particolare 2 Giugno caratterizzato anche dall'avvio del governo gialloverde. Poi una serie infinita di "grazie", "grazie della pazienza, grazie della determinazione, grazie di renderci orgogliosi di essere italiani".

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Sparatoria contro migranti in Calabria, un morto

Vittima un maliano, feriti altri due. Forse un furto

C'è un morto nella sparatoria avvenuta ieri sera a San Calogero in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un cittadino del Mali di 29 anni, morto dopo essere stato ferito a colpi di fucile, sparati da ignoti. Stranieri anche i due feriti, che si trovavano in compagnia della vittima. Il fatto è accaduto in località Ex Fornace dove i tre si trovavano, verosimilmente, secondo la Prefettura di Reggio Calabria, per compiere un furto.

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Aereo da turismo precipita sulle Dolomiti, vittima è pilota di 70 anni

Un morto e una donna ferita gravemente, incidente sul Lagorai

Un piccolo aereo da turismo è precipitato nelle Dolomiti in Trentino. Il bilancio è di un morto e una donna ferita gravemente. L'incidente è avvenuto in zona Monte Croce nella catena del Lagorai. Seconde le primi informazioni il velivolo sarebbe partito dall'aeroporto di Bolzano.

Alcuni escursionisti hanno lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti oltre all'elicottero di Trentino Emergenza anche i vigili del fuoco e il soccorso alpino. L'uomo è morto sul posto, la donna è stata trasportata all'ospedale di Bolzano. Anche i Carabinieri sono sul posto per i primi rilievi.

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venerdì 1 giugno 2018

Fine settimana da sogno, lunedì ritorno dei temporali al nord

Si prospetta un week-end soleggiato con caldo moderato. Lunedì temporali al nord, coinvolto marginalmente il centro. Poi altra pausa anticiclonica, prima di un ritorno dell'instabilità atteso da giovedì pomeriggio, ma le tempistiche potrebbero variare. 

 

SITUAZIONE: una zona di alta pressione si sta espandendo e rinforzando su tutto il Paese annullando quasi del tutto l'attività temporalesca, che rimarrà confinata ai settori alpini più settentrionali.

TEMPERATURE: sono previste in aumento su tutta la Penisola, specie sul catino padano, le zone interne del centro, delle isole e sulla Puglia. Nel fine settimana potranno toccare e superare localmente i 30°C, con picchi attorno ai 32-33°C.

EVOLUZIONE: lunedì una saccatura si spingerà nuovamente a ridosso della Penisola, andando a coinvolgere il settentrione. Un impulso temporalesco transiterà sul nord e coinvolgerà solo marginalmente il centro, favorendo alcuni temporali e un certo abbassamento delle temperature.

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Ultime ore:

Forti rovesci in prima mattinata hanno colpito l'area genovese. Nella delegazione di Begato sono stati scaricati 70mm di pioggia in poco tempo, 45mm nel quartiere di Granarolo. 

 

Dove colpiranno maggiormente i temporali al nord nella giornata di lunedi 4 giugno? Link

 

Habemus governum

Va bene, tira e molla alla fine ce l'hanno fatta. Ma chi ha vinto veramente questa partita?

L'ha vinta Mattarella, che è riuscito a negare a Savona il ministero dell'economia? L'ha vinta Di Maio, che altrimenti avrebbe visto sfumare per sempre la possibilità di andare al governo? L'ha vinta Salvini, che si prende il tanto agognato ministero degli interni - e un controllo di fatto di quello che accade - ad un prezzo decisamente accettabile?

Nei prossimi giorni si cercherà di tirare le somme di questa estenuante partita, ma nel frattempo una cosa la possiamo affermare con certezza: quelli che hanno perso sono Renzi e Berlusconi, proprio i due che speravano di fottere tutti gli altri con una legge elettorale che prevedeva l'inciucio del secolo. E anche vedere la Meloni che cerca all'ultimo momento di abbandorare la scialuppa del cdx che affonda non è male.

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Al via il governo M5S-Lega. Salvini e Di Maio vicepremier. Ecco chi sono i ministri

giovedì 31 maggio 2018

Nel mondo ogni anno 7 milioni di morti per il fumo

L'Oms celebra la Giornata mondiale contro il tabacco

Nonostante ci sia stata negli ultimi anni una decisa riduzione dei fumatori, le sigarette uccidono ogni anno 7 milioni di persone nel mondo, tra cui quasi un milione per le conseguenze del fumo passivo. La cifra è fornita dall'Oms, che oggi celebra la Giornata Mondiale contro il Tabacco.

Secondo l'Organizzazione nel 2016 il 20% della popolazione mondiale fumava, mentre nel 2000 era il 27%. Oltre metà dei paesi membri ha ridotto il numero di fumatori in questo lasso di tempo, ma solo uno su otto riuscirà a ridurli del 30% entro il 2025 come richiesto dagli obiettivi dell'Oms. Nel mondo oltre 24 milioni di ragazzi tra 13 e 15 anni fumano, tra cui 17 milioni di ragazzi e 7 milioni di ragazze. Oltre l'80% dei fumatori vive in paesi a medio e basso reddito, che sono anche quelli in cui il numero di fumatori cala più lentamente, e il paese dove si fuma di più è la Cina, con oltre 307 milioni di tabagisti, seguita dall'India.

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Maggio da record, non pioveva così a Torino dal 1859

Ben 21 giorni di precipitazioni in un mese. Fine settimana di sole, poi tornano i rovesci


LUCA MERCALLI
TORINO
Che al Nord Italia la primavera sia piovosa non è una novità, lo dicono le statistiche secolari che identificano proprio maggio come mese più bagnato dell’anno soprattutto sulla zona prealpina. Ma in queste settimane, in particolare al Nord-Ovest, si sta passando la misura. 

Torino, città particolarmente colpita da rovesci quasi quotidiani dallo scorso 29 aprile, ha vissuto ieri il suo ventunesimo giorno di pioggia di questo maggio, e oggi potrebbe essere il ventiduesimo - il doppio del normale - stabilendo così un nuovo primato di frequenza nella serie di dati iniziata nel 1803. Precedenti confrontabili si erano verificati con ricorrenza media quarantennale, nel maggio 1810, 1859, 1889, 1946, 1984, tutti episodi da 20-21 giorni di precipitazione nel mese. La ragione sta nella posizione anomala dell’anticiclone, disteso sul Nord Europa dove è scoppiata un’estate dal sapore mediterraneo con tempo asciutto e nuovi record di 29 °C a Copenhagen e 32 °C a Berlino, mentre il Nord Italia rimane in balìa di correnti atlantiche umide ma tiepide. Stupisce l’insistenza degli acquazzoni nostrani, non l’abbondanza: fino a ieri sera nel capoluogo subalpino, si erano raccolti 190 mm d’acqua, quantità sopra la norma che ne vorrebbe 130, ma per nulla eccezionale e già vista in altri episodi recenti (235 mm nel maggio 1999, 203 mm nel 2008).  

LEGGI ANCHE Il maltempo non dà tregua, temporale e grandinata da record nel Torinese 

Per la quantità di pioggia i record sono lontani: nel citato maggio 1810 di millimetri ne caddero ben 564, il Po andò in piena e le campagne soffersero «non soltanto per la perdita dei grani, dei frutti, ma anche per le inondazioni di fiumi e torrenti», come ricordano gli annali dell’Accademia delle Scienze torinese.

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La cascata diventa un incubo e inghiotte il sogno di Artur

Brasiliano, 21 anni, affoga ad Almese per girare il video di un provino


Cristina Insalaco
Almese (TO)

La Goja del Pis non è un posto casuale, ha un fascino unico e Artur Cacciolari , 21 anni nato In Brasile ma diventato italiano per via della sua scelta di vita e delle radici, ieri non era lì per caso. Voleva girare un video speciale da mandare alla Compagnia di Franco Dragone, uno dei primi grandi coreografi del circo, uno dei creatori del Cirque du Soleil.

Per Artur era l’occasione della vita, per la prima volta aveva interrotto le sue mille collaborazioni sul palcoscenico, sapeva che con una compagnia che passa senza fatica dal Caesar’s Palace di Las Vegas al Lido di Parigi, avrebbe coronato il suo sogno. Così quando il cielo si è fatto scuro non ha mollato, forse ha pensato che lo scenario diventava ancora più suggestivo. Ha perso l’equilibrio ed è caduto nell’acqua, forse ha battuto la testa. Il verdetto arriverà dall’autopsia ma non ha grande importanza saper come Artur è morto.

Il talentuoso artista era stato scovato in Brasile dalle selezioni internazionali organizzate da quei cercatori di stelle nascenti che sono quelli della compagnia Cirko Vertigo. A Grugliasco si era formato e aveva trovato una nuova casa cominciando l’iter per diventare italiano. La famiglia era lontana e Artur era il leader di un gruppo di atleti-artisti brasiliani. Il Cirko Vertigo - che aveva lasciato da un paio d’anni - lo aveva scelto tra i protagonisti dello spettacolo in piazza San Carlo in occasione della penultima Stratorino.

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mercoledì 30 maggio 2018

Violento temporale colpisce Torino: visibilita' ridottissima e allagamenti, traffico in tilt

Un'autentico nubifragio si è scatenato attorno alle 16 di oggi su Torino, colpendo in pieno il centro del capoluogo piemontese.

Acqua e grandine hanno causato disagi e allagamenti estesi, con conseguenti rallentamenti e blocchi al traffico. Oltre 30 i mm di pioggia caduti, in circa mezz'ora.
In gran parte della città, dalle zone collinari al centro, la visibilità per alcuni minuti è stata limitata a poche decine di metri e il traffico delle auto si è completamente fermato. Accumulato anche qualche centimetro di grandine in alcuni punti, per fortuna con chicchi non di grosse dimensioni. Il temporale è stato accompagnato da forti raffiche di vento.

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Frana Gallivaggio, Medesimo e Campodolcino ancora isolati: allarme cibo e medicine per 1.500 persone. Inaccessibili anche 60 alpeggi e 18 caseifici


(...)

IL TEMPO in SINTESI sino a MARTEDI 5 GIUGNO: l'instabilità sta per mollare la presa, consegnando l'Italia ad un cuneo di alta pressione che insisterà certamente per il resto della settimana, regalando prevalenza di bel tempo e temperature estive. Limitatamente a giovedi saranno tuttavia ancora possibili brevi spunti temporaleschi a ridosso dei rilievi nelle ore più calde, in particolare lungo le Alpi. Da venerdì a domenica sole e caldo dalle Alpi alla Sicilia, più intenso sulle zone interne e sul catino padano. Con l'inizio della prossima settimana sembra ancora possibile l'inserimento di una saccatura da ovest con conseguente aumento della tendenza a rovesci o temporali, a partire dal nord-ovest e dalla Sardegna.

(...)

Fonte

La frana si abbatte sul santuario: tanta paura ma niente feriti o danni



Cinqumila metri cubi di terra, roccia e detriti e una nube di polvere che ha travolto il paese. La frana che si è abbattuta sul comune di San Giacomo Filippo, in provincia di Sondrio, era stata annunciata dagli esperti che avevano già messo in guardia gli abitanti dai rischi dello smottamento. Non si registrano feriti, solo molta paura tra gli abitanti della zona che hanno udito il fortissimo fragore che ha preceduto la frana. Da giorni la strada statale 36 dello Spluga, in quel tratto, era totalmente inibita al traffico proprio a causa di questa minaccia.

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Deutsche Bank conferma licenziamenti, taglio di 7.000 posti di lavoro

Deutsche Bank ha annunciato oggi che ridurrà il suo organico sotto i 90mila dipendenti dai 97mila attuali nell’ambito di un vasto piano di ristrutturazione destinato a ridurre i costi. La banca tedesca ha precisato che taglierà il 25% del personale nelle attività di trading azionario senza precisare quali sedi verranno maggiormente coinvolte, ma aggiungendo che gran parte dei licenziamenti avverranno già quest’anno. L’annuncio conferma le indiscrezioni che erano circolate nelle scorse settimane. Con questa sforbiciata Deutsche Bank prevede di ridurre il suo debito e migliorare la redditività del gruppo dopo che nel primo trimestre dell’anno ha riportato un calo del 79% dell’utile netto.

Fonte

Melegatti, il giudice dichiara il fallimento

Ieri i lavoratori avevano fatto pubblicare un appello chiedendo di separare il giudizio sulle responsabilità degli amministratori dal futuro dell'azienda per la quale il fondo americano D.E. Shaw & C. aveva presentato un piano di salvataggio. Debiti oltre i 50 milioni di euro.

ROMA - Non ce l'ha fatta la Melegatti. La fabbrica di Verona, famosa per i suoi pandori è fallita. Il collegio del Tribunale di Verona presieduto da Giulia Rizzuto ha dichiarato oggi il fallimento della società e della controllata 'Nuova Marelli' di San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona. Si chiude così la tormentata vicenda della storica azienda dolciaria con sede a San Giovanni Lupatoto. Il Tribunale ha accolto l'istanza presentata venerdì dal pubblico ministero Alberto Sergio, constatata la pesante situazione debitoria di Melegatti. I dipendenti dell'azienda, tra diretti e lavoratori stagionali, sono 350.

I problemi di Melegatti erano iniziati prima di Natale. E a nulla è servita la solidarietà partita del web che invitava a mangiare Menegatti durante le festività. Le difficoltà dell’azienda dolciaria nonostante la solidarietà e e la disponibilità dei lavoratori, che hanno lavorato in fretta e furia per produrre un milione e mezzo di dolci sotto Natale, non sono però cessate. L’attività produttiva a gennaio s'è dunque fermata. In soccorso dello storico marchio sono accorsi prima il fondo maltese Abalone e il marchio trevigiano di caffè Hausbrandt. Nulla però si è concretizzato. E il collegio giudicante presieduto da Silvia Rizzuto ha rigettato l'ipotesi di una proroga per un'eventuale concordato, che avrebbe salvato Melegatti il suo marchio e anche garantito meglio i lavoratori.


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Spread, così consumatori e imprese rischiano di pagare il conto della politica insieme allo Stato

L'economista Daveri: "Se c'è un aumento di costi che riescono a scaricare sui clienti, le banche continuano a prestare. Se, invece, stabiliscono che non è un buon momento, allora ci potrebbe essere una restrizione del credito"
 
La crisi politica ha innescato un meccanismo a catena che mieterà le prime vittime nell’economia reale, fatta di imprese, banche e consumatori. “Con l’innalzamento dello spread è aumentato il costo per finanziarsi di aziende e istituti di credito”, spiega Francesco Daveri, professore di macroeconomia alla SDA Bocconi di Milano. “L’aumento dei tassi d’interesse che viene richiesto dagli investitori per comprare titoli pubblici italiani si riflette infatti anche sul settore privato: aziende e banche, che vogliono finanziarsi sul mercato, sono costrette ad aumentare i tassi a cui loro offrono le loro obbligazioni”, precisa Daveri. In pratica, se l’Italia è percepita come più rischiosa, gli investitori chiedono di guadagnare di più sui prestiti per compensare la maggiore probabilità di default. Così accade che, come spiega Daveri, “le imprese che vogliono finanziarsi per investire pagano un aggravio di costo d’interesse” e che “lo stesso accade anche per le banche che si rivolgono al mercato interbancario”.
Questo spiega in parte il motivo per cui gli investitori hanno deciso di disfarsi a piene mani delle azioni del settore bancario italiano in Borsa. Ma ci sono anche altre ragioni. “Innanzitutto gli istituti di credito hanno in pancia molti titoli pubblici. Quindi se per caso il mercato ritiene più probabile un default, allora questi titoli valgono di meno”, aggiunge. L’impatto di questa situazione sui bilanci bancari non è però prevedibile perché gli istituti di credito potrebbero “scaricare l’aggravio di costi sui clienti in vari modo magari facendo pagare di più i mutui o nascondendolo da qualche altra parte nei costi di gestione dei conti correnti”.

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Liegi, coltellate e spari in centro: uccisi un passante e due agenti. Ammazzato killer. “Era schedato per radicalizzazione”

Avvicinato da due agenti per un controllo di routine, Benjamin Herman le ha accoltellate e poi ha aperto il fuoco davanti al liceo Léonie de Waha. Uccise due poliziotte e un 22enne. Testimoni: "Ha urlato Allah Akbar". Feriti altri due militari, salvo un ostaggio. Indaga la procura antiterrorismo.
 
Prima le urla “Allah Akbar”, poi le poliziotte disarmate, le coltellate e gli spari. Ha fatto 3 morti, Benjamin Herman, prima di essere neutralizzato dagli agenti mentre teneva in ostaggio una donna. Non un perfetto sconosciuto per le forze dell’ordine, non solo per il suo continuo entrare-e-uscire dal carcere.

A differenza di quanto appreso in un primo momento, infatti, l’uomo era schedato dalla sicurezza di Stato dal 2017 in quanto sospettato di radicalizzazione. Lo riferisce la tv belga Rtbf citando fonti proprie. Nato nel 1987 e originario di Rochefort, secondo quanto precisato dalla procura, Herman aveva un permesso di uscita dalla prigione di qualche ora per un appuntamento per il suo reinserimento, ma non è mai rientrato.

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martedì 29 maggio 2018

FORTI PIOGGE al NORD-OVEST nella giornata di mercoledi 30? Le mappe...

Il nostro modello ci va pesante sul nord-ovest (e non solo) nella giornata di mercoledi 30

 

Abbiamo messo il punto di domanda in quanto molte elaborazioni risultano più morbide rispetto a quella che vi presentiamo in questa sede. Di conseguenza la previsione, pur essendo a breve termine, presenta ancora gradi di incertezza.

Secondo il nostro modello, nella giornata di mercoledi 30 maggio le regioni nord-occidentali potrebbero essere interessate da piogge intense e temporali.
La prima mappa mostra le precipitazioni imbastite dal modello nel lasso di tempo tra le 6 e le 12 di mercoledi 30 maggio.

Oltre al settore nord-occidentale sembra coinvolta anche la Toscana, unitamente alle zone interne dell'Italia centrale. L'estremo nord-est invece potrebbe essere addirittura saltato dai fenomeni; nessun fenomeno anche sulle due Isole maggiori e al meridione (a parte qualche piovasco all'interno).

Il piatto forte per le regioni nord-occidentali arriverebbe nel pomeriggio, segnatamente su basso Piemonte e Liguria centro-occidentale (specie i versanti interni). Queste zone potrebbero avere un discreto carico d'acqua (seconda mappa).
Le altre zone sembrano interessate meno, con piovaschi locali solo sui settori alpini e nelle aree interne dell'Italia centrale.

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Quanto CALDO farà nel week-end?

lunedì 28 maggio 2018

Cottarelli: per realizzare contratto M5S-Lega mancano coperture fino a 125 miliardi

Mancano le coperture per realizzare le misure previste dal programma di governo M5S-Lega: da 108, 7 miliardi di euro (nella migliore delle ipotesi) a 125,7, nella peggiore. È quanto emerge da una tabella pubblicata sulla pagina Facebook dell’Osservatorio conti pubblici dell’università Cattolica di Milano, guidato dall’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli.

Lo squilibrio tra le misure espansive e le coperture previste
È stato calcolato il costo delle misure contenute nel contratto, insieme alle entrate che deriverebbero dalle misure indicate per le coperture. Da una parte le soluzioni proposte o, come vengono definite nella tabella, le “misure espansive”: introduzione flat tax Irpef (costo 50 miliardi); sterilizzazione delle clausole di salvaguardia (12,5 miliardi); eliminazione delle accise sulla benzina (6 miliardi); reddito e pensioni di cittadinanza (17).


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Nubifragi in Lombardia: situazione critica in Val Serina, esonda torrente

Come previsto infiltrazioni d'aria più fresca e quindi instabile sulle regioni del Nord stanno apportando dei temporali nelle ultime ore anche di forte intensità. I fenomeni si sono accaniti soprattutto sulla Lombardia, in particolare sulle zone montuose e alte pianure.

Un nubifragio, con oltre 60-70 mm di pioggia caduti in poco tempo, si è verificato in Val Serina, nella provincia di Bergamo. Un torrente è esondato poco fa nella zona di Algua: i detriti hanno invaso la strada impedendo il regolare transito dei veicoli. La zona è la stessa dove 2 anni fa si aprì una voragine che portò alla chiusura della strada per qualche mese per permettere i lavori di ripristino. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per aiutare gli automobilisti a liberare alcune auto, intrappolate da acqua e fango. 

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Ultime ore:
 
BERGAMO: stamane intorno alle 6.30 si è scatenato un nubifragio sulla città di Bergamo e anche in altre zone della provincia. Nel tardo pomeriggio di domenica 27 maggio era toccato alle valli, con frani e danni alle strade.


Al nord entro sera ritorno dei TEMPORALI, variabile al centro, sole e caldo al sud

 

MODELLO EUROPEO: stabilità estiva in lista di attesa

Mattarella sotto accusa

Mattarella sotto accusa | M5s e Fdi evocano impeachment | Art. 90 Costituzione | Impeachment, come funziona la messa in stato d'accusa
M5s e Fratelli d'Italia evocano l'impeachment. Toni da guerra civile. Salvini: "L'Italia è un paese a democrazia limitata". Ma come funziona la "messa in stato di accusa"? Una gogna che si è verificata solo due volte ma mai portata avanti

 


Mattarella sotto accusa | M5s e Fdi evocano impeachment | Art. 90 Costituzione | Impeachment, come funziona la messa in stato d'accusa
Dopo il no a Paolo Savona, è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a finire sul banco degli imputati. Durissime le accuse che piovono da Lega, M5s e Fratelli d'Italia.  "Penso che oggi sia accaduta una cosa gravissima" ha detto su La7 Giorgio Meloni, la prima a chiedere esplicitamente l'impeachment per il Capo dello Stato.
 
 Mattarella sotto accusa | M5s e Fdi evocano impeachment | Art. 90 Costituzione | Impeachment, come funziona la messa in stato d'accusa
Cottarelli convocato al Quirinale: chi è l'economista anti deficit 
 
  Mattarella sotto accusa | M5s e Fdi evocano impeachment | Art. 90 Costituzione | Impeachment, come funziona la messa in stato d'accusa
"Ritengo che il presidente Mattarella non avesse alcun appiglio costituzionale per rifiutare un ministro perché non ne condivide le idee. (...) Penso che Mattarella abbia fatto una cosa che va molto oltre le sue prerogative".
Secondo Meloni, il capo dello Stato "sta subendo pressioni da parte di interessi di nazioni straniere, e questo significa che c'è un problema. Io l'ho detto (...) chiederemo al Parlamento di mettere in stato di accusa il Presidente della Repubblica per alto tradimento ai sensi dell'articolo 90 della Costituzione".




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  Mattarella sotto accusa | M5s e Fdi evocano impeachment | Art. 90 Costituzione | Impeachment, come funziona la messa in stato d'accusaI toni sono ormai da guerra civile. A nulla è servito il messaggio del Capo dello Stato, che ha cercato di spiegare le motivazioni del no a Savona: salvaguardare i risparmi degli italiani, stroncare sul nascere qualsiasi velleità di uscire dalla moneta unica. 
Continua “

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“Ecco la mia Europa…”. Ora parla il professor Savona

Bugiardi 

 

 

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domenica 27 maggio 2018

I 5 Stelle non lo vogliono, la Lega chiede di cambiare il progetto: il Terzo valico diventa un caso

PIERO BOTTINO
I 5 Stelle non lo vogliono e la Lega vuole cambiare il progetto. Si annuncia dura la vita del Terzo valico con il governo giallo-verde. Per adesso sono solo parole, ma prima o poi una decisione in merito alla grande opera si dovrà pur prenderla. Quale sarà?

Sulla posizione dei «grillini», accusati di tradimento dai No Tav, si è già scritto e detto. Non ci sono riferimenti al Terzo valico nel «contratto» di governo, ma gli esponenti locali del movimento - i gruppi di Alessandria, Tortona, Novi, nonché la senatrice Susy Matrisciano, il consigliere regionale Paolo Mighetti e l’europarlamentare Tiziana Beghin - sono stati chiari: «Tutte le grandi opere dovranno passare il vaglio di nuove e serie analisi costi benefici. Il progetto Terzo valico così com’è non potrà mai superare la prova e per questo, appena nominato il nuovo ministro, porteremo alla sua attenzione tutte le criticità evidenziate in questi anni».

Una di queste criticità adesso è nel mirino anche del segretario regionale della Lega, l’alessandrino Riccardo Molinari: è l’eliminazione dello «shunt», cioè della deviazione per evitare che i treni attraversino Novi. «Farli passare lì - dice - causerebbe un impatto devastante. Non solo, aumenterebbe esponenzialmente l’inquinamento acustico e atmosferico della città e si creerebbero numerosi disagi per l’interruzione della viabilità. I cittadini sono preoccupati: la linea senza variante rischia di essere un boomerang negativo per la popolazione. Chiediamo al governo di riconsiderare il progetto, provvedendo al finanziamento dello shunt».

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Tragedia a Roma, giù dal cavalcavia dell’A24 due gemelli

Le notizie sono ancora poche e frammentarie. Il dramma è avvenuto lungo l’autostrada A24 Roma-L’Aquila, all’altezza del chilometro 12,700 dopo lo svincolo di Tivoli in provincia di Roma. In quello che a tutti gli effetti sembra un duplice suicidio, due fratelli gemelli di 55 anni si sarebbero buttati giù dal cavalcavia e avrebbero trovato la morte sul colpo.

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sabato 26 maggio 2018

Prato, uccide l’ex fidanzata e poi si toglie la vita

Colpi di pistola all’alba: la donna e il giovane (di 25 anni) trovati morti in auto a San Miniato

Ha ucciso l’ex fidanzata, Elisa Amato di 30 anni, a colpi di pistola e poi si è tolto la vita. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane - Federico Zini, 25 anni, di San Miniato - ha aspettato la ragazza sotto casa di lei a Galciana, frazione di Prato. Intorno alle 3,30, al culmine di una lite per strada le ha sparato: alcuni testimoni parlano di avere sentito tre colpi. Poi l’ha trascinata sulla stessa auto della ragazza e si è diretto verso San Miniato: in un parcheggio in località Gargozzi il giovane si è tolto la vita, probabilmente con la stessa pistola. I due cadaveri sono stati trovati nell’auto intorno alle 9. 

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