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giovedì 31 maggio 2018

La cascata diventa un incubo e inghiotte il sogno di Artur

Brasiliano, 21 anni, affoga ad Almese per girare il video di un provino


Cristina Insalaco
Almese (TO)

La Goja del Pis non è un posto casuale, ha un fascino unico e Artur Cacciolari , 21 anni nato In Brasile ma diventato italiano per via della sua scelta di vita e delle radici, ieri non era lì per caso. Voleva girare un video speciale da mandare alla Compagnia di Franco Dragone, uno dei primi grandi coreografi del circo, uno dei creatori del Cirque du Soleil.

Per Artur era l’occasione della vita, per la prima volta aveva interrotto le sue mille collaborazioni sul palcoscenico, sapeva che con una compagnia che passa senza fatica dal Caesar’s Palace di Las Vegas al Lido di Parigi, avrebbe coronato il suo sogno. Così quando il cielo si è fatto scuro non ha mollato, forse ha pensato che lo scenario diventava ancora più suggestivo. Ha perso l’equilibrio ed è caduto nell’acqua, forse ha battuto la testa. Il verdetto arriverà dall’autopsia ma non ha grande importanza saper come Artur è morto.

Il talentuoso artista era stato scovato in Brasile dalle selezioni internazionali organizzate da quei cercatori di stelle nascenti che sono quelli della compagnia Cirko Vertigo. A Grugliasco si era formato e aveva trovato una nuova casa cominciando l’iter per diventare italiano. La famiglia era lontana e Artur era il leader di un gruppo di atleti-artisti brasiliani. Il Cirko Vertigo - che aveva lasciato da un paio d’anni - lo aveva scelto tra i protagonisti dello spettacolo in piazza San Carlo in occasione della penultima Stratorino.

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