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venerdì 24 maggio 2019

Di Maio si gioca le ultime cartucce contro Salvini: "sui rimpatri Gentiloni ha fatto meglio"

Ospite a Pomeriggio Cinque, il leader dei cinque stelle attacca il suo alleato di governo: "stiamo giocando a poliziotto buono e poliziotto cattivo"


Alle battute finali della campagna elettorale per le europee, Luigi Di Maio è alla canna del gas e attacca Salvini con tutte le cartucce che ha. Addirittura, ospite a Pomeriggio 5, il leader dei cinque stelle ha affermato che "gli fa male sapere che il governo Gentiloni ha fatto meglio di noi sui rimpatri" attaccando direttamente il suo amico/nemico al governo. 
"Stiamo giocando a poliziotto buono e a quello cattivo. Mentre Salvini dice 'per me il governo deve andare avanti' Giorgetti dice 'buttiamo giù tutto'. Ma è una questione di trasparenza. A me sembra che la Lega stia chiedendo il voto per dire 'vogliamo più forza per buttare giù questo governo'" ha affermato Di Maio. 


"Il governo esiste e continua a portare avanti provvedimenti importanti", ha affermato Di Maio sottolineando "il taglio di 345 parlamentari della Repubblica che ad agosto sarà legge". In merito alla durata dell'esecutivo anche dopo le elezioni europee, il vicepremier ha mandato una frecciata ai colleghi di governo: "Io garantisco per M5s che il governo per noi deve andare avanti, mi aspetto da lunedì alcune posizioni più ragionevoli dalla Lega", ha detto. 
Sempre riferendosi al Carroccio e alle polemiche con il M5s, Di Maio ha sottolineato che "quando la Lega è in difficoltà comincia a litigare con Virginia Raggi.


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Salvini dormiva ancora e 59 migranti riescono a sbarcare all'alba a Lampedusa

Arriva la proposta di legge per sciogliere Casapound e Forza Nuova

Il deputato genovese Luca Pastorino ha depositato due proposte di legge che prevedono lo scioglimento delle due organizzazioni fasciste e la creazione di un osservatorio antifascista sul web

In un paese civile, organizzazioni palesemente fasciste come Casapound e Forza Nuova sarebbero già chiuse o forse non sarebbero mai esistite. Ma siamo nell'Italietta del neofascismo, dove viene fatta la legge e subito è trovato l'inganno, dove il Ministro dell'Interno coi fascisti ci va a cena e compra i suoi giubbotti ai rivenditori di fiducia dell'ultradestra. Quindi doventa necessario ribadire l'ovvio, anche per sollecitare il cosiddetto antifascismo dei camerieri a cinque stelle, onesti a parole ma poco nei fatti. 
Luca Pastorino, deputato genovese di Liberi e Uguali, ad autunno ha depositato due proposte di legge, la cui prima mira allo scioglimento di Casapound e Forza Nuova in quanto movimenti contrari alla già esistente legge Scelba, ossia la cosiddetta 'apologia di fascismo' che prevede lo scioglimento di qualsiasi associazione, movimento o comunque  di un gruppo di persone non inferiore a cinque che persegua finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista o rivolgendo la sua attività all'esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del fascismo o compiendo manifestazioni di carattere fascista. 
La seconda proposta, prevede l'istituzione di un osservatorio nazionale web che mini fin dai primi passi la costituzione di nuove realtà di stampo neofascista e neonazista. 
"Avevo già percepito mesi fa che il clima si stava surriscaldando per i toni usati da Salvini - afferma il parlamentare ed ex candidato alla presidenza della Regione Liguria - nell'ultimo periodo abbiamo assistito a una vera e propria escalation di toni, manifestazioni e contro-manifestazioni. Genova oggi ne è un esempio lampante". 


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Sciopero clima: il Vaticano, i leader ascoltino il grido dei giovani

Migliaia di studenti in piazza in tutta Italia

CITTA' DEL VATICANO - "Negli ultimi mesi, i giovani sono diventati sempre più espliciti, come si rileva, ad esempio, negli imponenti 'scioperi per l'ambiente'. La loro frustrazione e rabbia verso la nostra generazione è palese. Rischiamo di finire per derubarli del loro futuro". Lo scrive il card. Peter Turkson, Prefetto del dicastero per lo Sviluppo umano integrale. "Bisogna fare appello ai leader politici ad essere molto più coraggiosi e ad ascoltare il grido drammatico che si leva dalla comunità scientifica e dal movimento dei giovani per il clima", aggiunge.
Al via a Roma il corteo dei giovani per il clima"Cambiamo il sistema non il clima". E' lo slogan dello striscione che apre il corteo dei giovani a Roma che scioperano per il clima. Al grido "Non c'è un pianeta B" i ragazzi di varie età, espongono numerosi cartelli in cui chiedono ad esempio "Don't be Toxic Thank you" oppure dicono che "se il pianeta fosse una banca l'avreste già salvata" contestando così il governo che non è determinato sulle questioni ambientali.
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Esperti, altra possibile estate di eventi estremi


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Brexit, May annuncia le dimissioni per il 7 giugno

Dalla guida del partito e successivamente da Downing Street

La premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni da leader del partito conservatore per il 7 giugno esprimendo "rammarico" per non essere riuscita ad attuare la Brexit e affidandone la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle come primo ministro a Downing Street.
May conclude in lacrime il discorso: "Ho servito il Paese che amo", ha rivendicato la premier prima di girarsi e di rientrare attraverso il portoncino al numero 10.
"Ho fatto del mio meglio, purtroppo non sono riuscita a far passare" la ratifica della Brexit, malgrado ci abbia "provato tre volte", ha detto May nell'annunciare la sua uscita di scena, invitando chi le succederà alla guida dei Tory e del governo a portare a termine l'uscita dall'Ue ma anche a non considerare il compromesso una parola sporca. La premier britannica ha rivendicato quindi la politica di "un Partito Conservatore patriottico", che nella sua visione deve continuare a mirare a "unire la nazione" e a ridurre anche le ingiustizie sociali, predicando "scurezza, libertà e opportunità".
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“Le tasse sulle tasse” che alleggeriscono le tasche di alessandrini e piemontesi

Le imposte occulte colpiscono soprattutto i piemontesi. La provincia di Alessandria è tra le top 50

ALESSANDRIA – Ogni giorno ci lamentiamo delle spese e delle tasse. Un carico sempre più pesante aggravato dal fatto che esistono anche delle “tasse occulte“. Lo spiega la Uil che ha analizzato la situazione scoprendo come ogni anno i cittadini diano a Regioni e Province 4,9 miliardi in tutto per colpa delle “tasse sulle tasse“. Gli ulteriori balzelli che spillano soldi ai contribuenti si chiamano Arisgam, Irba, Tefa, Ipt, Imposta RC Auto.
L’Asigram è una Addizionale Regionale sul consumo del gas metano sia per usi domestici che per usi industriali istituita nel 1990. L’Irba è l’acronimo che identifica l’Imposta Regionale sulla Benzina per Autotrazione anche questa in vigore dal 1990 e attiva in sette regioni, tra cui il Piemonte. C’è poi l’Imposta Provinciale di trascrizione iscrizione e annotazione di veicoli. Si tratta dell’Ipt tariffa che fino a 53 Kilowatt è fissa, pari a 150,81 euro. Al di sopra si pagano 3,51 euro per ogni kilowatt aggiuntivo. Ogni Provincia può deliberare l’aumento della tariffe dell’imposta fino a un massimo del 30% e la Provincia di Alessandria figura tra quelle con la maggiorazione del 30%. C’è poi l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile dei veicoli.
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Torino, ragazza di 19 anni investita da un pirata della strada: parto d'urgenza, grave la neonata

Il parto era programmato per la fine di giugno. Ma Sofia è nata oggi pomeriggio, intorno alle 16, con un cesareo d'urgenza all'ospedale Cto di Torino, dove la mamma è arrivata dopo essere stata investita da un pirata della strada che è fuggito. L'incidente a Orbassano, mentre attraversava sulle strisce pedonali dopo aver fatto la spesa al supermercato. Nello schianto ha riportato la frattura di una clavicola, ma a preoccupare i sanitari sono soprattutto le condizioni della neonata, ricoverata in terapia intensiva.

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Bimbo ucciso in casa, il padre: «L'ho picchiato, l'ho visto morto». Due ore dopo la telefonata al 112



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Europee: 5 impresentabili tra cui Berlusconi e Tatarella

Valutazione Antimafia. Quattro candidati con FI e uno Casapound


Sono cinque i cosiddetti 'impresentabili', secondo la Commissione parlamentare antimafia, alle elezioni Europee di domenica prossima: uno è candidato con Casapound e gli altri con Forza Italia. Tra questi ultimi, Silvio Berlusconi e Pietro Tatarella. Secondo il codice di autoregolamentazione le candidature non conformi, che riguardano soggetti rinviati a giudizio o con dibattimento in corso, sono - per Forza Italia - quella di Silvio Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari e con dibattimento in corso al tribunale di Roma e Milano; Giovanni Paolo Bernini, condannato a marzo da Corte del tribunale di Bologna per corruzione e per atto contrario a doveri ufficio e prescrizione per induzione indebita a dare i promettere utilità; Salvatore Cicu, imputato per riciclaggio e con dibattimento in corso. Diversa è la situazione di Pietro Tatarella, in carcere e coinvolto nell'inchiesta sulle tangenti a Milano. Quest'ultimo ha fatto ricorso al tribunale del Riesame ed è in attesa dell'esito. Per questo è definito 'sub iudice' dalla commissione Antimafia. Emanuela Florino, di Casapound Italia, è invece imputata per associazioni sovversive e banda armata e con dibattimento in corso.

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Al via una LUNGA fase INSTABILE: che maggio!

L'Italia preda dei temporali e ostaggio di un canale depressionario che rimarrà stazionario sino alla fine di maggio. Anche un affondo artico su mezza Europa previsto tra martedì 28 e mercoledì 29 con riflessi anche sull'Italia.


SITUAZIONE: la pressione sull'Italia è in graduale diminuzione; si andrà infatti nuovamente scavando nelle prossime ore un canale depressionario che accentuerà l'instabilità atmosferica a partire dal pomeriggio-sera odierno, come mostra la mappa delle precipitazioni prevista per oggi dal nostro modello, fenomeni soprattutto su Alpi ed Appennino, ma possibili anche in Valpadana verso sera:



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Ultimi aggiornamenti: 
FINE MESE piovoso soprattutto al nord e al centro. Ecco le 10 città che accumuleranno più pioggia tra martedi 28 e giovedì 30 maggio

Consumi, rispetto al 2011 persi 60 miliardi di spesa

Negli ultimi otto anni il mercato interno italiano ha perso 60 miliardi di euro di spesa. È il dato allarmante sui consumi esposto oggi da Confesercenti in occasione della presentazione del Rapporto su consumi e
commercio – L’Italia che non cresce, realizzato da Cer in collaborazione con
l’associazione di categoria. In particolare, dall’analisi è emerso che nel 2018 la spesa media annuale in termini reali è stata d 28.251 euro a famiglia: 2.530 euro in meno rispetto al 2011 (-8,2%).


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Confesercenti: "Spesa in calo, -2.530 euro a famiglia dal 2011"

Inps: Cassa integrazione in aumento, + 30,5% rispetto al 2018

Le richieste di Cig ad aprile hanno toccato quota 25,4 milioni; boom di Cigs e solidarietà, salite a +79,3% su mese e + 78% su anno


(Teleborsa) - Nel mese di aprile 2019 sono salite le richieste di cassa integrazione, raggiungendo quota 25,4 milioni, con un aumento del 16% su marzo e 30,5% rispetto allo stesso mese del 2018 quando furono 19,4 milioni. È il dato che emerge dall'aggiornamento effettuato dall'Inps sulla CIG.

Nei primi 4 mesi dell'anno sono stati chieste 91.295.843 di ore di cassa integrazione: in dettaglio sono state autorizzate 7,4 milioni di ore di Cig ordinaria, con una variazione tendenziale di -18% e un calo ancora più forte congiunturale, -37,1% rispetto a marzo 2019.

In calo anche gli interventi in deroga che ad aprile 2019 sono stati pari a circa 20mila ore autorizzate, registrando un calo del 93,6% rispetto ad aprile 2018, mese nel quale erano state autorizzate 0,3 milioni di ore, mentre la variazione congiunturale ha visto un aumento del 68,5% rispetto a marzo.

Boom invece per la Cassa integrazione straordinaria: il numero di ore autorizzate ad aprile 2019 è stato pari a 17,9 milioni, di cui 4,3 milioni per solidarietà, con un aumento del 78,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente quando furono 10,1 milioni le ore autorizzate.

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Comizio di Casapound a Genova: scontri e cariche alla contromanifestazione. Sei feriti e due fermati

In piazza mille antifascisti




Genova - Cariche, lacrimogeni, sei feriti e due fermati nel centro di Genova per gli scontri tra la polizia e gli antifascisti. Tutto è accaduto per un comizio con il quale Casapound ha chiuso la campagna elettorale per le Europee del candidato Marco Mori. Piazza Marsala, luogo scelto dalla forza di estrema destra per il comizio, era stata blindata dalla polizia.
Intorno alla piazza due manifestazioni che hanno richiamato oltre mille persone: una parte si è fermata davanti alla prefettura, altri sono arrivati a piazza Corvetto.
Ne è seguito un pomeriggio di tensioni e scontri con 6 feriti tra cui un giornalista di Repubblica e due fermati. Poi la decisione degli antifascisti di spostarsi in corteo fin sotto la questura per chiedere il rilascio dei due fermati.
Poco prima delle 22 il corteo si è sciolto. Ma la protesta riprenderà venerdì, alle 9, davanti al tribunale dove i due manifestanti verranno processati per direttissima.
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giovedì 23 maggio 2019

Roma, individuato il ladro che rubò portafogli a ciclista morto

Il responsabile del furto del portafogli del ciclista morto a Roma è stato individuato grazie all'ausilio delle telecamere

È stato individuato il responsabile del furto del portafogli della vittima dell’incidente mortale avvenuto nel pomeriggio di venerdì 17 maggio sulla via Tiburtina a Roma.
Il furto del portafogli dell’uomo travolto e ucciso da un tir mentre era in sella alla sua bicicletta, come riporta l'”Ansa”, è stato commesso da un cinquantenne, italiano, fermato a Guidonia dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale.
La sua identificazione è arrivata al termine di una complessa attività di indagine, tramite la visione di oltre 20 telecamere presenti nella zona attorno alla banca in cui lo sciacallo ha prelevato 500 euro con il bancomat del 54enne morto nell’incidente.
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Pensioni tagliate a 5,6 milioni d’italiani per ripagare il reddito di cittadinanza

La manovra colpirà 5,6 milioni di italian i. Per i pensionati scatta, infatti, il mese prossimo il conguaglio (in questo caso unico) conseguente al taglio della rivalutazione annuale degli assegni per il 2019, previsto dall’ultima legge di bilancio, per le pensioni superiori a tre volte il minimo (1.522 euro lordi al mese) e applicato a partire da aprile. Sul prossimo cedolino, quindi, viene recuperata la differenza relativa ai tre mesi precedenti, gennaio-marzo 2019.
Sempre a giugno parte il taglio sulle pensioni d’oro, anch’esso previsto dalla legge di bilancio, per i trattamenti pensionistici superiori a 100 mila euro lordi annui a decorrere dal primo gennaio 2019 e per cinque anni (riguarderà solo 26mila persone). Trattamenti che vengono ridotti di un’aliquota percentuale in proporzione agli importi. Cinque le fasce: la riduzione parte dal 15% per la quota di importo da 100 mila a 130 mila euro; è del 25% per la quota da 130 mila a 200 mila euro; del 30% da 200 mila a 350 mila euro; del 35% da 350 mila a 500 mila euro; fino ad arrivare al 40% oltre i 500 mila euro. Il via a questi tagli sarà accompagnato dal conguaglio per il periodo gennaio-maggio, che sarà fatto in tre rate: la prima a giugno, appunto, la seconda a luglio e la terza ad agosto. In manovra dall’intervento sulle pensioni superiori ai 100 mila euro è stato previsto un risparmio di 76 milioni di euro nel 2019, 80 milioni nel 2020 e 83 milioni nel 2021.
Dal solo conguaglio di perequazione sui tre mesi, invece, lo Spi-Cgil calcola che saranno recuperati 100 milioni di euro.


Capaci, 27 anni dalla strage in cui morirono Falcone, la moglie e tre agenti.

Nell'esplosione sull'autostrada tra l'aeroporto di Punta Raisi e Palermo, oltre al magistrato, persero la vita pure la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Per l'attentato condannati, tra gli altri, i boss Riina e Provenzano (a cura di Francesco Sicilia)



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23 maggio – Oggi ricordiamo anche Francesca Morvillo, moglie di Falcone, la prima e unica Magistrata a essere assassinata dalla mafia

mercoledì 22 maggio 2019

Sfida tra Lactalis e Granarolo per il colosso del Parmigiano reggiano

Il colosso alimentare francese Lactalis punta a rilevare il gruppo Nuova Castelli, principale esportatore italiano di parmigiano reggiano. La nuova mossa della multinazionale della famiglia Besnier, che in Italia detiene già Parmalat, scalata nel 2011, arriva un po’ a sorpresa: Lactalis avrebbe secondo le indiscrezioni mostrato il suo interesse all’interno del processo in corso da alcuni mesi e gestito da Rothschild, per l’individuazione di nuovi parter azionari per il gruppo Nuova Castelli. Da inizio anno il socio di controllo di Nuova Castelli, il fondo britannico Charterhouse, sta studiando infatti l’ingresso di un partner finanziario nella compagine tramite un aumento di capitale da 40-50 milioni: il dossier sarebbe stato esaminato dunque da fondi come Capvest, Oxy Capital e QuattroR.

(...)
Nel 2018 la società ha avuto invece un giro d’affari di 460 milioni, con 27 milioni di ebitda e 190 milioni debito, di cui però 100 milioni garantiti alle banche con forme di parmigiano reggiano. Tra i principali bacini commerciali del gruppo ci sono la Francia, la Gran Bretagna, la Russia e la Germania. I prodotti dell’azienda variano dal parmigiano reggiano Dop, al grana padano, fino al gorgonzola, al taleggio, alla mozzarella di bufala campana e al pecorino toscano.
L’acquisizione (dopo Galbani, Vallelata e Parmalat) permetterebbe a Lactalis di fare un altro passo avanti sul mercato italiano, dove già detiene un terzo del settore lattiero-caseario, il secondo più importante dopo quello transalpino.

Tria vuole sacrificare gli 80 euro per salvare i conti pubblici. I timori sul giudizio Ue a giugno

Il ministro dell’Economia punta a recuperare 14 miliardi per evitare gli aumenti dell’Iva. Nel 2020 previsti 3-4 miliardi di euro di minori spese per pensioni e reddito di cittadinanza

ROMA
Il governo cadrà davvero il giorno dopo le elezioni? Il resoconto del Consiglio dei ministri di lunedì notte ci offre una narrazione diversa dalle urla della campagna elettorale: tre nomine cruciali (Inps, Ragioneria, Guardia di Finanza), nove minori, quattro spostamenti di prefetti. Stessa cosa si può dire per l’attivismo mediatico di Giovanni Tria, che ieri ha adombrato l’abolizione del bonus Renzi da 80 euro a partire dal 2020. Più che l’influente ministro di un governo al capolinea si è mostrato nuovamente garante di una nazione che rischia grosso.
Per riepilogare: lo spread coi Bund tedeschi si è stabilizzato attorno ai 270 punti base, cento in più di un anno fa, il doppio del livello a cui era stato lasciato dal governo Gentiloni. Siamo a ottanta punti dallo spread che pagano i titoli greci, tuttora i più rischiosi dell’area euro. Il Pil quest’anno crescerà di uno striminzito +0,1 per cento, con conseguenze nefaste sul debito. Nonostante questo, sulla testa degli italiani incombono due aumenti dell’Iva da oltre cinquanta miliardi nei prossimi diciotto mesi; senza coperture alternative, il primo gennaio dovranno essere onorati i primi ventitré.Con sprezzo del pericolo, Matteo Salvini e Luigi Di Maio promettono di tutto: tassa piatta, aiuti alle famiglie numerose, allargamento del reddito di cittadinanza. In fondo la promessa del leader leghista di sforare il tre per cento nel rapporto deficit-Pil è la più veritiera delle ipotesi, purtroppo i mercati la giudicano una prospettiva infausta. L’iceberg è sotto gli occhi di tutti, ma sul Titanic Italia si continua a ballare.
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Scontro a distanza Tria-Di Maio sul decreto famiglia

Ad Acqui il primo raduno di bici elettriche e un itinerario per e-bike di 37 km

Un progetto turistico al quale Palazzo Levi vuole abbinare l’enogastronomia

ACQUI TERME
Ad Acqui è diventato un imperativo, per il Comune e anche per gli albergatori: emanciparsi dal solo turismo termale, vista la crisi del settore, e puntare su altro per attrarre visitatori. Nasce così il primo dei vari percorsi per appassionati di bicicletta allo studio di Palazzo Levi, un circuito di 37 chilometri battezzato «Bike Tasting» con partenza e arrivo da piazza Levi e che toccherà Strevi, Ricaldone, Alice e centri dell’Astigiano per portare i turisti a scoprire le vigne, i paesaggi (con sosta per foto e selfie alle Grandi Panchine), le cantine a portata di pedale.
Viste le pendenze, però, l’itinerario è concepito soprattutto per l’utilizzo delle «e-bike», le bici elettriche, che consentiranno di godersi la gita anche a chi viene definito «diversamente ginnico». Accanto a cantine, ristoranti e attività che si trovano sul percorso, sono state quindi coinvolte nel progetto le tre aziende locali che si occupano di noleggiare le speciali biciclette - Ebike-Acqui Terme, La bicicletteria e la Cicli 53x12 – per un totale di 25 e-bike a disposizione.
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Scavano per la posa dei cavi e bucano 2 Km di acquedotto in Val Borbera

Forate le condutture sotto la strada provinciale, Gestioni Acqua ha bypassato il tubo per garantire comunque la fornitura, danni per centinaia di migliaia di euro

NOVI LIGURE
Hanno bucato almeno 2 chilometri di acquedotto durante la posa di cavi elettrici e per la fibra ottica rischiando di mettere in crisi l’approvvigionamento idrico di buona parte del Novese. È accaduto in alta Val Borbera. Una ditta che sta eseguendo lavori per conto di Enel ha trivellato più volte l’acquedotto lungo la provinciale 140 della Val Borbera, nei Comuni di Albera Ligure e Cabella Ligure.
La condotta porta acqua nelle case non solo nei due paesi ma anche di Rocchetta Ligure, Cantalupo Ligure, Borghetto di Borbera, Vignole Borbera, Stazzano, Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Novi Ligure e Gavi, in quantità differenti.
Gestione Acqua ha accertato una serie di rotture nell’acquedotto valborberino sin da venerdì e sabato e ha scoperto che i danni sono stati causati dalle operazioni messe in atto dalla ditta.
«Attualmente - ha scritto Gestione Acqua in un post su Facebook - il sistema idrico è gestito in condizioni d’emergenza ricorrendo ad alimentazioni straordinarie che hanno evitato disservizi all’utenza. Ci scusiamo per il disagio».
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Pensioni, a giugno conguaglio e taglio pensioni d’oro

A giugno scatterà il conguaglio conseguente al taglio della rivalutazione annuale delle pensioni per il 2019, previsto dall’ultima legge di bilancio per i trattamenti sopra tre volte il minimo (1.522 euro al mese) e applicato da aprile.
Lo indica l’Inps, in un messaggio pubblicato sul sito.
“Nel mese di giugno 2019 viene recuperata la differenza relativa al periodo gennaio-marzo 2019”, si legge.

martedì 21 maggio 2019

Con il cuore trapassato da una freccia di 30 cm, salvato in ospedale

Alle Molinette di Torino


E' arrivato in sala operatoria con una freccia di oltre 30 centimetri che gli trapassava il ventricolo sinistro, la più importante delle camere cardiache, e un polmone. Un 47 enne residente in un comune della cintura di Aosta, è stato salvato, con un intervento considerato eccezionale, alla Cardiochirurga dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. L'intervento di estrazione del dardo e di cura delle lesioni cardio-polmonari è perfettamente riuscito. Ancora da chiarire le cause dell'accaduto.
Secondo quanto si è appreso, il dardo è stato scagliato da una balestra che l'uomo stava armeggiando. Probabilmente si è trattato di un incidente ma non si esclude l'ipotesi del tentato suicidio. Trasportato in condizioni disperate all'ospedale di Aosta, il 47enne è stato trasferito alle Molinette di Torino in elicottero con un servizio coordinato dalla centrale operativa del 118 piemontese. Il paziente, che è sempre rimasto sveglio prima dell'intervento, è stato preso in cura dall'equipe di Cardiochirurgia universitaria diretta dal professor Mauro Rinaldi che, preventivamente allertata, ha condotto l'operazione salvavita. La rimozione immediata del dardo - spiegano i medici - avrebbe potuto innescare un'emorragia incontrollabile. 
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Torna libera Deborah dopo la morte del padre violento

Accusa derubricata in eccesso colposo di legittima difesa, la ragazza ha sferrato un colpo fatale

Torna libera Deborah Sciacquatori, 19 anni, che domenica scorsa a Monterotondo, vicino a Roma, ha sferrato un colpo fatale al padre, poi morto, che da tempo vessava la famiglia con violenze e aggressioni. La Procura di Tivoli ha firmato il decreto di remissione in libertà. Deborah era ai domiciliari: l'accusa nei suoi confronti è stata derubricata da omicidio volontario in eccesso colposo di legittima difesa.

"Al momento la ragazza è indagata per eccesso colposo di legittima difesa, ma non è escluso che, nelle prossime 2 settimane, si possa chiedere al gip l'archiviazione perché la ragazza, allo stato degli atti a nostra conoscenza, ha agito per difendersi". A dirlo il Procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto.

"Papà fermati, non fare più niente". Prima di colpirlo e ucciderlo Deborah Sciacquatori aveva scongiurato e implorato l'uomo di fermarsi. Un tentativo disperato quanto vano. Le parole della 19enne sono confermate dal procuratore di Tivoli e riferite da alcuni testimoni.

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Incedio a Mirandola, arrestato un giovane. Due donne morte

Due feriti gravi e 16 intossicati, rogo di natura dolosa


È in stato di arresto il giovane nordafricano preso questa notte dai carabinieri di Carpi ritenuto responsabile di aver incendiato gli uffici della polizia municipale di Mirandola. Il ragazzo, che annovera numerosi precedenti e che, da ultimo, è stato colpito da ordine di espulsione, èstato arrestato con le accuse di furto aggravato, danneggiamento a seguito di incendio e morte come conseguenza di altro delitto.
Nel rogo sono morte due persone, un'anziana di 84 anni e la sua badante di 74 anni,  due feriti gravi e 16 intossicati. L'incendio, sviluppatosi negli uffici della polizia locale, ha provocato un'esplosione che ha coinvolto un appartamento adiacente, al primo piano, dove sono morte le due persone. 
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Migranti, il balletto delle cifre. Salvini dice di aver fatto diminuire le morti, ma i dati dimostrano il contrario

Il vicepremier: "Nel 2019 solo due morti in mare"


ROMA. Due per Salvini, 402 per l'Unhcr, 307 per l'Oim. Basterebbe questa discrasia tra cifre a capire che i morti in mare nel Mediterraneo sono un numero imprecisato. Semplicemente perché non si possono contare con i corpi recuperati. Nel mare senza soccorsi e senza occhi ormai da mesi, i gommoni e i barconi vanno giù molto spesso senza testimoni e nessuno sa quanti scompaiono. L'unica indicazione è quella che arriva dagli eventuali superstiti dei naufragi, gli unici in grado di dire quanti erano a bordo delle imbarcazioni affondate.

Messo all'angolo dallo sbarco dei migranti della Sea Watch a Lampedusa nonostante il suo divieto, il ministro dell'Interno prova a rilanciare gli unici numeri che "danno ragione al Salvini buon cristiano" dice, e che gli servono per giustificare la sua politica e ripete il solito ritornello :"Meno sbarchi, meno morti, meno dispersi nel Mediterraneo. I dati aggiornati a maggio registrano due cadaveri recuperati in mare nello specchio acqueo del Mediterraneo centrale. Le stime dell'Unhcr contano nello stesso periodo, 402 persone tra dispersi e morti". E poi fa il confronto con gli anni precedenti: "Nel 2015 i cadaveri recuperati furono 296 a fronte di una stima di 3771; nel 2016 furono 390 contro 5096 stimati; nel 2017, 210 contro 3139 e nel 2018 sono stati recuperati 23 corpi a fronte di una stima di 2277 scomparsi".

Una lettura, quella del ministro dell'Interno, che contrasta con quella delle agenzie dell'Onu, Oim e Unhcr, che da mesi sottolineano come la rotta dalla Libia sia diventata sempre più pericolosa proprio per la mancanza di soccorsi e che il rapporto tra le vittime e le persone partite è in netto aumento (muore uno su cinque di quelli che tentano la traversata).
"Meno partenze dalla Libia ma le morti nel Mediterraneo centrale nel 2019 (307) sono quasi uguali al 2018 (333) - ha twittato solo pochi giorni fa il portavoce di Oim Italia Flavio Di Giacomo -. E' chiaro che attraversare il Mediterraneo è ora più pericoloso che mai e salvare vite in mare (e portare i migranti in un porto sicuro, non in Libia) dovrebbe essere la priorità numero uno".


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F1, morto a 70 anni l'ex pilota Niki Lauda

Vinse tre titoli mondiali con Ferrari e McLaren tra 1975 e 1984

(ANSA) - ROMA, 21 MAG - E' morto all'età di 70 anni l'ex pilota austriaco Niki Lauda, leggenda della Formula 1 tre volte campione del mondo. Lo rende noto la famiglia.
    "Con profonda tristezza annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con la sua famiglia accanto lunedì", si legge nella nota. Lauda era ricoverato in una clinica privata in Svizzera per problemi ai reni. Otto mesi fa aveva subito un trapianto di polmone.
    "I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili, come il suo instancabile entusiasmo per l'azione, la sua schiettezza e il suo coraggio. Un modello e un punto di riferimento per tutti noi, era un marito amorevole e premuroso, un padre e nonno lontano dal pubblico, e ci mancherà", scrivono i familiari.

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Bolzano, Pescara, Nuoro province più sane

In base all'indice dal Sole 24 Ore, la maglia nera va a Rieti


Bolzano è la provincia più sana. Lo stabilisce l'incrocio di ben 12 indicatori diversi per l'"Indice della Salute" del Sole 24 Ore. L'incidenza delle malattie in un determinato territorio: la possibilità di curarle attraverso i farmaci, l'accesso alle cure e la disponibilità di personale specializzato, dall'infanzia alla vecchiaia. Oppure, la necessità di spostarsi altrove.

Sul podio per miglior livello di salute si trovano Bolzano, Pescara e Nuoro. Di contro, l'indice assegna la maglia nera a Rieti, con Alessandria e Rovigo penultima e terzultima. Tra le grandi città, Milano e Firenze sono le uniche a comparire nella top ten, che include tre province della Sardegna (Nuoro, Sassari e Cagliari) e due lombarde (oltre a Milano, Brescia). Complessivamente, aggregando le performance delle province su base regionale, i risultati migliori sono quelli delle due province del Trentino alto Adige seguite dalle sarde, lombarde e dalle venete; all'ultimo posto le province laziali.
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