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lunedì 8 marzo 2010

Stop alle pubblicità offensive per le donne una commissione darà l'ok sulle affissioni

Il delegato per le pari opportunità e i membri dell'ufficio affissioni del Comune stabiliranno i paramentri cui le campagne promozionali dovranno attenersi per poter essere affisse sui muri e sui cartelloni di Roma

Il Comune di Roma, proprio nel giorno della festa delle donna, dichiara guerra alle pubblicità lesive dei diritti delle donne. E lo fa attraverso una delibera bipartisan approvata all'unanimità dal consiglio comunale riunito in sessione straordinaria per l'8 marzo. A presentare la delibera all'aula, questo pomeriggio, sono state le tre consigliere elette, la delegata del sindaco alle pari opportunità, Lavinia Mennuni, Maria Gemma Azuni e Monica Cirinnà, alla presenza del sindaco Gianni Alemanno. La delibera approvata dal consiglio comunale prevede, in particolare, di investire una commissione tecnica presso l'ufficio del sindaco, a cui parteciperanno il delegato per le pari opportunità e membri dell'ufficio affissioni, del compito di identificare i parametri di valutazione per definire una pubblicità lesiva dei diritti delle donne o che arreca immagini mercificatorie del corpo delle donne stesse. Se una pubblicità sarà ritenuta lesiva di queste prerogative si potrà arrivare fino al divieto di affissione.

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