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martedì 26 maggio 2009

In Italia una famiglia su 5 fatica ad arrivare alla fine del mese















La fotografia dell'Istat. Biggeri: riflettere su errori commessi
© APCOM
Roma, 26 mag. (Apcom) - Più di una famiglia italiana su cinque fatica ad arrivare alla fine del mese. La crisi economica peggiora il quadro macro, la condizione degli immigrati e dei redditi, con una particolare sofferenza nelle regioni del Mezzogiorno. Non va meglio al mercato del lavoro, dove per la prima volta dal 1995 la crescita degli occupati (183mila unità in più rispetto al 2007) è inferiore a quella dei disoccupati (186mila in più). E' questa la fotografia del paese nel 2008 scattata dall'Istat, quando gli effetti della crisi non avevano ancora raggiunto l'apice.
Il rapporto annuale dell'istituto di statistica disegna anche l'identikit del nuovo disoccupato: un uomo di età compresa tra i 35 e i 54 anni che abita nel -Centro-Nord, con un livello di istruzione non superiore alla licenza secondaria, che ha perso un lavoro alle dipendenze nell'industria e, in genere, ricopre all'interno della famiglia il ruolo di coniuge o convivente.
FAMIGLIE. Il 22,2% pari a 5.394.068 famiglie ha difficoltà crescenti ad arrivare alla fine del mese. Il 6,3% pari a un milione e 500mila denuncia, oltre a seri problemi di bilancio e di spesa quotidiana, più alti rischi di arretrati nel pagamento delle spese dell'affitto e delle bollette, maggiori limitazioni nella possibilità di riscaldare adeguatamente la casa e nella dotazione di beni durevoli. Circa 2 milioni e mezzo di famiglie (10,4% del totale) segnalano invece difficoltà economiche più o meno gravi e risultano potenzialmente vulnerabili soprattutto a causa di forti vincoli di bilancio. Un milione e 330mila (5,5%) incontra inoltre difficoltà nel fronteggiare alcune spese.

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