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domenica 30 maggio 2010

Manovra, Bondi insiste "Sono stato esautorato"

La polemica

Tremonti avrebbe dovuto discutere con me i tagli". Il deputato finiano Bocchino sottolinea le critiche del ministro della Cultura ai tagli: "Impensabile togliere risorse al bene più prezioso del nostro Paese". L'Idv presenterà l'1 giugno una 'contromanovra'


ROMA - Il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi in un'intervista al Gr1, ribadisce le critiche ai tagli alla Cultura operati dalla manovra: "Credo che il mio ministero non dovesse essere esautorato", afferma, riferendosi alla cosiddetta 'lista degli enti inutili'. Le rimostranze di Bondi sono state sottolineate da Italo Bocchino, deputato esponente dell'ala finiana del Pdl e presidente di Generazione Italia: "Se un esponente autorevole del Pdl e del governo come Sandro Bondi dice di non aver saputo e di non condividere i tagli alla Cultura significa che c'è qualcosa di serio che non va". Minimizza il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta: "La manovra ha rafforzato nostra credibilità: certamente ci sono molti problemi e mal di pancia ma il quadro macro è corretto puntando su tagli strutturali, sulla lotta all'avasione, sul blocco della cattiva spesa corrente. Su questo punto c'è condivisione. Poi ovviamente cominciano i distinguo interni e che devono essere giustamente valutati".

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