Il gip Salvini ha iniziato a sentire gli arrestati: il medico Pirani ha risposto estendendo il discorso ad altri match, Erodiani ha comunicato che lo farà. Intanto dai monopoli arriva la notizia di 37 gare 'sospette' segnalate alla procura federale nel 2010-2011
CREMONA - Lo scandalo scommesse si allarga, sarebbero molte di più le partite coinvolte, e gli indagati cominciano a parlare anche di partite di serie A. Il primo ad essere ascoltato è stato Marco Pirani. Il medico nel corso dell'interrogatorio, avrebbe fatto riferimento ad altre quattro o cinque partite, anche di serie A, oltre alle 18 contestate nell'ordinanza di custodia cautelare. Partite che non risalirebbero solo al campionato scorso. Circostanze, queste, che saranno approfondite martedì prossimo in un interrogatorio davanti al pm Roberto Di Martino. A quanto si è saputo, Pirani avrebbe in qualche modo preso le distanze dagli altri indagati, minimizzando il suo ruolo all'interno della presunta organizzazione.
Il medico anconetano avrebbe fornito "spiegazioni convincenti" riguardanti tutti i capi di imputazione che lo hanno portato in carcere. A spiegarlo, al termine dell'interrogatorio, è stato il suo legale, Alessandro Scaloni, che aveva premesso che il medico si dichiara "assolutamente innocente" riguardo la ricetta con la quale l'ex portiere della Cremonese Marco Paoloni acquistò delle benzodiazepine che somministrò ad alcuni suoi compagni di squadra in occasione della partita Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010 per alterare il corso della partita. La somministrazione di lormetazepam provocò uno stato di sonnolenza e affaticamento nei calciatori. Pirani ha spiegato che, qualora avesse avuto coscienza che era destinato a un uso illecito, mai avrebbe prescritto il farmaco sulla propria carta intestata alla moglie di Paoloni, che ne aveva fatta esplicita richiesta.
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