L'animale non aveva mai attaccato nessuno e si era sempre rifiutato di lasciare la città
Il suo ormai è un caso nazionale, soprattutto grazie alla mobilitazione del web. Parliamo la storia di Prosperino, il cane randagio dell'Aquila, uno dei pochi a non essere mai andato via dal centro storico del capoluogo distrutto dal 6 aprile 2009, è stato catturato nei giorni scorsi dal servizio veterinario della Asl perché "mostrava segni di aggressività". La notte scorsa, con un blitz, alcuni sconosciuti hanno liberato il cane.
La polemica parte dal fatto che a Prosperino non sono stati attribuiti episodi di attacchi alle persone, come spiegato dal responsabile Pierluigi Imperiale.Immediata la reazione di semplici cittadini e animalisti che hanno tempestato la rete di messaggi per portare alla liberazione del cane conosciuto da tutti, di taglia media e di color rossiccio. Appelli arrivati, sempre tramite Facebook, anche al sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, che ha proposto l'adozione da parte di un singolo cittadino come possibile salvataggio.
Qualcuno haperò deciso di andare per vie di fatto, tanto la notte scorsa un gruppo di sconosciuti ha effettuato un vero e proprio blitz nel canile situato nella frazione aquilana di Bazzano a seguito del quale Prosperino è tornato libero: oggi stazionava nella zona della centralissima Fontana Luminosa.
Un'azione su cui indagheranno anche gli agenti della Polizia dopo la denuncia per furto aggravato sporta da Imperiale che, ha però promesso, non tornerà ad acciuffare Prosperino a meno che non mostri nuovi segni di aggressività verso l'uomo.
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