La procura di Bologna: ucciso anche dalle omissioni. L'ex ministro di FI disse: nessuno mi ha chiesto la scorta
BOLOGNA - "Sono io ad aver scritto una
lettera al ministro dell'Interno Claudio Scajola. Chiedevo di estendere
la scorta a Marco Biagi, anche a Bologna, dove viveva". Roberto Maroni,
ex ministro del Welfare, svela che partì dal suo ufficio la richiesta di
aiuto per proteggere il suo consulente. Ma non servì: Biagi, nel mirino
delle nuove Br che avevano già eliminato tre anni prima Massimo
D'Antona, venne ucciso il 19 marzo 2002. Proprio a Maroni, Biagi aveva
scritto parole che appaiono come una tragica premonizione: "Se dovesse
malauguratamente occorrermi qualcosa, desidero si sappia che avevo
inutilmente informato le autorità di queste ripetute telefonate
minatorie, senza che venissero presi provvedimenti".
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