La bufala sul governo che avrebbe abbassato la magnitudo del terremoto
C'è chi sostiene che lo avrebbe fatto per non pagare i danni, ma è una storia vecchia, falsa e inesatta in ogni punto
Da
qualche giorno circolano messaggi, tweet e post su Facebook secondo cui
il governo italiano e l’INGV (l’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia) avrebbero di proposito abbassato la magnitudo del terremoto nel Centro Italia
del 24 agosto. I messaggi – non tutti uguali, ma comunque molto simili –
sostengono che la magnitudo sarebbe stata abbassata da 6.2 a 6.0:
questo perché, dicono quei messaggi, c’è una legge del maggio 2012 in
base alla quale se la magnitudo è inferiore a 6.1 lo Stato non deve
pagare i danni ed è tutto a carico degli enti locali. È una bufala: non è
vero che la magnitudo è stata “abbassata” e non è vero che lo Stato
italiano non pagherà i danni; i risarcimenti dei danni non si calcolano
in base alla magnitudo e comunque quella legge del maggio 2012 fu
soppressa pochi mesi dopo.
Il
punto di partenza delle tesi complottiste sull’abbassamento della
magnitudo è che i media italiani parlano quasi tutti di una magnitudo di
6.0 e quelli stranieri dicono quasi tutti che la magnitudo è stata di
6.2: succede perché – come ha spiegato Emanuele Menietti del Post nel
suo “Decalogo minimo per la cronaca di un terremoto”
– la magnitudo viene misurata in modi diversi e può variare da una
stazione di rilevamento all’altra. È plausibile che alcuni siti, canali
tv e giornali stranieri abbiano parlato di una magnitudo di 6.2, ma non
c’è dietro nessun complotto. Il National Geographic lo ha fatto spiegare a un sismologo.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento