Catania - Dieci persone sono rimaste ferite dall’esplosione di uno dei crateri dell’Etna che è in attività. Sono stati colpiti da materiale lavico.
«I feriti non sono gravi»: conferma la sala operativa
della Protezione civile della Regione siciliana, spiegando che alla fine
sono state sette le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche
in diversi ospedali della città e ad Acireale. Tra questi un vulcanologo
dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che si trovava in
quota per verifiche e analisi alla colata lavica.
Una giornalista della Bbc: «È stato spaventoso»
Tra i feriti c’è anche una troupe della Bbc. La giornalista Rebecca
Morelle, corrispondente scientifica per l’emittente britannica, è stata
lievemente ferita alla testa mentre si trovava sul vulcano per lavoro.
«I vulcanologi dicono che è stato l’incidente più pericoloso in 30 anni
di carriera», ha raccontato sul suo profilo Twitter in inglese. «La troupe è ok. È stato davvero spaventoso»,
ha commentato, aggiungendo che «è un’esperienza che non vorrò ripetere
mai e poi mai». «I soccorsi e le guide sono stati eccellenti», ha
concluso la giornalista, complimentandosi «per un 78enne che ha trovato
subito la via di fuga».
Etna: esplosione da cratere, dieci feriti (Foto)
Un ricercatore dell’Ingv: «Sto bene, mi bevo una birra»
«Violenta esplosione al contatto fra lava e neve sull’Etna circa
un’ora fa. Alcuni feriti, io stesso ho ricevuto una piccola ferita in
testa però sto assai bene e mi sto calando una meritata birra!». Così il
ricercatore dell’Ingv di Catania, Boris Behncke, sul suo profilo
Facebook commenta la sua esperienza sul vulcano, dove era assieme a un
collega, per un sopralluogo sul fronte dell’eruzione dove c’è stata
l’esplosione.
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