Da 21 anni non veniva effettuato un intervento del genere nell'ospedale veneto
Un bimbo in fin di vita e una richiesta
urgente di trapianto di fegato che però non si trova. Così ci pensa il
padre e il piccolo è salvo. È successo a Padova, come riporta il Gazzettino, nel Centro di chirurgia epatobiliare e trapianti di fegato dell'Azienda ospedaliera diretto dal professor Umberto Cillo,
dove nel 2017 sono stati realizzati 109 trapianti da donatore cadavere e
uno da donatore vivente, quello del padre che si è sacrificato per il
figlio malato di atresia biliare.
Tutto iniziato quando i sanitari capiscono che il piccolo (10 chili di
peso) ha bisogno di un trapianto urgente e si scopre che non ci sono
organi disponibili. Il papà accetta di donare il lobo sinistro del suo
fegato e lo staff del professor Cillo ottiene il via libera dal
Ministero della Salute per eseguire l'operazione. Padre e figlio sono
stati dimessi dopo una breve degenza e stanno bene.
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