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sabato 16 aprile 2011

Thyssen, 16 anni e mezzo all'ad Colpevole di omicidio volontario

Il verdetto segna la storia del diritto, oltre che di una città. La ferita inferta dalla tragedia della Thyssenkrupp, il 6 dicembre 2007, non ha solamente cambiato la sensibilità nazionale nei confronti delle morti bianche, ma ha permesso alla procura di contestare per la prima volta un’accusa capace di scuotere le coscienze degli imprenditori. Risarciti anche enti locali e sindacati

di PAOLO GRISERI e SARAH MARTINENGHI 

La seconda corte d’assise di Torino, presieduta da Maria Iannibelli, ha condannato Harald Espenhahn, amministratore delegato della Thyssen, a 16 e sei mesi; Gerald Priegnitz, Marco Pucci, Raffaele Salerno e Cosimo Cafuerri a 13 anni e 6 mesi e Daniele Moroni a 10 anni e 10 mesi. I giudici hanno dunque accolto le richieste dell'accusa, aumentando la pena al solo Moroni (per il quale i pm avevano chiesto 9 anni). I giudici hanno accolto in toto le richieste dei magistrati, confermando l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale per l'amministratore delegato e quella di cooperazione in omicidio colposo per gli altri manager.

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venerdì 15 aprile 2011

Riprendono gli arrivi, sbarcati in 220 salta la visita del ministro La Russa

Durante la notte soccorsa un'imbarcazione con 46 tunisini, tra cui donne. E sono in arrivo altri profughi soccorsi al largo. Il titolare della Difesa rinvia il sopralluogo previsto per oggi: "Non voglio disturbare le operazioni di soccorso". Saliti a 410 gli immigrati nel centro di accoglienza, oggi non sono previsti voli di rimpatrio

 

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) - Dopo una breve tregua a causa del maltempo, sono ripresi gli sbarchi di migranti a Lampedusa (VIDEO): un'imbarcazione con 46 tunisini, tra cui tre donne, è stata soccorsa in nottata da una motovedetta della Guardia di Finanza. Uno degli extracomunitari, trasbordati sull'unità delle fiamme gialle, è stato tratto in salvo dopo essere finito in mare. E sono appena sbarcati i 221 profughi originari del centro Africa e dall'Asia e provenienti dalla Libia che hanno attraversato il Canale di Sicilia con il mare in tempesta. La loro imbarcazione di legno in legno era sul punto di affondare quando sono stati soccorsi e trasbordati sui mezzi della guardia costiera italiana.

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Firme false per il listino Formigoni dieci consiglieri Pdl indagati a Milano

La Procura: «Prove granitiche». Nei guai anche Turci e Calzavara

MILANO
Circa 770 firme che sono servite a presentare la lista “Per la Lombardia” di Roberto Formigoni, che ha partecipato alle elezioni regionali lombarde del marzo dello scorso anno, «sono palesemente false». La Procura di Milano è certa di aver acquisito, dopo mesi di indagini nate anche a seguito di un esposto dei Radicali, la «prova granitica» dei falsi, anche per molte firme della lista del Pdl relativa alla circoscrizione provinciale milanese.

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Gaza, trovato il corpo di Arrigoni il pacifista ucciso prima dell'ultimatum

La scoperta fatta dalle forze di sicurezza di Hamas dopo un blitz che ha portato a due arresti. "E' stato soffocato". La gigantesca caccia all'uomo dopo l'annuncio del rapimento dell'italiano con un video di un gruppo di estremisti salafiti. La richiesta era di liberare dei prigionieri entro il pomeriggio di oggi

dal nostro corrispondente FABIO SCUTO

Gaza, trovato il corpo di Arrigoni il pacifista ucciso prima dell'ultimatum  
Una immagine dal video del commando salafita che mostra Arrigoni rapito  

GERUSALEMME  -  L'hanno assassinato senza aspettare la scadenza dell'ultimatum che loro stessi avevano dato. Vittorio Arrigoni, l'attivista pacifista rapito ieri a Gaza City da un commando di estremisti salafiti che minacciava di ucciderlo se non avesse ottenuto dal governo di Hamas il rilascio di un gruppetto di suoi militanti, è stato trovato morto questa notte in una casa abbandonata di Gaza City. A ritrovare il corpo del giovane militante pacifista italiano le forze di sicurezza di Hamas che avevano scatenato una furibonda caccia all'uomo dopo l'annuncio del rapimento con un video su Youtube ieri pomeriggio. Con uno scenario ispirato al feroce rituale iracheno, nel video Arrigoni appariva sanguinante, con gli occhi bendati, tracce di sangue sul volto ed evidenti segni di un pestaggio. Militante dell'International Solidarity Movement (Isn) che comprende militanti di tutto il mondo che partecipano ad atti di protesta non violenta contro l'occupazione israeliana, Arrigoni era conosciuto da tutti a Gaza per il suo impegno e viveva nella Striscia dal 2008. 


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giovedì 14 aprile 2011

Una storia cinese

Ai Weiwei, l’artista e dissidente che pubblicò i nomi dei 5000 bambini morti nel terremoto del Sichuan e fu tra i firmatari di Charta 08, è stato arrestato a Pechino. Il governo e la stampa cinese fanno muro contro le ingerenze della comunità internazionale.


di Mariasole Garacci


Ricordo bene che lo scorso ottobre a Londra, durante la conferenza stampa per l’inaugurazione di Sunflower Seeds, l’opera monumentale per l’annuale Unilever Series della Tate Modern, uno studente domandò provocatoriamente ad Ai Weiwei come mai, se veramente il governo cinese è così opprimente, l’artista fosse ancora in libertà. Per un’opinione pubblica nutrita di simboli, il “dissidente” è rappresentato dal tipo del martire per la coscienza civile collettiva, depositario esclusivo di una responsabilità per la quale solo il sacrificio delle libertà personali è patente di veridicità, e con la sua placida indolenza felina Ai Weiwei forse non ha le physique du rôle dell’eroe.

Ma questo 3 aprile, dopo ripetute perquisizioni del suo studio da parte della polizia nei giorni precedenti, Ai Weiwei è stato fermato all’aeroporto di Pechino: separato dal suo assistente, è stato portato via da uomini in divisa e da allora è sparito, irraggiungibile per amici e familiari. Nelle ore successive sono stati fermati i suoi collaboratori, mentre sono seguite nuove perquisizioni e portati via oggetti personali dal suo studio. Solo il 7 aprile, quattro giorni dopo l’arresto, è stato reso noto che l’artista è indagato per “crimini finanziari”, e nel primo commento ufficiale sulla questione il ministero degli Esteri cinese ha rivolto alla comunità internazionale il solito invito a non interferire negli affari interni del governo. Secondo molti l’arresto dell’artista, tra i firmatari di Charta 08, è legato ad un irrigidimento del governo cinese osservabile dopo l’assegnazione del premio Nobel a Liu Xiaobo, e al timore che l’ondata rivoluzionaria nordafricana e mediorientale raggiunga la Cina.


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http://freeaiweiwei.org/

Per aderire alla petizione: http://www.change.org/petitions/call-for-the-release-of-ai-weiwei



 

Montezemolo sferza Tremonti "Meno battute e più impegno"

ROMA  - "C'è poca ironia da fare vista la situazione di mancata crescita e soprattutto di mancate iniziative di politica economica". E' il presidente di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, a rispondere così, indirettamente, a margine di un'iniziativa tra Telethon e Federparchi alla battuta di ieri del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sulla solitudine delle imprese 'durata pochi giorni'. "Meglio metterci tutti a fare meno battute e con più impegno per cercare di ottenere maggiori risultati", aggiunge ribadendo di "condividere pienamente" l'appello del leader di Confindustria Emma Marcegaglia sulla solitudine delle imprese.

"I tagli alla ricerca fatti nel nostro paese sono scandalosi, masochistici e dimostrano che la classe dirigente politica non ha a cuore il futuro del paese - incalza Montezemolo - Sono stati spesso fatti non con il laser ma in modo trasversale. Non sento più parlare di tagli alle Province e alle troppe inefficienze del nostro paese".

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Avvenire boccia il processo breve "Problemi giustizia non sono quelli del premier"

Il quotidiano della Cei: "I nodi della giustizia non saranno sciolti. Perché come tali non vanno intese le urgenze del presidente del consiglio di risolvere i propri guai con taluni magistrati di Milano". E la Padania non mette la notizia dell'approvazione in prima pagina

 

ROMA - "Non chiamamolo processo breve 1". Dopo opposizioni parlamentari e non, magistratura associata, avvocatura, familiari delle vittime delle stragi ora anche la Cei, con un editoriale in prima pagina su "Avvenire" boccia senza appello la legge del governo approvata dalla Camera e ora all'esame del Senato. Mentre la Padania, il quotodiano della Lega, fa sparire il processo breve dalla prima pagina. Ignorando la notizia dell'approvazione da parte della Camera.   Ieri sera, d'altronde, il leader leghista non si era speso più di tanto nel rispondere ad un cittadino che, fuori da Montecitorio, gli chiedeva se il Carroccio avesse votato "con piacere" il processo breve: "L'abbiamo votato" si era limitato a dire.

Avvenire.
"Al di là delle partignerie - è scritto senza mezzi termine nell'articolo del quotidiano Cei - i nodi della giustizia non saranno sciolti". Perché come tali "non vanno intese le urgenze del presidente del consiglio di risolvere i propri guai con taluni magistrati di Milano".

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mercoledì 13 aprile 2011

"Giocatori in campo dipinti di nero" il basket si mobilita contro il razzismo

Campagna della Federazione in tutti i tornei (a partire dalla in tutti i tornei (a partire dalla serie A) dopo gli insulti rivolti 


Abiola Wabara, 29 anni, il 6 aprile scorso è stata presa di mira da un gruppo di tifosi durante la sfida tra la sua Geas e la Pool Comense
ROMA
Il prossimo fine settimana i giocatori dei campionati di basket, a partire dalla A, si tingeranno la pelle di nero in solidarietà con Abiola Wabara, cestista di colore colpita da insulti razzisti. Lo ha deciso la Federbasket lanciando la campagna "Vorrei la pelle nera" . L'invito a colorarsi di nero è rivolto anche ai tifosi.

Wabara, 30 anni, italiana di genitori nigeriani, gioca nella Bracco Geas di Sesto San Giovanni (Milano), squadra di A1 femminile. Mercoledì scorso, nel corso di gara 2 dei quarti di finale dei playoff a Como, è stata a lungo insultata da un gruppo di tifosi di casa, che alla fine del match le hanno anche sputato ripetutamente. Gli arbitri non hanno ritenuto di interrompere l'incontro e il giudice sportivo, sulla base del loro referto, non ha preso provvedimenti. Sull'episodio ha poi aperto un'inchiesta la procura federale, sollecitata dalla Federbasket.

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Pantelleria, il dramma dei migranti

Le drammatiche immagini dello sbarco dei migranti al largo delle coste di Pantelleria. Il barcone si è arenato sugli scogli ed è rimasto in balia del mare grosso (Le immagini di questa galleria sono Foto Ansa/ Franco Lannino-Salvatore Gabriele)


Le foto

Immigrati, il leghista Castelli: «Sparare in caso di violenza». E' bufera

Bertone: l'Europa ha deluso. Il governo: stato d'emergenza umanitario. Bossi frena: dall'Europa non si esce

 

ROMA - Il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, si dice profondamente deluso dal comportamento dell'Europa nel fronteggiare l'emergenza immigrati.

Bufera intanto per una frase del leghista Roberto Castelli. «Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora». Questo il pensiero dell'ex ministro della Giustizia e attuale viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, che oggi è stato ospite in studio del programma di Radio2 "Un Giorno da Pecora". «Le violenze degli immigrati, che potrebbero diventare milioni nel corso del tempo, potrebbero obbligare le autorità ad usare le armi». Parole che l'opposizione definisce irresponsabili e ignobili al punto che il Pd chiede le dimissioni dell'ex Guardasigilli mentre l'Idv invita Berlusconi e Maroni a prendere immediatamente le distanze da Castelli.


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Egitto, arrestati i due figli di Mubarak

Alaa e Gamal in manette per corruzione e violenza. L'ex presidente ricoverato dopo l'interrogatorio

 

IL CAIRO
I figli di Mubarak, Alaa e Gamal, sono stati posti in stato di arresto: lo ha annunciato la televisione pubblica egiziana, precisando che si tratta di una misura cautelare per 15 giorni, nel quadro dell'inchiesta sull'uso della forza contro i manifestanti dell'opposizione al regime, negli scorsi mesi di gennaio e febbraio. E' stato deciso di imprigionare Gamal e Alaa per 15 giorni per le necessità dell'inchiesta", ha indicato la televisione di stato. I due figli dell'ex presidente sono accusati di incitamento alla violenza contro i manifestanti durante la sommossa popolare dal 25 gennaio all'11 febbraio scorsi che ha portato alle dimissioni del padre. Quasi 800 persone sono morte durante le proteste. Secondo una fonte della sicurezza, i figli Mubarak sarebbero stati trasferiti alla prigione di Tora, al Cairo, da Sharm el Sheikh, dove sono stati interrogati.


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Belpietro, non fu un attentato. Pm chiede archiviazione

Non esisteva un "preordinato piano di attentare alla vita di Belpietro"

 

MILANO  - La procura di Milano ha chiesto l'archiviazione in merito all'inchiesta sul presunto attentato al direttore di Libero Maurizio Belpietro avvenuto il primo ottobre scorso. Secondo i magistrati l'uomo visto dal capo scorta potrebbe essere stato un ladro o un rapinatore e non esisteva un "preordinato piano di attentare alla vita di Belpietro".


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Processo breve: Battaglia alla Camera. Alfano: Solo 0,2% rischia

Per il ministro pochi i processi penali che salterebbero. Voto finale oggi alle 20

 

Nell'Aula della Camera l'esame del testo sul processo breve. Voto finale verso le 20. Fini respinge richiesta Pd divoto segreto sull'art.3. Bossi: non ci sarà nessuna sorpresa. Alfano: a rischio solo lo 0,2% dei processi penali. D'Alema: capo Stato unico riferimento per i cittadini. Di Pietro: migliaia perderanno diritto alla giustizia. La seduta notturna della Camera è terminata. L'esame del testo sulla prescrizione breve proseguirà in mattinata alle 9:30. Nella serata sono stati votati solo due emendamenti, ne restano da esaminare ancora circa 180.


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martedì 12 aprile 2011

Arrestato ex prefetto testimone del bunga-bunga Ferrigno, "pretendeva sesso da vittime dell'usura"

MILANO – L’ex prefetto di Napoli Carlo Ferrigno è stato arrestato su ordine del gip di Milano per millantato credito e si trova agli arresti domiciliari. Da quanto trapela da ambienti giudiziari e riportato dalle agenzie e dai siti fra cui Repubblica e il Corriere, “è indagato anche per prostituzione minorile per due casi segnalati nell’inchiesta. Secondo la Procura di Milano, dal 2005 a pochi mesi fa avrebbe fatto avance e ottenuto favori sessuali, promettendo in cambio il suo autorevole intervento nella pubblica amministrazione”. Ferrigno, è stato Commissario nazionale ‘antiusura’ fino al 2006.

Il nome di Carlo Ferrigno era comparso anche negli atti dell’indagine sul caso Ruby, perché erano state intercettate alcune conversazioni tra lui e Maria Makdoum, una delle giovani che avrebbe partecipato ai presunti festini hard ad Arcore e ritenuta una delle testimoni ‘chiave’ dell’accusa. Inoltre, Ferrigno è stato inserito anche nella lista dei testimoni dei pm per il processo Ruby. Ferrigno è stato arrestato a Roma con un’ordinanza firmata dal gip di Milano Franco Cantù Rajnoldi, su richiesta del pm Stefano Civardi, titolare di un’inchiesta nata anche a seguito di alcune denunce da parte dell’associazione ‘Sos Racket e Usura’ di Frediano Manzi.

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Processo breve, via alla battaglia Il Pd legge la Costituzione in Aula

Il sottosegretario Gianni Letta preoccupato: "Giornate incerte, affanose e amare". Allarme nel Pdl per possibili assenze strategiche: deputati precettati

 

ROMA - È iniziato in aula alla Camera l'esame del ddl sul processo breve 1 con la norma che accorcia i tempi di prescrizione per gli incensurati che cancellerebbe il processo Mills in cui è imputato Silvio Berlusconi. Dopo la bocciatura della richiesta di rinvio in commissione avanzata dal Pd, Umberto Bossi sfoggia ottimismo: "Non ci saranno sorprese". Ma l'opposizione non si arrende. I parlamentari del Democratici hanno messo in scena una singolare forma di ostruzionismo, leggendo in Aula gli articoli della Costituzione. "Noi siamo e vogliamo essere il partito della Costituzione. Mi pare che oggi, qui in Parlamento, venga una ferita molto seria all'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Abbiamo voluto sottolinearlo", spiega il segretario Pier Luigi Bersani.

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LA DIRETTA TV 3

LA SCHEDA: IL PROCESSO BREVE
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VIDEOSCHEDA: IL PROCESSO MILLS 5

 

Un inibitore che non crea resistenza per bloccare la crescita del tumore

Uno studio condotto da ricercatori del San Raffaele ha conquistato la copertina di Cancer Cell, dimostrando che si può fermare la metastasi grazie a un nuovo antiangiogenico che non sviluppa nelle cellule la "difesa" contro il medicinale. La ricerca è all'inizio, ma lascia sperare

ROMA - Isolare il tumore bloccando una molecola che consente alla malattia di diffondersi senza che si sviluppi resistenza al farmaco. È la scoperta che è valsa a un gruppo di ricercatori del San Raffaele di Milano la copertina di Cancer Cell. La molecola in questione si chiama angiopoietina-2 (ANG2), è prodotta dai tumori e stimola la formazione di vasi sanguigni intorno alla cellula cancerosa. La ANG2 agisce creando delle strade che consentono al tumore di "spostarsi" e formare metastasi in altri organi. Gli studiosi dell'Unità di angiogenesi e targeting tumorale del San Raffaele di Milano, coordinati da Michele de Palma, hanno rilevato che questa attività "pro-angiogenica" può essere bloccata efficacemente mediante un nuovo inibitore specifico sviluppato da AstraZeneca.

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"Fukushima è come Cernobyl" Allarme ufficiale dal Giappone

La comunicazione dalla Tepco e dal governo: è stato innalzato al "livello 7" l'incidente nucleare, il massimo raggiungibile. Ma le emissioni sono solo il 10% di quelle registrate nel 1986. "Effetti considerevoli su salute e ambiente". Stanotte nuova forte scossa di terremoto

remoto

 
TOKYO - L'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima seguito al terremoto e allo tsunami dell' 11 marzo, classificandola al pari del disastro di Cernobyl del 1986, il più grave mai verificatosi. La stima era stata anticipata dagli esperti e dalla stampa giapponese, ma è stata ora ufficializzata. "La perdita radioattiva non si e' ancora arrestata completamente - ha detto ai giornalisti un funzionario della società - e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Cernobyl". L'agenzia ha comunque precisato che il livello delle emissioni radioattive registrato dall'inizio dell'incidente equivale solo al 10% di quelle misurate nel 1986 dopo la catastrofe presso la centrale situata in Ucraina.

Nelle scorse ore, intanto, si è registrata una nuova forte scossa dopo il terremoto del settimo gradi di ieri. La magnitudo è stata del 6,3 in mare a est di Tokyo, ed è stato fortemente avvertito nella capitale, dove ha scosso gli edifici. Nessun allarme tsunami è stato diramato.

Fonte

 

Giovanni Paolo II santo si festeggerà il 22 ottobre

Emanato il decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Alla memoria del Papa polacco si potranno anche intitolare le chiese

CITTA' DEL VATICANO - La data in cui sarà celebrata ogni anno la memoria liturgica del nuovo beato Giovanni Paolo II sarà il 22 ottobre, anniversario dell'inizio del suo pontificato. Lo dispone il decreto emanato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, pubblicato sull'Osservatore Romano nell'edizione di domani. La celebrazione del nuovo beato riguarderà la diocesi di Roma e le diocesi della Polonia: non è stato infatti concesso il "culto universale", che era stato richiesto dal Vicariato all'inizio della causa di beatificazione.

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lunedì 11 aprile 2011

Il tribunale, fallimento di Lele Mora

MILANO - Il tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato il fallimento personale dell'agente dei Vip Lele Mora, agente di spettacolo indagato in un filone di inchiesta sul Caso Ruby per induzione e favoreggiamento della prostituzione. Il tribunale ha dichiarato anche il fallimento di una sua società immobiliare, Diana, di cui lo stesso Mora è stato definito il «dominus». I giudici della sezione fallimentare hanno così accolto due delle tre istanze di fallimento avanzate dai pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci e dal curatore l'avvocato Salvatore Sanzo.

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La furia del trattore fantasma

A Richmond Hill, in Canada, alcuni passanti hanno potuto assistere a un curioso spettacolo: un Saab ha dato di matto, distruggendo, o meglio trebbiando, tutto quello che trovava al suo passaggio.

Il video

Caldo anomalo, ecco perchè ne risente di più il nord Italia

Alta pressione ma non solo: sono diversi i fattori che influenzano le temperature elevate di questi giorni.

Si parla ormai di diversi record stagionali bruciati letteralmente al sole di aprile. Tra tutte le località che hanno abbattuto il muro del caldo spiccano in modo particolari quelle site nelle nostre regioni settentrionali. Qui, oltre all'influenza anticiclonica grezza hanno contribuito anche la lontananza dal mare e una moderata azione favonica.In particolare: quando una corrente favonica viene sottoposta a curvatura anticiclonica non crea sbarramento sul versante sopravvento dei monti, in questo caso il versante nord-alpino, ma comunque asciuga e scalda in modo netto l'aria sul versante sottovento, quello padano. Da qui i diversi valori superiori ai 30 gradi registrati nella giornata di sabato, tra i quali Milano, Torino, Verona, Udine, Piacenza e Bologna.

Fonte

Difende il figlio, ucciso a calci e pugni. Ventimiglia, fermati quattro romeni

La vittima, 53 anni, è stata accerchiata e massacrata da un gruppo di romeni che prima aveva avuto una discussione con il ragazzo, 20 anni, legata ad un cane

IMPERIA - Un uomo di 53 anni, Walter Allavena di Ventimiglia e' intervenuto per difendere il figlio da un'aggressione ed e' stato ucciso a calci e pugni. L'omicidio e' avvenuto nella notte in localita' Torri a pochi chilometri da Ventimiglia. Secondo una prima sommaria ricostruzione Allavena e' stato accerchiato da un gruppo di alcuni romeni che prima avevano molestato il figlio ventenne, ed e' stato picchiato brutalmente. Quattro romeni sono stati fermati con l'accusa di omicidio preterintenzionale. I fermati hanno un'eta' tra i 19 e i 37 anni, tutti residenti nella zona di Ventimiglia. Ora, sarà l'esito dell'autopsia, che verrà fissata domani dal pm marco Zocco, a chiarire le cause del decesso.

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Malmstrom gela l'Italia: 'Il decreto non basta'

Ue: testo non apre automaticamente a libera circolazione Schengen. Viminale: No novità

 

Il ministro Frattini torna sulla questione immigrazione e dice: serve un'azione politica dell'Ue, rispetti le nostre leggi ,abbiamo stabilito dei requisiti per i permessi temporanei e aquelli ci atteniamo. Fini: basta con le improvvisazioni, aveveo detto che i permessi di soggiorno temporaneo non sarebbero stati validi in Europa, c'é una ragione se presso gli altri paesi europei siamo poco credibili. Intanto a Lampedusa proseguono gli sbarchi, sull'isola ci sono ancora 750 migranti. Da domani al via i rimpatri.


FINI, ITALIA POCO CREDIBILE IN EUROPA - "Facciamo in modo che l'Italia sia più rispettata e rispettabile in Europa, ad esempio dicendo basta alle improvvisazioni. C'é una ragione se presso gli altri Paesi europei siamo poco credibili". Lo ha detto il leader di Fli, Gianfranco Fini, intervenendo al primo congresso nazionale di Generazione Futuro. Tra le "improvvisazioni" del governo, Fini ha citato "la gestione dei flussi migratori". "Avevo detto - ha aggiunto - che i permessi di soggiorno temporaneo non sarebbero stati validi in Europa, cosa che è sistematicamente avvenuta. E oggi sono tutti lì a dire che l'Ue non si può disinteressare dell'emergenza immigrazione". "Ma come può essere credibile - si è chiesto polemicamente Fini - un governo in cui, per volere della Lega, trasparivano scetticismo e diffidenza verso l'Europa e che non ha mai nominato il ministro per le Politiche europee perché quella poltrona era promessa a troppi?".

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domenica 10 aprile 2011

Mafia e politica, indagine chiusa avviso per il governatore Lombardo

CATANIA - La Procura di Catania chiude le indagini per concorso esterno in associazione mafiosa a carico del presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e si appresta a chiederne il rinvio a giudizio. L'avviso di conclusione delle indagini è stato depositato dal pool di magistrati titolare dell'inchiesta Iblis in cui sono coinvolti anche il fratello del governatore, Angelo Lombardo, deputato nazionale dell'Mpa, un deputato regionale, Giovanni Cristaudo, e un ex deputato ancora agli arresti Fausto Fagone.

In tutto 56 gli indagati per i quali la Procura si appresta a chiedere il processo. I loro nomi, con accanto il titolo di reato per il quale si procede, compaiono nell'avviso di conclusione delle indagini dal quale sono escluse - fanno sapere in ambienti della Procura - solo alcune posizioni marginali destinate all'archiviazione.

Dal momento della notifica del provvedimento il governatore avrà venti giorni di tempo per depositare una memoria difensiva o per chiedere di essere interrogato. Richiesta questa, per la verità, più volte formalmente avanzata dai difensori del presidente ma mai accolta dai pm della Procura di Catania che, in corso di indagine, non hanno mai ritenuto di dover scoprire le loro carte lasciando al governatore la sola facoltà di rendere dichiarazioni spontanee nel merito delle accuse contenute nell'ordinanza di custodia cautelare a carico degli indagati finiti in manette.

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"Non vogliamo più aspettare" Il grido dei precari in tutta Italia

Da Roma a Napoli. Poi Torino, Milano, Palermo, Firenze... In strada per denunciare ancora che "non si arriva alla fine del mese". Che non "esistono ammortizzatori sociali". E per lanciare una sfida: "Adesso ci siamo messi in movimento. Vogliamo cambiare il Paese" di CARMINE SAVIANO

 

Vivono come stranieri in patria. Come ospiti, e non cittadini, del Paese che dovrebbe fornire loro diritti, garanzie, prospettive per il futuro. E oggi hanno gridato, ballato e sfilato nelle strade delle città italiane per manifestare la rabbia per la loro condizione. I giovani precari hanno lanciato un messaggio chiaro, non equivocabile: "Il nostro tempo è adesso". Da Roma a Napoli. Poi Torino, Milano, Palermo e tante altre città. Una festa amara. Per denunciare ancora una volta che "non si arriva alla fine del mese". Che non "esistono ammortizzatori sociali". Che vivono "con il desiderio di avere una famiglia". E con la prospettiva di non "riuscire nemmeno ad andare in vacanza". Una generazione che si è incontrata per decidere che è tempo per un'azione comune, diffusa, incessante. "Per riprendersi il futuro e cambiare l'Italia".

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