CATANIA - La Procura di Catania chiude le indagini per concorso esterno in associazione mafiosa a carico del presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e si appresta a chiederne il rinvio a giudizio. L'avviso di conclusione delle indagini è stato depositato dal pool di magistrati titolare dell'inchiesta Iblis in cui sono coinvolti anche il fratello del governatore, Angelo Lombardo, deputato nazionale dell'Mpa, un deputato regionale, Giovanni Cristaudo, e un ex deputato ancora agli arresti Fausto Fagone.
In tutto 56 gli indagati per i quali la Procura si appresta a chiedere il processo. I loro nomi, con accanto il titolo di reato per il quale si procede, compaiono nell'avviso di conclusione delle indagini dal quale sono escluse - fanno sapere in ambienti della Procura - solo alcune posizioni marginali destinate all'archiviazione.
Dal momento della notifica del provvedimento il governatore avrà venti giorni di tempo per depositare una memoria difensiva o per chiedere di essere interrogato. Richiesta questa, per la verità, più volte formalmente avanzata dai difensori del presidente ma mai accolta dai pm della Procura di Catania che, in corso di indagine, non hanno mai ritenuto di dover scoprire le loro carte lasciando al governatore la sola facoltà di rendere dichiarazioni spontanee nel merito delle accuse contenute nell'ordinanza di custodia cautelare a carico degli indagati finiti in manette.
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