Il verdetto segna la storia del diritto, oltre che di una città. La ferita inferta dalla tragedia della Thyssenkrupp, il 6 dicembre 2007, non ha solamente cambiato la sensibilità nazionale nei confronti delle morti bianche, ma ha permesso alla procura di contestare per la prima volta un’accusa capace di scuotere le coscienze degli imprenditori. Risarciti anche enti locali e sindacati
di PAOLO GRISERI e SARAH MARTINENGHILa seconda corte d’assise di Torino, presieduta da Maria Iannibelli, ha condannato Harald Espenhahn, amministratore delegato della Thyssen, a 16 e sei mesi; Gerald Priegnitz, Marco Pucci, Raffaele Salerno e Cosimo Cafuerri a 13 anni e 6 mesi e Daniele Moroni a 10 anni e 10 mesi. I giudici hanno dunque accolto le richieste dell'accusa, aumentando la pena al solo Moroni (per il quale i pm avevano chiesto 9 anni). I giudici hanno accolto in toto le richieste dei magistrati, confermando l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale per l'amministratore delegato e quella di cooperazione in omicidio colposo per gli altri manager.
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