Genova - Per fare fronte a budget sempre più ristretti i docenti
entrano direttamente nei supermercati. La raccolta punti, a quanto pare,
è la nuova strategia dell’autogestione per le scuole che devono fare i
conti tutti i giorni con pesantissimi tagli alle risorse. È la strada
imboccata dal
circolo didattico Sampierdarena 1, che riunisce
quattro scuole elementari, per un totale di 35 classi e 800 alunni. A
maggio il consiglio dei rappresentanti del corpo docente e dei genitori
approva una delibera per aderire alla raccolta premi “Il fiore della
freschezza 2011” proposta da Parmalat.
L’idea è quella di acquistare quattro stampanti, una per
ogni istituto, «senza alcun onere per le famiglie». La promozione sembra
allettante tanto che se ne parla anche fuori dalla Liguria:
all’istituto comprensivo di Sovere (Bergamo), per esempio, dove hanno
bisogno di un nuovo computer.
A Genova, però, si parte per davvero:
«Ogni classe - si legge in una lettera inviata il 3 ottobre scorso a
tutti i genitori - dovrà raccogliere circa 200 punti e incollarli nella
scheda di raccolta e poi consegnarli alla maestra Serra Marilisa, della
scuola Mazzini, che si incarica di provvedere alla spedizione delle
schede».
I conti sono presto fatti. Secondo la speciale
promozione offerta dall’azienda di Collecchio, ci vogliono 1.050 punti
(pari ad altrettante confezioni di latte fresco intero da un litro)
invece di 2.100 per ottenere la
stampante multifunzione Hp. In altre parole: 1.050 euro per avere un premio da 39 euro, perché questo è il prezzo di mercato di quel prodotto digitale.
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