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venerdì 4 novembre 2011

Scuola senza soldi: «La stampante con i punti del latte»

Genova - Per fare fronte a budget sempre più ristretti i docenti entrano direttamente nei supermercati. La raccolta punti, a quanto pare, è la nuova strategia dell’autogestione per le scuole che devono fare i conti tutti i giorni con pesantissimi tagli alle risorse. È la strada imboccata dal circolo didattico Sampierdarena 1, che riunisce quattro scuole elementari, per un totale di 35 classi e 800 alunni. A maggio il consiglio dei rappresentanti del corpo docente e dei genitori approva una delibera per aderire alla raccolta premi “Il fiore della freschezza 2011” proposta da Parmalat.
L’idea è quella di acquistare quattro stampanti, una per ogni istituto, «senza alcun onere per le famiglie». La promozione sembra allettante tanto che se ne parla anche fuori dalla Liguria: all’istituto comprensivo di Sovere (Bergamo), per esempio, dove hanno bisogno di un nuovo computer. A Genova, però, si parte per davvero: «Ogni classe - si legge in una lettera inviata il 3 ottobre scorso a tutti i genitori - dovrà raccogliere circa 200 punti e incollarli nella scheda di raccolta e poi consegnarli alla maestra Serra Marilisa, della scuola Mazzini, che si incarica di provvedere alla spedizione delle schede».
I conti sono presto fatti. Secondo la speciale promozione offerta dall’azienda di Collecchio, ci vogliono 1.050 punti (pari ad altrettante confezioni di latte fresco intero da un litro) invece di 2.100 per ottenere la stampante multifunzione Hp. In altre parole: 1.050 euro per avere un premio da 39 euro, perché questo è il prezzo di mercato di quel prodotto digitale.

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