Inutile negarlo, il
terremoto che ha colpito
l’Emilia Romagna spaventa anche quelli che abitano lontano
dall’epicentro. Lo sguardo gira nervoso posandosi sulle pareti e sul
soffitto della nostra
abitazione, portando tutti a una
domanda: in caso di terremoto, la mia casa è sicura? E’ impossibile
stabilire con certezza se una struttura reggerà o meno in caso di sisma,
perché le variabili da considerare sono molte (non ultima la forza e
l’intensità della scossa). Ci sono comunque alcuni accorgimenti a
portata di tutti per dormire sonni più tranquilli.
La prima cosa da fare quando si vuole verificare la tenuta della
struttura di un’immobile (o si notano strane crepe) è rivolgersi a un
professionista per una
valutazione strutturale. Le
perizie vengono svolte dagli ingegneri ma anche dagli architetti e i
geometri. Nel caso vengano riscontrati dei problemi, viene quindi
redatto un progetto strutturale che il professionista dovrà depositare
al genio civile, che avrà il compito di valutarlo ed eventualmente
approvato.
Se la procedura di intervento viene ritenuta valida, di concerto si
prosegue con la nomina di un direttore dei lavori (che segue la
realizzazione dell’intervento) e di un collaudatore (che ne certifica
l’efficacia). A quanto ammonta la spesa in situazioni come queste? Si
stima che in media gli interventi di messa in sicurezza si aggirino tra
il 10 e il 20% del valore dell’immobile, ma in questo caso vengono in
aiuto le
detrazioni fiscali, visto che questi
interventi rientrano nelle spese di ristrutturazione con detrazione al
36%. Al termine dei lavori viene rilasciata una certificazione, che
rivaluta l’edificio anche in termini economici.
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