Colpevole per la prima volta, dopo quattro gradi di giudizio. Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia). Sono le 19.30 quando, dopo cinque ore di camera di consiglio, i giudici della corte d'assise d'appello tornano in aula e leggono la sentenza a porte aperte, davanti a telecamere e giornalisti. Non è chiusa, dunque, la partita giudiziaria. L'impugnazione (scontata) della sentenza in Cassazione eviterà per ora a Stasi di finire in carcere. I giudici, tuttavia, potrebbero in qualsiasi momento adottare una misura cautelare se fosse ravvisato un pericolo di fuga dell'imputato.
LA SCHEDA Un caso che divide da sette anni tra errori e omissioni
Un milione di euro di risarcimento. A differenza di quanto aveva chiesto il sostituto procuratore generale Laura Barbaini che voleva, invece, una pena di 30 anni, i giudici dell'appello hanno escluso l'aggravante della crudeltà. Ma hanno condannato l'imputato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e all'interdizione legale durante il periodo della condanna. Stasi dovrà anche risarcire la famiglia di Chiara Poggi con un milione di euro, cifra cumulativa che vale per padre, madre e fratello.
Rita Poggi: "Mai mollato". I genitori della vittima, visibilmente commosi, hanno abbracciato il loro legale, Gian Luigi Tizzoni, che ha seguito la vicenda fin dall'inizio. "Siamo soddisfatti, non abbiamo mai mollato, volevamo giustizia e dopo sette anni è arrivata" ha dichiarato la mamma di Chiara, Rita Poggi che ha detto di non aver guardato Stasi durante la lettura del dispositivo e ha aggiunto: "Ora guarderò Chiara e le dirò 'ce l'hai fatta'".
Il calcolo della pena. Nel calcolare la pena, i giudici non hanno riconosciuto alcuna attenuante (neppure le "generiche"), mentre il delitto è stato qualificato come omicidio "semplice" con esclusione dell'aggravante della crudeltà che era contestata all'imputato. Il calcolo della pena è stato fatto partendo dalla pena base per l'omicidio non aggravato: 24 anni, che sono stati ridotti di un terzo (otto anni) essendo il processo stato definito con rito abbreviato. Risultato finale: 16 anni, quanti la Corte ne ha inflitti a Stasi.
Quattro gradi di processi. Prima di questa condanna, Stasi era stato assolto due volte, in primo e secondo grado. Poi la Cassazione aveva disposto un nuovo processo che si è concluso ora con questa nuova sentenza. La prima assoluzione - esattamente 5 anni fa, era il 17 dicembre - era stata disposta dal gup di Vigevano Stefano Vitelli. Il processo d'appello bis era iniziato nove mesi fa.
Continua qui