venerdì 26 dicembre 2014
Allerta Protezione Civile per neve
In pianura al Nord e su colline al Centro. Attenzione per vento
(ANSA) - ROMA, 26 DIC - Allerta maltempo della Protezione civile a causa di una perturbazione proveniente dal Nord Atlantico raggiungerà le regioni settentrionali del nostro Paese nel corso della prossima notte. E' previsto, a partire dalle zone di nord-ovest, un netto peggioramento delle condizioni meteorologiche, con venti forti, temporali sulle aree tirreniche e nevicate fino in pianura al Nord e a quote collinari al Centro.
Fonte
giovedì 25 dicembre 2014
Pendolari, sei nuovi treni sulla Genova-Arquata gallerie a nuovo, ora viaggia il primo "Vivalto"
A regime saranno disponibili 3.500 posti a sedere in più Gli interventi consentono il passaggio di carrozze a doppio piano
Basteranno 3500 posti a sedere e altri sei nuovi treni per risolvere i drammi quotidiani dei pendolari? Per ora i viaggiatori della Genova - Busalla - Arquata si godono il regalo di Natale che hanno trovato ieri sul primo binario della stazione Brignole. Un nuovo Vivalto a doppio piano, quattro carrozze e 1500 posti in più a sedere per una linea fino ad ora considerata off limits per i treni di nuova generazione.
"E' solo l'inizio - spiega Enrico Melloni, Direttore regionale Trenitalia - Quando ad aprile entreranno a regime tutte i due nuovi convogli i posti a sedere saliranno fino a 3.500 in più al giorno". Un progetto da un milione e mezzo di euro che ha permesso di risagomare 8 gallerie su tutta la linea, intervenendo sulle interferenze che non permettevano il passaggio dei treni.
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Basteranno 3500 posti a sedere e altri sei nuovi treni per risolvere i drammi quotidiani dei pendolari? Per ora i viaggiatori della Genova - Busalla - Arquata si godono il regalo di Natale che hanno trovato ieri sul primo binario della stazione Brignole. Un nuovo Vivalto a doppio piano, quattro carrozze e 1500 posti in più a sedere per una linea fino ad ora considerata off limits per i treni di nuova generazione.
"E' solo l'inizio - spiega Enrico Melloni, Direttore regionale Trenitalia - Quando ad aprile entreranno a regime tutte i due nuovi convogli i posti a sedere saliranno fino a 3.500 in più al giorno". Un progetto da un milione e mezzo di euro che ha permesso di risagomare 8 gallerie su tutta la linea, intervenendo sulle interferenze che non permettevano il passaggio dei treni.
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Donna uccide figlio 13enne durante lite
La sera della vigilia di Natale a S.Severino Marche, Macerata
(ANSA) - MACERATA, 25 DIC - Una donna di 40 anni, Deborah Calamai, ha ucciso a coltellate mercoledì sera a San Severino Marche (Macerata) poco dopo le 21,30 il figlio 13enne, Simone, al culmine di una lite. Sono ancora sconosciuti i motivi del diverbio tra madre e figlio, scoppiato nell'abitazione dei due. Sembra che la donna abbia inseguito il figlio adolescente fin sul pianerottolo, colpendolo poi con una decina di coltellate, una delle quali al cuore, risultata fatale.
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mercoledì 24 dicembre 2014
METEO A 7 GIORNI: porte aperte all'inverno sull'Italia!
Fine dicembre ed inizio gennaio davvero freddi ed in parte anche nevosi sulla nostra Penisola. L'inverno proverà a fare sul serio, scaraventando aria artica verso l'Europa centrale e l'Italia all'inizio della settimana prossima.
Dopo averlo aspettato ed analizzato su carte e modelli, l'inverno proverà a fare la voce grossa sul nostro Paese nel corso dei prossimi giorni.
La mitezza di Natale potrebbe essere spazzata via in breve tempo, con un crescendo di freddo che culminerà sull'Italia proprio verso la fine dell'anno.
L'antipasto lo avremo nella giornata di Santo Stefano, quando una prima (moderata) irruzione da nord spazzerà via la nebbia, le nubi basse e gli inquinanti, facendo precipitare sia le temperature, che i fiocchi di neve, questi ultimi segnatamente sull'Appennino centro-meridionale.
Un secondo impulso freddo, legato ad un fronte di matrice nord atlantica, si farà sentire al centro-nord tra domenica 28 e lunedì 29 dicembre (lo vediamo nella prima cartina a sinistra).
La traiettoria di questa perturbazione è ancora incerta, ma sembra assai probabile la caduta di un po' di neve sulle pianure del nord (specie nord-est) e a quote collinari al centro (specie Toscana). Il tutto sarebbe poi seguito da un'ulteriore calo delle temperature e nevicate lungo i versanti orientali fino in pianura (si legga a tal proposito questo articolo: http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/tutta-la-neve-in-arrivo-al-centro-sud/48457/)
Attorno alla fine dell'anno, il freddo (anzi, il GELO) potrebbe tentare il colpaccio ed impadronirsi di gran carriera prima dell'Europa centro-orientale, poi anche dell'Italia.
La cartina prevista per martedì 30 dicembre mette in luce la forte colata fredda che viene attualmente contemplata dall'ultimo run del modello americano.
La nostra Penisola potrebbe essere attraversata da isoterme (a 1500 metri di quota circa) al di sotto dei -10°, con punte di -15° in prossimità dell'arco alpino.
Per avere idea della mole di freddo che potrebbe interessare l'Italia nella notte di San Silvestro, ecco una cartina che inquadra le temperature attese per mercoledì 31 sul nostro Paese.
Punte di -14° sulle Alpi, -12° sul nord Italia e -10° su molte zone della nostra Penisola, meridione compreso. Sarebbe un'ondata fredda davvero intensa e il freddo verrebbe accentuato anche dalla forte ventilazione settentrionale che si attiverebbe su molte regioni.
Lungo le regioni adriatiche la neve potrebbe cadere fin sui litorali se questa cartina trovasse conferma nel prossimo futuro.
Ecco la linea di tendenza del tempo fino alla giornata di mercoledì 31 dicembre.
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Una svolta verso il GRANDE INVERNO?
Usa, ancora un giovane nero ucciso dalla polizia
Il giovane colpito a un distributore di benzina vicino a Ferguson, nella
contea di St Louis. Gli agenti: era armato, ha puntato l’arma contro
di noi. Sale la tensione
Ancora un giovane nero ucciso dalla polizia negli Stati Uniti, a pochi chilometri dalla cittadina di Ferguson dove il 9 agosto scorso un altro afroamericano, Michael Brown, venne freddato dagli agenti e la cui morte scatenò un’ondata di proteste senza precedenti sui metodi adottati dalle forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della contea di St Louis in Missouri, la notte scorsa, un poliziotto ha aperto il fuoco uccidendo un giovane di 18 anni, identificato con il nome di Antonio Martin, dopo che quest’ultimo gli aveva puntato contro una pistola.
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Ancora un giovane nero ucciso dalla polizia negli Stati Uniti, a pochi chilometri dalla cittadina di Ferguson dove il 9 agosto scorso un altro afroamericano, Michael Brown, venne freddato dagli agenti e la cui morte scatenò un’ondata di proteste senza precedenti sui metodi adottati dalle forze dell’ordine. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della contea di St Louis in Missouri, la notte scorsa, un poliziotto ha aperto il fuoco uccidendo un giovane di 18 anni, identificato con il nome di Antonio Martin, dopo che quest’ultimo gli aveva puntato contro una pistola.
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martedì 23 dicembre 2014
Allarme Natale: dolci scaduti nel 2007 e pesce avariato, maxi sequestro
Sotto osservazione 56 strutture, oltre 650 le persone segnalate all'autorità giudiziaria dai Nas
I Nuclei antisofisticazioni e sanità e i Nuclei antifrodi dei carabinieri sono impegnati nell'operazione "Natale sicuro" e hanno sequestrato oltre 60 tonnellate di cibo, tra cui 30mila kg di prodotti di pasticceria e dolciari e 1000 kg di pesci
di ignota provenienza, "in cattive condizioni igienico-sanitarie,
stoccati in ambienti inadeguati, con date di scadenza superate o venduti
come produzione artigianale pur essendo industriali".
Negli ultimi venti giorni, i militari hanno passato al setaccio
industrie di prodotti dolciari, pasticcerie, mercati ortofrutticoli ed
ittici, depositi alimentari e caseifici. Oltre 2mila le ispezioni
eseguite - piu' di 100 al giorno - con irregolarita' rilevate nel 20%
delle strutture controllate. Seicento le violazioni accertate alle
normative nazionali e comunitarie e oltre 650 le persone segnalate alle
autorita' giudiziarie e amministrative.
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Verona, aggredisce a martellate moglie e figli. Poi si suicida
Nuova tragedia familiare. Teatro dell'ennesimo episodio di violenza è Isola della Scala in provincia di Verona: un moldavo di 37 anni ha aggredito a martellate la moglie e i due figli di 9 e 16 anni, poi si è ucciso.
L'uomo, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, si è ucciso tagliandosi le vene dei polsi. Resta da chiarire il movente della tragedia.
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L'uomo, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, si è ucciso tagliandosi le vene dei polsi. Resta da chiarire il movente della tragedia.
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Incendio doloso in una stazione di Bologna: treni fermi. È il quarto sabotaggio in un mese
Rogo su alcuni cavi per la gestione del traffico. Nessun ferito ma
blocchi, ritardi e disagi. Ma a preoccupare è soprattutto la serie di
attacchi alle linee: per gli inquirenti c'è una strategia dietro. Lupi:
"Atto terroristico"
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lunedì 22 dicembre 2014
"E' mio figlio!". Il dramma della madre che vede il suo bimbo nell'Isis
Il piccolo Ismail, 3 anni, riconosciuto dalla madre. Il padre l'aveva portato via da Belluno quando si è unito all'Is, poi è stato ucciso e il piccolo è sparito
Lidia Solana Herrera è sicura: il bimbo della foto difffusa da un sito jihadista, col mitra in mano tra i miliziani dell'Isis è suo figlio, Ismail Mesinovic. Il piccolo di 3 anni è stato rapito dal padre Ismar a novembre 2013, quando l'imbianchino bosniaco fino a quel momento residente a Longarone (Belluno) ha deciso di andare in Siria a combattere al fianco dei miliziani islamisti. E ha portato con sé il suo bimbo, allontanandolo dalla madre, che da quel momento non ha mai smesso di cercarlo.
LE FOTO DEL PICCOLO ISMAIL DIFFUSE DALL'ISIS
Pochi mesi fa ha saputo che il marito è morto, ma nessuna traccia del piccolo se un sms inviato da un amico macedone di Ismar: "Ismail sta bene".
Sul caso stanno indagando i Ros di Padova, gli stessi che già hanno aperto un'inchiesta sulla rete di reclutatori dell'Isis in
Veneto. La foto del piccolo sembra autentica, il piccolo col mitra,
forse giocattolo, la felpa nera, a fascia con la scritta dell’Isis
somiglia moltissimo al piccolo Ismail. "Credo proprio che sia mio figlio
- si è convinta -. È uguale. Vi prego, riportatelo da me".
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Discesa polare dal 26: arriva il Terribile Ivan!
Bel tempo con nebbie fino a Natale, poi cambia tutto con pioggia e neve
Vivremo giornate di passione. Dal 26 dicembre, il terribile Ivan, una discesa polare dal Nord Europa irromperà in Italia portando ad uno sconvolgimento totale del tempo sulle nostre regioni. La nostra redazione web ci comunica che il tempo non cambierà fino a Natale con nebbie in pianura e pioviggine sparsa in Liguria, Toscana e coste tirreniche, poi cambia tutto. Dalla serata del 25 dicembre faranno ingresso in Italia venti forti orientali che inizieranno a far piovere sull’Emilia Romagna e Marche con neve inizialmente da 1300 metri, poi in calo fino a 600 metri. Il giorno di santo Stefano pioggia e neve a bassa quota colpiscono le regioni adriatiche e gli Appennini, venti fortissimi dai quadranti nordorientali. Maltempo che raggiunge anche il Sud con intensi nubifragi sul Palermitano, Messinese, poi anche Crotonese. La neve scenderà fin sopra i 300/500 metri sugli Appennini, localmente anche a quote più basse. Arriverà la neve anche al Nord?
La redazione web del sito www.iLMeteo.it comunica che Ivan porterà ad un calo repentino delle temperature che scenderanno di notte di 3/5°sotto lo zero al Nord. Nella notte di sabato 27 una perturbazione atlantica raggiungerà le regioni settentrionali e domenica 28 sarà neve diffusa e copiosa al Nord, forte in Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia con accumuli anche importanti. Sempre domenica 28 però si abbatteranno forti nubifragi sul Lazio e sulla Toscana meridionale.
Fonte
Vivremo giornate di passione. Dal 26 dicembre, il terribile Ivan, una discesa polare dal Nord Europa irromperà in Italia portando ad uno sconvolgimento totale del tempo sulle nostre regioni. La nostra redazione web ci comunica che il tempo non cambierà fino a Natale con nebbie in pianura e pioviggine sparsa in Liguria, Toscana e coste tirreniche, poi cambia tutto. Dalla serata del 25 dicembre faranno ingresso in Italia venti forti orientali che inizieranno a far piovere sull’Emilia Romagna e Marche con neve inizialmente da 1300 metri, poi in calo fino a 600 metri. Il giorno di santo Stefano pioggia e neve a bassa quota colpiscono le regioni adriatiche e gli Appennini, venti fortissimi dai quadranti nordorientali. Maltempo che raggiunge anche il Sud con intensi nubifragi sul Palermitano, Messinese, poi anche Crotonese. La neve scenderà fin sopra i 300/500 metri sugli Appennini, localmente anche a quote più basse. Arriverà la neve anche al Nord?
La redazione web del sito www.iLMeteo.it comunica che Ivan porterà ad un calo repentino delle temperature che scenderanno di notte di 3/5°sotto lo zero al Nord. Nella notte di sabato 27 una perturbazione atlantica raggiungerà le regioni settentrionali e domenica 28 sarà neve diffusa e copiosa al Nord, forte in Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia con accumuli anche importanti. Sempre domenica 28 però si abbatteranno forti nubifragi sul Lazio e sulla Toscana meridionale.
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Incidente stradale nel Salento: tre morti
LECCE - Tre persone sono
morte in un incidente stradale avvenuto in serata sulla strada statale
275 che collega Maglie a Leuca, nel Salento. Altre due sono state
ricoverate in ospedale e sono in gravi condizioni. Tre le auto coinvolte
nell'incidente: una Ford Fiesta, una Fiat Croma, e una Fiat 600. Lo
scontro è avvenuto in un tratto di strada dove non c'è lo
spartitraffico, in prossimità dello svincolo per Scorrano.
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domenica 21 dicembre 2014
Crisi, niente vacanze di Natale per 48 milioni di italiani
Secondo Federalberghi un italiano su due, 30 milioni, resta a casa per
motivi economici. Partiranno in 11,8 milioni, ma spenderanno di più.
"Cresce la fiducia" dice Confturismo, mentre Bocca chiede "misure
urgenti da parte del governo"
MILANO - Natale e Capodanno a casa per 48 milioni di italiani. La crisi morde forte e se 18 milioni dichiarano di non partire per scelta, altri 30 milioni, un italiano su due, non lo fa per motivi economici. Insomma al di là delle rilevazione statistiche la ripresa è ancora lontano. Quest'anno saranno solo 11,8 milioni gli italiani che si ritaglieranno qualche giorno di ferie, cinque al massimo, fuori casa, l'1,6% in meno rispetto a 12 mesi fa, quando pareva che la crisi avesse toccato il fondo.
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MILANO - Natale e Capodanno a casa per 48 milioni di italiani. La crisi morde forte e se 18 milioni dichiarano di non partire per scelta, altri 30 milioni, un italiano su due, non lo fa per motivi economici. Insomma al di là delle rilevazione statistiche la ripresa è ancora lontano. Quest'anno saranno solo 11,8 milioni gli italiani che si ritaglieranno qualche giorno di ferie, cinque al massimo, fuori casa, l'1,6% in meno rispetto a 12 mesi fa, quando pareva che la crisi avesse toccato il fondo.
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Gdo, un Natale in rosso il fatturato precipita
Dall'8 al 14 dicembre le vendite a livello nazionale sono diminuite del 5,13%. Il bilancio dal 1 gennaio si è ormai attestato sopra la soglia dei due punti percentuali (-2,18%) ed è altamente improbabile che riesca a tornare sotto prima della fine dell'anno
Per la distribuzione moderna si preannuncia un Natale drammatico. Secondo i dati raccolti da Nielsen, nella settimana dall'8 al 14 dicembre il calo del fatturato ha subito un'ulteriore accelerazione portandosi a -5,13%. Il progressivo dal 1 gennaio sale così al -2,18% e, salvo imprevisti e inattesi cambiamenti di trend, il 2014 si chiuderà con un rosso abbondantemente superiore ai due punti percentuali.
Nei sette giorni in esame è letteralmente crollato il Nord-est, sono andati molto male il Centro e il Sud e, se così si può dire, ha limitato le perdite il Nord-ovest, che era però reduce da un pessima settimana. Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Trentino hanno lasciato sul terreno il 7,12% e dall'inizio dell'anno hanno accumulato una perdita del 2,75%. Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia hanno sofferto un calo del 5,51% e restano la macro-area con la peggiore performance dal 1 gennaio (-2,93%). Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna sono arretrate del 5,13% ma salvano il primato dall'inizio dell'anno (-1,64%). Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia hanno perso il 3,94% nella settimana e si fermano a un soffio dalla soglia del -2% (-1,97% per la precisione) per tutto il 2014.
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sabato 20 dicembre 2014
FREDDO e NEVE: fine anno con o senza botto?
Verso un'evoluzione normale per il periodo?
La media degli scenari del modello americano non sembra lasciare spazio ad alcuna discussione. Tutte le ipotesi, portate avanti da giorni con grande fatica da parte del nostro team, verrebbero quasi completamente ridimensionate da questa carta, che vedrebbe correnti da ovest solo leggermente ondulate con deviazione da nord-ovest sulla nostra Penisola, un po' di freddo secco in Adriatico e nulla di più.
Ci sembra un'analisi un po' troppo affrettata, che poggia evidentemente su corse perturbatrici molto lontane dall'ipotesi ufficiale del modello americano, che seguita a veder piombare su Europa centrale e sull'Italia una depressione carica di temperature invernali, vento e nevicate almeno in montagna.
Il tutto certo in un quadro non estremo; risulterebbe un affondo invernale di assoluta normalità, se non fosse che di queste configurazioni non si vedeva traccia da quasi 2 anni e dunque assume una valenza diversa.
Potrebbe essere il segnale di molte altre ondulazioni in arrivo durante il mese di gennaio, dunque con scambi meridiani più accentuati di masse d'aria e di conseguenza potenziali episodi invernali per il nostro Paese.
Se invece tutto si risolvesse in una bolla di sapone, allora prepariamoci a vivere un altro periodo mite, dominato dalle correnti occidentali.
Il modello europeo, pur non troppo convinto, vede l'affondo perturbato di fine anno, ma soprattutto lascia intendere che potrebbe verificarsene uno anche più importante all'inizio del 2015.
Ancora una volta però si nota come situazioni di potenziale forte maltempo invernale che il modello "legge" nel lungo termine, vengano gradualmente ridimensionate e fatte rientrare nella assoluta normalità avvicinandosi all'evento.
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Cec-Pac addio, l'Agid fa sparire l'invenzione di Brunetta. Flop da 19 milioni di euro
L'annuncio oggi dell'Agenzia per l'Italia Digitale. Dal 18 dicembre non
saranno più attivate Cec-Pac. Da marzo 2015 gli utenti potranno avere
una Pec gratuita per i rapporti con la pubblica amministrazione
L'AGENZIA per l'Italia digitale chiude la Cec-Pac, la speciale posta certificata che l'allora ministro Renato Brunetta aveva ideato per i rapporti tra cittadino e la pubblica amministrazione. E la chiude perché la Cec-Pac si è rivelata un flop: un mostro burocratico che ci costava 19 milioni di euro e veniva utilizzata da poche persone- nonostante gli annunci trionfali di Brunetta. "Con questa decisione, l'Agid inaugura una fase nuova: la chiusura di tutti quei progetti digitali che non funzionano e che causano solo uno spreco di fondi pubblici. È una novità rispetto alle solite storture burocratiche italiane", commenta a Repubblica.it Ernesto Belisario, avvocato membro del tavolo permanente per l'innovazione e l'agenda digitale presso Palazzo Chigi.
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L'AGENZIA per l'Italia digitale chiude la Cec-Pac, la speciale posta certificata che l'allora ministro Renato Brunetta aveva ideato per i rapporti tra cittadino e la pubblica amministrazione. E la chiude perché la Cec-Pac si è rivelata un flop: un mostro burocratico che ci costava 19 milioni di euro e veniva utilizzata da poche persone- nonostante gli annunci trionfali di Brunetta. "Con questa decisione, l'Agid inaugura una fase nuova: la chiusura di tutti quei progetti digitali che non funzionano e che causano solo uno spreco di fondi pubblici. È una novità rispetto alle solite storture burocratiche italiane", commenta a Repubblica.it Ernesto Belisario, avvocato membro del tavolo permanente per l'innovazione e l'agenda digitale presso Palazzo Chigi.
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Tabaccaio ucciso durante una rapina ad Asti
Il colpo all'ora di chiusura. La vittima 37 anni ha reagito per
difendere la moglie che era stata picchiata dai due banditi che gli
hanno poi sparato.
Un tabaccaio è rimasto ucciso questa sera durante una rapina ad Asti. Il negozio, in via Alba 16 si chiama Bacco Tabacco. La vittima, Manuel Bacco, 37 anni, stava chiudendo il negozio quando è stato affrontato da due rapinatori incappucciati che hanno picchiato la moglie. Lui ha reagito e di fronte a questo i due non hanno esitato a sparare. E poi sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
L'omicidio di una settimana fa a Torino
Una settimana fa un altro tabaccaio era stato ucciso a Torino da uno squilibrato che lo aveva picchiato a morte per "vendetta"
Fonte
Un tabaccaio è rimasto ucciso questa sera durante una rapina ad Asti. Il negozio, in via Alba 16 si chiama Bacco Tabacco. La vittima, Manuel Bacco, 37 anni, stava chiudendo il negozio quando è stato affrontato da due rapinatori incappucciati che hanno picchiato la moglie. Lui ha reagito e di fronte a questo i due non hanno esitato a sparare. E poi sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
L'omicidio di una settimana fa a Torino
Una settimana fa un altro tabaccaio era stato ucciso a Torino da uno squilibrato che lo aveva picchiato a morte per "vendetta"
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venerdì 19 dicembre 2014
Varese, trovata morta la hostess scomparsa
Valentina Scampini, 28 anni, era sparita quattro giorni fa da Oggiona
Santo Stefano. Il suo cadavere è stato scoperto in un bosco. La sua auto
era stata trovata parcheggiata in città
Valentina Scampini, la giovane hostess di 28 anni, che era scomparsa da quattro giorni a Oggiona Santo Stefano, nel Varesotto, è stata trovata morta. Lo confermano gli investigatori. Il suo corpo è stato rinvenuto dagli uomini del Saf dei Vigili del Fuoco e della protezione civile insieme ai Carabinieri che pattugliavano l’area.
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Valentina Scampini, la giovane hostess di 28 anni, che era scomparsa da quattro giorni a Oggiona Santo Stefano, nel Varesotto, è stata trovata morta. Lo confermano gli investigatori. Il suo corpo è stato rinvenuto dagli uomini del Saf dei Vigili del Fuoco e della protezione civile insieme ai Carabinieri che pattugliavano l’area.
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Discarica dei veleni a Bussi: tutti assolti
Una nuova prescrizione salva i responsabili Montedison di un disastro ambientale senza precedenti
Dopo cinque ore di Camera di consiglio la Corte d’Assise di Chieti ha assolto tutti gli imputati coinvolti nel processo per la megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara). Gli imputati erano 19 e tutti a vario titolo erano stati accusati di disastro colposo, di disastro ambientale e di avvelenamento delle acque. La Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione. I 19 imputati sono quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison. I pm del tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini avevano chiesto 18 condanne e un’assoluzione e pene da 4 a 12 anni e otto mesi. La scoperta della discarica più grande d’Europa, cioè 25 ettari di rifiuti tossici, risale al 2007 dopo più di un anno di indagini del Corpo forestale dello Stato, coordinate dall’allora pm Aldo Aceto, avviate a seguito del ritrovamento nel fiume Pescara di considerevoli quantità di clorometanoderivati. Il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, annuncia comunque una causa civile per il risarcimento dei danni.
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Dopo cinque ore di Camera di consiglio la Corte d’Assise di Chieti ha assolto tutti gli imputati coinvolti nel processo per la megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino (Pescara). Gli imputati erano 19 e tutti a vario titolo erano stati accusati di disastro colposo, di disastro ambientale e di avvelenamento delle acque. La Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione. I 19 imputati sono quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison. I pm del tribunale di Pescara Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini avevano chiesto 18 condanne e un’assoluzione e pene da 4 a 12 anni e otto mesi. La scoperta della discarica più grande d’Europa, cioè 25 ettari di rifiuti tossici, risale al 2007 dopo più di un anno di indagini del Corpo forestale dello Stato, coordinate dall’allora pm Aldo Aceto, avviate a seguito del ritrovamento nel fiume Pescara di considerevoli quantità di clorometanoderivati. Il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, annuncia comunque una causa civile per il risarcimento dei danni.
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Amianto alla Olivetti: 33 richieste di rinvio a giudizio
Massacrò di botte la fidanzata, 20 anni di carcere a un 35enne
Roma - Una sentenza accolta tra pianti e applausi. Vent’anni di reclusione per Maurizio Falcioni,
il romano di 35 anni che il 4 febbraio scorso ha ridotto in fin di vita
la fidanzata Chiara Insidioso Monda, al termine dell’ ennesima lite di
gelosia.
Un vero e proprio pestaggio che ha portato la 19enne in coma, uno stato da cui la giovane è uscita solo qualche giorno fa. «Il massimo della pena, giustizia è fatta», il commento del papà della ragazza su Facebook.
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Un vero e proprio pestaggio che ha portato la 19enne in coma, uno stato da cui la giovane è uscita solo qualche giorno fa. «Il massimo della pena, giustizia è fatta», il commento del papà della ragazza su Facebook.
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Paura e scosse di terremoto a Firenze, scuole evacuate, gente in strada
Magnitudo 4,1. Chiuse numerose scuole nel Chianti, epicentro del sisma.
Non si segnalano al momento danni. Ma lo sciame sismico è cominciato
nella notte: 30 scosse dalla notte. Palazzo Vecchio riunisce l'unità di
crisi e "consiglia" il personale di lasciare le sedi
Una scossa dopo l'altra, fino a contarne trenta dalla notte a mezzogiorno. Così Firenze scopre all'improvviso la paura del terremoto. Gente in strada, edifici pubblici e scuole evacuate, centralini presi d'assalto. A Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella riunisce alle 13 l'unità di crisi e dispone per sicurezza la chiusura dei musei civici. Nel Chianti prima e poi anche a Firenze, Fiesole e Prato molte scuole vengono chiuse e gli studenti mandati a casa per lo sciame sismico che continua. "I bambini sono nei cortili delle scuole come da procedura. Si valuta il rientro caso per caso", scrive su Twitter la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. Molti genitori vengono chiamati dalle scuole per andare a riprendere i bambini a scuola. Per il personale di Palazzo Vecchio arriva l'invito a lasciare le sedi in via precauzionale, visto che non c'è la possibilità di controllare la staticità immediatamente e ovunque: "Nessun ordine ma consiglio", spiegano dal Comune mentre le scosse si susseguono. Quella che mette più paura arriva a 4,1 di magnitudo, alle 11.36 della mattina. Prima c'era stata un'altra scossa di 3,9 alle ore 10.39 e ancora a breve distanza un'altra di magnitudo 3. Alle 13.0'9 un'altra botta: stavolta di magnitudo 3,2.
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Una scossa dopo l'altra, fino a contarne trenta dalla notte a mezzogiorno. Così Firenze scopre all'improvviso la paura del terremoto. Gente in strada, edifici pubblici e scuole evacuate, centralini presi d'assalto. A Palazzo Vecchio il sindaco Dario Nardella riunisce alle 13 l'unità di crisi e dispone per sicurezza la chiusura dei musei civici. Nel Chianti prima e poi anche a Firenze, Fiesole e Prato molte scuole vengono chiuse e gli studenti mandati a casa per lo sciame sismico che continua. "I bambini sono nei cortili delle scuole come da procedura. Si valuta il rientro caso per caso", scrive su Twitter la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. Molti genitori vengono chiamati dalle scuole per andare a riprendere i bambini a scuola. Per il personale di Palazzo Vecchio arriva l'invito a lasciare le sedi in via precauzionale, visto che non c'è la possibilità di controllare la staticità immediatamente e ovunque: "Nessun ordine ma consiglio", spiegano dal Comune mentre le scosse si susseguono. Quella che mette più paura arriva a 4,1 di magnitudo, alle 11.36 della mattina. Prima c'era stata un'altra scossa di 3,9 alle ore 10.39 e ancora a breve distanza un'altra di magnitudo 3. Alle 13.0'9 un'altra botta: stavolta di magnitudo 3,2.
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Psicologa uccide il marito e lo fa a pezzi con la motosega.
Ha fatto a pezzi il corpo del marito e poi sparso i resti in giro per Città del Messico. Poi ha cercato di farsi ricoverare in un istituto psichiatrico per evitare il processo
Una psicologa è nei guai dopo che la polizia l'ha accusata di aver ucciso il marito, facendone a pezzi il corpo con una motosega e occultando i resti in diverse buste di plastica sparse in tutta l'area metropolitana di Città del Messico.
Dopo il delitto la donna, Maria Alejandra Lafuente Casco, ha mandato
messaggi dal cellulare del marito ai famigliari, per depistare le
indagini. Lo scorso 6 novembre, la polizia ha rinvenuto il tronco decapitato e senza arti
di un uomo a Cuautehmoc, una delle sedici aree di Città del Messico.
Poche ore più tardi sono state ritrovate in un'altra zona della città altri resti:
gambe e braccia, prive delle mani e dei piedi. La testa e ciò che
rimaneva di mani e piedi vennero ritrovati nei pressi della casa della
coppia, insieme ad una sega elettrica, lo strumento con cui la
donna avrebbe fatto a pezzi il corpo. La perizia del medico legale ha
stabilito che i resti appartenevano alla stessa persona e ha permesso di
risalire all'identità del morto, il 41enne Allan Carrera Cuellar.
Inchiodata da prove schiaccianti, la psicologa ha provato inutilmente a
sfruttare le sue conoscenze per farsi ricoverare in una clinica
psichiatrica e sottrarsi al carcere. Ora la killer dalla faccia d'angelo si trova in cella. Il procuratore l'ha accusata di omicidio premeditato aggravato dal legame di parentela.
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Australia, 8 bambini uccisi a coltellate
Madre in ospedale, corpi trovati da fratello più grande
(ANSA) - SYDNEY, 19 DIC - Otto bambini di età comprese tra i 18 mesi e i 15 anni sono stati uccisi a coltellate in una casa nel quartiere di Manoora a Cairns, sulla costa nordest dell'Australia. A trovare i cadaveri è stato il fratello più grande, 20 anni. In ospedale e sentita dagli inquirenti la madre (34 anni), ferita.
Fonte
giovedì 18 dicembre 2014
Giallo di Elena Ceste, si attende la svolta
Dopo l’assedio mediatico, il marito “si sbarazza” del televisore
Un solo indagato
L’unico indagato rimane il marito Michele Buoninconti per «omicidio e occultamento di cadavere». Lui fa il papà premuroso, accompagna i quattro figli, a scuola, li segue, li cura. Ieri era a casa, ma ha già ripreso la sua attività in forza ai vigili del fuoco ad Alba e, ha chiesto il trasferimento ad Asti, nella caserma dove aveva iniziato, dove arriverà a metà gennaio. Mantiene anche i rapporti con i genitori di Elena come conferma Carlo Tabbia, legale della famiglia Ceste: «In primo piano ci sono quattro bambini che hanno bisogno di riprendere la quotidianità e di un po’ di serenità - dice l’avvocato - i nonni hanno passato la domenica con i nipoti e li hanno accuditi in più occasioni quando Michele è andato al lavoro. Si stanno organizzando anche per passare in Natale insieme, come avevano fatto gli anni prima».
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Il televisore abbandonato davanti al cancello di casa
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Costigliole(AT)
Sono passati ormai due mesi dal ritrovamento del corpo di Elena
Ceste e i funerali sembrano ancora lontani. Per dare degna sepoltura
alla mamma di Costigliole, scomparsa lo scorso 24 gennaio e poi
ritrovata dopo quasi nove mesi in un canale a poche centinaia di metri
da casa, bisogna pazientare almeno fino a inizio anno. Un solo indagato
L’unico indagato rimane il marito Michele Buoninconti per «omicidio e occultamento di cadavere». Lui fa il papà premuroso, accompagna i quattro figli, a scuola, li segue, li cura. Ieri era a casa, ma ha già ripreso la sua attività in forza ai vigili del fuoco ad Alba e, ha chiesto il trasferimento ad Asti, nella caserma dove aveva iniziato, dove arriverà a metà gennaio. Mantiene anche i rapporti con i genitori di Elena come conferma Carlo Tabbia, legale della famiglia Ceste: «In primo piano ci sono quattro bambini che hanno bisogno di riprendere la quotidianità e di un po’ di serenità - dice l’avvocato - i nonni hanno passato la domenica con i nipoti e li hanno accuditi in più occasioni quando Michele è andato al lavoro. Si stanno organizzando anche per passare in Natale insieme, come avevano fatto gli anni prima».
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In arrivo sforbiciate fra i 217 uffici postali della provincia: preoccupati i sindaci dei paesi
Si profilano gravi disagi per le popolazioni di piccoli centri e frazioni
«Nel caso, sarebbe un altro tassello della strategia che, dal 2011, mira a cancellare i piccoli Comuni. Cosa vorrebbe dire per i nostri anziani non avere più la Posta sotto casa?» sbotta Franco Ravera, sindaco di Belforte e presidente dell’Unione montana Dal Tobbio al Colma, 9 Comuni e 9 mila abitanti sulle alture dell’Ovadese. Matematico che in una provincia di paesi - bonsai, con tanti piccoli sportelli, ci si senta più esposti che altrove a un nuovo colpo di mannaia. Stando ai dati di Poste Italiane, al momento sono 217 gli uffici in provincia, suddivisi tra le filiali «Alessandria 1» e «2», 27 in più del numero dei Comuni (190).
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Alessandria
Ancora non è chiaro quanti e quali siano quelli a rischio. Eppure
il piano strategico 2015 - 2019 di Poste Italiane, presentato a Roma
dall’ad Francesco Caio, impensierisce gli amministratori
dell’Alessandrino, per la voce insistente di una sforbiciata agli uffici
postali, nelle pieghe di un percorso che porterà alla privatizzazione
dell’azienda.«Nel caso, sarebbe un altro tassello della strategia che, dal 2011, mira a cancellare i piccoli Comuni. Cosa vorrebbe dire per i nostri anziani non avere più la Posta sotto casa?» sbotta Franco Ravera, sindaco di Belforte e presidente dell’Unione montana Dal Tobbio al Colma, 9 Comuni e 9 mila abitanti sulle alture dell’Ovadese. Matematico che in una provincia di paesi - bonsai, con tanti piccoli sportelli, ci si senta più esposti che altrove a un nuovo colpo di mannaia. Stando ai dati di Poste Italiane, al momento sono 217 gli uffici in provincia, suddivisi tra le filiali «Alessandria 1» e «2», 27 in più del numero dei Comuni (190).
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