Magnitudo 4,1. Chiuse numerose scuole nel Chianti, epicentro del sisma.
Non si segnalano al momento danni. Ma lo sciame sismico è cominciato
nella notte: 30 scosse dalla notte. Palazzo Vecchio riunisce l'unità di
crisi e "consiglia" il personale di lasciare le sedi
Una scossa dopo l'altra, fino a contarne
trenta dalla notte a mezzogiorno. Così Firenze scopre all'improvviso la
paura del terremoto. Gente in strada, edifici pubblici e scuole
evacuate, centralini presi d'assalto. A Palazzo Vecchio il sindaco Dario
Nardella riunisce alle 13 l'unità di crisi e dispone per sicurezza la
chiusura dei musei civici. Nel Chianti prima e poi anche a Firenze,
Fiesole e Prato molte scuole vengono chiuse e gli studenti mandati a
casa per lo sciame sismico che continua. "I bambini sono nei cortili
delle scuole come da procedura. Si valuta il rientro caso per caso",
scrive su Twitter la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi. Molti
genitori vengono chiamati dalle scuole per andare a riprendere i bambini
a scuola. Per il personale di Palazzo Vecchio arriva l'invito a
lasciare le sedi in via precauzionale, visto che non c'è la possibilità
di controllare la staticità immediatamente e ovunque: "Nessun ordine ma
consiglio", spiegano dal Comune mentre le scosse si susseguono. Quella
che mette più paura arriva a 4,1 di magnitudo, alle 11.36 della mattina.
Prima c'era stata un'altra scossa di 3,9 alle ore 10.39 e ancora a
breve distanza un'altra di magnitudo 3. Alle 13.0'9 un'altra botta:
stavolta di magnitudo 3,2.
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